Cammino di don Tonino Bello

Camminando per la Puglia tra muretti a secco, piccoli borghi, cattedrali romaniche e le meravigliose costruzioni tipiche del barocco leccese.

Il Cammino di don Tonino è un percorso che attraversa un lungo tratto della Puglia, partendo da Molfetta e giungendo sino ad Alessano. È stato ideato al fine di far conoscere la figura di don Tonino Bello, quale sacerdote e vescovo, ma al contempo come uomo della strada, narrando la sua vita attraverso la costruzione di un itinerario che permetta di vivere la dimensione della contempl-attività, tanto cara al pastore. Sui passi di don Tonino il viandante si immergerà tra le bellezze e i colori inconfondibili della Puglia, costeggiando il mare e camminando tra muretti a secco per raggiungere piccoli borghi, cattedrali romaniche e le meravigliose costruzioni tipiche del barocco leccese.

Scheda Tecnica

  • Lunghezza:

    393,5 km
  • Tappe:

    17
  • Durata:

    20 giorni
  • Partenza:

    Molfetta
  • Arrivo:

    Alessano
  • Accessibilità:

    No
  • Cani:

  • Periodo ideale:

    Primavera e autunno

STORIA

“La strada è lunga, ma non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre: proseguire il cammino”.

Così scriveva il Servo di Dio don Tonino Bello in una delle sue bellissime meditazioni.

Si ispira alla sua figura e al suo messaggio di grande speranza e apertura nei confronti del mondo e dell’altro Il Cammino di don Tonino, progetto ideato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi in occasione delle celebrazioni del XXV anniversario della sua morte nel 2018 e sostenuto dal Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia attraverso il Fondo Speciale Cultura 2019.

Il Cammino nasce con il desiderio di far conoscere la figura dell’indimenticato vescovo salentino attraverso la scoperta di alcuni tra i luoghi più belli della Puglia, legati alla sua esperienza di pastore.

L’itinerario parte da Molfetta, sede vescovile della Diocesi e città che custodisce numerose testimonianze legate alla figura di don Tonino Bello e al suo amorevole servizio alla chiesa locale, per terminare nel Salento dinanzi alla sua tomba, nella città natale di Alessano.

Un cammino che desidera mettere in contatto le persone con la natura, i paesaggi, l’arte e le tradizioni del territorio. Il Cammino diventa, quindi, l’occasione per vivere un percorso fisico e spirituale al tempo stesso.

FONTI D'ACQUA

Siamo in Puglia, dove in estate fa molto caldo e lungo il percorso le possibilità di approvvigionarsi di acqua sono scarse.  Tutte le tappe, eccetto la tappa 7, si concludono in centri urbani dotati di tutti i principali servizi.

Essere muniti di acqua è di primaria importanza. Per questo è indispensabile dotarsi di due borracce da un litro, possibilmente rivestite con materiale isolante, così da far mantenere l’acqua fresca. È importante ogni mattina partire con le borracce piene.

TAPPE

Tappa 1: Molfetta – Ruvo di Puglia

Lunghezza: 17,2 km
Dislivello: salita 305 m, discesa 41 m

Il Cammino parte da Molfetta, cittadina affacciata sull’Adriatico. Dopo aver visitato i luoghi cari a don Tonino si lascia il porto con il bellissimo duomo e si prosegue, attraversando campi di ulivi. Dopo una breve sosta dinanzi al secolare ulivo di Antignano, si riprende la strada per giungere a Ruvo di Puglia, antica città di epoca preromana, dove ha termine la tappa. Il percorso può tuttavia proseguire ancora di qualche chilometro, verso la comunità Casa, luogo di pace e accoglienza.

Tappa 2: Ruvo di Puglia – Terlizzi

Lunghezza: 21,5 km
Dislivello: salita 65 m, discesa 147 m

Lasciata alle spalle la città di Ruvo, si percorre un tratto dell’antica Via Appia-Traiana per raggiungere prima il complesso monastico medievale di Santa Maria di Cesano e poi, attraverso il “Percorso delle piante e dei fiori”, il borgo di Sovereto, dove è ubicato il Santuario della Madonna che lega la sua storia al ritrovamento di una Sacra Icona raffigurante una Madonna con Bambino. Da qui si arriva a Terlizzi, città nota per la floricoltura e per la ceramica.

Tappa 3: Terlizzi – Giovinazzo

Lunghezza: 17 km
Dislivello: salita 29 m, discesa 205 m

Questa tappa del Cammino parte da Terlizzi e attraversa il “Percorso delle Chiese e delle Architetture Rurali”. Camminando alla scoperta di torri, ville e chiesette di campagna si giunge a Giovinazzo, cittadina costiera che sorge su una penisola, circondata da mura a picco sul mare. Le sue stradine regalano scorci che si aprono su eleganti palazzi rinascimentali, chiese e piazze.

Tappa 4: Giovinazzo – Bari

Lunghezza: 23 km
Dislivello: salita 47 m, discesa 47 m

Il cammino continua in direzione del capoluogo pugliese, passeggiando piacevolmente lungo la costa. Il mare con i suoi colori e il suo profumo accompagna i passi. Dopo una breve sosta a Santo Spirito si raggiunge Bari, città ricca di cultura e tradizioni legate alla figura del patrono Nicola di Myra, le cui reliquie sono custodite nella basilica romanica, meta della tappa.

