Cammino di San Tommaso

Scopri il Cammino di San Tommaso. Un percorso che si sviluppa per 311 Km tra Lazio e Abruzzo, partendo da Roma per arrivare ad Ortona, in provincia di Chieti.

 

Scheda Tecnica

  • Lunghezza:

    316 km
  • Tappe:

    16
  • Partenza:

    Roma
  • Arrivo:

    Ortona
  • Accessibilità:

    No
  • Cani:

    No

STORIA

Il Cammino di San Tommaso porta con se una storia millenaria.
Lungo il percorso sarà possibile visitare siti archeologici di epoca italica, romana e medievale, tanti luoghi legati alla gente di montagna che per secoli ha basato la propria sussistenza sulla agricoltura e la pastorizia.
Un susseguirsi di borghi medievali al cui interno sarà possibile respirare la vita genuina e conviviale delle persone che ancora oggi hanno deciso di vivere in questi luoghi dove il tempo sembra essersi fermato.
Molti dei borghi sono ottimamente conservati e ricchi di testimonianze storiche ed artistiche di pregio. Alcuni esempi, escludendo la descrizione di Roma che non ha bisogno di presentazioni, sono l’antico borgo medievale di Artena costituito da un labirinto di ripidi e stretti vicoli tra le case in pietra, Genazzano con il maestoso Castello Colonna, Subiaco e i suoi monasteri Benedettini candidati patrimonio UNESCO, i centri storici di Tagliacozzo, Fontecchio, Capestrano con il bellissimo Castello Piccolomini, Pretoro, Ortona e tanti altri piccoli gioielli incastonati tra le pareti delle montagne o sui cucuzzoli delle colline tra Lazio ed Abruzzo.

Altra caratteristica del Cammino di San Tommaso è la presenza di perle di arte e cultura all’interno di aree naturali di grande pregio. Sono un esempio, oltre ai monasteri benedettini di Subiaco che abbiamo già citato, la Via Appia Antica all’interno dell’omonimo Parco Regionale e nei boschi del Parco dei Castelli Romani, il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra scavato all’interno di una imponente parete rocciosa, il sito archeologico di Alba Fucens ai piedi dell’imponente Monte Velino, le pagliare di Tione, Fagnano e Fontecchio antiche abitazioni di pastori e contadini che sorgono all’improvviso nel bel mezzo di boschi o panoramici altipiani, l’Oratorio di San Pellegrino, considerata la Cappella degli Scrovegni d’Abruzzo, e la Chiesa di Santa Maria Assunta candidati a patrimonio UNESCO, e le antiche Abbazie medievali di San Clemente a Casauria e San Liberatore a Majella ricche di sculture ed affreschi del XIII secolo di grande pregio.

Non mancano importanti luoghi legati alla spiritualità e alla cristianità. Sempre escludendo Roma per ovvi motivi, troviamo il Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, i Monasteri benedettini di Subiaco, Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, il Santuario di Santo Nunzio a Pescosansonesco, il Santuario del Volto Santo di Manoppello dove è conservato una importante reliquia che secondo la legenda risulta essere il velo della Veronica con il quale fu coperto il volto di cristo dopo la crocifissione, il Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano e la Cattedrale di San Tommaso Apostolo ad Ortona.
Questo è l’unico cammino al mondo che unisce i luoghi dove sono custodite le spoglie di due Apostoli, per l’Appunto San Pietro a Roma e San Tommaso a Ortona.
Tante altre sono le emergenze storiche e culturali di rilievo da visitare e di cui fare esperienza sul Cammino di San Tommaso.

FONTI D'ACQUA

Le fonti d’acqua sono disponibili lungo tutto il percorso. Si attraversano molti centri abitati che comunque garantiscono acqua  sufficienza.

