Cos’è un ponte Tibetano?
Il ponte tibetano è una struttura di collegamento costituita da tre corde intrecciate: due parallele, da afferrare nelle mani, e una più bassa, per i piedi. Le tre funi, poste a triangolo, sono stabilizzate da stralli laterali distanziati l’uno dall’altro da 50 a 100 cm. Diversamente da come potrebbe apparire, la struttura risulta molto solida con una oscillazione inversamente proporzionale al carico di tensione: più tese sono le funi, più stabile è il ponte, in quanto si riducono le oscillazioni laterali, in particolar modo nella sezione centrale.
Dopo questa breve descrizione, partiamo con l’elenco dei principali Ponti Tibetani più belli che si potrebbero incontrare durante un trekking in Italia.
6 ponti tibetani più spettacolari d’Italia
1. PONTE DI CESANA CLAVIERE – PIEMONTE (il ponte tibetano più lungo d’Italia)
Ponte di Cesana Claviere – www.fotografandoviaggi.it
Iniziamo col botto presentandovi il ponte tibetano non solo più lungo d’Italia, ma addirittura del mondo. Avete capito bene! Il Ponte di Cesena Claviere con i suoi 468 metri di lunghezza e 35 metri d’altezza dal suolo, infatti, si aggiudica questo primato offrendo a coloro che decidono di percorrerlo uno spettacolo mozzafiato. Si trova in Piemonte a Cesana Claviere, ed è a circa un’ora da Torino, sulle Gole di San Gervasio ed ha un peso complessivo di ben 7500 kg.
L’itinerario è costituito dalla successione di tre ponti in cavi. Di cui il ponte di 70 metri e quello di 468 sono collegati. Il terzo, invece, è separato dal sentiero ed è stato realizzato nel 2008.
La traversata su questa gola è davvero suggestiva e affascinante. La natura intorno è incontaminata, bellissima e ricca di cose da vedere e panorami da contemplare. Il fiume Dora, i salici arbustivi, i pioppi, i ciliegi selvatici e gli altri esemplari di flora e fauna sapranno stupire gli amanti della natura. Per cui ci si potrebbe godere la giornata tra trekking e un pizzico di brivido sospesi a 35 metri dal suolo!
2. PONTE ALLA LUNA – BASILICATA

Ponte alla Luna – http://www.zanconatoviaggi.it
Il Ponte alla Luna è adrenalina allo stato puro. Fa parte del percorso dei ponti tibetani di Sasso di Castalda, che si sviluppa sulle sponde del “Fosso Arenazzo” e si apre proprio ai piedi del suggestivo centro storico, attraverso cui si raggiunge il primo ponte, “Ponte Petracca”, lungo 95 metri e sospeso a circa 30 metri di altezza.
Percorrendo il sentiero lungo la sponda del Fosso, si supera la cappella votiva “Madonna delle Grazie”, per giungere in 10 minuti alla partenza dell’impressionante “Ponte alla Luna”.
Attraverso una campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 102 metri di altezza dal torrente sottostante, si giunge al rudere del castello che domina il villaggio da un suggestivo punto panoramico.
L’arrivo è una terrazza affacciata sul ponte che invita a riprendere fiato e prendere coscienza del percorso affrontato.
Nelle immediate vicinanze, dagli antichi ruderi della Rocca Medievale, è disponibile un belvedere con binocolo ruotante, dal quale ammirare a 360 gradi il panorama delle montagne circostanti.
Scendendo un tratto di scalinate in pietra, si ritorna verso il centro storico passando per la caratteristica chiesetta di “San Nicola”, recentemente restaurata.
La durata totale del percorso dei due ponti tibetani è di circa 1 ora e mezza.
3. PONTE TIBETANO DELLA GRAVINA – BASILICATA
Ponte tibetano della Gravina – www.isassidimatera.it
Inaugurato nel 2015, il Ponte tibetano sul Canyon della Gravina è una delle attrazioni principali per i visitatori di Matera. Il passaggio è alla portata anche degli escursionisti meno esperti e consente di guardare il torrente Gravina scendendo dalla zona dei Sassi per un centinaio di metri di comodo sentiero, per poi risalire per circa 150 metri sul versante opposto, da cui si gode una spettacolare vista sui sassi.
Il passaggio è stato realizzato in legno e acciaio ed è fissato alle due estremità delle pendenze rocciose delle Murge.
Purtroppo, secondo alcune notizie prese dal web,sembra che il ponte non sia al momento percorribile a causa della caduta di alcuni massi ma sia possibile vederlo solo dall’alto. Perciò, se avete intenzione di andarci, accertatevi di non fare un buco nell’acqua.
4. PONTE TIBETANO DELLA VAL SORDA – VENETO