Tappa 5: Bari – Rutigliano

Lunghezza: 21,8 km
Dislivello: salita 193 m, discesa 72 m

Questa tappa del Cammino attraversa il capoluogo della regione partendo dalla Basilica di San Nicola. Inoltrandosi nelle campagne, si giunge a Capurso. La piccola cittadina è famosa per il Santuario dedicato alla Madonna del Pozzo. Il cammino si inoltra nelle campagne della Terra di Bari e, attraversando la città di Noicattaro, giunge a Rutigliano, caratterizzata dalla produzione di fischietti in terracotta e dalla presenza sul territorio di pastifici di fama internazionale.

Tappa 6: Rutigliano – Castellana Grotte

Lunghezza: 27,2 km
Dislivello: salita 309 m, discesa 152 m

Da Rutigliano l’itinerario si immerge nella verde campagna tra alberi d’ulivo secolari. Il percorso conduce nei pressi del laghetto di Sassano, quindi ad attendere i pellegrini per una meritata sosta si trova la città di Conversano con il castello e la splendida cattedrale di Santa Maria Assunta. Di qui il cammino torna ad attraversare il rigoglioso paesaggio delle campagne che portano in uno dei luoghi più affascinanti della Puglia: Castellana con le sue incantevoli grotte.

Tappa 7: Castellana – Abbazia Benedettina di Noci

Lunghezza: 20,6 km
Dislivello: salita 343 m, discesa 218 m

Questa tappa del Cammino prende l’avvio dalla chiesa di San Leone di Castellana Grotte, città famosa per le sue meraviglie geologiche e speleologiche, per passare attraverso la città di Putignano, nota in tutta Italia per essere la sede di uno dei carnevali più importanti e celebrati della nazione. Giunti in territorio di Noci, la tappa si conclude presso l’Abbazia Benedettina della Madonna della Scala.

Tappa 8: Abbazia Benedettina di Noci – Alberobello

Lunghezza: 19,7 km
Dislivello: salita 312 m, discesa 292 m

Il Cammino riparte dall’Abbazia Benedettina della Madonna della Scala di Noci. Si attraversa il territorio della Valle d’Itria, caratterizzato dalla presenza dei trulli, costruzioni a secco note in tutto il mondo. Meta finale sarà la città simbolo di questa struttura architettonica, Alberobello, divenuta patrimonio UNESCO. Qui si potrà ammirare la più grande concentrazione di trulli che caratterizza due quartieri e una chiesa, quella di Sant’Antonio da Padova.

Tappa 9: Alberobello – Martina Franca

Lunghezza: 20 km
Dislivello: salita 287 m, discesa 279 m

In questa tappa si attraversa una delle zone più caratteristiche dell’intera Puglia, la Valle d’Itria. Alberobello, la città da cui si parte, ha la più grande concentrazione di trulli, con i quartieri Monti e Aia Piccola. Attraversando un paesaggio rurale caratterizzato da uliveti e muretti a secco, si giunge a Martina Franca, città nota per l’architettura barocca e per il festival musicale della Valle d’Itria.

Tappa 10: Martina Franca – Ceglie Messapica

Lunghezza: 22,62 km
Dislivello: salita 216 m, discesa 334 m

Il Cammino si snoda lungo la Valle d’Itria, attraversando un territorio ricco di trulli, muretti a secco e uliveti, tipici del paesaggio rurale pugliese. Da Martina Franca, attraversando il caratteristico percorso cicloturistico dell’Acquedotto Pugliese, si raggiunge Ceglie Messapica. Qui fa bella mostra di sé il Castello Ducale con il suo torrione normanno risalente all’XI secolo.

Tappa 11: Ceglie Messapica – San Vito dei Normanni

Lunghezza: 21,5 km
Dislivello: salita 53 m, discesa 241 m

Questa tappa del Cammino prende l’avvio da Ceglie Messapica e, attraversando paesaggi rurali caratterizzati da muretti a secco e dalla tipica presenza degli ulivi e della macchia mediterranea, giunge alle porte di San Vito dei Normanni, piccola cittadina di origine molto antica, legata al normanno Boemondo d’Altavilla.

Tappa 12: San Vito dei Normanni – Mesagne

Lunghezza: 24,1 km
Dislivello: salita 60 m, discesa 95 m

Il Cammino riparte da San Vito dei Normanni, dove la Basilica di Santa Maria della Vittoria, eretta dopo la battaglia di Lepanto, domina la piazza antistante. Il percorso attraversa uliveti e campi di grano, per arrivare a Mesagne. Qui la Chiesa Matrice, ricca di sculture, si innalza maestosa.

