Cammino di San Cristoforo - Il Percorso dei Magredi
Il Percorso dei Magredi è un viaggio attraverso paesaggi di rara bellezza, tra la quiete della steppa friulana, le risorgive di Cordenons e una natura che regala silenzio, contemplazione e autenticità.
Il Percorso dei Magredi è uno dei tre itinerari del Cammino di San Cristoforo, un viaggio di oltre 350 km che attraversa 25 comuni del Friuli Occidentale. Paesaggi spettacolari, storia e tradizioni, dove l’arte e la natura si fondono con le testimonianze di una cultura millenaria.
Il cammino si snoda tra due Siti UNESCO – il sito palafitticolo del Neolitico di Palù di Livenza e le Dolomiti Friulane – e include luoghi di rara bellezza come i Magredi e i borghi storici della pedemontana, arricchiti da castelli, chiese e tracce di un passato che va dalla preistoria all’archeologia industriale. È un percorso che invita a immergersi nella biodiversità del territorio e a incontrare le comunità locali, la cui accoglienza rende l’esperienza ancora più speciale.
Il Percorso dei Magredi
Un viaggio nel silenzio e nella natura che ti conduce in un luogo sospeso, lontano dalla frenesia del mondo, eppure vicinissimo alla civiltà. Qui, ti troverai di fronte a un paesaggio insolito: una steppa dal fascino selvaggio, perfetta per chi cerca silenzio e una dimensione più intima.
I Magredi, con il loro “nulla” prezioso, sono ideali da percorrere in stagioni miti, come la primavera, quando fioriture improvvise rompono la monotonia e regalano bellezza gratuita. È un territorio in cui l’acqua sembra scomparire, ma poi riemerge sorprendentemente nelle risorgive di Cordenons, un luogo delicato e magico dove l’acqua riaffiora dal terreno, dando vita a piante, alberi e animali.
Tra rocce, acque e spazi aperti, questo cammino è un invito alla contemplazione e alla scoperta. E quando sarà il momento di fermarti, potrai ritrovare un altro nutrimento: osterie di paese autentiche o ristoranti che sanno trasformare i sapori del territorio in esperienze uniche.
Il Percorso dei Magredi è un viaggio essenziale e autentico, dove ogni passo ti avvicina alla bellezza semplice e rara di questa terra.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
150.1 km -
Tappe:
6 -
Partenza:
Pordenone -
Arrivo:
Pordenone -
Tipologia:
anello -
Tema:
spirituale | storico | arte-e-cultura -
Stagione ideale:
primavera | autunno | inverno -
Periodo ideale:
Evitare i mesi più caldi
STORIA
Il Cammino di San Cristoforo in Friuli Venezia Giulia, nasce nel 2018 per la felice intuizione della dott. ssa Forestale Luisa Cappellozza e dell’Architetto Giorgio Viel, con il desiderio di creare connessioni tra le valli già servite dalla ferrovia pedemontana e dalla ciclabile FVG3, valorizzando le bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche del territorio, dal Livenza al Tagliamento, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
Montagna Leader ha subito colto l’opportunità di dare spazio a questo progetto investendo in idee e professionalità e oggi come ente gestore del Cammino coordina le varie iniziative, mettendo al centro gli operatori economici, culturali e le comunità sempre più aperte ad accogliere i camminatori.
Il Cammino di San Cristoforo è iscritto sul Registro dei Cammini FVG e nel Catalogo dei cammini religiosi italiani del Ministero del Turismo.
È dedicato a San Cristoforo, il protettore di viandanti, pellegrini e camminatori che con il suo bastone guada il fiume portando in spalla il Bambino (Cristoforo=portatore di Cristo). È raffigurato all’esterno e all’interno di molte chiese che si trovano lungo il cammino e in prossimità dei guadi, per proteggere e accogliere benevolmente chiunque si metta in viaggio.
Le oltre 100 chiese e pievi presenti offrono al pellegrino momenti di spiritualità e raccoglimento in luoghi ameni e oasi di pace. Ognuna conserva un vasto patrimonio di opere d’arte, frutto di una secolare scuola pittorica e scultorea che ha raggiunto gli apici con maestri quali Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, Pomponio Amalteo, Gasparo Narvesa, Giovanni Francesco dal Zotto detto Gianfrancesco da Tolmezzo, Marco Tiussi da Spilimbergo, Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte, il Ghirlanduzzi.
FONTI D'ACQUA
Presenti in abbondanza lungo il Percorso Pedemontano, tutto il percorso passa per paesi e borgate.
SERVIZI
In ogni tappa vi sono piccoli centri abitati in cui trovare piccoli negozi di alimentari o supermercati. C’è anche la possibilità di acquistare prodotti tipici e locali direttamente nelle aziende che si trovano lungo il cammino.
