Consigli tecnici per una passeggiata natalizia nella neve in sicurezza.

Soffice e ovattata, è caduta silenziosamente per tutta una notte e un giorno, e non solo in montagna, ma anche a quote collinari e, al Nord, pure in pianura. 

È il momento di avventurarsi per una passeggiata nella neve, attraverso un paesaggio imbiancato, ma per farlo in sicurezza meglio uscire di casa preparati. Soprattutto è bene sapere che il terreno innevato e invernale richiede comportamenti diversi rispetto a quello estivo.

Prima di tutto bisogna conoscere la neve. Una leggenda metropolitana racconta che gli inuit abbiano qualche decina di termini per definire la neve, elemento che conoscono benissimo. Ne hanno in realtà solo due, a cui si aggiungono un numero di parole composte; e a ben vedere, l’italiano non è da meno, e abbiamo anche noi molti modi per definire i diversi tipi di neve. Perché è vero che la neve può avere molte forme: le variabili (temperatura, umidità, esposizione al sole, scioglimento e ricongelamento) sono tante.

Passeggiata nella neve
Passeggiata nella neve

Ecco qualche distinguo, e i consigli per affrontare una passeggiata natalizia.

  • Neve fresca. Appena scesa, la neve è perfetta, soffice e vaporosa. Si posa sugli alberi e ogni ramo è un ricamo. La passeggiata regalerà emozioni uniche. Però (sì, c’è un però). Quanta ne è caduta? Sopra i 30 cm, anche dotati di ciaspole, affonderai comunque, e ogni passo sarà faticoso. Se la nevicata supera il mezzo metro, mettiti comodo davanti al camino con una cioccolata calda. Potrebbe essere un’esperienza da reduce della campagna di Russia. Tanta, ma tanta fatica. Inoltre, e soprattutto se sei a quote collinari e la neve è molto umida, tenderà ad appiccicarsi alla ciaspola con un fastidiosissimo e pesante zoccolo.
  • Farina. Neve piuttosto rara a bassa quota. Richiede una temperatura molto bassa, e aria molto secca, come è in genere alle quote della media e alta montagna, soprattutto alpina. Se hai la fortuna di trovare la mitica farina anche a quote medie, e non si tratta della nevicata da mezzo metro che comunque ti darebbe problemi, prendi ciaspole e bastoncini e vai, ma copriti bene … Se è scesa una spolverata di 10 centimetri di neve leggera come cipria, lascia a casa le ciaspole e vai a piedi, si cammina molto meglio! Usa scarponcini da trekking alti alla caviglia e tassellati, porta i bastoncini e metti le ghette.
Passeggiata nella neve
Passeggiata nella neve
  • Neve ghiacciata. Soprattutto a fine stagione, la neve è soggetta a cicli di scioglimento e ricongelamento notturno. Questo processo la trasforma, aggregando i fiocchi in granuli di ghiaccio più o meno grandi. In genere su questo tipo di neve si cammina benissimo: non si affonda, e grazie ai ramponi di cui è dotata in genere la ciaspola, non si scivola nei tratti in pendenza. Se, però, il manto nevoso si presenta lucido, con vere e proprie lastre di ghiaccio, la ciaspola non è l’attrezzo migliore. Meglio i ramponcini da escursionismo, che si calzano facilmente sugli scarponcini da trekking e hanno un sistema di catenelle e placchette metalliche dentate, in grado di garantire la tenuta su piste forestali e sentieri non troppo ripidi.

Naturalmente ci vuole l’abbigliamento adeguato, con guanti, berretto, giacca a vento e occhiali da sole, un occhio alle previsioni del tempo e all’orologio: le ore di luce sono davvero poche a dicembre. Ora siete pronti a godervi la vostra passeggiata nella neve in sicurezza. Buon Cammino! 

Roberta Ferraris

ROBERTA FERRARIS

Nata in vista del Monte Rosa, ha mosso i primi passi saltando di sasso in sasso lungo le sponde del fiume Sesia.
I suoi studi sono stati intensi ma irregolari, tra Italia e Stati Uniti. Ha fatto lunghi viaggi a piedi soprattutto in Italia.
Grazie alla conoscenza capillare del territorio collabora dal 1994 per vari editori e con Touring Editore dal 1999. È autrice di numerose guide turistiche ed escursionistiche e di racconti di viaggio.
Ha scritto anche di cucina e di stili di vita sostenibili. Contribuisce ai suoi lavori editoriali anche con foto e illustrazioni botaniche. Dal 2014 è guida ambientale escursionistica della Regione Piemonte e accompagna gruppi in prevalenza stranieri, a conoscere luoghi e cultura del nostro paese. Vive in Alta Langa, in una cascina isolata in collina.

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