Via del Sale

Le Vie del Sale, in passato, costituivano una rete di mulattiere utilizzate per il trasporto del sale dai porti della Liguria verso l’entroterra.

Queste vie erano impiegate per portare il prezioso prodotto da Genova fino a Varzi-Pavia. Una tappa in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte e due in Liguria.

A partire dal 2017, la Regione Liguria ha destinato fondi per migliorare la parte ligure di questo percorso. L'intero sentiero della Via del Sale in Liguria è ora chiaramente segnalato grazie alla nuova segnaletica.

Scheda Tecnica

  • Lunghezza:

    87,2 km
  • Tappe:

    4
  • Durata:

    4 giorni
  • Partenza:

    Varzi
  • Arrivo:

    Portofino
  • Accessibilità:

    No
  • Cani:

  • Periodo ideale:

    Aprile - Ottobre

STORIA

Il commercio del sale tra la costa ligure e la pianura padana ha radici sin dall’epoca romana e si sviluppava tramite una densa rete di sentieri e vie di crinale. Queste vie includevano passaggi storici chiamati “gioghi”, che consentivano il trasporto di questo fondamentale prodotto, essenziale per la sopravvivenza di uomini e animali.

Se da un lato la costruzione di strade lungo le creste delle montagne o delle colline presentava sfide tecniche maggiori, dall’altro garantiva un ambiente più salutare rispetto alle valli spesso paludose e insalubri. Inoltre, offriva la sicurezza di poter individuare in anticipo eventuali pericoli grazie alla visibilità a distanza.

Dopo la caduta dell’Impero Romano e il periodo di dominio bizantino sulla Liguria, i crinali appenninici divennero delle linee di confine. Solo nel VII secolo d.C., con la conquista longobarda della Liguria, fu riorganizzata la viabilità da e verso Genova. Nel periodo medievale, i trasporti erano prevalentemente effettuati con l’uso di sommari e le strade erano mantenute principalmente dai grandi monasteri che sorsero in gran numero durante quel periodo, spesso con funzioni di ospitalità.

Questa situazione legata alle vie di comunicazione rimase pressoché invariata fino ai primi decenni del XIX secolo. In quel periodo, furono realizzate le prime strade accessibili alle carrozze e successivamente vennero costruite le linee ferroviarie per collegare l’entroterra.

CREDENZIALE

Sì, è presente la credenziale e per richiederla è necessario inviare una mail all’indirizzo associazionepietraverde@gmail.com indicando il tipo di credenziale richiesta (“VIA DEL SALE VARZI – PORTOFINO”), il numero di credenziali occorrenti e l’indirizzo al quale dovranno essere spedite.
Le credenziali sono altresì disponibili per l’acquisto presso le seguenti strutture:
– Locanda Le Cicale (Varzi – PV)
– B&B La Corte di Nando (Varzi – PV)
– Albergo Capanne di Cosola (Capanne di Cosola – AL)
– B&B Villa Tiffany (Torriglia – GE)
– Alimentari Gattone (Bagnaria – PV)

Contributo per ogni credenziale: € 3,00

CONTATTI

Il Progetto “Le Vie del Sale” è realizzato da:
LA PIETRA VERDE E.T.S.
Sede legale: Rifugio San Lorenzo, Fraz. Pallavicino, Cantalupo Ligure (AL)
e-mail: associazionepietraverde@gmail.com

Sito web: https://www.leviedelsale.org/

TAPPA 01

Tappa 01: Varzi – Capanne di Cosola

Lunghezza: 21 km (di cui 2 km circa su asfalto)
Dislivello: +1700m/-630m

Dal cuore di Varzi, posto a un’altitudine di 416 metri sul livello del mare, si inizia il percorso dirigendosi verso un ponte che attraversa il torrente Staffora. Superato il ponte, si prende subito una svolta a sinistra su una strada sterrata, procedendo lungo il lato sinistro del torrente verso sud per circa 800 metri. Al bivio successivo, chiaramente indicato da frecce rosse, bianche e rosse, si gira a sinistra. Da qui in avanti, la strada sterrata si trasforma in un sentiero che inizia a salire ripido tra rocce e gradoni di pietra. Successivamente, il percorso ritorna a essere una strada sterrata che continua in salita fino a raggiungere la frazione di Monteforte, situata a un’altitudine di 697 metri sul livello del mare. Qui è presente un abbeveratoio con acqua potabile. Dopo aver svoltato a sinistra, si prosegue in una leggera discesa su un breve tratto di strada asfaltata e poi si gira ancora a sinistra su una strada sterrata sassosa in salita (Sentiero Del Grillo n° 036 Monteforte – Bosmenso), che in circa 10 minuti porta a un altro bivio.

