Cammino di San Filippo Neri: da Cassino a Gaeta

Cammino di San Filippo Neri

DESCRIZIONE DEL CAMMINO

Un cammino a piedi tra Cassino e Gaeta, tra Montecassino e la Montagna Spaccata, due dei luoghi religiosi più importanti del Lazio Meridionale e tra i più visitati in Italia. Nel mezzo una grande varietà di paesaggi, dal fluviale al collinare e dal montano al marittimo, racchiude in sé, in pochissime tappe, le caratteristiche geografiche e geologiche dell’intera Italia centrale. Un percorso meraviglioso fatto di strade secondarie e antichissimi sentieri che abbraccia millenni di cultura pagana e cristiana. Si svelano, a metà strada tra Roma e Napoli, lungo il Cammino di San Filippo le tracce materiali ed immateriali frutto della contaminazione di culture mediterranee, nordiche e orientali che, in luoghi poco conosciuti ma interessanti, prendono anche forma in peculiarità enogastronomiche e paesaggistiche.

Lunghezza: km 122,8
Tappe: 7
Partenza: Cassino
Arrivo: Gaeta
Dislivello:+3510 m totale
Tempo di percorrenza: tra 4 e 7 ore per ogni tappa
MTB:
CANI:

Tappa 1: Da Cassino a S.Ambrogio – Facile – Km 9,8 – dislivello in salita 160 m in discesa 40 m Sterrato 55% Asfalto 45%. Paesaggio fluviale, agrario, di interesse storico. La prima tappa non ha particolari difficoltà e consente di godersi appieno il paesaggio di questo angolo di Lazio meridionale. Siamo ai confini con la Campania e qualche chilometro prima di arrivare a S.Ambrogio sul Garigliano si uscirà per pochi metri dai confini regionali. Si incontreranno diversi monumenti a ricordo delle Quattro Battaglie di Cassino (WWII).

Tappa 2: Da S.Ambrogio a S.Andrea – Km 9,8 – Facile – Km 18,1 – dislivello in salita 160 m    in discesa 120 m    Sterrato  70%   Asfalto  30%.  Paesaggio fluviale/collinare, agreste, di interesse geologico. Da Sant’Ambrogio sul Garigliano, attraverso un percorso pianeggiante che costeggia la sponda destra del fiume Garigliano, si raggiungerà, in territorio di S.Andrea del Garigliano, la zona di Bosco d’Olmi. Siamo quasi ai confini con la provincia di Latina, il territorio attraversato è circondato da colline e monti. Gli ultimi chilometri, poco prima della Fonte di Salomone, da cui sgorga una fresca e potabile acqua solfurea, passeranno attraverso un’area paesaggisticamente notevole in cui nidifica il Gruccione ed è presente l’unica tartaruga acquatica autoctona italiana, la Testuggine Palustre Europea (Emys Orbicularis). Con  molta fortuna sarà possibile osservarli nel loro habitat. Anche dal punto di vista geologico la tappa presenta particolarità interessanti con la possibilità di osservare da vicino se non toccare con mano formazioni piroclastiche tufacee, tipiche delle zone vulcaniche, residue delle eruzioni del vulcano di Roccamonfina, ben visibile a sud est, per tutta la durata della tappa.

Tappa 3: Da  S.Andrea a Madonna del Piano ad Ausonia – Km 18,1 – media – dislivello in salita 990 m –  in discesa 1020 m –  Sterrato  75% –  Asfalto  25%.  Paesaggio Carsico Agro Silvo Pastorale di interesse storico. La terza tappa del Cammino di San Filippo Neri è impegnativa sin dai primissimi passi. Si salirà dai 100 m slm della località Bosco d’Olmi fino ai quasi 700 del Valico di Vallaurea, tra il M. Garofano e il Colle Cerasola. Si attraverserà quasi completamente il pianoro carsico di Vallaurea, che conserva mirabili esempi di architettura rurale in pietra a secco. Aggirando il Monte Maio si arriverà al primo vero punto panoramico sul Mar Tirreno, nei pressi del monumento ai caduti di Marinaranne. Si potranno quindi osservare luoghi rimasti autentici grazie alla notevole distanza dalle principali vie di comunicazione. Nella seconda parte della tappa, in discesa, si attraverserà l’antico centro storico di Coreno Ausonio, paese conosciuto per le cave di marmo di varietà Perlato Royal. Pochi chilometri dopo si giungerà alla fine della tappa nello splendido Santuario della Madonna del Piano, ad Ausonia. Importante: la tappa è completamente priva della possibilità di fare rifornimento d’acqua nei 15 chilometri iniziali.