Tappa 13: Mesagne – Torchiarolo

Lunghezza: 30 km
Dislivello: salita 29 m, discesa 65 m

Si riparte dalla città di Mesagne, ubicata lungo la via Appia, costeggiando prima Cellino San Marco con le sue aziende vinicole e percorrendo poi l’itinerario “Messapi di vino” che conduce a San Pietro Vernotico. La città fa parte del Parco del Negroamaro. Dopo, si percorre un tratto dell’itinerario “Messapi di Vino” per raggiungere l’area archeologica di età messapica e romana di Valesio-La Pajara. Da qui si prosegue lungo la Via Francigena – Via Traiana Calabra per giungere a Torchiarolo, città tra Brindisi e Lecce.

Tappa 14: Torchiarolo – Lecce

Lunghezza: 23,2 km
Dislivello: salita 31 m, discesa 22 m

Il Cammino riparte lungo la Via Francigena del Sud e si arriva prima presso la bellissima Abbazia di Santa Maria di Cerrate e infine a Surbo. Proseguendo si giunge a Lecce, l’antica Lupiae abitata sin dall’Età del Ferro, città barocca per eccellenza, in cui convivono una molteplicità di stili architettonici, dall’età romana al Novecento. Lecce è nota anche per la tradizione artistica legata alla lavorazione della cartapesta.

Tappa 15: Lecce – Galatina

Lunghezza: 28,3 km
Dislivello: salita 132 m, discesa 116 m

Questa tappa del Cammino parte da Lecce. Da qui si percorre un tratto della Via Francigena – Leucadense e si arriva a San Donato di Lecce. Siamo nel Salento, una terra abbracciata da due mari. Si riparte da San Donato di Lecce e, attraversando una zona ricca di muretti a secco, uliveti e piante di fico d’India, si giunge a Sternatia presso la Chiesa Matrice dedicata a Santa Maria Assunta e il Convento dei Domenicani con i frantoi ipogei. Da qui si arriva a Soleto e poi a Galatina con la splendida chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, interamente ricoperta da affreschi tardo medievali.

Tappa 16: Galatina – Ruffano

Lunghezza: 29,2 km
Dislivello: salita 132 m, discesa 116 m

Questa tappa del Cammino parte da Galatina, bellissima città d’arte. Da qui si raggiuge Cutrofiano, uno dei maggiori centri di produzione ceramica del Salento. Lasciandosi alle spalle Cutrofiano, si prosegue per raggiungere il comune di Ruffano, attraversando la selva di Supersano, un tratto unico lungo tutto il Cammino, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione. Sul percorso si incontrano casali, masserie e le chiesette di San Giuseppe e della Madonna della Serra fino ad arrivare a Ruffano, la cui chiesa matrice dedicata alla Natività della Vergine Maria, è uno dei monumenti più importanti del barocco salentino.

Tappa 17: Ruffano – Alessano

Lunghezza: 26,6 km
Dislivello: salita 210 m, discesa 231 m

Questa tappa raggiunge la meta spirituale di questo Cammino. Parte da Ruffano e, incrociando il percorso della Via Francigena – Leucadense, giunge a Specchia, comune salentino menzionato tra i Borghi più belli d’Italia, poi Tricase, dove strade, piazze e chiese sono testimonianze vive della presenza e dell’amorevole servizio di don Tonino Bello. Fino a raggiungere Alessano, dove è sepolto don Tonino Bello.

SERVIZI TAPPA PER TAPPA

Tutte le tappe del Cammino, eccetto la tappa 7 che si conclude presso l’Abbazia della Madonna della Scala di Noci, si concludono in centri urbani dotati di tutti i principali servizi.

SEGNALETICA

Il Cammino di don Tonino è indicato da una segnaletica di colore bianco e azzurro, colori che rievocano le cromie principali dello stemma episcopale del pastore. Il percorso è caratterizzato da segni orizzontali realizzati con vernici ecocompatibili in particolar modo nei tratti extraurbani.

Nelle zone urbane l’itinerario è individuato da una frequente segnaletica adesiva orizzontale. Sulle fasce adesive è ben evidente, inoltre, il logo del Cammino di don Tonino rappresentato da un’ala composta dai sette colori dell’arcobaleno, simbolo di pace.

FONDO STRADALE

Il fondo stradale è 80% su strade asfaltate (secondarie) e 20% su sterrato/sentiero.

CAMMINO IN TENDA

Il cammino di Don Tonino Bello non è idoneo per essere percorso in tenda.

CREDENZIALE

Prima di partire il pellegrino deve assicurarsi di entrare in possesso della credenziale. Per richiederla è necessario compilare il modulo on line presente nell’apposita sezione del sito www.camminodidontonino.it, seguendo le modalità indicate.

È fondamentale che la richiesta venga inoltrata almeno 20 giorni prima della data di partenza per consentire la spedizione nei tempi previsti. Il form andrà compilato singolarmente da ciascun pellegrino interessato a percorrere il cammino, anche nel caso di gruppi organizzati.

CONTATTI

Associazione “Il Cammino di don Tonino – OdV”, Piazza Giovene, 4 – 70056 Molfetta (BA) –

Mail: pellegrini@camminodidontonino.it

  • Tappa 01 - Ruvo di Puglia
  • Tappa 02 - Cesano - Santuario di Santa Maria
  • Tappa 03 - Giovinazzo