Cammino dei Mille

Il Cammino dei Mille è ispirato alla Spedizione del Generale Garibaldi e ripercorre fedelmente gli ultimi dieci giorni dell’epopea garibaldina, quelli che portarono alla liberazione (conquista per alcuni) di Palermo il 27 Maggio 1860.

 

 Il Cammino infatti si conclude proprio nel cuore del capoluogo Siciliano passando dal Ponte dell’ Ammiraglio,Piazza Rivoluzione a Palazzo Steri; luoghi che ancora oggi mantengono la memoria di quei giorni.

Escludendo i brevi tratti urbani dei paesini che si attraversano e l’arrivo a Palermo, il cammino si sviluppa interamente in  aree montane e collinari con vasti tratti boscati che si alternano a pascoli e zone agricole, per lo più seminativi, vigneti e oliveti, ma anche vasti agrumeti che ancora oltre la metà del secolo scorso erano la coltura tipica del circondario di Palermo e da cui discendeva il famoso appellativo di “conca d’oro”.

Appena fuori Monreale, infatti, ci si addentra in un bosco adulto di conifere che si sta tentando di convertire a latifoglie.

Il bosco di conifere, con qualche residuo delle antiche foreste di latifoglie, è caratteristico dei monti che circondano Palermo. 

Buona parte delle prime quattro tappe si svolgeranno all’ombra di questi alberi, profumati dal ricco sottobosco. Ben diverso il contesto di alcune  tappe successive. La sesta e l’ottava tappa si svolgono, infatti, quasi interamente all’interno della  “Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago”, testimonianza della foresta mediterranea sempreverde che un tempo ricopriva queste zone.

Qui Il bosco di querce caducifoglie è costituito essenzialmente dalle specie che afferiscono al gruppo delle roverelle, cui si associano la sughera, l’acero campestre e il frassino meridionale. In tutta la zona montana che si attraversa ed in particolare nella riserva naturale di Ficuzza numerose è la fauna e vi sorprenderà scoprire che anche questa è Sicilia. Da Marineo a Palermo passando per Misilmeri e Gibilrossa vi sorprenderà scoprire paesaggi unici ricchi di storie e come questi luoghi siano veramente la sintesi  del Risorgimento che a Palermo ebbe il suo vero compimento.

Scheda Tecnica

  • Lunghezza:

    152,51 km
  • Tappe:

    5 Tappe per la Variante breve 7/10 per la variante Lunga
  • Dislivello:

    Positivo medio 380 Negativo medio 250 m
  • Durata:

    A seconda delle condizioni fisiche di ciascuno da un Minimo di 5 Giorni ad un massimo di 10 giorni
  • Partenza:

    Monreale
  • Arrivo:

    Palermo
  • Accessibilità:

    No
  • Cani:

    No

STORIA

Tutto è cominciato dalla lettura storica del Vademecum del visitatore dei luoghi dove si svolsero le operazioni militari di Giuseppe Garibaldi dall’arrivo a Renda all’assalto di Palermo di Pietro Merenda.

 Il libro ci ha quasi suggerito di ricostruire l’itinerario e a renderci conto del suo valore paesaggistico, naturalistico e culturale. Ci ha pure spinti ad approfondire la storia dei Mille, a raccogliere notizie da altri testi, ad ascoltare voci a volte anche contraddittorie, a calarci dentro le dinamiche della spedizione e anche nelle logiche, nelle ragioni e nell’emotività dei protagonisti. Anche da questo nasce il simbolo del Cammino la Freccia tricolore, proprio ad indicare una direzione di Unità, di pace e di passione, inoltre nel logo compare anche un albero, un Leccio, già presente nello stemma dell’Italia e che vuole richiamare all’Art 9 della nostra Costituzione. 

Ricostruire il Cammino dei Mille è stato un lavoro abbastanza lungo, ci ha lasciato il tempo di riflettere anche sulle dinamiche della storia siciliana con una coscienza più ampia, meno vincolata all’attualità: è il valore aggiunto di un Cammino storico che può proseguire nei libri. 