TAPPE

TAPPA 1: Piazza San Pietro (Roma) – Albano Laziale

Lunghezza: 29,5 km – Dislivello salita: 710 m – Dislivello discesa: 352 m

Partenza dalla Basilica di San Pietro, passando per Castel Sant’Angelo, il Pantheon, l’Altare della Patria, il Foro Imperiale, il Colosseo, le Terme di Caracalla ecc. Giunti all’ingresso della Via Appia Antica attraverso Porta San Sebastiano, la si percorre interamente fino ad arrivare alla frazione di Frattocchie nel comune di Marino. Da Frattocchie si segue lo stesso percorso della Via Francigena del sud (diversi cartelli) attraverso strade asfaltate secondarie fino a raggiungere la bellissima piazza di fronte il Palazzo Papale di Castel Gandolfo e ridiscendere quindi attraverso una pista ciclabile fino alla piazza antistante la Basilica di San Pietro ad Albano Laziale.

TAPPA 2: Albano Laziale – Artena

Lunghezza: 27,5 km – Dislivello salita: 980 m – Dislivello discesa: 1060 m

Partenza da Piazza San Pietro di Albano Laziale. Si prosegue in salita passando di fianco all’anfiteatro romano di Albano per sbucare nei pressi del bar Le Fratte Ignoranti; seguire il sentiero per entrare nel Parco Naturale dei Castelli Romani, anche in questo caso sullo stesso sentiero della Francigena del sud. Dopo un lungo tratto su sentiero lungo il quale è possibile ammirare tratti di acquedotto e basolato romano, si giunge nei pressi di un Campo sportivo da dove attraversando la Strada provinciale ci si dirige verso Località vivaro nella piana dei Castelli Romani. Attraversato un ampio campo di grano si entrerà nel fitto bosco di querce e castagni che condurrà nei pressi dell’abitato di Lariano prima e poi attraverso strade asfaltate secondarie ad Artena

TAPPA 3: Artena – Genazzano

Lunghezza: 18 km – Dislivello salita: 637 m – Dislivello discesa: 548 m

Partenza da Artena in direzione Valmontone prevalentemente su strada asfaltata. Da Valmontone si procede verso Cave facendo attenzione al traffico più sostenuto, ci sono da percorrere circa 1,5 km sulla SP 18 trafficata. Si procederà quindi su comoda strada sterrata di fondovalle che condurrà direttamente nel grazioso Centro storico di Cave, molto consigliato da visitare. Superata la zona commerciale del paese si percorrere nuovamente un tratto di strada trafficata in direzione Genazzano, cittadina davvero bellissima con tanti punti di interesse da visitare.

TAPPA 4: Genazzano – Subiaco

Lunghezza: 25 km – Dislivello salita: 1310 m – Dislivello discesa: 1296 m

Tappa impegnativa con partenza dal Castello Colonna di Genazzano. Il percorso si snoda tra continui sali scendi attraversando pittoreschi e ben conservati borghi medievali quali Ovelano Romano, Roiate, Affile e Subiaco. La tappa di svolge prevalentemente su fondo asfaltato, sempre su strade secondarie, ma presenta anche un pungo tratto montano su sentiero e carrareccia. In corrispondenza del comune di Roiate si incrocia l’itinerario del Cammino di San Benedetto.

Tappa 5: Subiaco – Monte Livata

Lunghezza: 11 km – Dislivello salita: 1150 m – Dislivello discesa: 205 m

Lasciato il centro storico di Subiaco il percorso si svilupperà tutto in salita su sentiero e carrareccia interamente tra boschi e radure all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini. Si attraverseranno anche due dei più importanti luoghi legati al culto di San Benedetto quali il Monastero di Santa Scolastica e il Santuario del Sacro Speco.

Tappa 6: Livata – Camporotondo

Lunghezza: 18 km – Dislivello salita: 992 m – Dislivello discesa: 911 m

Partenza dalla località sciistica di Monte Livata. Attraverso una faggeta si raggiunge località Campo dell’Osso da cui con comoda carrareccia si raggiunge la vetta più alta del Cammino di San Tommaso, ovvero il Monte Autore (1855 m) dal quale si gode di un panorama meraviglioso. Si prosegue su crinale fino a raggiungere il Santuario della Santissima Trinità ricavato nella roccia di un’imponente parete rocciosa. Si prosegue quindi in una fresca e bellissima faggeta fino alla località di villeggiatura Camporotondo di Cappadocia, primo comune abruzzese del Cammino.