Tappa 4: Da Madonna del Piano ad Esperia – Km 11,9 – medio/facile – dislivello in salita 400 m – in discesa 60 m – Sterrato 45% – Asfalto 55%. Paesaggio Mediterraneo – Agreste – Montano. Si risalgono le pendici del Monte Fammera, in un paesaggio decisamente mediterraneo ricco di terrazzamenti e muretti a secco, passando di fianco all’antica chiesa di Correano. Da qui si sale ancora, attraversando la pineta di Selvacava, fino alle pendici della parete calcarea, quasi verticale, del Monte Fammera. Dal Colle Bastìa la strada prosegue, tra modesti saliscendi, fino all’abitato di Esperia Superiore, l’antica Roccaguglielma. I paesaggi attraversati sono decisamente diversi: dalla pianura della Madonna del Piano e dal paesaggio collinare della chiesa di Correano si passa attraverso una folta pineta e, subito dopo, si arriva in un ambiente decisamente montano. Dalla zona di Colle Bastia si intravede il mare e la vicinanza dell’enorme macigno calcareo del Fammera crea un ambiente decisamente suggestivo.

Tappa 5: Da Esperia a Filetto (Acquaviva) – Km 24,1 – impegnativa – dislivello in salita 1050 m – in discesa 550 m – Sterrato 65% – Asfalto 55%. Paesaggio Carsico Agro Silvo Pastorale di interesse storico. Punto panoramico sul golfo di Gaeta e di Napoli, Vesuvio, Isole Partenopee, Isole Ponziane.

È senza dubbio la tappa più difficile dell’intero cammino di San Filippo Neri: dal seggio in cui il santo riposava nei suoi viaggi tra Cassino e Gaeta che ha ispirato l’ideazione di questo cammino, si parte in direzione del centro storico di Esperia attraversandolo quasi per intero su via Roma. Da questa si raggiunge in breve la porta per la via della montagna sul quartiere di San Bonifacio, antico ghetto ebraico, dove sarà assolutamente indispensabile fare ricarica di acqua. La tappa attraverso le amene Valli di Polleca e Fraile, con un percorso impegnativo ma mai noioso, è particolarmente stancante e porterà in circa 3-4 ore alla Forcella di Fraile e al Monte Redentore, il punto più alto dell’intero cammino. Da da qui un panorama mozzafiato vi accompagnerà nella discesa all’Eremo di San Michele Arcangelo è più giù fino al rifugio Pornito. In breve, raggiungendo la piana di Filetto, si arriva al rifugio di Acquaviva termine della quinta tappa del cammino di San Filippo Neri.

Tappa 6: Da Filetto a Madonna della Civita (Itri). La sesta tappa di questo cammino è abbastanza impegnativa. Si parte dal rifugio di Acquaviva e si attraversano i monti della parte centrale del parco regionale degli Aurunci. Al primo tratto, percorso su sentieri di montagna ad altezze che superano i 1000 m, seguirà la discesa al valico di San Nicola, tra il territorio dei comuni di Campodimele, Itri, e Formia, a pochissimi chilometri dal santuario della Madonna della Civita.

Nota bene: questa tappa si può fare seguendo due percorsi, con diverso grado di difficoltà e lunghezza, che verranno descritti con la stessa dovizia di particolari. Starà al pellegrino scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze del momento.

Percorso 1, da Rifugio di Tozze  Km 20,1 – impegnativa – dislivello in salita 450 m –  in discesa 600 m –  Sterrato  99% –  Asfalto  1%.  Paesaggio Carsico Agro Silvo Pastorale di interesse storico.

Si parte subito in salita, il tratto su sentiero di montagna è molto più lungo e in ambiente meraviglioso. Il tratto finale su carrabile però, da Valle Torre-Trasta  fino al passo di San Nicola, è molto esposto al sole e privo di copertura arborea.

Percorso 2, da Valle Piana Km 17 – medio/impegnativa – dislivello in salita 400 m – in discesa 550 m – Sterrato 75% – Asfalto 25%. Paesaggio Carsico Agro Silvo Pastorale di interesse storico.

