Cammino di San Cristoforo - La Pedemontana
Cuore pulsante del Cammino di San Cristoforo, la Pedemontana è un viaggio che invita a scoprire il Friuli Occidentale con occhi nuovi, attraversando un territorio dove storia, natura e tradizioni si incontrano per regalare emozioni indimenticabili.
La Pedemontana è uno dei tre percorsi del Cammino di San Cristoforo, un itinerario di oltre 350 km che attraversa 25 comuni del Friuli Occidentale. È un viaggio attraverso paesaggi spettacolari, storia e tradizioni, dove l’arte e la natura si fondono con le testimonianze di una cultura millenaria.
Il cammino si snoda tra due Siti UNESCO – il sito palafitticolo del Neolitico di Palù di Livenza e le Dolomiti Friulane – e include luoghi di rara bellezza come i Magredi e i borghi storici della pedemontana, arricchiti da castelli, chiese e tracce di un passato che va dalla preistoria all’archeologia industriale. È un percorso che invita a immergersi nella biodiversità del territorio e a incontrare le comunità locali, la cui accoglienza rende l’esperienza ancora più speciale.
Il Percorso Pedemontano
La Pedemontana si estende per oltre 150 km, collegando Caneva a Spilimbergo in 9 tappe. È il cuore del Cammino di San Cristoforo, un itinerario che attraversa i due grandi fiumi simbolo del Friuli occidentale: il Livenza e il Tagliamento.
Il Livenza, un tempo ponte naturale tra il Veneto e il Friuli, e il Tagliamento, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa, definiscono un percorso che unisce paesaggi, sapori e storie. Questo tratto pedemontano segue una dorsale che apre lo sguardo su colline e montagne, punteggiate di borghi e borgate. I paesi, separati da boschi e sentieri, raccontano una molteplicità culturale che si riflette nei dialetti, nell’architettura e nelle tradizioni locali.
Tra natura e cultura
Lungo la Pedemontana, scoprirai una biodiversità unica e paesaggi modellati nei secoli dai fiumi. Colline, valli e torrenti custodiscono storie e leggende, come quelle delle agane, spiriti delle acque che ancora popolano l’immaginario locale.
Oltre alla bellezza naturale, il percorso offre un’autentica esperienza enogastronomica: piatti e vini che riflettono il legame profondo tra la creatività degli abitanti e la ricchezza della terra. La Pedemontana è un viaggio attraverso storia, natura e tradizioni che trasforma ogni passo in un’esperienza indimenticabile.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
159,3 km -
Tappe:
9 -
Partenza:
Caneva -
Arrivo:
Spilimbergo -
Tipologia:
lineare -
Tema:
spirituale | storico | arte-e-cultura -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno | inverno -
Periodo ideale:
Tutto l'anno
STORIA
Il Cammino di San Cristoforo in Friuli Venezia Giulia, nasce nel 2018 per la felice intuizione della dott. ssa Forestale Luisa Cappellozza e dell’Architetto Giorgio Viel, con il desiderio di creare connessioni tra le valli già servite dalla ferrovia pedemontana e dalla ciclabile FVG3, valorizzando le bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche del territorio, dal Livenza al Tagliamento, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
Montagna Leader ha subito colto l’opportunità di dare spazio a questo progetto investendo in idee e professionalità e oggi come ente gestore del Cammino coordina le varie iniziative, mettendo al centro gli operatori economici, culturali e le comunità sempre più aperte ad accogliere i camminatori.
Il Cammino di San Cristoforo è iscritto sul Registro dei Cammini FVG e nel Catalogo dei cammini religiosi italiani del Ministero del Turismo.
È dedicato a San Cristoforo, il protettore di viandanti, pellegrini e camminatori che con il suo bastone guada il fiume portando in spalla il Bambino (Cristoforo=portatore di Cristo). È raffigurato all’esterno e all’interno di molte chiese che si trovano lungo il cammino e in prossimità dei guadi, per proteggere e accogliere benevolmente chiunque si metta in viaggio.
Le oltre 100 chiese e pievi presenti offrono al pellegrino momenti di spiritualità e raccoglimento in luoghi ameni e oasi di pace. Ognuna conserva un vasto patrimonio di opere d’arte, frutto di una secolare scuola pittorica e scultorea che ha raggiunto gli apici con maestri quali Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, Pomponio Amalteo, Gasparo Narvesa, Giovanni Francesco dal Zotto detto Gianfrancesco da Tolmezzo, Marco Tiussi da Spilimbergo, Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte, il Ghirlanduzzi.
