Via degli Abati
La Via degli Abati parte da Pavia, attraversa il Po e transita da Broni e poi si inoltra nell’Appennino piacentino, parmense e tosco-emiliano, (Bobbio, Farini, Bardi, Borgo Val di Taro) per un totale di 190 chilometri giungendo a Pontremoli (Ms), in Lunigiana, dove si innesta nella Via Francigena di Sigerico.
La prima parte in territorio lombardo è pianeggiante e collinare mentre avanzando verso la parte emiliana diventa più montana, in ambiente boscoso, molto panoramico e principalmente su sentieri sterrati. Si incontrano spesso piccoli nuclei abitati, paesi di montagna e qualche grosso paese con strutture di accoglienza e servizi. Alcune tappe sono servite dalla ferrovia e tutte da trasporti pubblici.
Scheda Tecnica
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Lunghezza:
190 km -
Tappe:
8 -
Partenza:
Pavia -
Arrivo:
Pontremoli
STORIA
La Via degli Abati è un itinerario altomedievale, dal 600 al 1000, che gli abati e religiosi del monastero di San Colombano di Bobbio (Pc), percorrevano per raggiungere Roma. Nell’autunno del 614 Colombano fondò a Bobbio il primo nucleo della futura abbazia di San Colombano.
L’area fertile e ricca di risorse naturali si rivelò un luogo ideale per un centro religioso situandosi lungo un importante asse di comunicazione fra Italia settentrionale e papato romano. Già nel 862 i monaci di Bobbio gestivano a Piacenza un ospedale dedicato in prevalenza ad accogliere i pellegrini, soprattutto irlandesi, che si recavano a Bobbio a visitare la tomba di San Colombano. La Via degli Abati rappresentò un cammino di pellegrinaggio verso Roma e verso Bobbio e da qui a Pavia sede della corte longobarda.
Fu anche una arteria di comunicazione fra Lombardia e Toscana favorendo legami economici e politici con passaggio di mercanti, merci e devoti. Si vedono ancora oggi i segni nei resti di torri, castelli e altre architetture difensive lungo la strada. L’antico itinerario, per la parte Bobbio-Pontremoli, è stato riscoperto verso la fine degli anni ‘90 da Giovanni Magistretti, studioso piacentino ed autore di diverse relazioni sulla Via. La ricerca è proseguita fino al 2007 con test e prove percorso finalizzate ad una manifestazione podistica di trail running che successivamente ebbe luogo nel lontano 2008 e tuttora esistente (The Abbots Way Ultratrail organizzata dall’associazione Lupi D’Appennino).
FONTI D'ACQUA
Punti acqua presenti in tutti gli attraversamenti di nuclei abitati e paesi.
TAPPE
Tappa 1: DA PAVIA A COLOMBARONE Km 25,8 – Salita m. 217 – Discesa m. 36
Partenza dal centro di Pavia e uscendo dalla città si attraversa il parco del Ticino. Attraverso strade sterrate e cascine si attraversa il Po con il Ponte della Becca e ci si dirige verso Broni dove si inizia a salire sulle colline per arrivare a Colombarone (quota 236 m.).
Tappa 2: DA COLOMBARONE A POMETO Km 16,7 – Salita m. 649 – Discesa m. 352
Tappa con percorrenza sia su strade asfaltate che sterrate, attraversando piccoli paesi di media collina con colture prevalentemente orientate a vigneto. Arrivo a Pometo. (quota 537 m.).
Tappa 3: DA POMETO A BOBBIO Km 28,9 – Salita m. 984 – Discesa m. 1225
Si lascia Pometo scendere a Caminata, attraversare il torrente Tidone e poi iniziare la salita in ambiente collinare e montano, su sterrate e sentieri incontrando qualche piccolo paese. Dopo il paese di Grazzi si arriva al Giardino Alpino di Pietra Corva, giardino botanico con specie di piante d’alta quota (non solo alpine). Costeggiando il Monte Penice ed incontrando antichi borghi si scende a Bobbio (Pc) (quota 252 m.).
