Tappa 13: San Dalmazio – Pavullo nel Frignano, 12 km
Subito dopo l’ospitale molino inizia una dura salita, su un sentiero sterrato e piuttosto sconnesso, che un tempo era la via Vandelli.
Arrivati ad un pianoro, ci troviamo in un crocevia storicamente importante: qui si intersecano i due bracci della settecentesca via, il modenese e quello che parte da Sassuolo.
Dopo pochi km in falsopiano arriviamo alla Via Giardini, altra storica strada, settecentesca anche questa, voluta sempre dal Duca di Modena per collegare la sua città e Firenze (mentre la Vandelli si dirigeva al mar Tirreno). Da queste due strade ha preso origine gran parte della viabilità moderna che ha messo in secondo piano, quando non cancellato, gli altri valichi appenninici. Questa direttrice utilizza la comoda valle Scoltenna che scollina all’Abetone e fu scelta, oltre che per la comoda progressione altimetrica, perché insisteva in territori governati da famiglie di origine asburgica, quindi alleati.
Il percorso della odierna Giardini (SS 12, Abetone-Brennero) coincide con quello della Vandelli fino a Lama Mocogno. È trafficato e quindi pericoloso e insalubre: per questo motivo proponiamo di arrivare all’importante centro di Pavullo mediante una alternativa attraverso comodi sentieri locali, sicura e panoramica.