Diario di Giovanni lungo il Kalabria Coast to Coast in tenda
Giorno 0: arrivo a Soverato
Finalmente eccoci qui:
il gruppo è al completo! Siamo appena arrivati a Soverato e abbiamo ritirato le credenziali del cammino al Bar Kiss Kiss.
Siamo stati accolti da Rosamaria, una delle responsabili del cammino con tantissimo affetto, sembrava ci conoscesse da una vita. Ci ha deliziati con una buonissima crostata fatta con le sue mani. Sento che questo cammino ci farà conoscere persone speciali.
Ho deciso di rendere la nostra esperienza molto wild, staremo tre giorni in giro per la costa calabra muniti di zaini enormi con tutto l’occorrente per dormire e nutrirci. Ho montato anche il pannello solare dietro il mio zaino per poter ricaricare cellulari lampade e torce. Ho portato tante scorte d’acqua perché so che farà molto caldo.
In serata siamo arrivati all’immensa spiaggia di Soverato, una spiaggia caratterizzata da una finissima sabbia bianca bagnata dal limpido e cristallino Mar Ionio, abbiamo montato le tende e ci siamo fermati a guardare il cielo ricco di stelle che fa da cornice ai monti che domani attraverseremo per raggiungere il mar Tirreno.
A proposito …Non vi ho ancora presentato i miei coraggiosissimi compagni di cammino: Kashia; Davide; Giuseppe; Carmine; Leo; Antonio; Vittorio; Laura; Giovanni e Domenico, validi alleati per un’avventura così speciale.
Stanotte attendiamo in silenzio l’inizio di un nuovo giorno: Il primo giorno di cammino del Kalabria coast to Coast.
Giorno 01: partenza!
Kalabria Coast to Coast – Tappa 1: Soverato – Petrizzi
Com’è stato emozionante vedere il sole sorgere dal mare, la nascita di un nuovo giorno l’inizio di una nuova avventura. Questa notte non abbiamo dormito tanto, eravamo tutti molto emozionati.
Ore 7,00 siamo pronti per partire. Con gli enormi zaini sulle spalle cominciamo a camminare dalla spiaggia di Soverato verso il lungomare tra palme e oleandri per poi dirigerci verso la montagna e mentre i nostri piedi affondano nella sabbia bianca e finissima, il suono delle onde del mare ci augura “Buon Cammino”.
Dopo un po’ di chilometri abbiamo trovato ospitalità a casa di un gentile nonnino che ci ha offerto acqua fresca e frutta e ci ha raccontato la sua vita. È questa la magia del cammino: ad ogni passo incontri persone che rendono speciale la tua giornata.
La salita verso Petrizzi che ci ha portati fin quasi alla vetta del Monte La Rosa è stata molto sofferta: i raggi cocenti del sole, l’asfalto rovente, le nostre scorte d’acqua sono terminate prestissimo ma fortunatamente dopo qualche chilometro ci siamo fermati in un boschetto di pini e abbiamo trovato un’area attrezzata vicino la stella di Sant’ Antonio di Padova. Abbiamo riposato e ci siamo rifocillati con un buonissimo piatto di pasta fatto con le nostre mani e i nostri fornelli e un bel caffè.
Dopo una breve siesta si riparte con nuovi amici incontrati lungo la strada, Franco, Giovanni e Nino anch’essi Campani.
Durante il cammino verso Petrizzi restiamo affascinati da questi paesaggi, dalle colline che si affacciano sul mare e soprattutto dall’ospitalità delle persone che rende tutto più bello. Dall’alto della montagna godiamo di una meravigliosa e panoramica vista sul Golfo di Squillace.
Giunti a Petrizzi mettiamo il timbro sulle nostre credenziali e veniamo accolti in paese con molta meraviglia (soprattutto per l’eccessivo volume dei nostri pesantissimi zaini). Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti per l’impresa iniziata.
Una bella birra ghiacciata a Piazza Regina Elena ci ha rimessi al mondo e dopo aver ammirato e fotografato il suo caratteristico pioppo nero e la sua “menzalora”, antica unità di misura delle granaglie, ci siamo rimessi in cammino.
