Il percorso collega Bobbio a Pontremoli, anche se ormai i pellegrini e camminatori tendono a percorrere anche il tratto da Pavia a Bobbio.

La Via degli Abati attraversa parte del territorio provinciale di Pavia e l’Appennino Tosco-Emiliano nelle province di Piacenza, Parma, Massa Carrara, attraversando i Comuni di Pavia, Broni, Castana, Canevino, Pometo, Caminata, Romagnese, Bobbio, Coli, Farini, Bardi, Borgotaro, Pontremoli.

La Via degli Abati

DESCRIZIONE

Il tracciato attraversa ben due regioni italiane, Lombardia e Toscana.
Hai già letto l’articolo sui Cammini in Lombardia?

La percorrenza è di circa 190 km, molto più impegnativo della più nota Via Francigena, si snoda per sentieri, mulattiere, carrarecce attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 6000 metri. E’ segnato CAI (bande orizzontali con bianco e rosso) ed è georeferenziato, ciò significa che è possibile scaricare la traccia in formato GPX. I tratti su strade asfaltate sono la minima parte e solo nei pressi dei centri più importanti.

È possibile seguire la traccia su Google Earth

La Via degli Abati

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Periodo Consigliato

Il periodo migliore per percorrere la Via degli Abati va da Marzo a Novembre.Nonostante sia percorribile tutto l’anno è bene controllare prima di intraprendere il percorso le condizioni climatiche, in quanto pioggia e neve rendono alcune tappe difficilmente percorribili e anche pericolo

La Credenziale

È il certificato che attesta che il camminatore ha percorso la Via. Contiene una parte informativa, che va compilata all’inizio del viaggio con i propri dati personali, luogo e data di inizio cammino, mezzo di locomozione (a piedi, in bicicletta o a cavallo), uno spazio dove verranno apposti i timbri che attestano il passaggio nelle varie località con la data in cui questo avviene (è sufficiente il timbro della località a fine tappa).

La Via degli Abati

Guida

Tutte le info con cartine, dislivelli e way points si trovano nelle due guide che descrivono in dettaglio La Via degli Abati. La seconda edizione della casa editrice “Terre di Mezzo“.

La Guida contiene inoltre: ospitalità, storia e cultura, disponibilità di fonti di acqua durante le varie tappe, servizi presenti, info su supermercati, punti di ristoro e tanto altro.

La Via degli Abati

Cenni Storici

Come è noto, il percorso della Via Francigena che oggi si conosce è quello descritto nel suo diario di viaggio dall’Arcivescovo Sigerico, nel ritorno da Roma verso Canterbury tra il 990 e il 994. Giunto a Pontremoli e dovendo attraversare l’Appennino, Sigerico scelse la via del passo della Cisa (Monte Bardone), che consentiva di raggiungere, disegnando un ampio arco, le città della pianura (Fidenza, Piacenza, Pavia).

Esisteva tuttavia anche un’altra via attraverso i monti, percorsa fin dal VII secolo soprattutto da chi viaggiava a piedi, quale tragitto più breve da Pavia a Lucca e verso Roma.

L’itinerario, utilizzato già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, dove i pellegrini diretti a Roma e provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche passavano a venerare le spoglie di San Colombano (+615), grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo.

Per questo già in età longobarda, lungo il percorso, oltreché a Pavia ed a Lucca, sorgevano “hospitales” di San Colombano. Il tragitto era parimenti seguito dagli abati di Bobbio per andare a Roma presso il pontefice, da cui l’abbazia direttamente dipendeva.

L’antico itinerario, per la parte Bobbio-Pontremoli, è stato riscoperto verso la fine degli anni ‘90 da Giovanni Magistretti, studioso piacentino, autore di diverse relazioni sulla Via e membro dell’Associazione, ed è stato pubblicato nel maggio 2011 in una Cartoguida della Via degli Abati, realizzata con la collaborazione dell’Istituto per geometri “Tramello” di Piacenza, delle sezioni CAI provinciali e grazie anche all’intervento delle varie Amministrazioni locali.

Nella Cartoguida, disponibile presso i punti di informazione turistica dei Comuni interessati, (può essere richiesta anche direttamente all’Associazione Via degli Abati [viadegliabati@gmail.com]), viene presentato l’intero percorso, lungo 120 km., suddiviso su due fogli con quattro facciate a colori, in scala 1: 25000.

Dal maggio 2008 Elio Piccoli, maratoneta, presidente dei “Lupi d’Appennino”, organizza sul percorso la “The Abbots Way”, ultra-maratona da Pontremoli a Bobbio, divenuta una delle più importanti ultra-maratone nella natura (con solo il 10% circa di tratti asfaltati).

Nel 2012 Giovanni Magistretti, con l’apporto determinante di Mario Pampanin, presidente degli Amici di San Colombano, ricuperando suggerimenti di mons. Domenico Ponzini, ha ricostruito anche il percorso che da Pavia conduce a Bobbio.

Nella ricerca si è tenuto presente quanto scrive lo storico dei Longobardi Paolo Diacono che, nella sua “Historia Langobardorum”, colloca Bobbio distante da Pavia 40 miglia (pari a circa 60 chilometri), e si é individuato quindi l’itinerario che più si avvicina a tale indicazione, tenendo conto dei luoghi in cui risalire a memorie longobarde, alto-medievali o del Monastero di Bobbio, anche senza un puntuale riferimento alla traslazione del corpo di San Colombano da Bobbio a Pavia. I monaci del Monastero di Bobbio, infatti, guidati dall’abate Gerlanno, nei giorni 17, 18 e 19 luglio dell’anno 929, trasportarono le reliquie di San Colombano attraverso un percorso leggermente più lungo, da Bobbio a Pavia, studiato appositamente allo scopo di rivendicare davanti al re Ugo di Provenza i beni del Monastero, usurpati dal vescovo di Piacenza Guido e da altri feudatari.

La via individuata (passando per Caminata, Pometo, Canevino, Cella e altre località storiche) è lunga 66 km. e può considerarsi il prolungamento della Via degli Abati, che diventa in tal modo la Variante Appenninica della Via Francigena, congiungendo Pavia e Bobbio a Pontremoli.

Si stanno prendendo i contatti con i vari enti interessati per arrivare a pubblicare, anche per il tratto Pavia-Bobbio, una Cartoguida a colori, in scala 1:25000 con l’aggiunta di notizie di carattere storico, artistico ed ambientale sui territori dei Comuni attraversati, come già per il primo tratto Bobbio-Pontremoli. Diversi Sindaci hanno commentato favorevolmente l’iniziativa.

Particolare interessante: la Via degli Abati è stata inserita nella mappa delle vie storiche della Toscana, quale variante appenninica per raggiungere la pianura padana. Diventa evidente quindi l’importanza del prolungamento fino a Pavia della Via degli Abati nel quadro dei percorsi tra Toscana e Lombardia e verso l’Europa nord-occidentale.

Contatti

SITO WEB: WWW.VIADEGLIABATI.COM

EMAIL: viadegliabati@gmail.com

ASSOCIAZIONE VIA DEGLI ABATI

Piazza Manara, 7
43043 Borgo Val di Taro (PR)
Cod. Fiscale 92169780340

La Via degli Abati

[FONTE: http://www.viadegliabati.com]

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