
Il Cammino della Pace
Il Cammino della Pace attraversa tre regioni italiane (Abruzzo, Molise e Puglia), cinque provincie (l’Aquila, Pescara, Chieti, Campobasso e Foggia), tre parchi nazionali (Gran Sasso, Maiella e Gargano) e varie riserve e aree protette, ricalcando antiche strade romane, tratturi della transumanza e vie di pellegrinaggio, testimoni della Storia millenaria di questa terra.
Lungo gli oltre 500 km del tracciato, che muove i primi passi dalla basilica di Collemaggio all’Aquila e, dopo 29 tappe, giunge al santuario ipogeo di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, si trova un’inestimabile ricchezza fatta di abbazie, santuari, eremi, castelli, straordinarie suggestioni naturalistiche e paesaggistiche e vivaci centri storici di grande tradizione artistica e culturale, che sono anche simbolo dell’ospitalità e dell’accoglienza: un vero e proprio “patrimonio dell’umanità”, che merita di essere custodito e tramandato. Un cammino aperto agli uomini di tutte le fedi e di tutte le culture.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
519 km -
Tappe:
29 -
Partenza:
L’Aquila -
Arrivo:
Monte Sant’Angelo -
Tipologia:
lineare -
Tema:
spirituale -
Stagione ideale:
primavera | autunno | inverno
STORIA
Il Cammino della Pace nasce a seguito del positivo epilogo della vicenda di una studentessa di Guardiagrele durante la triste notte del terremoto del 6 aprile 2009 all’Aquila. Salvatasi perché dormiva in una vecchia casa del centro storico, e non nella sua solita abitazione in cemento armato in periferia (sbriciolatasi), la ragazza chiede al padre di potersi recare per una preghiera di ringraziamento presso la tomba di Padre Pio. Da qui nasce l’idea di un cammino a piedi che possa unire l’Aquila a San Giovanni Rotondo, poi prolungato fino a Monte Sant’Angelo, con la constatazione che quel cammino, in realtà, esisteva già: era la millenaria via dei pastori transumanti lungo i tratturi, la via degli abati che andavano da un monastero all’altro, la via dei pellegrini che si recavano a visitare i numerosi santuari esistenti lungo il percorso, la via dei mercanti, la via dei nobili e degli umili. L’incontro con la Fondazione Arbor, che si occupa di progetti legati alla interculturalità e interreligiosità in tutto il mondo, ha fatto sì che questa idea diventasse realtà.
ACQUA
Le fontane sono presenti in gran numero lungo le prime 15 tappe del Cammino, mentre sono scarse o del tutto assenti nella seconda metà del percorso; è pertanto necessario partire sempre con abbondante scorta di acqua. Le fontane presenti lungo il Cammino sono indicate sul sito internet in ciascuna tappa.
SERVIZI
In tutti i centri abitati sede di tappa o attraversati dal Cammino della Pace sono presenti bar, supermercati e farmacie. Anche nei centri più piccoli è sempre possibile trovare almeno un negozio di generi alimentari.
I servizi sono assenti lungo le tappe della variante montana sulla Maiella, per cui, chi è intenzionato a percorrerle senza interruzioni, dovrà munirsi di tutto il necessario alla partenza da Caramanico Terme.
SEGNALETICA
Il Cammino della Pace è interamente segnato con una segnaletica specifica a vernice bianco-rossa, che è quella ufficiale utilizzata dal CAI e nei parchi. La segnaletica adesiva, applicata su paline metalliche e guard-rail, reca il logo del Cammino; il senso di marcia dei due pellegrini nel logo indica il senso di marcia della tappa. Sono inoltre presenti targhette applicate su sostegni in legno esistenti, con frecce direzionali di colore rosso. È tuttavia consigliato partire avendo con sé le tracce GPX, che sono scaricabili gratuitamente dal sito www.ilcaminodellapace.it. Nei tratti all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, della Maiella e del Gargano, nelle riserve e laddove il Cammino si sovrappone ad altri cammini esistenti (Sentiero dello Spirito, Via Francigena), la segnaletica sarà quella ufficiale degli enti o delle associazioni che li gestiscono, con l’integrazione di targhette.