FONTI D'ACQUA
Presenti in abbondanza lungo il Percorso Pedemontano, tutto il percorso passa per paesi e borgate.
SERVIZI
In ogni tappa vi sono piccoli centri abitati in cui trovare piccoli negozi di alimentari o supermercati. C’è anche la possibilità di acquistare prodotti tipici e locali direttamente nelle aziende che si trovano lungo il cammino.
FARMACIE:
- Stevenà di Caneva (2)- Polcenigo (2)
- Polcenigo (2) – Budoia (1) – Aviano (3)
- Aviano (3) – Malnisio di Montereale Valcellina (1)
- Malnisio di Montereale Valcellina (1) – Maniago (3)
- Maniago (3) – Frisanco (1) – Meduno (1)
- Meduno (1) – Travesio (1)- Castelnovo del Friuli (1)
- Castelnovo del Friuli (1) – Clauzetto (1)- Anduins di Vito d’Asio (1)
- Anduins di Vito d’Asio (1) – Pinzano al Tagliamento (1)- Valeriano
- Valeriano – Spilimbergo (4)
SEGNALETICA
La segnaletica del Cammino di San Cristoforo è chiara e ben organizzata, per accompagnarti passo dopo passo lungo il percorsio. Ecco cosa troverai:
- Direzionali: tabelle di 20×10 cm con sfondo marrone e il colore del percorso che stai seguendo (giallo per la Pedemontana, verde per il Percorso Magredi, azzurro per l’Anello Val Meduna). Ogni tabella include il logo del Cammino e una freccia direzionale accompagnata dalla località da raggiungere.
- Segnavia: tabelle di 10×15 cm con sfondo del colore del percorso. Anche queste riportano il logo del Cammino e spesso sono fissate su pali o alberi, seguendo la loro forma naturale per integrarsi nell’ambiente.
- Borchie: piastre in bronzo di 11 cm di diametro, con il logo e la freccia direzionale in rilievo. Questi segnavia particolari si trovano in luoghi dove mancano supporti tradizionali e sono fissati su muri o direttamente sul fondo stradale.
FONDO STRADALE
64% asfalto
36% sentiero/sterrato
Il percorso si sviluppa su:
33% strade inibite a traffico veicolare
55% strade a scarso traffico veicolare
CREDENZIALI
MANDIpass è la credenziale del Cammino ed è gratuita.
Reperibile presso l’ufficio di PromoTurismoFVG di Pordenone, gli uffici IAT di Maniago, Spilimbergo, Toppo di Travesio, Tramonti di Sopra, l’Albergo Diffuso di Clauzetto, Polcenigo, Vivaro, Tramonti di Sotto e la Cooperativa di Comunità Insieme di Meduno.,
CONTATTI
Associazione Montagna Leader Scarl
Via Venezia, 18/c
33085 Maniago (Pn)
gal@montagnaleader.org
tel. 0427 71775
TAPPA 01
Tappa 01: Stevenà – Polcenigo
Lunghezza: 18,7 km
Il percorso inizia rivelando due gioielli di straordinaria bellezza e importanza storica: il sito UNESCO del Palù di Livenza, uno dei più antichi siti palafitticoli d’Italia risalente al 5000 a.C., e il Parco Rurale Naturalistico di San Floriano, oasi verde che coniuga natura, biodiversità e iniziative culturali.
Lungo il cammino, il paesaggio collinare, arricchito da olivi e piante locali come il figomoro di Caneva, ti accompagnerà dolcemente. Dal Palù di Livenza, con il suo fascino millenario, raggiungerai il Parco di San Floriano, luogo di pace e valorizzazione delle tradizioni agricole locali.
Non mancano tracce della cultura locale, come il Santuario della Madonna del Persego a Stevenà, legato ai culti popolari, e i resti del castello medievale di Caneva, che offrono una vista mozzafiato sulla pianura friulana e veneta.
Polcenigo, iscritto tra i “Borghi più belli d’Italia”, conclude il tratto con il suo fascino unico: antiche case di sasso, ville nobiliari, stretti vicoli e il Livenza che attraversa la piazza principale. Qui, echi di Medioevo e Rinascimento si intrecciano con l’architettura veneziana, in un borgo che oggi è un richiamo per turisti da tutto il mondo.