Si può percorrere quasi interamente anche in mountain bike, salvo un tratto di circa 1 chilometro in cui bisognerà caricarsi la due ruote sulle spalle (o farla proseguire a spinta con una certa difficoltà). Troverete meno  salita rispetto al  percorso 1 e si svolgerà  quasi interamente su strade carrabili. Il percorso n. 2 misura 3 chilometri in meno del percorso n.1.

Tappa 7: Da Santuario della Madonna della Civita a Montagna spaccata di Gaeta – Km 20,2 – impegnativa – dislivello in salita 350 m –  in discesa 950 m –  Sterrato  15% –  Asfalto  85%.  Paesaggio Mediterraneo Antropizzato – Marino. Il Santuario della Madonna della Civita è una tappa obbligata nel Cammino di San Filippo Neri in quanto meta di passaggio del Santo prima di arrivare a Gaeta. Ancora oggi una epigrafe marmorea testimonia il suo passaggio nel 1532. La tappa è quasi esclusivamente su asfalto, in ambiente mediterraneo antropizzato. Si attraversano gli abitati di Itri (patria delle famose olive nere di Gaeta) e si raggiunge la zona balneare di Gaeta (Piana di Serapo) poco prima di arrivare alla meta finale del Cammino. Notevoli gli affacci sul litorale prima di scendere alla Piana di Serapo e una volta raggiunta la destinazione finale.

         

FONTI D’ACQUA LUNGO IL CAMMINO

Ci sono diverse fonti d’acqua lungo tutto il Cammino ma nelle tappe centrali bisognerà fare attenzione perché ci ritroverà a fare i conti con il carsismo dei Monti Aurunci.

1a Tappa- 18.6 km – Possibilità di rifornirsi a:

– inizio tappa (città di Cassino);

– dopo circa 7 km nei pressi dell’abitato di S.Angelo in Theodice;

– 1km dall’arrivo a S.Ambrogio (Fontana della Foresta);

– all’arrivo.

A metà strada da S.Angelo a S.Ambrogio si attraversano le campagne di Antridonati con diverse case e possibilità di chiedere acqua agli abitanti.

2a Tappa – 9.8 km – Possibilità di rifornirsi a:

– Inizio tappa a S.Ambrogio;

–  dopo circa 7 km nella meravigliosa Fonte di Salomone (acqua acidula/solfurea);

– all’arrivo.

3a Tappa – 18.1 km – Possibilità di rifornirsi a:

-Inizio tappa a Bosco d’Olmi;

-dopo circa 14 km nel centro storico di Coreno Ausonio;

-a 1 km dall’arrivo nella Fontanella presso l’incrocio della SS630;

-all’arrivo.

4a Tappa – 11.9 km -Possibilità di rifornirsi a:

-Inizio tappa a Madonna del Piano;

-dopo circa 4 km nei pressi dell’incrocio con Strada Pedemontana;

-dopo altri 1,5 km nei pressi della pineta di Selvacava;

-dopo altri 3 Km nei pressi di Colle Bastia;

-dopo altri 0,6 km Fontana Quattrocchi;

-dopo altri 1,5 km Fontana Bisciandrone;

-all’arrivo;

Esistono tante altre fonti durante la salita verso la Pineta di Selvacava ma conviene informarsi circa la potabilità dell’acqua prima di bere;

5a Tappa – 24.1 km – Possibilità di rifornirsi a:

Inizio tappa ad Esperia;

dopo circa 0.8 km (Fontana S.Bonifacio);

dopo altri 20 km circa (Rifugio Pornito);

all’arrivo al Rifugio Acquaviva (da verificare nei periodi di maggiore siccità).

In questa tappa ci sarebbe la possibilità di rifornirsi d’acqua una volta arrivati all’area PicNic di Valliera deviando per la Fonte di Fontana Canale (1,5km a/r) quando ancora mancano 9 km all’arrivo.

6a Tappa – 20.1 km –  Possibilità di rifornirsi a:

Inizio tappa al Rifugio Acquaviva (da verificare nei periodi di maggiore siccità);

dopo circa 9 km (nei pressi del Rifugio di Tozze);

dopo altri 4 km (nei pressi dell’azienda Valle Torre);

all’arrivo (nei pressi dell’Ostello Ossigeno).