PERICOLI
Il Cammino della Pace non presenta particolari rischi ed è adatto a tutti. È interamente segnalato, ma non bisogna aspettarsi di reperire la segnaletica ad ogni incrocio o dopo ogni curva. La manutenzione e la cura della segnaletica sono affidate ai volontari dell’Associazione, che spesso si trovano a dover ripristinare tratti già precedentemente segnalati poiché gli adesivi o le targhette sono stati rimossi o danneggiati. La tracce GPX, le mappe sul sito web e sulla guida consentono comunque di seguire agevolmente il percorso. Il Cammino ha cercato, nei limiti del possibile, di seguire i tratturi e gli antichi percorsi su sentieri, sterrate e carrarecce, ma dove ciò non è stato possibile, si è dovuto far ricorso alle strade asfaltate, che però solo in rarissimi casi sono a notevole traffico. Si raccomanda sempre e comunque di fare attenzione. Lungo tutto il tracciato, e non solo nelle aree all’interno dei Parchi, sono possibili gli incontri con la fauna selvatica, che grazie alla riforestazione naturale, soprattutto in Abruzzo, è arrivata fin sui litorali. Mantenere la calma, restando fermi ed evitando atteggiamenti aggressivi, è il modo migliore per godere dell’incontro in sicurezza. Le tappe 9, 10 e 11 di variante attraversano una delle aree più selvagge e spettacolari del Parco della Maiella; si percorrono sentieri faticosi, ma di straordinaria suggestione, lungo i quali vi è la possibilità di incorrere nei capricci del tempo, di incontrare fauna selvatica e greggi al pascolo. Lungo la Tappa 11v si superano un paio di brevi passaggi “aerei” senza protezione da affrontare con cautela, così come anche l’accesso all’eremo di San Giovanni all’Orfento.
IN TENDA
In linea di massima, il Cammino della Pace è percorribile anche in tenda, ma è necessario contattare i referenti di tappa (i recapiti sono sul sito web) per avere informazioni su dove potersi accampare.
ACCESSIBILITÀ
Il percorso è estremamente vario, con alternanza di tratti impervi e tratti più facilmente percorribili. Sul sito web del Cammino verranno indicate le tappe interamente o parzialmente percorribili per le persone disabili.
FONDO STRADALE
38% strade asfaltate (statali, provinciali, comunali)
62% strade brecciate, sterrate, sentieri
CREDENZIALE
La Credenziale viene rilasciata dall’associazione “Il Cammino della Pace” a tutti coloro che intendono percorrere il Cammino e che si impegnano a mantenere un comportamento rispettoso dei beni culturali, naturalistici e antropologici presenti, nonché delle comunità umane che vivono lungo di esso. Il pellegrino è il primo custode delle ricchezze che incontra ed è personalmente chiamato a tutelarle e a difenderle. La credenziale è predisposta esclusivamente per essere utilizzata per il Cammino della Pace, sebbene alcune delle tappe siano comuni anche ad altri cammini, vie e sentieri e può essere richiesta direttamente sul sito del Cammino.
La Credenziale consente di accedere alle strutture ricettive e di ristoro poste lungo il Cammino a tariffe agevolate e secondo criteri e modalità che vanno accettati e rispettati; può essere richiesta via mail oppure tramite l’apposita funzione presente sul sito web e viene rilasciata dietro offerta o donazione a titolo di rimborso (come specificato sul sito), per far fronte alle spese per l’invio della Credenziale stessa e del Testimonium.
CONTATTI
Sito web: www.ilcamminodellapace.it; sul sito sono presenti tutti i recapiti dei referenti di tappa.
