Nel cuore delle Marche: Matteo e il suo Cammino dei Forti
Cosa spinge una persona a lasciare tutto per qualche giorno e perdersi tra sentieri, borghi e antiche fortezze? Matteo ha trovato la risposta sul Cammino dei Forti, un itinerario di 110 km che attraversa il cuore delle Marche. Tra salite che tolgono il fiato, panorami che lasciano senza parole e incontri indimenticabili, ogni passo è diventato un racconto. Preparatevi a seguirlo nella sua avventura fatta di natura, storia e emozioni che solo un cammino sa regalare.
Incuriositi dal nome del cammino e dalle recensioni su Internet, circa un mese e mezzo fa abbiamo deciso di pianificare e intraprendere il Cammino dei Forti. Questo percorso ad anello si estende per circa 110 km ed è composto da cinque tappe. Il punto di partenza e di arrivo è il comune di San Severino Marche. Oltre a essere estremamente panoramico, questo tragitto tocca numerosi siti storici (antiche fortezze e borghi) di grande interesse.
Tappa 01: San Severino Marche – Crispiero
16.7 km, 832 m. di dislivello positivo
Arriviamo in tarda mattinata a San Severino, durante il mercato; la frenesia quotidiana viene cancellata nel giro di pochi chilometri. All’altezza del primo forte ci sono bambini chiassosi che giocano e si rincorrono, poi nulla. Da qui in poi trionfano la natura, la pace e la serenità.
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Arriviamo in prossimità di diverse pale eoliche, dove il vento e il conseguente rumore delle stesse la fanno da padrone. In tutta questa situazione il paesaggio è spettacolare, con contrasti di colore tra le nuvole scure e gli squarci di sole. Questa prima tappa scorre veloce fino al nostro arrivo a Crispiero, dove pernottiamo nell’accogliente “Casetta sul Bosco”.
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Tappa 02: Crispiero – Variante Rotis – Rastia
32.48 km, 1260 m. di dislivello positivo
In questa tappa incrociamo altri due forti, rispettivamente a Castelraimondo e Gagliole. Dopo aver attraversato quest’ultimo, entriamo nella riserva del Monte San Vicino e Monte Canfaito. Saliamo su bellissimi prati verdi con ampie vedute sulla vallata circostante, ma ancora una volta è il vento a dominare. Questa tappa è molto lunga e impegnativa dal punto di vista fisico. Al bivio scegliamo di intraprendere la Variante Rotis e arriviamo al B&B Grimaldi parecchio stanchi.
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Cecilia Mercadante, conosciuta come apiedi_ilmondo, ha scritto un blog sui 5 motivi per cui dovresti percorrere il Cammino dei Forti! Leggilo qui.
Tappa 03: Rastia – Monte San Vicino – Elcito
19.91 km, 1500 m. di dislivello positivo
Questa è stata la tappa più impegnativa, ma anche la più bella del cammino. Partiamo da Rastia e saliamo verso il Monte San Vicino (1.479 m), la vetta più alta della provincia di Macerata. In cima il panorama è spettacolare e spazia dall’entroterra fino al Monte Conero e al Mare Adriatico. Purtroppo le forti raffiche di vento ci costringono a scendere velocemente. Successivamente, dopo aver scalato un’altra vetta (Monte Faldobono), ci addentriamo tra i nobili faggi di Canfaito.
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Vuoi camminare nelle Marche? Scopri nel nostro articolo tutti gli altri cammini presenti in questa splendida regione!
Dopo un’ultima cima (Monte Pulcino), iniziamo a scendere e scorgiamo in lontananza il borgo del silenzio di Elcito, il “piccolo Tibet delle Marche”. Arrivati in questo borgo, la sensazione è bellissima. Qui il tempo sembra essersi fermato: nessuna persona presente, solo antiche case in pietra e un panorama mozzafiato sulla vallata circostante. Stiamo fermi diverso tempo ad ammirare questa bellezza. Qui la natura ha vinto sull’uomo.
Tappa 04: Elcito – Loc.Gaglianvecchio
19.16 km, 598 m. di dislivello positivo
Il meteo purtroppo non è buono. Partiamo sotto una leggera pioggia che, per fortuna, cessa nel giro di un’ora. Passiamo altri due forti (Aliforni e Serralta, quest’ultimo molto particolare a mio avviso) e ci dirigiamo, purtroppo, su strada asfaltata verso il nostro agriturismo. Un po’ per il meteo, un po’ per i lunghi tratti asfaltati, questa tappa è quella che ci è piaciuta di meno. A poco più di un chilometro dal nostro agriturismo, la pioggia riprende in maniera fitta, ma per fortuna siamo quasi arrivati.
Tappa 05: Loc.Gaglianvecchio – Pitino – San Severino Marche
21.09 km, 657 m. di dislivello positivo
Il mattino si apre benissimo: uno splendido sole ci avvolge e il panorama sulla vallata sottostante è immenso. Ci avviamo velocemente verso Pitino, ultima fortezza di questo cammino. Questa fortezza è una vera chicca: osserviamo da vicino la torre, l’antica chiesa e le mura perimetrali. Il panorama spazia ampio sulla vallata e si estende fino alla catena dei Sibillini.
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Purtroppo il tempo inizia ad annuvolarsi e a peggiorare rapidamente; ci avviamo velocemente, optando per la Variante del Glorioso. Gli ultimi chilometri in discesa scorrono velocemente, accompagnati dai pensieri e dalle sensazioni positive che questo cammino selvaggio ci ha trasmesso. Anche se solo per pochi giorni, questo itinerario ci ha permesso di staccarci dalla materialità e dalla vita quotidiana.
San Severino si avvicina sempre di più. Ritiriamo la credenziale e scambiamo due parole con i ragazzi della bottega di Artisan. Ora la mente è già proiettata verso altri cammini, obiettivi, sfide, cime, viaggi e avventure.