
Noi di Cammini d’Italia vogliamo inaugurare questa nuova rubrica il “Vademecum del camminatore” cercando di mettere per iscritto e condividere tutto quello che c’è dietro un cammino, un viaggio e un’esperienza. Il primo articolo sarà sul perché mettersi in cammino.
L’obiettivo è quello di dare forma ai vostri racconti e alle vostre emozioni.
Diamo voce a quello che abbiamo dentro di noi.
Perché intraprendere un cammino?
Sicuramente non tutti siamo fatti per intraprendere determinati tipi di cammini, ed è consigliato per chi non si è mai avventurato in un’esperienza simile di iniziare con qualcosa di semplice, lineare e che vi faccia macinare non troppi chilometri. Esperienza consigliatissima da noi di Cammini d’Italia e dai nostri avventurieri lettori che ogni qualvolta indossano uno zaino e delle scarpe da trekking si innamorano.
Decidere di iniziare un cammino non è una scelta semplice, ognuno di noi si spinge in queste camminate per motivi diversi;
c’è chi li preferisce perché ama il contatto con la natura, chi invece decide di indossare gli occhi del “turista” e farsi incantare da tutto ciò che lo circonda e chi invece ha bisogno di stare un po’ con sé stessi, di ascoltarsi.
Proprio per questo motivo è davvero molto importante scegliere bene il proprio compagno di avventure e sostenitore, molto spesso il miglior accompagnatore siete proprio voi stessi.
Mettersi in cammino vuol dire predisporsi a una conoscenza diversa del mondo: per incontrare e incontrarsi, stimolare la curiosità, svelarsi.
Avete mai provato la sensazione di non ritrovarvi? Di avere bisogno di ascoltarvi un po’?
Sicuramente durante la nostra vita abbiamo provato la sensazione di sentirci a metà, di non conoscerci.

Camminare ti permette di vedere le cose ad “occhi nudi”, di soffermarti, di scoprirti, scovare le tue debolezze e gioire insieme ai tuoi punti di forza. Camminare ti dà la possibilità di fermarti, di vincere le tue paure, in cammino puoi imparare a rallentare e godere di ogni attimo passo dopo passo, salita dopo salita.
In cammino impari ad ascoltare il cielo sopra la tua testa, ad amare la pioggia battere sulla tua pelle, a farti incantare dai profumi e a ritrovare il sole che c’è dentro di te.

È rilassante: perché fa ascoltare il silenzio, abbandonare lo stress e le ansie quotidiane.
Aiuta a contrassegnare il superfluo e il necessario, nel cibo, nelle comodità e rafforza il vostro spirito di adattamento.
Il cammino non è una di quelle cose che si consigliano, è la vita che ti spinge a intraprendere quel percorso. È qualcosa di personale, intimo e unicamente tuo.
La cosa bella è che non sai cosa ti capiterà, non sai cosa vedrai e chi incontrerai durante il tuo percorso ma sicuramente sarà un altro elemento da aggiungere al tuo bagaglio di esperienze, un altro tassello da inserire nel tuo muro delle meraviglie. Ovviamente noi di Cammini d’Italia lo consigliamo, vi invitiamo a imboccare uno dei tantissimi cammini che abbracciano la nostra Italia ma è anche vero che la scelta, il momento e l’inizio vi verrà suggerito dal vostro mondo interiore, saranno i segnali ad indicarvi la vostra strada.

Zaino in spalla amici viandanti, iniziamo questo viaggio alla ricerca delle meraviglie della nostra Terra e come disse Paulo Coelho:
“Quando le tue gambe sono stanche, cammina con il cuore.”
Giulia Leanza
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