Email: ilcamminodellapace2018@gmail.com; info@ilcamminodellapace.it
TAPPA 01
TAPPA 01: Da L’Aquila (Basilica di Santa Maria di Collemaggio) a Villa Sant’Angelo
Partenza: L’Aquila, basilica di Santa Maria di Collemaggio
Arrivo: Villa Sant’Angelo
Distanza: 18.9 km
Dislivello: +152 m / – 260 m
La prima tappa del Cammino della Pace inizia dalla basilica di Collemaggio, all’Aquila, uno dei luoghi simbolo dell’Abruzzo, dove sono custodite le spoglie di Papa Celestino V. Da qui, il tracciato si snoda lungo il corso del fiume Aterno, attraversando la frazione di Monticchio e sfiorando la necropoli di Fossa. Si prosegue poi, sempre lungo fiume, passando a valle del paese di Sant’Eusanio Forconese, per giungere nel borgo di Villa Sant’Angelo.
TAPPA 02
TAPPA 02: Da Villa Sant’Angelo a Prato d’Ansidonia
Partenza: Villa Sant’Angelo
Arrivo: Prato d’Ansidonia
Distanza: 14 km
Dislivello: +475 m / – 236 m
Da Villa Sant’Angelo, la tappa attraversa la valle dell’Aterno fino a San Demetrio ne’ Vestini e, dopo un tratto in salita, si innesta sul Tratturo Magno fino a giungere all’area archeologica di Peltuinum, antica città italico-romana. Da qui, si scende alla chiesa medievale di San Paolo di Peltuinum e si prosegue in direzione del borgo di Prata d’Ansidonia, conclusione della tappa.
TAPPA 03
TAPPA 03: Da Prato d’Ansidonia a Caporciano
Partenza: Prato d’Ansidonia
Arrivo: Caporciano
Distanza: 10.3 km
Dislivello: +440 m / – 447 m
Da Prata d’Ansidonia si costeggia il borgo fortificato di Castel Camponeschi, si attraversa la piccola frazione di Tussio e si risale la gobba montuosa sulla quale si trovano la grotta di San Michele Arcangelo e il castello di Bominaco; dalla rocca si scende al complesso benedettino di Bominaco, formato dalla chiesa di Santa Maria Assunta e dall’oratorio di San Pellegrino e si procede, sempre in discesa, fino al paese di Caporciano.
TAPPA 04
TAPPA 04: Da Caporciano a Navelli
Partenza: Caporciano
Arrivo: Navelli
Distanza: 10.2 km
Dislivello: +144 m / – 278 m
Da Caporciano si scende alla sottostante piana fino alla chiesa di Santa Maria di Cintorelli, che segnava il punto dove il Tratturo Magno si biforcava dando origine al ramo Centurelle-Montesecco. Si prosegue verso oriente sulla piana e si sale alla frazione di Civitaretenga; da qui, si ridiscende l’altro versante, si fiancheggia la chiesa di Santa Maria in Cerulis e si giunge a Navelli, uno dei borghi più belli d’Italia.
TAPPA 05 - Via Capestrano
TAPPA 05 – Via Capestrano: Da Navelli a Bussi sul Tirino
Partenza: Navelli
Arrivo: Bussi sul Tirino
Distanza: 20.3 km
Dislivello: +352 m / – 693 m
Da Navelli si imbocca il profondo vallone che scende alla piana di Capestrano, si risale leggermente fino ad attraversare il centro storico, patria di san Giovanni da Capestrano, e poi nuovamente in discesa, fino alle sponde del Tirino; si prosegue lungo il fiume fino alla magnifica chiesa medievale di San Pietro ad Oratorium e, sempre sulla sponda del fiume, si giunge a Bussi sul Tirino, conclusione della tappa.
TAPPA 05 - Via Collepietro
TAPPA 05 – Via Collepietro: Da Navelli a Bussi sul Tirino
Partenza: Navelli
Arrivo: Bussi sul Tirino
Distanza: 12 km
Dislivello: +308 m / – 649 m
Da Navelli si prosegue verso oriente fiancheggiando la chiesetta della Madonna delle Grazie e si sale verso il borgo fortificato di Collepietro. Qui, nel pressi della chiesa della Madonna del Buonconsiglio, si riprende il Tratturo Centurelle-Montesecco e lo si segue, con tratti in discesa molto ripidi, fino ai ruderi della chiesa di Santa Maria di Cartignano, alle porte di Bussi sul Tirino, fine della tappa.