TAPPA 02
Tappa 02: Polcenigo – Aviano
Lunghezza: 15,7 km
Partendo da Polcenigo, uno dei borghi più belli d’Italia, il cammino ti conduce lungo il suggestivo sentiero del Gor, un luogo immerso nella natura tra boschi e corsi d’acqua, lontano dal ritmo frenetico della modernità.
Proseguendo, raggiungerai la chiesa di Santa Lucia di Budoia, situata su un colle panoramico che domina la pianura. Dopo una pausa rigenerante, scenderai verso Budoia con le sue caratteristiche case di sassi, e avrai la possibilità di visitare la frazione di Dardago, un piccolo gioiello da esplorare.
La tappa si conclude a Castel d’Aviano, un borgo intriso di storia medievale, con antiche fortificazioni e una piazza tranquilla che invita a una sosta rilassante, magari in una vecchia osteria locale.
TAPPA 03
Tappa 03: Aviano – Malnisio
Lunghezza: 22,9 km
Lasciato il centro di Aviano con il suo Duomo dedicato a San Zenone, il cammino risale verso la Pedemontana. Attraverso un breve sentiero nel bosco, raggiungerai il Colle San Giorgio, un luogo di quiete con un ampio prato e una chiesetta panoramica che offre vedute sulle Prealpi e sulla pianura.
Proseguendo, il percorso ti porterà al Santuario della Madonna del Monte a Marsure, un’oasi di pace immersa nella natura. Circondato da colline, boschi e campi coltivati, attraverserai il tratto tra Giais e Grizzo, ricco di suggestioni rurali che evocano un passato autentico. La tappa si conclude a Malnisio, a pochi passi dalla bellezza della natura e della storia del territorio.
TAPPA 04
Tappa 04: Malnisio – Maniago
Lunghezza: 9 km
Dopo aver superato il centro di Montereale, fermati a visitare la chiesa di San Rocco, protettore dei viandanti e dei pellegrini, con i suoi affreschi che meritano uno sguardo.
Il cammino ti porta poi verso un punto panoramico unico: il ponte sopra il Cellina, dove le acque smeraldo e turchesi trattenute dalla diga di Ravedis regalano una vista straordinaria. Da qui il sentiero CAI ti conduce in alto, offrendo uno spettacolo mozzafiato sui Magredi, una vasta pianura alluvionale simile a una steppa, un ambiente raro e prezioso nel nord Italia.
Proseguendo tra i boschi, il percorso scende dolcemente fino a Maniago, la “Città dei Coltelli”, dove si conclude la tappa.
Digressione anello di Grizzo
Lunghezza: 3,3 km
Questa breve digressione ad anello ti conduce alla Centrale Idroelettrica “Antonio Pitter”, un’opera di archeologia industriale dei primi del ‘900 che unisce funzionalità ed estetica, trasformandosi in un vero esempio di bellezza nel paesaggio.
Perfettamente conservata, puoi visitare le sue turbine, alternatori e altri macchinari originali, ma oggi la centrale è anche un polo culturale e scientifico, sede di mostre e laboratori per adulti e bambini. Un luogo che ha saputo evolversi da strumento di sviluppo industriale a spazio di crescita culturale e sociale, offrendo nuove energie al territorio.
Digressione Gravedai – Maniago
Lunghezza: 3,7 km
Questa digressione ti conduce a Maniago attraverso la natura incontaminata della Pedemontana. Bastano pochi passi per lasciare la strada principale e immergerti nei boschi delle Prealpi, dove i pendii offrono uno spazio perfetto per svuotare la mente e cogliere i dettagli che rendono unica questa terra: una roccia, un albero, uno scorcio di monte o un gioco di luce.
Tra le fronde degli alberi e radure improvvise, la vista si apre sul greto del Cellina, che taglia la pianura friulana con il suo segno deciso. Attraversando la Val Piccola, il cammino ti porta fino alle rovine del medievale castello di Maniago, un tempo presidio strategico contro gli invasori, oggi luogo di pace. Da qui, è solo un breve tratto per scendere verso la città.