FONTI D’ACQUA

Collegandosi al sito www.ilcamminodeimille.it troverete la traccia e le fontanelle a disposizione lungo la maggior parte del percorso

TAPPE

Tappa 1: Monreale- San Martino. km: 9,38 dislivello positivo 540, Disilivello negativo 299 

Ci si avvia da Via Umberto I attraversando i quartieri storici di Monreale, Pozzillo, San Vito e Bavera, una vera e propria kasba dalla quale si esce presto per affacciarsi sulla Conca d’Oro: davanti al camminatore c’è l’anfiteatro dei monti che circondano Palermo, sullo sfondo c’è il mare e la bellezza del suo golfo che vi accompagnerà per diverse tappe.

Ci si immerge presto in un bosco (dal terzo km) dal quale si uscirà solo a fine teppa. L’itinerario nella parte boscata è su sterrato e sentieri in buone condizioni che condurranno ai ruderi del monumento a Rosalino Pilo (indicato con la freccia tricolore simbolo del cammino) e alla niviera. Durante la tappa non vi sono opportunità di ristoro, attrezzatevi quindi per nutrirvi e dissetarvi.

Ospitalità e supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-1/

Tappa 2: Da San Martino a Pioppo km 13,28 dislivello negativo 574 Disilivello Positivo 501

In questa tappa si percorrono solo sentieri e strade sterrate che non presentano particolari difficoltà oltre i dislivelli. Anche in questa tappa non si incontrano centri abitati o punti di ristoro.

Si va subito in salita per Via Franzoni e ci si inoltra subito nel  bosco di San Martino, poi lungo Valle Corta si scende a Valle Cuba. Si risale quindi al bosco di Casaboli, alle pendici di Monte Gibilmesi. Al km 5.6, indicato nel profilo altimetrico, è possibile fare una deviazione di circa un km per visitare un parco-avventura per il quale troverete specifica segnaletica. Si continua poi nel bosco, con lievi salite e discese, sino ad affacciarsi di nuovo sulla Conca d’Oro: non resta che la discesa per Pioppo con spettacolare vista aerea.

Ospitalità e supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-2/

Tappa 3: Da Pioppo a Poggio San Francesco Km 13,40 Dislivello Positivo 594 Dislivello Negativo 297

 Questa tappa è molto varia, il paesaggio è più ampio, si attraversano uliveti, aree a pascolo e boschi. A Metà paese dove sorge la caserma dei carabinieri avrete la possibilità di percorrere tutto il paese o scegliere la variante Trekking che va su per una scalinata brevissima e poi per un sentiero tra uliveti e antichi terrazzamenti che vi porterà in quota da li giungerete a Piano Renda, dove bivaccarono i Mille e si elaborarono le strategie per la conquista di Palermo. A Piano Renda (km 4.3) incontrerete l’agriturismo Mirto, occasione di ristoro ma anche di pernottamento. Proseguendo, da Piano Renda si sale lungo uno sterrato che nella prima parte è in buone condizioni. Poi, come indicato nel profilo altimetrico, vi è un tratto di circa un km che dopo le piogge diventa particolarmente fangoso e scosceso, oltre che un po’ incespugliato. Superato questo tratto finisce la salita e si entra nella valle boscata del Margio Li Cassari incrocerete il Sentiero Italia CAi. Si prosegue in discesa per Valle Nespola dove incontrerete un piccolo rifugio non gestito e proseguendo lungo un tracciato che coincide con il Sentiero Italia arriverete a Portella della Paglia. Da qui si prosegue su asfalto in una strada a bassissima percorrenza, piacevole sino al Centro Maria Immacolata a Poggio San Francesco.

