L’intervista a Carlo Cassani, ottantaquattrenne bolognese che in 3 anni ha percorso 7 volte la Via degli Dei.
Oggi abbiamo intervistato Carlo Cassani che ad 81 anni si è innamorato della Via degli Dei, che collega Bologna a Firenze. Parlargli è stato un vero piacere e pensiamo che ascoltare la sua testimonianza possa essere uno stimolo per tutti coloro che si vogliono mettere in cammino. Ma lasciamo parlare Carlo ora!
Chi è Carlo Cassani?
“Partiamo con l’età. Io ho 84 anni, a maggio ne compirò 85. Sono sempre stato un amante dello sport. Per tutta la mia vita ho sempre corso a livello amatoriale, facendo gare e maratone, ancora prima di camminare. Ho girato tutta l’Italia e sono stato anche all’estero per gareggiare in maratone anche di oltre 100km. Fino a 79 anni ho sempre corso. Da lì, ho cominciato a camminare in solitaria, nella natura e all’aria aperta. Essendo di Bologna, sapevo dell’esistenza di questo cammino che arrivava fino a Firenze ed essendo molto comodo per me ho deciso di cimentarmi in questo viaggio all’età di 81 anni. Da quella prima volta, ho finito per farlo altre 6 volte.”


Il suo passato da podista che cosa le ha lasciato e quali sacrifici ha dovuto fare per portare avanti questa passione?
“Ho iniziato a correre perché lavoravo come verniciatore, un lavoro nocivo alla lunga. Nella mia testa, per smaltire le eventuali sostanze tossiche nei mei polmoni, pensavo che se avessi respirato a pieni polmoni nella natura e all’aria aperta mi sarei purificato. Da lì mi sono appassionato a questo sport, riuscendo anche a raggiungere dei bei risultati a livello agonistico. Chiaramente, ho dovuto allenarmi duramente e rinunciare al tempo che potevo dedicare ad altro per continuare. Ma l’ho fatto con piacere perché era la mia passione: allenarmi e gareggiare.”
La Via degli Dei 7 volte in 3 anni. Che emozioni si provano ogni volta?
“Ogni volta è un’emozione diversa. Per me la Via degli Dei non è monotona né ripetitiva. Ho sempre fatto lo stesso percorso ma c’è stata ogni viaggio era caratterizzato da una sensazione nuova, sia per le condizioni climatiche, sia per la compagnia con cui ho condiviso il percorso. La prima volta ero da solo, non avevo organizzato le accoglienze a fine tappa e mi sono dovuto arrangiare, con non poche difficoltà, ma ce l’ho fatta. Le esperienze successive le ho fatte in gruppo. L’ultima volta, per esempio, eravamo nove. Ci siamo organizzati su Facebook, dove alcuni ragazzi mi hanno contattato per fare questo cammino con un esperto e ci siamo incontrati di persona la mattina del giorno della partenza. È stata una cosa bellissima ed è andato tutto a meraviglia.”
Che cosa la spinge a mettersi in cammino?
“Mi sembra di essere stato contagiato da questo cammino. Quindi, mi viene spontanea la voglia di ripartire ogni volta. Poi, godere della compagnia di un bel gruppo di appassionati di cammini come me mi ha stimolato a rimettermi le scarpe da trekking.”
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti. Per lei qual è un risultato che è comunque riuscito ad ottenere?
“Quest’anno sicuramente è stato difficile ma nel 2020 sono riuscito camminare. Ho fatto la Via degli Dei sia a maggio che ad ottobre. Chiaramente, arrivati nelle strutture si dovevano seguire le norme di distanziamento sociale ma sono contento di essere riuscito comunque a partire. Anzi, speriamo di poter ricominciare a fare trekking al più presto!”


Quali sono i suoi obiettivi per il 2021?“
“L’obiettivo principale è quello di ripartire. Volevo festeggiare in bellezza questi 85 anni con qualche cammino. In programma ci sono alcuni percorsi: sicuramente vorrei ripetere la Via degli Dei, però vorrei anche provare a fare un pezzo della Via Francigena, in particolare la parte toscana. Sono 380km, vedrò se farla tutta o solo una parte. In più, quest’inverno mi stanno arrivando diverse richieste da parte di camminatrici e camminatori che vogliono fare l’esperienza della Via degli Dei con me. Quindi, se dovessi rifare questo cammino so già di poterlo percorrere con dei nuovi compagni. Purtroppo ancora non si sa quando potremo ripartire. Spererei presto, anche se la vedo dura, perché io non ho tempo da perdere!”
Che consiglio darebbe ad un giovane che si vuole mettere in cammino?
“Il consiglio che do a tutti è di preparare bene lo zaino. Uno può essere giovane quanto vuole ma se fa 7/8 ore di cammino in una giornata con uno zaino troppo pesante rischia di non arrivare in fondo e di trasformare un’esperienza divertente in maschismo! Per esempio, il mio zaino pesava circa 3kg. Quindi consiglio di organizzare bene il viaggio e di tenere il peso dello zaino contenuto.
In più, se c’è qualche ragazzo o ragazza in viaggio con me che magari arranca mi diverto a dirgli che se ce l’ha fatta un vecchietto come me, ce la possono fare anche loro. Questo non solo stimola loro ma anche me che devo essere in grado di tenere fede a questa provocazione.”
Non possiamo fare altro che ringraziare Carlo Cassani per il suo racconto. Per noi è stato un piacere parlare con lui e farci spiegare come si è approcciato al questo mondo. Speriamo di poterlo vedere presto di nuovo in cammino e di seguirlo, seppur virtualmente nelle sue future avventure.
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