Si è tenuta domenica 6 Novembre la prima tappa insieme a cui ne seguiranno altre in una serie di eventi, dediti a promuovere i cammini d’Italia ripercorrendo le tappe più belle.
Una tappa insieme: in più di 50 sul Cammino dei Forti
Partenza sabato mattina, per noi di Cammini d’Italia. Ci si incontra tutti assieme, evento più che raro, a San Severino Marche, pronti a definire e organizzare le ultime cose dell’evento che avrà luogo il giorno seguente. L’euforia di certo non manca, e dopo essersi rifocillati e riposati, è tempo di intraprendere questa prima tappa di una lunga serie!
Lo ammettiamo: non ci aspettavamo tutto questo seguito, siamo commossi e grati di tutte le persone che hanno deciso di partecipare al nostro evento. Tra l’altro, è nato con l’intento di camminare assieme tra di noi, ma a volte dimentichiamo di essere una grande community di camminatori affezionati.
E così, ci ritroviamo dinanzi ad una 50ina di camminatori provenienti da tutta Italia. Donne, uomini, bambini, di tutte le età. E’ bello vedere come il camminare è in grado di unire tutti, senza differenze e limiti di età.
A camminare con noi lungo questa tappa nell’Alta Marca abbiamo: gli ideatori e organizzatori del Cammino dei Forti, alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di San Severino Marche, tra cui l’assessore al Turismo Michela Pezzanesi. Ma anche dei nostri amici tra cui: A Piedi il Mondo, il Cavallo Pazzo e Italia di Mezzo.

Partenza per la prima tappa insieme
Il punto di ritrovo è il piccolo comune di Elcito, dove lasceremo parte delle auto per poi proseguire, con le auto belle piene, al punto di partenza. Dopo aver presentato il progetto e gli ospiti di questa prima edizione, ci incamminiamo. Partiamo dai Prati del Monte San Vicino, esattamente ai suoi piedi, per raggiungere la sua vetta posta a 1480m.
Nonostante il freddo mattutino e i nuvoloni, proseguiamo lungo la salita attraverso un sentiero coperto da un tappeto di foliage. In questa escursione avremo modo di vivere e sentire l’autunno.
Qualcuno senza fiato, altri chiacchierando, si arriva qui dove si erge maestosa una grande croce di ferro, che sta a indicare la vetta del Monte San Vicino. Il meteo, stavolta, non è dalla nostra parte, e purtroppo un grande nuvolone sopra di noi ci copre il panorama a cui avremmo dovuto assistere una volta su. Dopo aver preso fiato, sognando il mare e tutto il panorama circostante, scendiamo attraverso lo stesso sentiero, pronti ad incamminarci verso un’altra vetta di questa meravigliosa terra.

Una fila indiana lunga una 50ina di persone che serpeggia sui sentieri della Riserva Naturale. Non avremmo mai pensato di poter creare un evento così numeroso ma allo stesso tempo così rispettoso dell’ambiente circostante, della natura e del silenzio. Ognuno con il suo passo e la sua intraprendenza, si raggiunge anche la vetta del Monte Faldobono, che con i suoi 1275m ci regala un panorama che toglie il fiato. I nuvoloni danno spazio al sole, che nel freddo di Novembre ci scalda.
Verso la faggeta secolare di Canfaito
Dal Monte Faldobono è tutta in discesa verso uno dei luoghi più magici e famosi delle Marche: la faggeta secolare di Canfaito. Luogo, purtroppo, preso d’assalto dalla gente, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno, in cui i colori autunnali sono ben presenti sui faggi secolari del parco. Nell’area è presente il faggio più antico delle Marche con un’età superiore ai 500 anni, che vanta una circonferenza di 6 metri e mezzo e un’altezza 25 metri con una chioma di almeno 20 metri. Ci si sofferma ad ammirare e “sentire” la sua potente bellezza, lo si abbraccia, lo si fotografa, lo si contempla.
Piccola pausa pranzo in questo luogo che sa di magia. Ci si scambia chiacchiere e biscotti, per poi riprendere la camminata verso Elcito, il tibet delle Marche.

Fine tappa a Elcito, il tibet delle Marche
Alla bellezza non ci si abitua mai. E il cammino continua tra la bellezza di tappeti di foglie secche, alberi maestosi che innalzano i loro rami verso il cielo. Ogni tanto qualche foglia si lascia cadere, regalandoci una danza che termina abbandonandosi al suolo. Possiamo far riposare i nostri polmoni, ora la camminata prosegue in discesa fino ai piedi del piccolo abitacolo di Elcito.
Quando lo intravediamo da lontano, manca solo un ultimo tratto in salita prima di terminare questa meravigliosa tappa insieme.
Elcito, viene denominato anche come il Tibet delle Marche, essendo un piccolo borgo arroccato su uno sperone roccioso a 821 m di altezza situato alle pendici del monte La Pereta. Elcito è ciò che resta di un antico castello eretto a difesa dell’abbazia benedettina di Valfucina.
Riposiamo le gambe e i piedi al Ristoro ” Il Cantuccio”, dove delizieremo le nostre papille gustative con una degustazione di dolci secchi tipici, e la “Fattoria Duri” di Colleluce, con degustazioni di Vernaccia Doc e vino passito.
Qui abbiamo deciso di premiare alcuni dei camminatori, tra cui Mattia, un piccolo camminatore di undici anni che ha cominciato a camminare 3 anni fa ed è già al suo secondo cammino! Piccoli camminatori crescono e noi ne siamo orgogliosi!

Alla prossima tappa insieme!
Così si conclude la prima tappa insieme. Non potevamo desiderare di meglio! Posti favolosi, un cammino spettacolare, gente meravigliosa e un’accoglienza calorosa…Non vediamo l’ora di rivedervi alla prossima tappa, che ancora non vi sveliamo! Ci stiamo lavorando, ma sarà sicuramente un successo!
Ci vediamo alla prossima tappa insieme, camminatori! E tu? Ci sarai?

Cecilia Mercadante
Camminatrice solitaria sempre alla scoperta di nuovi cammini e sentieri da percorrere. Appassionata del viaggiare a piedi e scrittura, ha unito le due passioni creando il suo blog A Piedi il Mondo.
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