Ospitalità e supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-4/

Tappa 4: Da Poggio San Francesco ad Altofonte a Piana degli Albanesi Km 14,48 Dislivello Positivo 688 Dislivello Negativo 788

Si va giù lungo la SP 89 per circa 1 km. Poi si devia per contrada Canalotto e, attraversano aree a pascolo e uliveti, sempre in discesa, si arriva ad Altofonte. Una volta arrivati vi consigliamo di visitare il paesino e, se volete, contattate i referenti del Cammino per scoprire le meraviglie del posto. Una volta finita la pausa salite su per le stradine incrocerete una fontana e  il lavatoio e proprio li si trova Via Campo dei Mille  dove  Giuseppe Cesare Abba racconta dei  suoi dialoghi con il giovane Padre Carmelo. Dopo si sale lungo il Calvario (via crucis) lo stesso tratto della magna Via Francigena sino alla chiesetta dell’Addulurata e poi all’Obelisco di Garibaldi, al Cozzo di Crasto dove i Mille bivaccarono. seguite la segnaletica che vi porta fin su. Da qui si prosegue all’interno della Riserva Naturale Orienta Serre della Pizzuta  Resta un tratto finale di tipiche campagne collinari con ciliegi, ulivi e mandorli. Gli unici punti di ristoro sono ad Altofonte, che comunque non offre opportunità di pernottamento. Se si vuole andare all’Agriturismo Argomesi si deve deviare non appena usciti dalla RNO Serre della Pizzuta, non appena si arriva alla strada asfaltata si svolta a sinistra e si prosegue sino a incontrare le indicazioni.

Ospitalità e supporto: 

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-4/

Tappa 5: Da Piana Degli Albanesi a  Santa Cristina Gela a Ficuzza Km 20,03 Dislivello Positivo 449 Dislivello Negativo 455 ( Da questa tappa la Variante Breve prevede anche l’arrivo a Marineo accorciando di molto il Cammino)

Come si rileva dal profilo altimetrico, buona parte di questa tappa si svolge su strade pavimentate a bassissimo traffico. si tratta ad ogni modo di un percorso meraviglioso ricco di tradizioni enogastronomiche, religiose e culturali e di piacevoli sorprese. relativamente al fondo stradale fa eccezione un facile tratto sterrato prima di Santa Cristina Gela e, subito dopo, un tratto di sterrato e sentiero in salita un po’ scosceso, in alcuni tratti fangoso dopo le piogge: siamo sulle pendici di Monte Leardo. Il sentiero comunque arriva presto alla sella e, dopo un tratto in una valle stretta, si affaccia sull’ampia vallata che offre la spettacolare vista del Bosco di Ficuzza sovrastato dalla Rocca Busambra. Iniziando la discesa si incontrano presto gli unici  punti di ristoro e pernottamento lungo il percorso: l’agriturismo sant’Agata e, poco oltre, con una piccola deviazione, l’agriturismo Rossella.Per chi arriva al fine tappa non mancherà di essere dolcemente accompagnato dalla vista dei campi e dai numerosi Cavalli che gioiosi e tranquilli liberamente pascolano poco prima dell’arrivo.

Ospitalità e Supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-5/

Tappa 6: Da Ficuzza a Mezzojuso Km 16,96 Dislivello positivo 402 Dislivello Negativo 541 

Per l’aspetto naturalistico e paesaggistico, questa è  una tappa unica che differisce da tutte le altre e si distingue da tutti gli altri cammini Siciliani, in buona parte su sterrati e sentieri della riserva di Ficuzza. Il percorso è per un primo tratto di sterrato comodo (km 2,7),  poi si svolta a destra per un sentiero un po più impegnativo sino al Pulpito del Re. Proseguendo sino al Lago del Riccio il sentiero è in buona parte comodo ad eccezione del breve tratto prima di arrivare al laghetto che attraversa una zona umida che può essere un po’ fangosa nei periodi successivi a piogge intense. Dal laghetto si continua a salire per un po’sino a un comodo sterrato. Da li il percorso prosegue su sterrati immersi nel bosco, di tanto in tanto si costeggiano rupi suggestive affacciandosi su verdi valli silenziose. Una cosa importante in Agosto in particolare parti del  bosco hanno il grande “problema” dei Tafani è sconsigliato andarci se non adeguatamente attrezzati (in ogni caso sentitevi liberi di contattarci e contattare i referenti di tappa).

