Un sentiero percorso sempre di più da escursionisti, con partenza da Varzi (PV) Lombardia ed arrivo in Liguria a Sori, Recco in 3 tappe per un totale di circa 70 km, oppure 4 tappe proseguendo in direzione Camogli e Portofino per un totale di circa 90 km.

Via del Sale

DESCRIZIONE VIA DEL SALE

Le Vie del Sale in passato erano un fascio di mulattiere che venivano utilizzate per il trasporto del sale, dai porti della Liguria verso l’entroterra. Venivano utilizzate tali vie per portare a nord il prezioso prodotto da Genova fino a Varzi-Pavia.

Dal 2017 la Regione Liguria ha stanziato fondi per migliorare la parte ligure del cammino , e tutto il sentiero della Via del Sale in Liguria è ora ben segnalato con la nuova segnaletica, come VM (la Via del Mare), su sfondo bianco-rosso . Il Parco di Portofino e Il Parco dell’Antola, i due enti gestori, con l’aiuto della FIE e del CAI di Rapallo e con il valido aiuto dell’Associazione Amici del Golfo Paradiso (parte operativa) hanno davvero cambiato il volto del percorso.

Infatti il cammino La Via del Sale-La Via del Mare, la si può fare in totale sicurezza anche perché ogni punto di sosta è attrezzato con Rifugi o B&B che accolgono escursionisti (massimo ogni 6-8 ore di cammino per ogni tappa) e il sentiero è tutto ben segnato!

Il consiglio è quello di fare il trekking in 4 tappe, 1 tappa in Lombardia, 1 in Piemonte, e 2 tappe in Liguria per godere del fantastico territorio appenninico che circonda queste zone.

La Via del Sale in Lombardia e Via del Mare (VM) in Liguria , è l’antico sentiero che unisce 4 province. Questo percorso propone quindi l’ itinerario classico da Varzi al Parco di Portofino (Punta Chiappa, perchè meno affollata), per un tuffo nel mare dal colore blu profondo, dove si può praticare nei mesi estivi anche attività subacquee per andare a vedere i fondali dell’affascinante Mar Ligure, popolato da moltissime specie di pesci.

Lunghezza: 90 km

Durata: 4 giorni

Partenza: Varzi – PV

Arrivo: Punta Chiappa – Parco di Portofino Genova Golfo Paradiso

Fondo Stradale: 90 % sentiero/mulattiera 10% asfalto

Difficoltà: E

Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i Feudi imperiali con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare; assegnò questi territori a famiglie fedeli che dominarono per secoli questi feudi.
Le valli Staffora, Borbera, Curone, Trebbia, Aveto, Magra, erano sotto il dominio della famiglia Malaspina che, in accordo con la città di Pavia, garantiva il flusso delle merci attraverso il suo territorio riscuotendo relative tasse e gabelle e garantiva la sicurezza delle merci e la protezione dei viandanti. L’apertura di questa via per il mare fece diventare il paese di Varzi un centro commerciale di grande importanza fornito di negozi, magazzini, depositi e protetto da un castello cinto da mura.
Il trasporto dei sacchi di sale veniva effettuato a dorso di mulo, poiché le strette e disagevoli mulattiere che si inerpicavano sui pendii non permettevano certo il passaggio di carri. Una rete con punti di tappa, offriva ad uomini ed animali, alloggio e stallazzo per questa lunga traversata.
Oggi la via del sale, perso il suo valore commerciale, è divenuta meta di escursioni e trekking, snodandosi in un ambiente di particolare interesse naturalistico.

Questo sentiero è stato percorso da Albert Eistein

Pochissime meglio portarsi acqua

La partenza della Via del Sale è nel cuore del centro abitato di Varzi, raggiungibile facilmente da Pavia con autobus di linea.

Tra le accoglienze consigliate per poter dormire direttamente nel punto di partenza è “Locanda Le Cicale“.

VARZI – CAPANE DI COSOLA
Lunghezza: 20.5 km
Percorrenza: 7 ore
Difficoltà: E
Dislivello: in salita 1445 m/ discesa 332 m

La tappa 1 è piuttosto lunga e si impiegano mediamente 7 ore per portarla a termine.

Dal parcheggio che si affaccia sullo Staffora, seguite la segnaletica in direzione del ponte, quindi del sentiero sulla sinistra. Un ampio sentiero, prima pianeggiante, poi di pendenza variabile, vi accompagnerà alla volta di Monteforte e quindi di Castellaro, intersecando periodicamente la provinciale asfaltata e la carrareccia locale.
Giunti alla fine dell’abitato si prosegue per un ampio sterrato circondato dal bosco fino ad incontrare il confine tra Lombardia e Piemonte. Sulla linea di confine si prosegue sul crinale che ci accompagnerà fino ai 1700m del Monte Chiappo, dove al bar/rifugio è possibile ristorarsi prima della discesa alle Capanne di Cosola dove si conclude, col pernottamento, la prima tappa.