FARMACIE:
- Stevenà di Caneva (2)- Polcenigo (2)
- Polcenigo (2) – Budoia (1) – Aviano (3)
- Aviano (3) – Malnisio di Montereale Valcellina (1)
- Malnisio di Montereale Valcellina (1) – Maniago (3)
- Maniago (3) – Frisanco (1) – Meduno (1)
- Meduno (1) – Travesio (1)- Castelnovo del Friuli (1)
- Castelnovo del Friuli (1) – Clauzetto (1)- Anduins di Vito d’Asio (1)
- Anduins di Vito d’Asio (1) – Pinzano al Tagliamento (1)- Valeriano
- Valeriano – Spilimbergo (4)
SEGNALETICA
La segnaletica del Cammino di San Cristoforo è chiara e ben organizzata, per accompagnarti passo dopo passo lungo il percorsio. Ecco cosa troverai:
- Direzionali: tabelle di 20×10 cm con sfondo marrone e il colore del percorso che stai seguendo (giallo per la Pedemontana, verde per il Percorso Magredi, azzurro per l’Anello Val Meduna). Ogni tabella include il logo del Cammino e una freccia direzionale accompagnata dalla località da raggiungere.
- Segnavia: tabelle di 10×15 cm con sfondo del colore del percorso. Anche queste riportano il logo del Cammino e spesso sono fissate su pali o alberi, seguendo la loro forma naturale per integrarsi nell’ambiente.
- Borchie: piastre in bronzo di 11 cm di diametro, con il logo e la freccia direzionale in rilievo. Questi segnavia particolari si trovano in luoghi dove mancano supporti tradizionali e sono fissati su muri o direttamente sul fondo stradale.
IN TENDA
Dove ci si può accampare?
A Solimbergo di Sequals, presso l’Agriturismo Sasso d’Oro, con prenotazione.
A Tramonti di Sopra, chiedendo l’autorizzazione alla Polisportiva Valtramontina.
FONDO STRADALE
64% asfalto
36% sentiero/sterrato
Il percorso si sviluppa su:
33% strade inibite a traffico veicolare
55% strade a scarso traffico veicolare
CREDENZIALI
MANDIpass è la credenziale del Cammino ed è gratuita.
Reperibile presso l’ufficio di PromoTurismoFVG di Pordenone, gli uffici IAT di Maniago, Spilimbergo, Toppo di Travesio, Tramonti di Sopra, l’Albergo Diffuso di Clauzetto, Polcenigo, Vivaro, Tramonti di Sotto e la Cooperativa di Comunità Insieme di Meduno.,
CONTATTI
Associazione Montagna Leader Scarl
Via Venezia, 18/c
33085 Maniago (Pn)
gal@montagnaleader.org
tel. 0427 71775
TAPPA 01
Tappa 01: Pordenone Villanova- San Quirino
Lunghezza: 5,8 km
Il percorso inizia nel quartiere di Villanova, lungo il fiume Noncello, con una sosta alla chiesa di Sant’Ulderico, dove ammirerai un imponente affresco di San Cristoforo, attribuito al giovane Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto “il Pordenone”.
Da qui, prosegui verso Pordenone, città che conserva le sue radici medievali e rinascimentali nonostante le trasformazioni moderne. Passeggia lungo il corso principale e tra i vicoli storici per scoprire il Duomo, il campanile ispirato a San Marco e luoghi suggestivi come la Chiesa del Cristo o l’ex convento di San Francesco.
Uscendo dalla città, il cammino si addentra in spazi verdi come il Parco del Seminario, un’oasi di pace poco distante dal centro. Proseguendo verso Cordenons, seguirai le vie tra rogge, campi e case contadine, in un paesaggio legato al fiume Noncello e alle sue risorgive.
Il tratto si conclude a San Quirino, dove potrai ammirare la villa Cattaneo con il suo elegante parco, in un luogo che un tempo ospitò i Cavalieri Templari.
Digressione Anello Risorgive di Cordenons
Lunghezza: 23,2 km
Questa breve e facile digressione ti porta alle Risorgive di Cordenons, un luogo sorprendente e fuori dal tempo, a pochi passi dalla moderna Pordenone. Qui, tra prati, sentieri e silenzio, potrai immergerti nella biodiversità del territorio, lasciando vagare lo sguardo fino alle montagne vicine e ammirando l’acqua che riaffiora dalla terra, creando un ambiente ricco di vita e bellezza.
TAPPA 02
Tappa 02: San Quirino – Maniago
Lunghezza: 20,7 km
Da San Quirino, il percorso inizia a salire verso le Prealpi Carniche, attraversando campi coltivati e strade rurali. Costeggerai l’ampio alveo ghiaioso del torrente Cellina, che sembra secco in superficie, ma nasconde sotto di sé l’acqua che nutre la pianura. Dopo aver superato il paese di San Leonardo Valcellina, potrai facilmente guadare il torrente e continuare verso la Pedemontana, la fascia collinare ai piedi dei monti.