Ospitalità e Supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-6/

Tappa 7: Da Mezzojuso a Villafrati, Cefalà Diana e Godrano Km 18,36 Dilivello Positivo 756 Dislivello Negativo 601

È tra le tappe più lunghe ed è anche la più difficile se si valuta il dislivello da affrontare. In compenso non vi sono tratti con fondo difficile e si attraversano ben due paesini, dove si possono acquistare cibo e bevande. I bagni arabi, inoltre, meritano davvero la fatica e una sosta. Il paesaggio è molto diverso dalla tappa precedente: siamo fuori dal bosco, gli uliveti si alternano ai pascoli e la suggestione di siti strategici come il castello di Cefalà Diana interrompe la tranquillità del territorio con il ricordo di altri tempi.

Si abbandona Mezzojuso per stradine e scalinate e si scende lungo una strada asfaltata, sino ad incrociare la superstrada Palermo Agrigento seguite le frecce e  attraverserete il sottopassaggio. Dopo Villafrati si prosegue per un po’ su strada asfaltata. Si svolta poi a destra su uno sterrato della Riserva Naturale “Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella” che, aggirando Pizzo Chiarastella, porta ai Bagni Arabi. Il luogo è perfetto per una sosta prima di affrontare la salita per il Castello di Cefalà Diana: una salita impegnativa, con un primo tratto sterrato e poi su asfalto, ma il luogo è di grande suggestione. Si scende quindi al paesino (bellissimo), che conserva angoli evocativi di un passato rurale di grande isolamento.

Il percorso prosegue: per saliscendi su colline a tratti boscate e su strade in buona parte sterrate, sino a Via Giuseppe Garibaldi che conduce alla piazza principale di Godrano. Per il pernottamento dovrete camminare ancora un pò perchè in paese non c’è ancora ospitalità per i camminatori ma all’ Agriturismo Gorgo del Drago sarete accolti magnificamente.

Ospitalità e Supporto: 

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-7/

Tappa 8 : Da Godrano a Marineo Km 15,02 Dislivello Positivo 313 Dislivello Negativo 492

Anche questa tappa è in buona parte su strade sterrate che  non presentano alcuna difficoltà, all’interno della riserva di Ficuzza. Il sentiero s’inerpica subito su un altipiano, ma lo sforzo iniziale è presto ripagato dall’attraversamento di aree di grande interesse naturalistico: prima il Gorgo del Drago e poi, più avanti, il bosco del Cappelliere. La discesa finale che porta a Marineo è su strada asfaltata, dove è più facile incontrare qualche trattore piuttosto che un’auto. Visitate il paesino se nei vostri piani pensate di proseguire verso la tappa successiva vi sorprenderà e peraltro li una pasticceria locale  ha ideato un dolce tipico che ricorderà il cammino.

Ospitalità e supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-8/

Tappa 9: Da Marineo a Misilmeri Km 11,80 Dislivello positivo 140 Dislivello negativo 516

È la tappa più facile, la più breve e con una netta prevalenza di discesa. Da Marineo si scende nella valle dell’Eleuterio sino al Ponte della Fabbrica, costruito nel 1581 lungo l’ex trazzera regia che collegava Palermo con l’entroterra.

Dopo il ponte, ora a quote più basse, oltre alle tipiche coltivazioni di ulivi e mandorli incontrerete i primi estesi  mandarineti che si confondono con Cachi e i limoni prima di affacciarvi e scendere verso Misilmeri .Marineo e Misilmeri sono due centri con al centro una campagna dal valore inestimabile, riscoprire queste terre per noi è stato un onore. Non ci sono opportunità di ristoro lungo il cammino procuratevi dell’acqua nei periodi più caldi. 