Tappa 7: Camporotondo – Tagliacozzo

Lunghezza: 15 km – Dislivello salita: 418 m – Dislivello discesa: 1085 m

Partenza dalla località turistica di Camporotondo dalla quale mediante una discesa in comoda faggeta si raggiunge il comune di Cappadocia. Si prosegue su ampia e comoda carrareccia sino ad arrivare a Verrecchie, graziosa frazione del comune di Cappadocia. Attraversato l’abitato si imbocca un sentiero che condurrà in un’altra località residenziale turistica chiamata Piccola Svizzera. Superato il laghetto di pesca sportiva si risale la valle fino a raggiungere uno dei borghi più belli dell’intero cammino, Tagliacozzo, dove termina la tappa.

Tappa 8: Tagliacozzo – Massa d’Albe

Lunghezza: 18,5 km – Dislivello salita: 590 m – Dislivello discesa: 440 m

Partenza dal comune di Tagliacozzo dove attraverso un primo tratto di percorso asfaltato che poi diviene sterrato si raggiunge la frazione Sorbo. Dal piccolo centro abitato si percorre quella che un tempo era la Via Tiburtina Valeria fino a raggiungere Scurcola Marsicana con il suo bel castello e centro storico ben conservato. Da Scurcola si raggiunge con una comoda sterrata la cittadina di Magliano dei Marsi superata la quale, attraverso una comoda e panoramica sterrata dominata dal massiccio del Monte Velino si raggiunge Massa d’Albe dove termina la tappa. Consigliata una visita al sito archeologico di Alba Fucens distante 4 km da Massa d’Albe e raggiungibile comodamente con mezzi pubblici.

Tappa 9 – Massa d’Albe Rocca di Mezzo

Lunghezza: 24 km – Dislivello salita: 1000 m – Dislivello discesa: 619 m

Partenza dal comune di Massa d’Albe dal quale attraverso un suggestivo ma scomodo sentiero si raggiunge la frazione di Forme. Si prosegue su sterrata fino al valico Capo la Maina dove è presente una fresca fontana, e si prosegue su carrareccia fino a raggiungere la nota località sciistica del comune di Ovindoli Campagnolo – Monte Magnola. Superato la zona residenziale turistica si attraversa l’Altopiano delle Rocche mediante una lunga pista ciclopedonale che condurrà direttamente, dopo aver attraversato la frazione Rovere, a Rocca di Mezzo dove termina la tappa.

Tappa 10: Rocca di Mezzo – Fontecchio

Lunghezza: 16 km – Dislivello salita: 300 m – Dislivello discesa: 930 m

Partenza dal comune di Rocca di Mezzo dal quale attraverso una pista ciclabile si raggiunge la frazione Terranera. Superato l’abitato si imbocca una comoda carrareccia che conduce fino alle Pagliare di Fontecchio, antico e caratteristico borgo in pietra usato in passato dai contadini ed oggi in parte recuperato. Con una deviazione è possibile visitare anche le Pagliare di Tione ancor meglio conservate e posizionate in suggestiva posizione dalla quale poter godere di un bellissimo panorama sul vertiginoso paretone roccioso del Monte Sirente. Dalle Pagliare di Tione si imbocca un sentiero in ripida discesa che condurrà alla base della valle dell’Aterno. Guadato il fiume mediante un bellissimo ponte medievale si raggiunge il centro storico di Fontecchio dove termina la tappa.

