Sono una camminatrice, nel mondo e nella vita. Ho percorso sentieri difficili che mi hanno condotto verso panorami grandiosi, mi sono sentita un puntino davanti all’immensità del mondo, ho mosso il primo passo, mi sono fermata, ho ripreso il cammino. Sono stata una camminatrice anche a 34 anni quando ho compreso che stavo per muovermi nel sentiero della malattia per una diagnosi di tumore ginecologico. In ospedale ho portato con me lo zaino e le scarpe da trekking perché sapevo che quello sarebbe
stato un tratto impervio della mia vita.
Un cammino che, il 9 febbraio 2018, mi ha portato in una sala operatoria consapevole che, in quella stanza, una parte del mio corpo sarebbe andata via per sempre insieme alla speranza di poter diventare mamma. Non è stato semplice, in questi ultimi anni, ritornare con la mente e con il cuore a quel giorno. Da quel momento è cambiato tutto, ma non è cambiata la forza di amare. È per questo che, il 9 febbraio 2022, nella ricorrenza del giorno che per me rappresenta una perdita, ho dato ancora più valore all’importanza del dono e dell’amore.
Ho mosso i miei passi da sola lungo la Via Francigena, tappa Acquapendente-Bolsena, dedicandola al grande impegno del Centro NEMO Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per i bambini e ragazzi con patologie neuromuscolari attraverso una piccola raccolta fondi online. Penso spesso che il cammino abbia inizio nel momento in cui sento solo il rumore dei miei passi, ma questa volta è stato diverso. Sentivo i passi leggeri, pesanti, lenti, veloci di tutte le persone che, da luoghi diversi, “camminavano con me”. Ho percorso circa 40.000 passi e il primo è stato ad Acquapendente davanti alla cattedrale del Santo Sepolcro.

Lasciata Acquapendente, mi sono ritrovata circondata da distese di campi coltivati fino alla tappa intermedia che è il borgo di San Lorenzo Nuovo col suo belvedere che affaccia sul lago. Da quel momento questa vista non mi
ha quasi mai abbandonato: ho percorso boschi e uliveti, strade bianche sterrate fino alla vista del Castello di Bolsena, meta di questo cammino.

Una meta importante resa speciale dai tanti significati di ogni passo che mi hanno condotto fin lì. Dal coraggio dei bambini e ragazzi a cui questo cammino era dedicato, dall’amore delle persone che lo hanno seguito e sostenuto, dalla forza di mettersi in cammino che è
sempre l’essenza di tutto.
La raccolta fondi per sostenere l’impegno del Centro Clinico NeMO pediatrico di Roma e del Policlinico Universitario A.Gemelli IRCCS per le persone con patologie neuromuscolari è attiva al seguente link con causale NEMO ROMA https://sostieni.centrocliniconemo.it
Iniziativa supportata dalla Rete Nazionale Donne in Cammino e dal Gruppo Ragazze in Gamba.


Nicoletta Madia
Nicoletta Madia è un’appassionata di cammini, viaggi zaino in spalla
e ama scrivere. Attiva da oltre 20 anni nel sociale, si occupa di
comunicazione e progettazione presso il Centro Clinico NeMO, area
pediatrica, al Policlinico Gemelli.
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