Accoglienza consigliata: Albergo Capanne di Cosola

CAPPANE DI COSOLA – TORRIGLIA

Lunghezza: 24 km
Percorrenza: 8 ore
Difficoltà: E
Dislivello: in salita 653 m/ discesa 1390 m

Il secondo giorno di cammino comincia lungo un altro confine: quello tra Piemonte ed Emilia, inizialmente in lieve discesa, dapprima in area boschiva, poi sul crinale che guarda ai pascoli sottostanti in direzione sud. Una volta superati il Monte Cavallaro, e il Carmo, il sentiero prosegue sulla linea di separazione tra Liguria e Piemonte all’interno del parco dell’Antola.
Raggiunta la sommità del monte, si prosegue in ripida discesa in direzione Donetta e quindi Torriglia, dove è possibile pernottare e farsi un bel giro in paese dove è consigliato di acquistare i famosi canestrelli.
Accoglienza consigliata: B&B Tiffany

TORRIGLIA – USCIO

Lunghezza: 23 km
Percorrenza: 6 ore
Difficoltà: E
Dislivello: in salita 620 m/ discesa 1300 m

Il terzo giorno, dopo aver camminato lungo la strada provinciale che esce da Torriglia, superare il tunnel della Buffalora Monte Lavagnola . Quando sei sulla collina di Monte Lavagnola, devi andare a destra verso la Scoffera passa e segue sempre il percorso AVML segnato con le iniziali AVML, quando il percorso si biforca, prendi a sinistra che scende quello contrassegnato come VM (Via del Mare). Seguire le indicazioni VM o punti blu per Sant’Alberto di Bargagli e, al ristorante Rosabruna, seguire le indicazioni del percorso con i nuovi segnavia in alluminio VM con scritta blu su campo bianco. quindi una volta arrivati a Colle dé Bado, non fatevi influenzare da strane scritte con una X che vi conducono fuori dalla Via del Mare (non so chi sia ma qualcuno cerca di far andare i camminatori alla madonna del bosco e poi a Pannesi che nulla centra con la VM. (hanno fatto un trail con le bici e hanno lasciato dei segnavia errati non seguiteli perché solo il FIE è autorizzato ha segnalare il vero cammino VM che significa la Via del mare, infatti da Case Becco siete proprio in cima al Golfo Paradiso con mega vista sul mare!

Seguire sempre per Case Becco, ed ecco il panorama!

Il sentiero non è vista mare anzi, è in un bosco fitto poco sole non certo panoramico!

A Case Becco, seguire sempre i cartelli VM.
Una volta arrivati a Colle Caprile si deve riprendere il sentiero che si rincontra andando a sinistra, con il nuovo cartello VM e da qui si va al Passo Casetti appena sopra il B&B Rifugio Uscio. Scendere su questo bellissimo sentiero detto dei cavatori e dopo 15 minuti sei arrivato a Uscio.

Accoglienza consigliata: Locanda Bellaria

USCIO – CAMOGLI

Lunghezza: 22.5 km
Percorrenza: 5 ore
Difficoltà: T/E
Dislivello: in salita 208 m/ discesa 647 m

Si seguono tutti i nuovi segnavia, si arriva alla Colonia Arnaldi, si prosegue e sempre si seguono i cartelli VM e si arriva al Passo Spinarola, dal Passo Spinarola, nuova segnaletica del Parco Di Portofino con cartelli e nuovi segnavia! Sempre restando sul nostro tracciato, il sentiero VM si snoda in mezzo al bosco e si arriva al Passo del Gallo, da dove si osservano i due Golfi: Rapallo a sinistra e a destra Recco. Il sentiero prosegue senza alcun problema, è facile e ben segnalato fino al bivio che separa la via per Ruta di Camogli indicato con VM da quella per Recco (un triangolo).
Poco dopo si arriva sulla strada asfaltata e si prende a sinistra per raggiungere Ruta. Si arriva nel centro in 10 minuti e si sale la della scalinata della chiesa di Ruta e cammino VM diventa Ruta-San Fruttuoso, un sentiero meraviglioso e facile ( partendo da Ruta e non da Ran Rocco che è più impegnativo) e si entra nel Parco Di Portofino. Da lì fino alla vetta del Monte di Portofino, poi facilmente si scende a Pietre Strette e quindi a Portofino o San Fruttuoso, dove l’ acqua limpida del Parco vi accoglierà per un rinfrescante tuffo nel blu.
Accoglienza consigliata: Hotel La Camogliese