Tappa 11: Fontecchio – Capestrano

Lunghezza: 23 km – Dislivello salita: 850 m – Dislivello discesa: 1050 m

Partenza dal comune di Fontecchio dal quale mediante un lungo sentiero si valica la montagna per entrare nel centro storico della piccola frazione Bominaco dove è d’obbligo una piccola sosta per visitare l’Oratorio di San Pellegrino, della la Cappella Sistina d’Abruzzo e alla soprastante chiesa di Santa Maria Assunta. Superato l’abitato di Bominaco si attraversa il grazioso centro storico di Caporciano per incrociare a valle l’antico tratturo Cinturelle – Montesecco da cui si risalire verso Civitaretenga frazione di Navelli, paese del famoso Zafferano. Superato il piccolo abitato si supera una grande cava e tramite una lunga carrareccia si giungerà a Capestrano dove termina la tappa.

Tappa 12: Capestrano – Pescosansonesco

Lunghezza: 16 km – Dislivello salita: 870 m – Dislivello discesa: 720 m

Partenza da Capestrano dove attraversando il centro storico e superata la sorgente del fiume Tirino a valle si raggiunge il Lago di Capodacqua dove fare rifornimento di acqua fresca prima del ripido sentiero in salita che conduce al valico Forca di Penne. Consigliata la visita alla torre sovrastante il valico ed una sosta per degustare i veri arrosticini abruzzesi. Superata Forca di Penne attraverso una punga e panoramica sterrata in discesa si giungerà a Pescosansonesco vecchio fine della tappa, dove risiede un importante luogo di culto come quello del Santuario di Santo Nunzio.

Tappa 13: Pescosansonesco – Manoppello

Lunghezza: 21 km – Dislivello salita: 592 m – Dislivello discesa: 950 m

Partenza da Pescosansonesco, scendendo dal paesee prima su asfaltata poi su sterrata si raggiunge il fondovalle dal quale tramite comoda carrareccia di raggiunge la cittadina di Torre dei Passeri. Dopo aver visitato l’Abbazia di San Clemente a Casauria si procede seguendo l’acquedotto alternando strada sterrata ad asfaltata. Raggiunto l’abitato di Scafa si risale tramite una ciclabile fino alle turchesi sorgenti del fiume Lavino che dovrà essere guadato per raggiungere il Santuario del Volto Santo di Manoppello, fine della tappa, attraverso l’alternarsi di strada asfaltata e sterrata.

Tappa 14: Manoppello – San Martino sulla Maruccina

Lunghezza: 22 km – Dislivello salita: 1060 m – Dislivello discesa: 850 m

Partenza dal Santuario del Volto Santo di Manoppello da cui attraverso una sterrata prima, sentiero poi ed in fine asfalto si raggiunge l’Abbazia di San Liberatore a Majella che merita assolutamente una visita. Attraversata la fresca e pittoresca valle dell’Alento la si risale con un impervio sentiero fino alla torre del Polegro da dove è possibile ammirare un vertiginoso panorama sulla valle. Dalla torre si prosegue su comoda carrareccia fino a Pretoro dove oltrepassato il centro storico si scende nella Valle del Foro dove sono visibili caratteristici mulini ricavati dalla roccia. Usciti dalla Valle di procede verso il comune di Rapino dal quale tramite una carrareccia prima e ripida salita finale asfaltata poi di giunge nella cittadina di San Martino sulla Marrucina dove termina la tappa.

Tappa 15: San Martino sulla Marrucina – Crecchio

Lunghezza: 18,5 km – Dislivello salita: 650 m – Dislivello discesa: 880 m

Partenza dal San Martino dal quale si raggiunge la valle sottostante mediante una ripida discesa asfaltata. Si risale il colle opposto mediante ripida salita asfaltata per giungere nel comune di Filetto superato il quale, sempre su asfaltata si procede in direzione Convento della S.S. Annuziata che domina l’omonima valle. Dal convento inizia una lunga e comoda carrareccia che condurrà nei pressi dell’abitato di Canosa Sannita superato il quale attraverso una sterrata prima e asfalto poi si raggiunge il Castello Ducale di Crecchio dove termina la tappa.