Dopo una bella discesa siamo arrivati lungo un fiume e lì non abbiamo resistito e ci siamo spogliati e tuffati in acqua. Rigenerati dalla freschezza del fiume abbiamo raggiunto l’agriturismo di Flavio, abbiamo montato le tende e bivaccato con i prodotti tipici del luogo, abbiamo bevuto ottimo vino e una particolarissima grappa a suon di chitarra e canti. La sera quando sono tornato in tenda ero un po’ brillo ma felice.
Giorno 02: che accoglienza!
Kalabria Coast to Coast – Tappa 2: Petrizzi- Monterosso Calabro
Questa mattina ci siamo svegliati affamati e dopo una bella colazione, abbiamo smontato le tende e ci siamo rimessi in cammino direzione Bosco di Monterosso a circa 20 Km.
Dopo aver superato il fiume iniziamo a percorrere un luminoso campo di grano con enormi balle di fieno fino a giungere ad una vecchia ferrovia senza binari, passando per un tunnel.
Si tratta della vecchia stazione di San Vito sullo Ionio che ormai è solo un rudere purtroppo.
Dopo pochi chilometri raggiungiamo la chiesa del paese e visitiamo la filanda, una vecchia zona artigianale e acquistiamo degli ottimi prodotti locali ma soprattutto tanta carne per sfamarci la sera: salsicce piccanti, costate di maiale con il loro grasso e cotica, uova paesane da cucinare con la pancetta calabrese per una carbonara con i fiocchi. Per il pranzo del giorno dopo invece ci siamo affidati alla salumeria di Bruno e ai suoi panini ricchissimi di affettati, salumi, verdure sott’olio e formaggi locali, tutte prelibatezze di ottima qualità. Inoltre Bruno ci ha regalato acqua e frutta fresca in abbondanza, un gesto che ha riempito il nostro cuore di gioia…
Non c’è che dire l’accoglienza dei calabresi supera ogni immaginazione
Riprendiamo a camminare, fa molto caldo e il sole arde nel cielo ma dopo un po’ di chilometri ecco che la magia del cammino ci fa un altro bellissimo regalo. Quando fa molto caldo e sai che devi affrontare tanti chilometri e sei stanco, hai male ai piedi e alla schiena per il peso che reggi sulle spalle, capisci cosa sono le cose veramente importanti. Dei possenti alberi di ciliegio lungo il nostro cammino ci hanno regalato dei frutti dolcissimi e succosi che ci hanno rigenerato. Raggiungiamo il lago Acero, una zona ombreggiata da una bellissima pineta, con tanto di tavoli e fontana. Qui decidiamo di fermarci per un gustoso pranzo al volo.
Dopo un po’ di riposo proseguiamo attraversando i fitti boschi di Monterosso e ammirando la natura incontaminata che ci circonda, sembriamo tante formichine dinnanzi alla possenza di questi alberi che con la loro ombra ci riparano dal sole rovente delle due del pomeriggio ma noi siamo felici perché camminiamo al fresco. Piano piano raggiungiamo la sommità più alta e iniziamo ad intravedere il Mar Tirreno. Siamo adesso in località Pozzetti, un’area attrezzata con una fontana, tavoli, panche, barbecue e giostrine per bambini, un’oasi di pace e soprattutto di frescura. Li ho fatto uno dei bagni ghiacciati più rigeneranti della mia vita.
Dopo aver organizzato il campo base, fatto scorta di legna e montato le tende abbiamo iniziato a cucinare e ci siamo deliziati con quasi due chili di carbonara molto piccante.
Sono le 23,00 e sono nel silenzio della mia tenda, la schiena inizia a darmi un po’ di fastidio, il peso che ho caricato sulle mie spalle è tanto, anche Kashia ha dei dolori ai fianchi e i piedi di Davide sono caldissimi ma siamo felici perché il cammino ci sta donando ogni giorno emozioni e soddisfazioni sempre maggiori. Domani mattina spero di trovare una crema idratante.