Da qui si abbandona la strada sterrata che conduce al paese di Bosmenso e si gira a destra per salire tra boschi di castagno incantevoli. Dopo circa 20 minuti, si raggiunge la S.P. n° 91 Varzi-Castellaro di Cella. Si prosegue lungo la strada asfaltata per circa 2,5 km fino a raggiungere il paese di Castellaro, che si trova a un’altitudine di 760 metri sul livello del mare. Al bivio per Casanova Staffora, si prende una svolta a destra su una strada asfaltata e, dopo circa 50 metri, si piega nuovamente a sinistra in salita per un altro tratto di 50 metri. Da questo punto in poi, il percorso diventa sterrato e sassoso. Si continua fino al primo bivio, dove si gira a destra, e subito dopo al secondo bivio, si gira a sinistra. Si prosegue in salita attraverso i boschi fino a raggiungere una vasca dell’acquedotto. Dopo aver affrontato alcuni tornanti, si gira a destra su un sentiero che sale ripidamente attraverso faggete.

Dopo circa 15 minuti, si incontra un altro bivio e si gira a destra. Si prosegue su una strada sterrata per circa 200 metri e, superata una piccola vasca d’acqua sulla destra, si prosegue dritti in salita su un sentiero fino a raggiungere un’altra strada sterrata e pianeggiante. Si prende una svolta a destra e si procede per circa 400 metri. Vicino a una curva, si gira a sinistra e si continua a salire nella faggeta. Il percorso diventa ripido e conduce a una radura circondata da faggi e abeti. Si incontra una strada sterrata ampia che, svoltando a destra, conduce al Pian della Mora, situato a un’altitudine di 1380 metri sul livello del mare. Qui si trova un bivacco con area per il picnic e un incrocio che conduce a sinistra al paese di Cegni (sentiero n° 004). Si prosegue dritti attraversando i prati sommitali e si incrocia il percorso La Via del Mare (tratto n° 105), proveniente dalla città di Tortona e diretto a Portofino.

Da qui, si attraversano prati, boschi di faggio e larici, si supera il Monte Boglelio (1492 metri sul livello del mare) e si raggiunge il Monte Bagnolo (1550 metri sul livello del mare), dove si trova un piccolo bivacco. Si prosegue lungo il crinale, si supera il Colle della Seppa (1485 metri sul livello del mare) e si raggiunge il Monte Garave (1547 metri sul livello del mare), si aggira il Monte Rotondo (1568 metri sul livello del mare) e si arriva al Monte Chiappo (1701 metri sul livello del mare), il punto più alto di tutto l’itinerario. Da qui, si può ammirare una vista panoramica straordinaria che spazia dalla Pianura Padana alle Alpi e al Mar Ligure. Sulla cima si trova una statua di San Giuseppe falegname. Il percorso prosegue fino a Capanne di Cosola (1496 metri sul livello del mare) o Capannette di Pej (1463 metri sul livello del mare).

TAPPA 02

Tappa 02: Capanne di Cosola – Torriglia

Lunghezza: 24 km (di cui 800m circa su asfalto)
Dislivello: +1050 m/-1780m

Partendo dall’hotel di Capanne di Cosola, situato a un’altitudine di 1496 metri sul livello del mare, si prosegue su una strada asfaltata in direzione di Bogli per circa 500 metri. Qui si gira a destra su una strada sterrata e, in salita ripida, si raggiunge prima la cima del Monte Cavalmurone, che si trova a un’altitudine di 1670 metri sul livello del mare, e subito dopo il Monte Legnà, che è a un’altitudine di 1669 metri sul livello del mare.

Continuando in discesa lungo il crinale, si arriva alla Sella di Cartasegna, a un’altitudine di 1466 metri sul livello del mare. Qui si prende la svolta a sinistra, entrando in un bosco di faggi e lasciando a sinistra il Monte Carmo che viene aggirato sul lato ovest. Il percorso prosegue su una larga strada sterrata e giunge alla frazione di Capanne di Carrega, situata a un’altitudine di 1365 metri sul livello del mare. Da qui, si gira a sinistra e si segue brevemente la strada asfaltata che conduce a Casa del Romano. Dopo il cartello di confine della regione, si gira a destra e si prosegue su una sterrata che attraversa boschi e prati lungo un costone erboso, seguendo lo spartiacque tra le valli Trebbia e Borbera.

La salita prosegue dolcemente attraverso i prati, offrendo splendide vedute dei monti Carmo, Lesima e Alfeo. Si arriva infine a un piccolo pianoro attrezzato con panca e tavolo, situato a un’altitudine di 1510 metri sul livello del mare. Da qui, in pochi minuti si raggiunge un altopiano con ampie vedute sul Lago del Brugneto. Si prosegue con una leggera discesa verso ovest e si arriva al Passo delle Tre Croci, situato a un’altitudine di 1495 metri sul livello del mare.

