La traversata del Monte Barro e Lecco

Panorama sul Lago e sulla città di Lecco, in prossimità dell’Eremo di Monte Barro
Si parte dalla cima del Monte Barro (922 m.) da dove nelle belle giornate si gode di un panorama decisamente unico. Questa montagna rappresenta il punto di congiunzione tra le Prealpi e la pianura Padana e la vista spazia a 360°. In primo piano vi sono il Resegone e le maestose Grigne, più lontana la catena alpina e oltre 700 metri più in basso il lago di Como. Lungo il Sentiero delle Creste(per escursionisti esperti)si scende al Sasso della Vecchia, un imponente monolite roccioso, e da qui a Pian Sciresa, un ampio pianoro erboso con vista panoramica sulla città di Lecco.
Due brevi deviazioni portano al santuario di San Michele, una grande chiesa incompiuta senza copertura, lecui origini risalgono al XII secolo, e all’area archeologica di Monte Castelletto, dovesi trovanoi resti di unatorre medievale, realizzata con funzioni di punto di osservazione sul transito di persone e merci tra il lago e ilfiume Adda.Tornati a Pian Sciresa si scende lungo un sentiero con ampi gradoni e, attraversato il fiume Adda grazie alponte Azzone Visconti, uno dei monumenti simbolo della città, si entra a Lecco, graziosa cittadina adagiatasulle sponde del lago e al cospetto di imponenti montagne.
Punto di partenza: monte Barro
Punto d’arrivo: Lecco
Durata: 4 ore
Distanza: 8 km
Dislivello: + 300 m./-700 m.
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Presenza acqua sul sentiero: è necessario dotarsi di acqua nello zaino durante l’escursione.
Periodo percorrenza: tutto l’anno, in estate è molto caldo e afoso
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Terrazzamenti e area archeologica di Monte Castelletto
L’area archeologica di Monte Castelletto, portata alla luce nel 2007 e oggetto di indagini archeologiche tra il 2011 e il 2015, è costituita dai resti di una torre medievale risalente al XIII secolo d.C. cui era collegata una cinta muraria che racchiudeva un piccolo nucleo di edifici. Le campagne di scavo hanno mostrato tuttavia che la frequentazione del luogo inizia molto tempo prima, a partire almeno dal VIII secolo d.C. Il sito sorge su una collina alle propaggini orientali del Monte Barro dove, la naturale topografia dell’area posta a controllo del fiume Adda, della città di Lecco e di tutte le vie di comunicazione, l’hanno reso un luogo privilegiato per la costruzione di una fortificazione.
La visibilità sul territorio circostante all’epoca doveva essere migliore rispetto a quella odierna poiché la vegetazione veniva tenuta bassa, a differenza di oggi dove quest’area è tra le meno frequentate del parco, raggiungibile con difficoltà attraverso uno stretto e tortuoso sentiero, ed è quasi completamente invasa da alberi ad alto fusto. Qui vi è un unico piccolo terrazzamento rivolto in direzione sud, coltivato a ulivi.
Ristoranti a Lecco
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