TAPPA 06
TAPPA 06: da Bussi sul Tirino a San Clemente a Casauria
Partenza: Bussi sul Tirino
Arrivo: San Clemente a Casauria
Distanza: 17.9 km
Dislivello: +709 m / – 853 m
Da Bussi sul Tirino si segue il Tratturo Centurelle-Montesecco che, in salita ripida arriva al valico di Rocca Tagliata, sulla catena del Gran Sasso; si scende quindi alla contrada Dogli e poi a Pescosansonesco, dove si trovano il santuario e la casa natale di san Nunzio Sulprizio. Da Pescosansonesco, sempre in discesa, si attraversa il centro di Castiglione a Casauria e si prosegue per Torre de’ Passeri e l’abbazia di San Clemente a Casauria, uno dei più importanti monumenti medievali della regione, fine della tappa.
TAPPA 07
TAPPA 07: da San Clemente a Casauria a Salle
Partenza: San Clemente a Casauria
Arrivo: Salle
Distanza: 15.9 km
Dislivello: +775 m / – 498 m
Da San Clemente si attraversa l’abitato di Torre de’ Passeri e si inizia a salire verso Santa Maria del Monte di Bolognano (ingresso nel Parco Nazionale della Maiella); da qui, si arriva al caratteristico borgo di Muséllaro, si scende nella selvaggia valle del fiume Orta e si risale fino alla bella chiesa medievale di San Tommaso Becket. Dalla chiesa, si attraversa la frazione San Tommaso e si prosegue fino al centro abitato di Salle.
TAPPA 08
TAPPA 08: da Salle a Caramanico Terme
Partenza: Salle
Arrivo: Caramanico Terme
Distanza: 10.2 km
Dislivello: +460 m / – 315 m
Da Salle, dove riposano le spoglie del beato Roberto da Salle, discepolo di Pietro del Morrone, si sale fino al borgo abbandonato di Salle Vecchio e al castello, quindi si ridiscende fino al fiume Orta e se ne risale il corso fino ai piedi di Caramanico Terme, uno dei borghi più belli d’Italia, che si attraversa per intero per arrivare al Centro Visite del Parco, conclusione della tappa.
TAPPA 09
TAPPA 09: da Caramanico Terme a Roccamorice
Partenza: Caramanico Terme
Arrivo: Roccamorice
Distanza: 14.4 km
Dislivello: +738 m / – 830 m
Dal Centro Visite del Parco della Maiella si procede in discesa verso il fondo della Valle dell’Orfento e si risale il corso d’acqua fino a imboccare il sentiero che porta alla frazione Decontra. Da qui, si procede per l’altopiano di Valle Giumentina, lo si attraversa e, dopo l’Ecomuseo del Paleolitico, si discende nel vallone fino a giungere alla suggestiva chiesa rupestre di San Bartolomeo de Legio. Si prosegue poi su comoda strada fino al centro abitato di Roccamorice.
TAPPA 09bis
TAPPA 09bis: da Caramanico Terme a Santo Spirito di Maiella
Partenza: Caramanico Terme
Arrivo: Santo Spirito di Maiella
Distanza: 14.4 km
Dislivello: +1150 m / – 614 m
Dal Centro Visite del Parco della Maiella si procede in discesa verso il fondo della Valle dell’Orfento e si risale il corso d’acqua fino a imboccare il sentiero che porta alla frazione Decontra (tratto coincidente col tratto iniziale della 9^ Tappa). Da qui si procede in salita su tratto dapprima a pascolo e poi nel folto della faggeta, fino all’abbazia rupestre di Santo Spirito di Maiella, fine della tappa.
TAPPA 10
TAPPA 10: da Roccamorice a Serramonacesca
Partenza: Roccamorice
Arrivo: Serramonacesca
Distanza: 17.2 km
Dislivello: +825 m / – 1049 m
Da Roccamorice si percorre un primo tratto in salita su asfalto e poi in discesa, nel fondo del vallone dell’Angelo, sul sentiero che arriva alla Grotta Sant’Angelo, da dove si risale verso la SP 65; oltrepassata la Fonte Pirella ci si inoltra sui pascoli della Maiella, punteggiati da numerose capanne in pietra a secco. Si inizia la discesa del versante montano e ci si addentra nel bosco, dove poco dopo si incontra l’eremo rupestre di Sant’Onofrio. Da qui si scende al paese di Serramonacesca.