Giorno 03: Arrivo a Pizzo!
Kalabria Coast to coast – Tappa 3: Monterosso Calabro – Pizzo
Stamattina la sveglia è stata molto originale. Alle 5,40 abbiamo iniziato a sentire un forte rumore. Esco dalla tenda e vedo dei boscaioli con motosega che tagliano gli alberi. Leo grida;”alberoooo” e fa scappare tutti dalle tende, poi ci guardiamo e ridiamo come matti.
Dopo una golosa colazione continua il nostro cammino.
Iniziamo una ripida discesa, prima un sentiero nel bosco e poi appena arrivati su strada asfaltata raggiungiamo il meraviglioso borgo di Monterosso Calabro, tra ampie e spettacolari vedute sul lago Angitola ed il Mar Tirreno. Monterosso Calabro è un piccolo angolo della Calabria arroccato che racchiude in se tutta la bellezza e il fascino di questo territorio. Passeggiando tra le vie del borgo ci inoltriamo in caratteristici vicoletti nei quali abbiamo trovato disegnati con colori vivaci alcuni giochi di strada che facevamo da bambini. Un tuffo nel passato…
Appena lasciamo il paese incontriamo un simpatico personaggio molto bizzarro che ci ha invitato tutti a salire sul retro del suo APE e mentre lui guidava all’impazzata, cantavamo tutti a squarciagola le canzoni in dialetto calabrese. È stato molto divertente.
Il nostro cammino continua fino al lago di Angitola un lago creato artificialmente con una diga di sbarramento sull’omonimo fiume. È immerso in un’oasi naturalistica di inestimabile valore ambientale, ricoperta da boschi ricchi e folti, con un immenso patrimonio di flora e di fauna, affidata in gestione al WWF Calabria. Attorno al lago sono prevalenti oliveti e macchia mediterranea. Infatti, lungo il sentiero che costeggia il lago è possibile notare casettine di legno per l’osservazione delle varie specie di uccelli presenti in quest’area.
Decidiamo di pranzare sotto i pini e dopo l’immancabile caffè ci rimettiamo in cammino e iniziamo una dolce salita fiancheggiando una gigantesca quercia di sughero.
Dopo l’ultima salita camminiamo su un altopiano tra campi di grano e vecchi ruderi. Mentre salutiamo il massiccio montuoso di Monterosso verso est, iniziamo a vedere la lunga spiaggia di Pizzo Calabro verso ovest. Finalmente ci siamo, la vista del Mar Tirreno ci riempie di gioia. Inoltre abbiamo fatto un incontro molto speciale. Abbiamo conosciuto Lorenzo Borseggia, il presidente del Kalabria Trekking e ideatore di questo fantastico cammino. Ormai siamo stanchissimi, i miei acciacchi alla schiena causati dal troppo peso sulle spalle, il male ai piedi di Davide che ci ha costretto a fermarci più volte, solo Kascia fortunatamente è riuscita a stare meglio superando le difficoltà iniziali ma la meta è vicina, dobbiamo raggiungere la spiaggia di Pizzo Calabro prima del tramonto. Arrivati a Pizzo abbiamo gustato l’immancabile tartufo, abbiamo visitato il Castello Aragonese e sorseggiato una birra ghiacciata in spiaggia guardando il sole che si immerge nel mare.
Mio caro diario che mi hai accompagnato durante questo cammino e sei stato la mia memoria tutte le sere prima di addormentarmi, posso dirti che questa esperienza è stata indimenticabile. Ho attraversato luoghi incantati camminando tra spiagge; colline; monti; boschi dove la natura fa ancora da padrona e ho visitato borghi dove il tempo pare si sia fermato.
Caro diario ti dirò di più… io questo cammino lo voglio rifare perché voglio farlo conoscere a tanti altri amici magari con uno zaino più leggero….
Alla prossima avventura!
Giovanni Desiderio
(il cammino è stato percorso tra fine maggio e inizio giugno)