7a Tappa – 20.2 km –  Possibilità di rifornirsi a:

Inizio tappa al Santuario di Madonna della Civita;

dopo circa 5 km (inizio centro storico di Itri);

dopo altri 1,5 km (Itri, Fontana nei pressi dell’incrocio con la via Appia);

dopo altri 12,3 km (Piana di Serapo, nei pressi del Cimitero di Gaeta);

all’arrivo.

SERVIZI PRESENTI TAPPA PER TAPPA
Ci sono supermercati e farmacie nei centri attraversati o raggiunti dal Cammino:

1a Tappa; Cassino – S.Angelo – S.Ambrogio

2a Tappa: S.Ambrogio

Tappa 3a: Coreno

Tappa 4a: Selvacava – Esperia

5a Tappa: Esperia

6a Tappa: Non sono presenti farmacie nè supermercati

7a Tappa: Itri-Gaeta

Nel Cammino sono presenti i segnali rossi, giallo/arancio e azzurri realizzati dall’associazione del Cammino di S.Filippo Neri tuttavia ove presenti altri segnali (del CAI nella seconda parte della 3a tappa, della 5a e 6a tappa e della Via Francigena nell’ultima tappa da Itri a Gaeta) abbiamo volut volutamente evitato di aggiungere inutili segnali.

Segnaletica Cammino San Filippo Neri

Prestare attenzione ai cani da pastore nelle tappe n. 3, 4, 5, 6. Qualche passaggio esposto nelle tappe 5 e 6.

Ci sono tanti tratti percorribili da persone affette da disabilità. Il Cammino è interamente percorribile in mountain bike, Cavallo e le prime 2 tappe sono percorribili in gommone da rafting.

CONTATTI

camminodisanfilipponeri@gmail.com

camminodisanfilipponeri@pec.it


info@camminodisanfilipponeri.com

http://www.camminodisanfilipponeri.com

Tel.Filippo 333.9863950 – Erika 349.2637894 – Nadia 349.4360400 – Federico 339.8873150

Presente su richiesta, a donativo

Perchè il Cammino di San Filippo Neri?

Inviato a San Germano (l’odierna Cassino) presso lo zio paterno, facoltoso commerciante senza figli, il giovane Filippo venne introdotto all’attività di commercio di tessuti e destinato ad ereditare la fortuna.

La dimora in cui il Santo della Gioia visse intorno al 1530 è stata individuata recentemente nella zona vicina alla Chiesa Concattedrale di Cassino, nei pressi delle sorgenti del Gari, luogo da cui parte il Cammino di San Filippo Neri.

Dopo pochissimo tempo Filippo Neri si rese conto di non essere tagliato per la professione di Commerciante. Fu lo stesso zio a indurre alla riflessione il giovane e a raccontargli della Cappella del SS. Crocifisso alla Montagna Spaccata di Gaeta, un luogo che trasuda spiritualità e misticità. Il futuro Santo iniziò a recarvisi lasciando tracce tuttora evidenti lungo il proprio cammino ad Esperia e Itri. Il Cammino attraversa luoghi in cui la presenza del Santo appare scontata dalla posizione e dall’importanza che rivestivano nel periodo in cui S. Filippo Neri si dirigeva a Gaeta.

Un esempio è il Santuario della Madonna del Piano ad Ausonia, luogo di culto di grande importanza nella prima metà del ‘500.

Principi e notabili napoletani si facevano seppellire all’interno del Santuario della Madonna del Piano e nei pressi della Chiesa Parrocchiale di Ausonia ancora oggi è presente un luogo denominato San Filippo.

Cammino di San Filippo Neri

Membri del Direttivo dell’Associazione Cammino di San Filippo Neri APS:

Erika Eccher, co-ideatrice, co-autrice della guida e referente iconografica e agiografica;

Gennaro Martone, referente per i rapporti con le istituzioni locali;

Francesco Messore, referente per i rapporti con le istituzioni regionali;

Federico Pontiero, referente per il gruppo degli Amici del Cammino e della segnaletica;

Nadia Rossi, referente per l’accoglienza/ricettività e della segnaletica;

Dante Sacco, referente per i beni culturali, patrimonio demoetnoantropologico e turismo.

Filippo Scalisi, co-ideatore, co-autore della guida,  referente del tracciato e dei rapporti con le istituzioni ecclesiastiche;

Raimondo Simeone, referente per i rapporti con le associazioni e comunità locali e della segnaletica;