TAPPA 10bis
TAPPA 10bis: da Santo Spirito di Maiella al Rifugio B. di Marco
Partenza: Santo Spirito di Maiella
Arrivo: Rifugio B. Di Marco
Distanza: 10 km
Dislivello: +1173 m / – 585 m
Dall’abbazia di Santo Spirito di Maiella dapprima si ridiscende per breve tratto fino al corso d’acqua, quindi si prosegue su impegnativa salita nel bosco fino a Piana Grande e, su sentiero in discesa sempre nel bosco, si arriva allo spettacolare eremo rupestre di San Giovanni all’Orfento. Da qui, si risale fino all’uscita dal bosco e si prosegue su sentiero scoperto, tra i pascoli, fino al Rifugio “M. Di Marco”, dove si può pernottare (occorre munirsi della chiave presso il Centro Visite di Caramanico).
TAPPA 11
TAPPA 11: da Serramonacesca a Roccamontepiano
Partenza: Serramonacesca
Arrivo: Roccamontepiano
Distanza: 10 km
Dislivello: +621 m / – 458 m
Da Serramonacesca si sale alla splendida chiesa monastica di San Liberatore a Maiella, si continua lungo la verdeggiante valle del fiume Alento e si sale fino ai ruderi della Torre di Polegro; da qui, sempre in salita, si arriva all’altopiano di Montepiano, da dove, con ultimo tratto in discesa, si raggiunge il convento di San Francesco Caracciolo e si arriva nel centro abitato di Roccamontepiano, conclusione della tappa.
TAPPA 11bis
TAPPA 11bis: da Rifugio B.di Marco a Guardiagrele
Partenza: Rifugio B. di Marco
Arrivo: Guardiagrele
Distanza: 16.4 km
Dislivello: +566 m / – 1742 m
Dal Rifugio “Di Marco” si attraversa il Prato della Maiella (fino a 1840 m slm) e si arriva alla SP, da dove si inizia la discesa nella valle di Guardiagrele, passando per Fonte Carlese, il Campanaro e Valle delle Monache. Da qui, sempre nella faggeta, ci si addentra nella valle fino alla Cascata San Giovanni e si raggiunge la località di Bocca di Valle, dove si trova il sacrario di Andrea Bafile (in alternativa, da Valle delle Monache è possibile raggiungere Piana delle Mele e arrivare ugualmente a Bocca di Valle). Passando per la contrada Comino e costeggiando la chiesa di San Donato, si giunge a Guardiagrele (lasciare la chiave del rifugio alla sede del Parco della Maiella, in via Occidentale).
TAPPA 12
TAPPA 12: da Roccamontepiano a Guardiagrele
Partenza: Roccamontepiano
Arrivo: Guardiagrele
Distanza: 17.8 km
Dislivello: +800 m / – 690 m
Da Roccamontepiano si procede fino ai ruderi nel convento di San Pietro, quindi si risale alla contrada Sant’Angelo e, in ambiente collinare e calanchifero, si procede a valle del borgo di Pretoro e poi ai piedi della Maiella fino alla Grotta del Colle e al centro abitato di Rapino. Oltrepassato il santuario della Madonna di Carpineto si giunge alla contrada Santa Lucia, sul tratturo, e infine a Guardiagrele, uno dei borghi più belli d’Italia.
TAPPA 13
TAPPA 13: da Guardiagrele a Orsogna
Partenza: Guardiagrele
Arrivo: Orsogna
Distanza: 14 km
Dislivello: +406 m / – 549 m
Da Guardiagrele, dove riposano le spoglie di san Nicola Greco, con ripida discesa si giunge alla località Piana San Bartolomeo e si risale a Piano Venna, da dove su comoda strada a saliscendi si arriva prima al santuario della Madonna della Libera di Filetto e poi al convento francescano dell’Annunziata, al Feuduccio. Dal convento si attraversa un breve tratto del Parco dell’Annunziata e si arriva al centro abitato di Orsogna.
