Cammino degli Aurunci
Il cammino degli Aurunci è un percorso nel cuore di un territorio poco conosciuto a sud del Lazio, i Monti Aurunci.
La sua caratteristica è la vicinanza al mare infatti gode di un grande primato in tutta Europa: il monte Petrella, la vetta più alta dei Monti Aurunci, con i suoi 1540 m. slm, a ridosso del Golfo di Gaeta, è la montagna più alta e più vicina al mare in Europa.
Il Cammino prevede un percorso a piedi di circa 90 km e un percorso in mountain bike di 150 km. e può essere percorso in 4 o 5 tappe.
Il caratteristico borgo medioevale di Minturno è il punto di partenza del cammino e la destinazione finale è il Santuario della Madonna della Civita a Itri, già meta di pellegrini. I Monti Aurunci sono la strada, attraversando i sentieri del Parco Naturale dei Monti Aurunci.
La vista sul golfo spazia dal Vesuvio a Ischia fino alle isole pontine e al promontorio del Circeo.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
88,5 km -
Tappe:
4 -
Dislivello:
3610 mt m -
Durata:
4 giorni -
Partenza:
Minturno -
Arrivo:
Itri -
Accessibilità:
No -
Cani:
No
STORIA
Il territorio dei monti Aurunci si configura, già nel 1700, come terra di confine sospesa tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. Questa condizione ha influenzato profondamente lo sviluppo e l’identità di coloro che abitavano queste zone montane e, nello stesso tempo, vicine al mare.
Il paesaggio dei monti Aurunci ha subito una lenta e graduale trasformazione dovuta alle attività antropiche che hanno prodotto opere che hanno modellato il territorio come ad esempio i terrazzamenti e i muri a secco, detti macere, realizzati per la coltivazione di uliveti. La millenaria presenza umana sugli Aurunci è testimoniata ancora meglio dagli antichi monasteri e dai piccoli rifugi, dai resti di dimenticate città e dall’eco di passate leggende che segnano il territorio del parco.
Il territorio dei Monti Aurunci non è solo natura, ma anche storia, cultura e tradizioni che costituiscono la peculiarità di luoghi che conservano inalterato il proprio fascino
FONTI D'ACQUA
Le fonti d’acqua sono numerose, soprattutto nei paesi che si attraversano e in montagna presso le sorgenti presenti lungo il percorso.
SERVIZI TAPPA PER TAPPA
Il Cammino attraversa i borghi a ridosso della catena dei Monti Aurunci dove è possibile trovare accoglienza e ristoro nei b&b e ristoranti convenzionati. È possibile contattare l’associazione che ha ideato il cammino per servizi: guida, noleggio mountain bike, trasporto bagagli, riduzione del percorso, assistenza, GPS
SEGNALETICA
Il Cammino degli Aurunci utilizza una segnaletica dedicata con una freccia rossa e il simbolo del viandante e/o del biker. La segnaletica è presente nei territori al di fuori del Parco degli Aurunci, dove invece è presente la segnaletica CAI. E’ vivamente consigliabile utilizzare un apparecchio GPS e richiedere le tracce del Cammino
PERICOLI
Non vi sono pericoli particolari se non quelli tipici dei percorsi di montagna non particolarmente difficili se non per brevissimi tratti. Soprattutto nel periodo primavera-estate sono frequenti gli incontri con greggi di capre protette dai cani pastori. È consigliabile evitare di avvicinarsi al gregge. Il parco è anche molto frequentato da cinghiali che, se non disturbati, generalmente si allontanano senza creare pericolo
CAMMINO IN TENDA
È possibile percorrere il Cammino in tenda utilizzando gli appositi spazi presenti sul percorso. Alcune strutture offrono opportunità di campeggio.
FONDO STRADALE
Il 70 % circa del percorso è su strade sterrate e sentieri. Il restante 30 % è su strade asfaltate a bassissima percorrenza. Per pochissimi tratti occorre attraversare la Strada Statale Appia
CONTATTI
L’associazione che ha promosso la realizzazione del Cammino è la A.S.D. Maremoto di Formia. Fornisce servizi di assistenza, guida, noleggio bike, trasporto bagagli, tracce GPS
Maria Letizia Grella 3396687913
E-Mail: il@camminodegliaurunci.org
TAPPA 01
Tappa 1: da Minturno a Spigno Saturnia Superiore – km 27 – Dislivello mt 805
Il Cammino ha inizio dalla piazza principale di Minturno, proprio sotto il Castello. Prima di lasciare il borgo vale la pena percorrere le uniche due strade principali, l’una parallela all’altra, che attraversano la parte più caratteristica del borgo.
Una piccola sosta merita la Chiesa di San Pietro Apostolo (foto) e la Chiesa dell’Annunziata.
Dalla piazza del Castello si prosegue in direzione Solacciano lungo una strada secondaria che scende verso Scauri.