Lungo il cammino incontrerai Maniago Libero, con i suoi cortili e la sua atmosfera sospesa nel tempo, per terminare nel centro di Maniago, la Città dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie.
Digressione Ponte Giulio
Lunghezza: 3,4 km
Questa breve digressione ti porta sul Ponte Giulio, un’antica struttura in ferro di fine ‘800. Da qui potrai ammirare il paesaggio selvaggio del torrente Cellina e del suo vasto alveo ghiaioso, punteggiato di arbusti e alberi, che solca la pianura perdendosi all’orizzonte.
Digressione San Leonardo Valcellina
Lunghezza: 8,2 km
Questa breve e facile digressione ti conduce attorno al borgo di San Leonardo Valcellina, dove potrai ammirare un’opera d’arte singolare: dal tronco di un vecchio bagolaro, un artista locale ha scolpito la storia di Antonio dell’Angelo, detto Pellegrin, che con ingegno e fatica portò l’acqua in paese, un’impresa simbolo della comunità.
Digressione Vajont
Lunghezza: 1,7 km
Questa breve digressione ti porta a Vajont, un paese moderno nato nel 1971 per accogliere i sopravvissuti alla tragedia della diga del 1963. Progettato dall’urbanista Giuseppe Samonà, Vajont è stato concepito come una città ideale, ispirata ai modelli urbanistici dell’antichità greca e romana.
TAPPA 03
Tappa 03: Maniago – Solimbergo
Lunghezza: 19,6 km
Maniago è la “Città del Coltello”, dove la lavorazione delle lame, nata nel Medioevo grazie alle acque del Colvera, è ancora viva. Una visita al Museo dell’Arte Fabbrile ti permetterà di scoprire questa storia e il territorio. Passeggia nel centro storico e visita il Duomo, esempio di architettura romanica.
Proseguendo, raggiungerai Fanna, conosciuta come il “paese delle mele antiche”, grazie al recupero delle varietà tradizionali, e dove puoi visitare il Santuario della Madonna di Strada, luogo di culto e pellegrinaggio sin dall’anno 1000.
Il cammino ti porta poi a Cavasso Nuovo, famoso per la Cipolla Rossa, e prosegue costeggiando il torrente Meduna. Qui, un ponte ti regalerà una splendida vista su acque, boschi e colline, prima di arrivare a Solimbergo, con i resti del suo antico castello.
TAPPA 04
Tappa 04: Solimbergo – Spilimbergo
Lunghezza: 22,2 km
Scendendo dai colli di Solimbergo, il cammino ti porta a Sequals, luogo natale del pugile Primo Carnera, simbolo della migrazione friulana e del successo oltre Oceano.
Da qui, attraverserai un paesaggio agricolo con ampi orizzonti e colli solitari coperti di boschi, fino a Lestans, dove meritano una sosta Villa Savorgnan e la chiesa di Santa Maria Maggiore, affrescata da Pomponio Amalteo, celebre pittore rinascimentale friulano.
Proseguendo verso sud, passando per Vacile, Istrago e Tauriano, incontrerai altre affascinanti chiese e pievi, che ti preparano all’arrivo a Spilimbergo, punto focale di bellezze medievali e rinascimentali che hanno accompagnato il tuo cammino.
TAPPA 05
Tappa 05: Spilimbergo – Vivaro
Lunghezza: 17 km
A Spilimbergo, concediti una passeggiata tra le vie storiche per ammirare il Duomo con i suoi affreschi di San Cristoforo e il vicino Castello, prima di raggiungere la sede del Comune per una vista mozzafiato sul greto del Tagliamento e sulla pianura friulana.
Lasciata la città, attraverserai il torrente Cosa e un ampio paesaggio agricolo fino a Vivaro, il cuore dei Magredi, un ambiente unico in Italia, paragonabile alle steppe asiatiche. Qui, tra fioriture endemiche e il silenzio della natura incontaminata, troverai uno spazio ideale per la contemplazione.
Data l’esposizione solare e la scarsità di ombra, si consiglia di percorrere questo tratto in bicicletta o di evitarlo nelle giornate più calde dell’estate.
TAPPA 06
Tappa 06: Vivaro – Pordenone
Lunghezza: 27,9 km
Dopo Vivaro, prosegui attraverso i Magredi seguendo un tratto dell’itinerario naturalistico “Pierditi intal patus” (“Perditi tra i prati”), fino al greto del Cellina e poi verso Cordenons. Qui, dove la campagna coltivata incontra la steppa, scoprirai le Risorgive del Vinchiaruzzo, un’oasi di biodiversità caratterizzata dalla presenza di salici.
Prenditi il tempo per ammirare questo luogo suggestivo prima di rientrare nel mondo moderno, attraversando Cordenons e concludendo l’anello a Pordenone, dopo aver esplorato una straordinaria varietà di paesaggi.
Data la poca ombra, soprattutto nel primo tratto, si consiglia di percorrere questa tappa in bicicletta o di evitare le giornate più calde dell’estate.