Si lascia a sinistra il sentiero segnalato con i due rombi gialli e si procede in piano lungo una cresta coperta di faggi. Dopo una breve discesa, si risale ripidamente una selletta e si raggiunge la vetta del Monte Antola, a un’altitudine di 1597 metri sul livello del mare, in circa 15 minuti. Dalla vetta si scende e si raggiunge un piccolo gruppo di case abbandonate e una chiesetta ristrutturata. Si prosegue verso sud-ovest e, se si desidera, si può fare una sosta al Rifugio del Monte Antola. Da qui parte un sentiero inizialmente pianeggiante che poi diventa una mulattiera a gradoni, scendendo con un dislivello marcato in direzione di Torriglia. Lungo il percorso si incontrano Casa Piccetto, il Passo dei Colletti, il piccolo gruppo di case di Donnetta e infine si arriva a Torriglia, situata a un’altitudine di 769 metri sul livello del mare.

TAPPA 03

Tappa 03: Torriglia – Colle Caprile/ Uscio

Lunghezza: 23 km (di cui 5 km circa su asfalto)
Dislivello: +1100 m/-1412 m

La terza tappa della Via del Sale inizia attraversando il centro di Torriglia e continuando in salita lungo la strada provinciale SP62 per circa 2 chilometri. Si attraversa la galleria Buffalora e poco dopo, sulla destra, si trova una stradina asfaltata che ben presto diventa sterrata. In meno di due ore dalla partenza, si raggiunge il Colle della Lavagnola. Da qui, si prende una mulattiera a destra seguendo le indicazioni dell’Alta Via Monti Liguri (AVML) verso il Passo della Scoffera. Si arriva alla località Colla dei Rossi, a un’altitudine di 846 metri sul livello del mare, e si prosegue fino a intersecare la SP 20. Al bivio, si gira a sinistra e poi si segue l’indicazione AVML a destra. Si passa per il Monte Castelluzzo e, attraversando un bel castagneto, si raggiunge prima il Monte Pertegone e poi la Croce di Bragalla. Si prosegue verso la strada che conduce a San Alberto, a un’altitudine di 695 metri sul livello del mare, e si arriva al bar/ristorante Rosabruna, dove è possibile fare una pausa prima di continuare.

Dal lato sinistro del ristorante, inizia un sentiero contrassegnato da pallini blu e croce rossa. Si segue questo sentiero per arrivare al colle di Monte Bado e al Colle della Speranza. Dal Colle della Speranza, si prosegue a destra in direzione di Case Becco. Il sentiero prosegue attraverso un ambiente prativo, seguendo una curva di livello con un dislivello praticamente nullo, fino a raggiungere la strada asfaltata del Monte Fasce (Fascie nella cartografia dell’Istituto Geografico Militare). Una volta sulla strada asfaltata, si gira a sinistra e si attraversa la località Case Cornua, a un’altitudine di 630 metri sul livello del mare, continuando lungo la strada provinciale fino a raggiungere la chiesetta degli alpini. Lungo questo percorso, si può godere di una spettacolare vista sul Mar Ligure.

Ora si prosegue in discesa lungo una strada asfaltata e, dopo circa 30 minuti, si raggiunge la località Colle Caprile, che è la meta di questa tappa e si trova a un’altitudine di 481 metri sul livello del mare.

Tappa 04

Tappa 04: Uscio – Portofino

Lunghezza: 21 km (di cui 2 km circa su asfalto)
Dislivello: +1050 m/-1500 m

La partenza avviene da Colle Caprile, situato a un’altitudine di 481 metri sul livello del mare, con direzione Uscio, a un’altitudine di 335 metri sul livello del mare. Dopo circa 1,5 chilometri, si gira a sinistra e si prende la strada che conduce alla Colonia Arnaldi. Questa Colonia è attualmente un centro benessere, fondata nel 1906 dal farmacista Carlo Arnaldi. Si continua seguendo il segnavia VM, riconoscibile per i due cerchi rossi. Dopo circa 1 chilometro, si imbocca il sentiero a sinistra con l’indicazione per il Passo dei Casetti, a un’altitudine di 549 metri, dove si trova la Madonna del Ciappeu.

Si prosegue in direzione del Monte Tugio (senza raggiungerne la vetta), raggiungendo il Passo della Spinarola, a un’altitudine di 542 metri. Un cartello della Via del Mare segna il percorso, alternando tratti in discesa e pianeggianti lungo la sponda ovest dei monti Borgo e Bello, fino al Passo del Gallo, a un’altitudine di 486 metri. Poco dopo si incontra il Bivacco Caravaggio, con una deviazione che scende a Recco sulla destra. Il sentiero prosegue su terreno pianeggiante che in seguito diventa una discesa con scalini in cemento, portando a Ruta di Camogli, a un’altitudine di 256 metri, un meraviglioso balcone con vista su Camogli. Da qui, si segue la discesa sulla strada asfaltata per circa 200 metri, girando poi a sinistra in salita tra le case e imboccando la strada sterrata e acciottolata fino a raggiungere Portofino Vetta e le antenne radio di Sella Gaixella, a un’altitudine di 408 metri.

Successivamente, lungo una comoda strada sterrata, si arriva alle Pietre Strette, a un’altitudine di 467 metri, attraversando inizialmente una bella pineta e poi scendendo tra case e ville, fino a raggiungere la fine della Via del Sale ossia il centro di Portofino.

Via del Sale

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