Proseguendo si raggiunge la costa e il Parco di Gianola dove è possibile ammirare i resti romani della Villa di Mamurra, la Grotta delle Janare, le cisterne antiche. Lasciato il parco alle spalle si inizia la salita verso Spigno Saturnia Superiore
TAPPA 02
Tappa 2: da Spigno Saturnia Superiore a Maranola – km 22,8 – Dislivello mt 1528
La tappa più impegnativa e più panoramica del Cammino! Si raggiungeranno tre vette: Monte Petrella, Monte Sant’Angelo e Redentore. Percorso tutto montano tra sentieri CAI
Dalla piazzetta di Spigno Vecchio si procede sulla strada asfaltata verso il cimitero, superato il quale la strada continua in salita verso i monti. Dopo circa 1 km troviamo l’inizio del sentiero CAI n. 968. E’ un percorso impegnativo, soprattutto per il dislivello da superare. Dopo circa due ore di salita si raggiunge la Sella Spampaduro. Proseguendo a sinistra lungo lo stesso sentiero, dopo circa un’ora e mezzo di cammino nel bosco, si apre davanti a noi la dolina di Fossa Juanna. Dopo circa 500 metri, raggiunta la forcella di Fossa Juanna si segue a sx lungo il sentiero n. 963 che ci condurrà dopo poco sulla vetta di Monte Petrella.
Si prosegue lungo il sentiero n. 913 fino al Monte S. Angelo dove il panorama è davvero suggestivo. Attraversando il fitto bosco in direzione ovest seguendo il sentiero n. 961 e 962 si arriva alla cima del Monte Redentore dove possiamo ammirare la statua del Cristo Redentore e il panorama sull’intero Golfo, dal Vesuvio al Circeo.
Appena sotto il Redentore si prosegue lungo il sentiero CAI n. 960 dove poco dopo si può fare una sosta alla Chiesa di San Michele Arcangelo prima di proseguire in discesa fino al Rifugio di Pornito dove è possibile consumare un meritato pasto (verificare apertura e prenotare) prima di proseguire lungo la strada asfaltata di montagna fino a Maranola
TAPPA 03
Tappa 3: da Maranola a Itri – km 17,1 – Dislivello mt 891
Dalla piazza principale di Maranola si attraversa il borgo antico seguendo l’asse principale che sale fino alla rocca. Dal parcheggio sottostante si scende su un sentiero stretto che attraversando alcuni terreni poi sale e intercetta la strada asfaltata in direzione del Redentore. Dopo poco sulla destra imbocchiamo il sentiero antico che ancora oggi viene percorso dai pellegrini per arrivare alla Chiesa di San Michele.
Dopo qualche chilometro si giunge a un quadrivio, seguiamo sulla sinistra la carrareccia in direzione del Rifugio di Acquaviva che raggiungiamo dopo circa 4 chilometri. Proseguiamo sul sentiero n. 956 proprio a fianco il rifugio, dopo 50 metri troviamo sulla dx la Sosta Bellavista dove è possibile fermarsi per pranzo. Dopo aver attraversato l’altopiano delle Mesole proseguiamo a dx lungo il sentiero n. 956b che ci condurrà al fosso della Neve e continuando in discesa a sella Viola. Giriamo a sx lungo il sentiero n. 958 in direzione della forcella di Campello Vecchio e poi al Rifugio di Tozze. Una carrareccia in discesa condurrà al borgo di Itri, meta della terza tappa.
TAPPA 04
Tappa 4: da Itri al Santuario della Madonna della Civita – km 21,3 – Dislivello mt 965
Dalla piazza principale di Itri si percorre il Corso Appio Claudio fino al Museo del Brigantaggio. Continuiamo sulla via Appia fino ad imboccare sulla sinistra la contrada Ciovareccia che dopo un tratto in salita prosegue sulla sinistra lungo una sterrata della via Francigena. La percorriamo fino in fondo tenendo la destra fino alla strada di nuovo asfaltata. Giriamo sempre a destra e continuiamo fino a raggiungere il Cimitero di Itri. Ritorniamo per un piccolo tratto sulla via Appia per imboccare dopo pochi metri la via Appia Antica sul lato destro. La percorriamo in discesa fino a una piccola deviazione sulla sinistra che, attraversando la via Appia nuova riprende la strada antica segnata con sentiero Cai n. 925. Una lunga discesa tra basolato romano, Fortino di Sant’Andrea e in fondo il Ponte ci conduce nuovamente per pochi metri sulla via Appia per poi prendere a dx il sentiero n. 923 seguendo le indicazioni per Foresta di S. Arcangelo. La strada dopo poche centinaia di metri diventa sterrata e prosegue per 8 km. fino all’Orto Botanico. Proseguiamo seguendo un single trak lungo il sentiero n.919 fino ai ruderi di San Vennitto e attraverso una vallata in discesa fino alla sterrata che conduce al Santuario della Madonna della Civita, meta del Cammino
Cammino degli Aurunci
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