Tappa 16: Crecchio – Ortona

Lunghezza: 14 km – Dislivello salita: 390 m – Dislivello discesa: 590 m

Partenza la centro storico di Crecchio dove attraverso una sterrata si scende nella valle fino a raggiungere la località Parco dei Mulini. Si risale la valle con breve ma ripido sentiero e attraverso una comoda strada sterrata tra i vigneti si raggiunge la Fontana del Vino presso la cantina Dora Sarchese dove potrete degustare un buon bicchiere di vino e ripartire per l’ultimo tratto del Cammino. Si procede su strada asfaltata tra vigneti fino a raggiungere il monumento del carrarmato canadese all’ingresso dell’abitato di Ortona dal quale in breve tempo si raggiungerà la Basilica di San Tommaso Apostolo nella quale, all’interno di un dorato sarcofago custodito nella cripta sono custodite le reliquie del santo apostolo. Dopo la visita alla Basilica si consiglia di procedere qualche altro centinaio di metri per visitare il castello Aragonese posto in panoramica posizione affacciato sul mare Adriatico. Termina qui il Cammino di San Tommaso.

SEGNALETICA

Ad oggi la segnaletica è ben rappresentata su tutto il territorio Abruzzese, entro l’inizio estate 2020 sarà completato anche il tratto laziale.
La segnaletica che si incontra e segnala il cammino corrisponde allo standard CAI, ovvero bandierina orizzontale bianco-rossa in vernice, bandierine CAI rosso-bianco-rosso con logo del cammino e scritta CST, pali in legno con targa in alluminio sulla quale è riportato il logo e nome del cammino e scritta CST, pali con frecce direzionali nei pressi o all’interno di centri urbani indicanti tempi di percorrenza in ore rispetto punti tappa intermedi e finali.

ACCESSIBILITA'

Sul Cammino non sono presenti particolari infrastrutture che consentano il facile accesso ai portatori di handicap, esistono però tratti di cammino più semplici privi di particolari dislivelli accessibili anche con carrozzelle opportunamente accessoriate per attraversare strade con fondo brecciato o sterrato. Potrebbero essere i tratti da Roma ad Albano Laziale, da Artena a Valmontone, da Cappadocia a Tagliacozzo, da Ovindoli a Terranera, da Bominaco al lago di Capodacqua, da Scafa al torrente Lavino, da Pretoro a Rapino, da Orsogna a Canosa Sannita e da Crecchio ad Ortona.

CAMMINO CON CANI

E’ possibile portare il cane, l’importante è documentarsi per bene rispetto gli attraversamenti nelle aree parco che potrebbero avere regolamenti interni che consentano il passaggio al guinzaglio o addirittura vietarlo, il particolar modo nell’area dei Monti Simbruini.

SERVIZI

Ogni paesino ha sempre almeno un minimarket e qualche bar, la maggior parte un ufficio postale con relativo bancomat, in alcuni casi come le frazioni e i centri appenninici più piccoli può non esserci la possibilità di ritirare denaro. Su questo Cammino conviene programmare eventuali esigenze di servizi nei centri più importanti quali Albano Laziale, Valmontone, Genazzano, Subiaco, Tagliacozzo, Rocca di Mezzo, Torre dei Passeri, Orsogna, Ortona.

CONTATTI

I contatti sono i seguenti:

Per info logistiche, richiedere Carta del Pellegrino e tracce gps, info tecniche sul cammino: gruppotecnico@camminodisantommaso.org

Per convenzioni, inviti ad eventi, collaborazioni: info@camminodisantommaso.org

Per il rilascio dell’Attestato di fine percorrenza del Cammino: segreteria@camminodisantommaso.org

  • Tappa 2 - Lago Albeno - Ph Alessio Massari
  • Tappa 3 - Centro storico di Artena - Ph Mario Mormile
  • Tappa 12 - Pescosansonesco - Ph Mario Mormile

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