La voglia di “andare” e la scelta dell’itinerario

Il mio incontro con l’Antica Via del Sale non può che essere definito casuale e forse proprio per questo magico.

Era Aprile 2021, tutti ci ricordiamo quale periodo (pensavamo) stesse finendo: stavamo uscendo da mesi di cupe novità e abitudini e la voglia di “andare” non era mai stata così forte. Non importava dove, fosse anche solo fuori dal proprio Comune. E così, con un mini ponte del Primo Maggio davanti, la voglia organizzatrice si è fatta largo. Due necessità primarie: un percorso che fosse di più giorni, ma pochi (ho detto MINI ponte), vicino a casa (Torino), ma non troppo. Internet alla mano, Google aiutaci tu: provvidenziale compare il sito di Cammini d’Italia e un po’ di abbattimento morale ti coglie perché vedi elencati decine di magnifici percorsi che richiedono altrettante decine di giorni per essere completati. E poi appare lei: l’Antica Via del Sale.

Antica Via del Sale

Via del Sale: ne varrà la pena?

Apri le specifiche e resti anche un filo interdetta da quella che è la proposta dell’itinerario, sembra fin troppo facile e ti chiedi se ne varrà la pena. Ma risponde ai due requisiti sopracitati quindi ti lanci, alla peggiore avremo un centinaio di chilometri di allenamento nelle gambe in vista di Santiago. Contatti le strutture suggerite per l’alloggio notturno che non solo sono aperte ma fervono all’idea di accogliere turisti, quindi non resta che partire.

Antica via del sale

Si parte da Varzi: la prima tappa!

Ti fai accompagnare a Varzi, punto di partenza della Via e intuisci che il fatto che tu non abbia mai sentito parlare del Cammino Patranico è un problema di limitatezza tuo e non della Via: scopri che Varzi è la capitale del salame più buono sulla Terra, cosa che contribuisce a riappacificarti con l’idea di intraprendere la Via. Esce un sole meraviglioso e la strada si apre davanti a te. Noti con piacere che la segnaletica è ottima e le tracce GPS che non hai voluto scaricare sarebbero state superflue facendoti solo perdere l’occasione preziosa di godere del paesaggio circostante. Si alternano tratti di sentiero in fiore a boschi fruscianti di foglie di faggio, poi un panorama tipicamente più montano dove non ti fai mancare neanche un po’ di neve (sante bacchette). Il tutto sempre, dolcemente ma costantemente in salita. La prima tappa della Via del Sale ti restituisce immediatamente un po’ della furbizia che avevi perso sottovalutando il percorso letto sul sito: 20km e 1400m di dislivello ti fanno adorare la vista dell’albergo a Capanne di Cosola dove la gentilezza dei proprietari ti scalda il cuore mentre il meraviglioso camino in camera ti scalda i piedi. Mangi, dormi e sei pronta a ripartire.

Seconda tappa: Che panorama!

La seconda tappa è un continuo cambiare provincia tra piemontesi, lombarde, emiliane e liguri, uno spasso per gli amanti delle foto “alla Greenwich” con due piedi in due posti diversi. Il panorama è sempre una meraviglia: con grande apprezzamento noti che il sentiero non sale solo più ma incredibilmente scende anche e alla fine ti accompagna nell’accogliente Torriglia dove scopri un’altra meraviglia gastronomica: dopo il salame è la volta dei canestrelli dolci. Al B&B dove alloggi ritrovi anche il lusso della normalità nel passare una serata mangiando e chiacchierando con altre persone mai viste ma con cui inevitabilmente scopri di avere molti meno gradi di separazione di quanti pensassi (tipo che a fine serata vi ritrovate quasi parenti).

Terza tappa: Sentirsi liberi

L’impeccabile servizio navetta del B&B ti porta alla partenza del sentiero che ti accompagna nella terza tappa fino ad Uscio. Durante il percorso sempre di fattezza montana non puoi fare a meno di pensare al discorso della sera prima sulle “Vacche Ribelli”: in zona una mandria di mucche da qualche anno fuggite dall’allevamento vive la sua meravigliosa vita bovina in piena libertà. Ti senti un po’ anche tu Vacca Ribelle nell’aver preso addirittura un giorno di ferie per completare la Via del Sale e ti godi ogni passo che pian piano ti porta verso il mare: ogni volta che spunta all’orizzonte è un po’ come se lo vedessi per la prima volta. Piena di una calma felicità non ti pesa neanche mangiare in camera una pizza da asporto per la cena (i ristoranti sono ancora “viralmente” chiusi) e pensi che non ci sia modo migliore per festeggiare il tuo compleanno.

L’ultimo giorno, un passo dopo l’altro verso il mare

L’ultimo giorno è il regalo più bello che la Via del Sale ti offre: un sole meraviglioso ti fa strada lungo il sentiero che abbandonate ormai le vesta montane profuma di pino e salsedine. Dolci saliscendi e bei pianori in cresta ti portano nel Parco di Portofino e con quello che ormai è un tipico panorama marittimo ti avvicini alla meta. Per festeggiare una bella fetta di focaccia ligure e con le dita ancora unte (ovviamente leccate) pensi a che tesoro di trekking hai appena concluso. La strada giusta ci chiama sempre e l’Antica Via del Sale ti accoglie e accompagna solo come un bel percorso sa fare, restandoti dentro con tutta la sua semplicità per sempre.

Margherita Brighenti – Wonder in Trek

Antica Via del Sale