TAPPA 14
TAPPA 14: da Orsogna a Lanciano
Partenza: Orsogna
Arrivo: Lanciano
Distanza: 11.5 km
Dislivello: +423 m / – 584 m
Da Orsogna, paese attraversato dal Tratturo Centurelle Montesecco, si scende al torrente Moro e si prosegue nel fondovalle, su tratti sterrati e asfaltati, fino ad arrivare alla chiesetta di Santa Maria dei Mesi; da qui, si prosegue in direzione di Lanciano e si entra in città alle medievali Torri Montanare. Si costeggia la stupenda chiesa gotica di Santa Maria Maggiore e si giunge in centro al Santuario del Miracolo Eucaristico.
TAPPA 15
TAPPA 15: da Lanciano a San Giovanni in Venere
Partenza: Lanciano
Arrivo: San Giovanni in Venere
Distanza: 13.4 km
Dislivello: +345 m / – 508 m
Da Lanciano, oltrepassato l’ippodromo, su procede dapprima su pista ciclabile, poi a saliscendi in ambiente collinare si fiancheggia la chiesetta medievale di San Silvestro e si giunge nel cuore di Rocca San Giovanni, uno dei borghi più belli d’Italia. Dal paese, sempre in ambiente agricolo, si oltrepassa la cittadina di Fossacesia e si conclude la tappa alla grandiosa abbazia benedettina di San Giovanni in Venere.
TAPPA 16
TAPPA 16: da San Giovanni in Venere a Trabocco Le Morge
Partenza: San Giovanni in Venere
Arrivo: Trabocco Le Morge
Distanza: 13.1 km
Dislivello: +365 m / – 470 m
Da San Giovanni in Venere si scende rapidamente al litorale Adriatico e, percorrendone un lungo tratto, si oltrepassa il fiume Sangro e ci si addentra nella riserva della “Lecceta di Torino di Sangro”; sempre in salita, nel bosco, si sale sul promontorio fino al Sangro River War Cemetery, cimitero di guerra delle forze alleate. Rientrati nella lecceta, la si percorre fino a tornare sul litorale, dove la tappa si conclude al Trabocco Le Morge.
TAPPA 17
TAPPA 17: da Trabocco Le Morge a Casalbordino
Partenza: Trabocco Le Morge
Arrivo: Casalbordino
Distanza: 13.6 km
Dislivello: +368 m / – 179 m
Dal Trabocco Le Morge si percorre un tratto di litorale su pista ciclabile fino al Lido di Casalbordino, quindi si risale la collina ricca di vigneti e si giunge al famoso Santuario della Madonna dei Miracoli; da qui, in breve, si arriva al centro abitato di Casalbordino, conclusione della tappa.
TAPPA 18
TAPPA 18: da Casalbordino a Monteodorisio
Partenza: Casalbordino
Arrivo: Monteodorisio
Distanza: 15 km
Dislivello: +465 m / – 353 m
Dal paese di Casalbordino si procede verso oriente, si passa poco a valle del piccolo centro di Pollutri e si prosegue fino a oltrepassare il Sinello; dal fiume, la strada procede sempre in salita, non ripida ma costante, fiancheggiando la cappellina campestre di San Bernardino, fino a giungere su strada asfaltata nel centro di Monteodorisio, dove al santuario mariano della Madonna delle Grazie si conclude la tappa.
TAPPA 19
TAPPA 19: da Monteodorisio a Lentella
Partenza: Monteodorisio
Arrivo: Lentella
Distanza: 14.8 km
Dislivello: +570 m / – 498 m
Da Monteodorisio si marcia in direzione sud verso il piccolo centro di Cupello, oltrepassato il quale si procede in direzione del fiume Treste, con percorso continuamente a saliscendi in ambiente collinare, fino ad arrivare, su tratto in salita molto ripido, al caratteristico borgo di Lentella, dominato dalla parrocchiale di Santa Maria Assunta.