Il ponte tibetano della Valsorda è divenuto realtà nell’Aprile 2012. Si tratta di un’opera a forte valenza simbolica. Fin dall’inizio, il progetto ha cercato di rispettare il più possibile lo spirito del luogo, inserendosi in modo leggero in uno dei contesti ambientali e naturalistici più belli di tutta la provincia di Verona, quello della Val Sorda.
Il ponte fa parte di un percorso circolare che partendo da Malga Biancari (m 592 s.l.m.) raggiunge la località di Mulino del Cao (m 308 s.l.m.) per fare ritorno al punto di partenza dopo circa 5,7 km. Dopo 1,6 km è necessario passare sul ponte tibetano che offre una vista spettacolare sulla Val Sorda.
Il ponte tibetano è un’opera di ingegneria, sospesa a funi tra sponde opposte (lungo 52 metri, largo 70 centimetri, corrimano a 120 centimetri, a doppia percorrenza). Dopo aver attraversato il ponte tibetano il percorso sale rapidamente verso le grotte di Campore per poi ridiscendere repentinamente verso Mulino del Cao (m 308 s.l.m.) dove si trova anche un punto di ristoro. Da qui si ritorna a Malga Biancari superando un dislivello di 284 m in 1,6 km.
5. PONTE TIBETANO SULLA FERRATA DIBONA – VENETO

Ponte tibetano ferrata – dibonawww.flickr.com
Il Ponte tibetano sulla Ferrata Dibona si trova sulle Dolomiti ed è sicuramente il ponte più difficile da raggiungere. Si estende dal rifugio Lorenzi, sul Monte Cristallo, fino alla località Ospitale. Il ponte è proprio all’inizio della scalata ed è lungo appena 27 metri. Difatti la difficoltà non sta nell’attraversarlo, ma nell’arrivarci. Sì, perché prima di poter fare l’esperienza del ponte si deve passare da una scala metallica e attraversare una passerella di legno che porta in un ex tunnel bellico. Da qui si prosegue sulle rocce fino ad arrivare al passaggio sospeso. Impressionante il panorama che si può intravedere dagli assi di legno sotto ai piedi.
6. PONTE NEL CIELO – LOMBARDIA (il più ALTO)

Il Ponte nel Cielo è il ponte tibetano più alto d’Europa. Collega la località Campo Tartano, fra le Orobie in Valtellina, ai maggenghi di Frasnino. Il ponte è alto ben 140 metri, largo un solo metro e si distende per una lunghezza di 234 metri. Realizzato dal Consorzio Püstarèsc con una pavimentazione costituita da 700 assi in legno di larice della Val Tartano, è percorribile da tutti (anche dai bambini) e offre a visitatori ed escursionisti una vista panoramica unica: dalle montagne alla verde vallata del Tartano, dalla diga di Colombera al maggengo Frasnino sino al fondovalle della Valtellina che culmina nel lago di Como.
L’idea che ne ha permesso la realizzazione era quella di agevolare il lavoro degli alpeggiatori. Alla fine, il ponte è diventato una meravigliosa attrazione per gli amanti delle emozioni forti.
Cammini d’Italia
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