Tappa 4: DA BOBBIO A NICELLI 19,9 km – Dislivello salita 1187+ – Discesa m. 407-
Da Bobbio si transita per Coli e poi si sale alla Sella dei Generali, spartiacque fra la val Trebbia e la val Nure. Dal passo si scende su ambiente montano, prati e sentieri verso Nicelli (quota 1050 m.) oppure Mareto (altro possibile punto tappa con struttura di accoglienza).
Tappa 5: DA NICELLI A GROPPALLO 16,5 km – Dislivello salita 542+ – Discesa m. 659-
Da Nicelli (o Mareto) si scende verso il torrente Nure attraversando piccoli paesini di collina collegati da strade sterrate o qualche tratto asfaltato. Giunti a livello del torrente, a Crocelobbia, possiamo scegliere per il guado del torrente oppure di allungare leggermente la tappa transitando dal paese di Farini. Si risale quindi il versante opposto della valle per risalire a Groppallo (quota 935 m.).
Tappa 6: DA GROPPALLO A BARDI 21,2 km – Dislivello salita 557+ – Discesa m. 857-
Da Groppallo si attraversano alcune piccole frazioni fino a giungere a Bruzzi. Dopo questa località proseguiamo il cammino verso il Passo di Linguadà (possibile una variante più impegnativa che sale al Monte Lama e scende direttamente a Bardi). Dopo il passo la via prosegue prevalentemente in discesa attraversando piccoli paesi e giunge a Bardi con una bellissima vista sul castello ed il fondovalle del torrente Ceno.
Tappa 7: DA BARDI A BORGO VAL DI TARO 33,3 km – Dislivello salita 1195+ – Discesa m. 1410.
Da Bardi si scende al ponte sul torrente Ceno e si risale l’altro versante transitando da piccoli paesi fra cui Monastero, Brè, Pieve di Gravago. Dopo Osacca resta l’ultimo tratto di salita per scollinare verso la Val Taro e si inizia a scendere, sempre su sterrate e sentieri, verso il fondovalle ed il paese di Borgo Val di Taro (detto anche Borgotaro).
Tappa 8: DA BORGO VAL DI TARO A PONTREMOLI 33,9 km – Dislivello salita 1029 – Discesa m. 1080-
Si esce dal centro di Borgotaro attraversando il ponte sul torrente Taro e si risale verso S. Vincenzo e Valdena. Da qui per sentieri si sale verso il Passo del Borgallo ed il cippo commemorativo posto sul crinale molto panoramico che divide l’Emilia-Romagna dalla Toscana. Per ampia strada sterrata si scende dolcemente nel versante toscano verso le cascate di Farfarà, il lago Verde, il paese di Cervara ed infine si arriva a Pontremoli centro.
SERVIZI PRESENTI TAPPA PER TAPPA
Ci sono supermercati? Sì nei principali paesi, negozi nei paesi, strutture di accoglienza e bar – ristoranti
Ci sono farmacie? Sì nei principali paesi.
SEGNALETICA
La segnaletica è stata rifatta nel 2022.
PERICOLI
Sul tracciato non sono presenti punti pericolosi. Percorso adatto a buoni camminatori, abituati a percorsi sterrati e boscosi. Le quote raggiunte (circa 1000 metri) non rendono particolarmente problematiche le temperature, salvo meteo particolarmente avverso.
ACCESSIBILITÀ
Solo alcuni tratti su asfalto, più presenti nel tratto Pavia – Bobbio che nelle tappe seguenti.
CAMMINO IN TENDA
Dove ci si può accampare? Presso strutture pubbliche e private
Servono Autorizzazioni? Necessario contattare i comuni oppure i privati stessi. Non in tutti i comuni è possibile il libero campeggio.
CREDENZIALI
Esiste la credenziale della via, ritirabile presso l’ufficio turistico di Pavia o Bobbio oppure richiedibile direttamente all’associazione Via degli Abati previa donazione liberale di 1 euro ogni credenziale + le spese di spedizione postale.
FONDO STRADALE
30% asfalto – 45% sterrato – 25% sentieri
CONTATTI
Associazione Via degli Abati: mail viadegliabati@gmail.com – sito internet www.viadegliabati.com
Via degli Abati
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