TAPPA 20
TAPPA 20: da Lentella a Montenero di Bisaccia
Partenza: Lentella
Arrivo: Montenero di Bisaccia
Distanza: 12.8 km
Dislivello: +333 m / – 448 m
Da Lentella si affronta la lunga discesa in direzione del fiume Trigno, che segna il confine tra Abruzzo e Molise; oltrepassato il guado detto “Pietra Fracica”, si inizia la salita sul versante opposto, con tratti anche impegnativi, fino al centro di Montenero di Bisaccia, dove si conclude la tappa.
TAPPA 21
TAPPA 21: da Montenero di Bisaccia a Guglionesi
Partenza: Montenero di Bisaccia
Arrivo: Guglionesi
Distanza: 15.9 km
Dislivello: +549 m / – 445 m
Appena fuori dell’abitato si trova il santuario mariano della Madonna di Bisaccia, oltrepassato il quale, con breve deviazione, si può visitare la Grotta della Madonna della Bisaccia, che si apre in un blocco roccioso lungo il Tratturo Centurelle Montesecco. Qui il percorso tratturale è molto evidente e lo si può seguire fino alla vallata successiva, da dove inizia l’ultimo tratto in salita che porta a Guglionesi.
TAPPA 22
TAPPA 22: da Guglionesi a Madonna Grande
Partenza: Guglionesi
Arrivo: Madonna Grande
Distanza: 17.9 km
Dislivello: +337 m / – 630 m
Sempre in ambiente collinare intensamente coltivato, il Cammino scende da Guglionesi al fiume Biferno e continuando a seguire il Tratturo, sempre molto evidente, procede verso oriente a metà strada tra Portocannone e San Martino in Pensilis, fino a giungere a Nuova Cliternia, frazione di Campomarino, dove si trova il santuario della Madonna Grande.
TAPPA 23
TAPPA 23: da Madonna Grande a Serracapriola
Partenza: Madonna Grande
Arrivo: Serracapriola
Distanza: 19.1 km
Dislivello: +458 m / – 270 m
Dalla Madonna Grande si torna sul Tratturo Magno e lo si percorre per un lungo tratto fino al torrente Saccione, che segna il confine tra Molise e Puglia; qui, ai piedi del Montesecco, si trovava un grande riposo tratturale ed era il luogo dove il Tratturo Magno e il Tratturo Centurelle Montesecco si riunivano. Si procede a saliscendi, con ultimo tratto di salita impegnativa che porta al paese di Serracapriola.
TAPPA 24
TAPPA 24: da Serracapriola a San Paolo di Civitate
Partenza: Serracapriola
Arrivo: San Paolo di Civitate
Distanza: 15.5 km
Dislivello: +287 m / – 368 m
Da Serracapriola si scende al fiume Fortore, sulla cui sponda destra sorgeva la Taverna di Civitate, stazione doganale dove si pagava il pedaggio per l’attraversamento del fiume; dalla Taverna, una salita non eccessivamente lunga porta all’altopiano su cui sorge San Paolo di Civitate, fine della tappa.
TAPPA 25 - Via Apricena
TAPPA 25: da San Paolo di Civitate a Apricena
Partenza: San Paolo di Civitate
Arrivo: Apricena
Distanza: 18.4 km
Dislivello: +122 m / – 230 m
Usciti da San Paolo di Civitate si oltrepassa la cappella tratturale della Madonna di Belmonte e, all’incrocio, si prende la strada di sx, che attraversando ampie distese pianeggianti coltivate porta nel centro abitato di Apricena, dove si conclude la tappa.
TAPPA 25 - Via San Severo
TAPPA 25: da San Paolo di Civitate a San Severo
Partenza: San Paolo di Civitate
Arrivo: San Severo
Distanza: 13.5 km
Dislivello: +98 m / – 196 m
Usciti da San Paolo di Civitate si oltrepassa la cappella tratturale della Madonna di Belmonte e, all’incrocio, si prende la strada di dx, che attraversando ampie distese pianeggianti coltivate arriva nel centro abitato di San Severo, dove si conclude la tappa.
