Un nuovo sentiero fluviale sul tratto toscano

Il tratto toscano della Via Francigena si arricchisce di una vera e propria perla: un sentiero urbano lungo il corso dell’Elsa regala emozioni e anche qualche brivido, ma soprattutto evita il passaggio nel traffico cittadino di Colle di Val d’Elsa e ci fa scoprire un ambiente naturale di grande suggestione. Dal nucleo medievale di Colle Alta, con i suoi palazzi, le torri e la vista sulle colline, scendiamo tra gli anfratti del fiume, nella vegetazione lussureggiante e tra ripide pareti rocciose. In pratica, si accede a un altro mondo, inimmaginabile a chi transita velocemente anche lungo la ciclabile che costeggia il lungo viale del Mille, che esce a sud della città.

SentierElsa

Guado attrezzato lungo il SentierElsa

SentierElsa

Badia a Coneo, abside della Chiesa

Il percorso filologico

Fino a qualche mese fa il tracciato ufficiale della Via Francigena non passava da Colle di Val d’Elsa, interessata solo da una variante. Il percorso lasciava San Gimignano a sud, e da Santa Lucia scendeva verso Molino di Aiano, località lungo il torrente Foci, dove un tempo sorgeva il villaggio o la chiesa di San Martino, che l’arcivescovo di Canterbury Sigerico – grazie al cui resoconto del 990 è stato ricostruito il percorso odierno della via – cita come Sce Martin in Fosse, sua diciottesima tappa da Roma.

Da lì il percorso filologico giunge alla Badia a Coneo, alla splendida chiesa romanica di Santa Maria Assunta, oggi isolata nella campagna. Intorno all’anno Mille la Badia era al centro di una importante abbazia benedettina, sorta all’incrocio della Via Francigena e della Via Volterrana. Il tracciato segue poi un sentiero nel bosco che corre lungo il Botro degli Strulli, una selvaggia valletta ricca di acque, per poi arrivare a Pieve a Elsa, dove l’antica chiesa citata da Sigerico come Aelse non esiste più. Qui il percorso principale e la variante di Colle di Val d’Elsa si ricongiungono.

SentierElsa
SentierElsa

C’è sempre acqua nel torrente, che in passato alimentava mulini e altri impianti protoindustriali

Il nuovo percorso ufficiale

La bellezza e la facilità del nuovo percorso fluviale del SentierElsa ne hanno però decretato la fortuna, visto che consente di spezzare la tappa San Gimignano – Monteriggioni in due giorni, grazie alla presenza di innumerevoli strutture ricettive a Colle. Da qualche mese, dunque, il percorso valdelsano è diventato quello ufficiale, riservando quello più filologico per Badia a Coneo come variante adatta a chi affronta la tappa in un’unica giornata.

Manca forse ancora qualche segnavia nel tratto urbano che scende da Colle Alta, ma la traccia scaricabile dal sito ufficiale della via Francigena è precisa e guida puntualmente a via XXV Aprile, dove si trova il posto tappa Ostello Cartiera La Buca, quindi all’imbocco del sentiero, poco più avanti, a cui si accede da un’area verde.

Subito ci si immerge nell’ambiente fluviale, camminando su sentieri rocciosi, con almeno tre guadi attrezzati di corde per sicurezza (qui è opportuno assicurare allo zaino i bastoncini, che potrebbero essere di impiccio).

SentierElsa
SentierElsa

Un paradiso verde

Specchi d’acqua turchese, cascate, grandi pozze dove non è raro, in estate, vedere persone che si tuffano per un bagno ristoratore dalla calura. Alla fine del percorso si trova una grande area picnic, con tavoli e panche, per godere ancora un po’ del fresco, prima di affrontare il resto della tappa: Monteriggioni è infatti ancora lontana. Poiché il percorso è molto articolato, bisogna mettere in conto una media anche inferiore ai 3 km l’ora. Quindi il nostro consiglio è di prevedere il pernottamento a Colle di Val d’Elsa, città ricca di storia e di opere d’arte, che fu un importante centro protoindustriale a partire dal tardo medioevo, ed è ancora oggi attiva nella manifattura di oggetti in vetro e cristallo.

Roberta Ferraris

ROBERTA FERRARIS

Nata in vista del Monte Rosa, ha mosso i primi passi saltando di sasso in sasso lungo le sponde del fiume Sesia.
I suoi studi sono stati intensi ma irregolari, tra Italia e Stati Uniti. Ha fatto lunghi viaggi a piedi soprattutto in Italia.
Grazie alla conoscenza capillare del territorio collabora dal 1994 per vari editori e con Touring Editore dal 1999. È autrice di numerose guide turistiche ed escursionistiche e di racconti di viaggio.
Ha scritto anche di cucina e di stili di vita sostenibili. Contribuisce ai suoi lavori editoriali anche con foto e illustrazioni botaniche. Dal 2014 è guida ambientale escursionistica della Regione Piemonte e accompagna gruppi in prevalenza stranieri, a conoscere luoghi e cultura del nostro paese. Vive in Alta Langa, in una cascina isolata in collina.

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