Ospitalità e Supporto:

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-9-marineo-misilmeri/

Tappa 10: Da Misilmeri a Palermo Km 21,03 Dislivello Positivo 257 Dislivello Negativo 389

Da Misilmeri ci si avvia per una viuzza medievale, Via Trebisonda, che sale su ai ruderi del castello dell’Emiro. Si va poi  su un altipiano, Piano Stoppa, dove hanno bivaccato i Mille e dove sono confluite le squadre locali rastrellate dal generale La Masa. Si prosegue attraversando le tipiche campagne collinari, ora cosparse di villette residenziali, salendo sulle pendici di Montagna Grande sino a incontrare quello che è stato il quartier generale di La Masa. Ora siamo a Gibilrossa: è uno spettacolare balcone su Palermo, che commemora l’impresa dei Mille con un grande obelisco.

Da qui si scende qualche km sulla strada provinciale, ora chiusa al traffico, dominando Palermo e affacciandosi su un’ampia distesa di agrumeti. Abbandonata la provinciale si scende per un ripido pendio e si attraversano nespoleti e agrumeti sino alla borgata palermitana di Croce Verde. Si prosegue poi su strade sterrate lungo le estese colture di mandarino sino a Villabate. Inizia ora la caotica periferia di Palermo, con elementi di fascino ma anche con tanto traffico e qualche tratto insicuro per i pedoni. Dopo un paio di chilometri il traffico ci continua ad accompagnare ma lo sguardo va altrove: siamo a mare che costeggeremo per un lungo tratto, attraversando  borgate marinare sino a deviare per il Ponte Ammiraglio, dov’è avvenuto lo scontro tra i Borbonici e i Mille. Da li a a poco ci inoltriamo nel centro storico seguendo le orme dei Mille sino alla Meravigliosa Piazza Rivoluzione, poi la Chiesa della Gancia e infine a  Palazzo Steri: qui, dove il 4 aprile 1860 iniziò la rivolta che preparò l’avventura dei Mille, finisce in nostro Cammino. Fuori dallo Steri il Giardino Garibaldi con le statue degli Eroi del Risorgimento. Il vostro viaggio può però continuare a Palermo, una città straordinaria fondata dai Fenici e ricca dei suoi tremila anni di storia.

Ospitalità e Supporto: 

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/le-tappe/tappa-10/

SERVIZI PRESENTI TAPPA PER TAPPA

Troverete tutti i servizi necessari in tutti i paesi dove arriverete

Farmacie presenti in tutti i paesi cosi anche le Guardie Mediche e il servizio di 118  che potete contattare facilmente riferendovi al Numero unico di Emergenza 112

 https://www.cnsas.sicilia.it/contatti/ Soccorso Alpino

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_IlPresidente/PIR_Archivio/PIR_2019/PIR_NumerounicoperemergenzaSiciliacompletarete     112

Ad Altofonte e Marineo e a Palermo potrete anche trovare Lavanderie, quella di Palermo è a  Gettoni 

SEGNALETICA

Segnaletica presente lungo quasi tutto  il cammino soprattutto nei punti più complicati.

PERICOLI

Nessuno

FONDO STRADALE

30%

CREDENZIALI

Le Credenziali si possono ritirare presso il Chiostro dei Benedettini In Piazza Guglielmo a Monreale

a Palazzo Steri a Palermo a cura del personale di  Coopculture consegna del testimonium

https://www.prolocomonreale.it/ilcamminodeimille/gli-amici-del-cammino/

CAMMINO IN TENDA

Vietato Il Bivacco è previsto il posto tenda nella Tappa di Pioppo a Piano Renda a Marineo presso centro lega protezioni animali e a Mezzojuso La cardunera di Stefania per i contatti vai su www.ilcamminodeimille.it 

CONTATTI ASSOCIAZIONE

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CAMMINO DEI MILLE

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