TAPPA 26 - Via Apricena
TAPPA 26: da Apricena a Santa Maria di Stignano
Partenza: Apricena
Arrivo: Santa Maria di Stignano
Distanza: 16.2 km
Dislivello: +324 m / – 131 m
Da Apricena, su strade campestri pianeggianti, si arriva alla stazione di San Marco in Lamis, da dove ci si immette sulla Via Francigena e si inizia a risalire il fianco del promontorio del Gargano, fino a giungere al convento-santuario di Santa Maria di Stignano, conclusione della tappa.
TAPPA 26 - Via San Severo
TAPPA 26: da San Severo a Santa Maria di Stignano
Partenza: San Severo
Arrivo: Santa Maria di Stignano
Distanza: 19.8 km
Dislivello: +320 m / – 143 m
Da San Severo in pianura e per lungo tratto su una ferrovia ormai dismessa, si procede in direzione della stazione di San Marco in Lamis e, da qui, sulla Via Francigena, si inizia a risalire il fianco del promontorio del Gargano, dove si trova il convento-santuario di Santa Maria di Stignano, conclusione della tappa.
TAPPA 27
TAPPA 27: da Santa Maria di Stignano a San Matteo
Partenza: Santa Maria di Stignano
Arrivo: San Matteo
Distanza: 11.9 km
Dislivello: +740 m / – 298 m
Da Santa Maria di Stignano, con un tratto iniziale abbastanza ripido e impegnativo, si sale sul promontorio del Gargano, attraversando un’area nota per la presenza di numerosi romitori e luoghi di culto rupestri, per poi ridiscendere più a est al convento di San Matteo Apostolo, in posizione dominante sul borgo di San Marco in Lamis.
TAPPA 28
TAPPA 28: da San Matteo a San Giovanni Rotondo
Partenza: San Matteo
Arrivo: San Giovanni Rotondo
Distanza: 10 km
Dislivello: +464 m / – 597 m
Dal convento di San Matteo si torna nuovamente a salire sul Gargano, percorrendo tratti ampiamente panoramici nel tipico ambiente calcareo del promontorio, fino a ridiscendere a San Giovanni Rotondo, dove si trovano i conventi e i santuari di padre Pietro da Pietrelcina e dove si venera il corpo del Santo.
TAPPA 29
TAPPA 29: da San Giovanni Rotondo a Monte Sant’Angelo
Partenza: San Giovanni Rotondo
Arrivo: Monte Sant’Angelo
Distanza: 22.4 km
Dislivello: +690 m / – 452 m
Da San Giovanni Rotondo si percorre verso oriente un tratto pianeggiante, poi si affronta la lunga salita, dapprima nel fitto bosco e poi allo scoperto, in ambiente pascolivo e cespugliato, per salire nuovamente in cima al Gargano e giungere nel meraviglioso borgo di Monte Sant’Angelo, dove la grotta dell’apparizione dell’arcangelo Michele, luogo tutelato dall’UNESCO, segna la conclusione del Cammino della Pace.
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Con l’app gratuita di Cammini d’Italia puoi pianificare e percorrere il Cammino della Pace in totale sicurezza, potendo pianificare le tappe nel dettaglio e percorre il percorso grazie alla tecnologia GPS integrata che ti supporta nell’orientamento durante la tua avventura.
⠀All’interno dell’app troverai tanti altri cammini presenti in Italia. Grazie alle tracce georeferenziate di molti percorsi potrai studiare l’itinerario che fa più al caso tuo e scaricare anche offline le tracce GPX delle singole tappe.
L’app include anche una carta digitale completa di tutti i cammini censiti fino ad oggi sul nostro portale, offrendoti un ampio ventaglio di scelta fra i numerosi cammini presenti nel Belpaese.
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Cammini d’Italia è l’app perfetta per chi vuole esplorare la bellezza dell’Italia a piedi, scoprendo luoghi nascosti e immersi nella natura. Scaricala gratuitamente oggi stesso e inizia a pianificare la tua prossima avventura!
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