TAPPA 05
Tappa 05: Maniago – Meduno
Lunghezza: 17,6 km
Maniago, la “Città delle Coltellerie”, merita una sosta per scoprire come, sin dal Medioevo, l’abilità artigianale e le acque del Colvera abbiano dato vita a una tradizione che prospera ancora oggi. Visita il Museo dell’Arte Fabbrile, dove modernità e tradizione si incontrano, e passeggia per il centro storico, ammirando il Duomo, un elegante esempio di architettura romanica.
Lasciata la città, il cammino sale nella suggestiva Val Colvera, una vallata che in primavera e autunno si veste di un’atmosfera magica, tra boschi e piccoli borghi intrisi di storie e leggende, come quelle delle agane, spiriti delle acque. La strada ti conduce a Poffabro, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, dove puoi perderti tra vicoli, case curate e panorami mozzafiato sulla valle.
Proseguendo, raggiungerai Frisanco, un altro gioiello della valle, simile ma con un fascino tutto suo, e poi Valdistali, fino alla piccola borgata di Preplans, un luogo che riflette il ritorno di chi cerca pace e bellezza in queste terre. Attraversato il fiume Meduna, raggiungerai infine Meduno, concludendo una tappa impegnativa ma straordinariamente affascinante.
TAPPA 06
Tappa 06: Meduno – Paludea
Lunghezza: 14,5 km
Dopo Meduno, il cammino scende verso la pianura, attraversando campi fertili e colline che si stagliano contro il profilo delle montagne. Tra queste, il Monte Valinis, celebre meta per gli amanti di deltaplano e parapendio, regala uno spettacolo di planate e volteggi, affiancati dai rapaci che popolano il cielo: grifoni, aquile, falchi, gheppi e poiane.
Lungo il percorso, incontrerai i resti del castello medievale di Toppo, un borgo iscritto tra i più belli d’Italia, che nasconde la sua bellezza nei vicoli e nelle antiche corti. Più avanti, la vista si apre su un gruppo di colli solitari, come sassi lasciati cadere da un gigante.
Proseguendo, giungerai a Travesio, dove potrai visitare la Pieve di San Pietro Apostolo, arricchita dagli affreschi del Pordenone e dalle sculture del Pilacorte. Dopo aver attraversato il torrente Cosa, alimentato dai canyon montani esplorati da speleologi di tutta Europa, il cammino riprende a salire nei boschi, fino a Vigna, frazione di Castelnovo del Friuli. Questo paese, con le sue oltre 30 borgate, offre un panorama unico dal colle con i resti del castello e dalla chiesa di San Nicolò, dove la vista abbraccia sia la pianura percorsa che quella che ti attende.
Digressione Almadis
Lunghezza: 1,9 km
Con una breve deviazione e un piccolo dislivello, puoi raggiungere la vecchia latteria di Almadis, un luogo che un tempo rappresentava un punto di incontro e trasformazione della semplice ricchezza locale.
Pochi passi bastano per immergersi in un dolce paesaggio soleggiato, circondato dalle borgate storiche che punteggiano i colli tutt’intorno.
TAPPA 07
Tappa 07: Paludea – Anduins
Lunghezza: 14,2 km
Questa tappa alterna salite e discese tra boschi e borgate, come Celante di Castelnuovo, fino a Clauzetto, il “balcone del Friuli”, da cui la vista si spinge fino al mare Adriatico. Qui, la chiesa di San Giacomo richiama una tradizione di pellegrinaggio risalente al 1700, legata alla reliquia del preziosissimo sangue di Cristo, a cui si attribuivano poteri miracolosi.
Attraversato il bosco, incontrerai l’antica pieve di San Martino, con affreschi, scritte e un altare del Pilacorte che raccontano i legami di questa terra con culture lontane. La tappa continua verso Vito d’Asio, borgo con caratteristiche case in pietra e selciati, fino a proseguire verso le alture circostanti.
TAPPA 08
Tappa 08: Anduins – Valeriano
Lunghezza: 12,8 km
Il cammino scende nella pianura, costeggiando il torrente Arzino con le sue anse, piccole spiagge e acque smeraldo, incastonate tra boschi e rocce. Questo luogo è perfetto per una pausa e un momento di contemplazione.
Proseguendo, raggiungerai Pinzano, dove una breve salita ti regalerà una vista unica sull’ampiezza del Tagliamento, uno dei pochi fiumi in Europa che scorre ancora nel suo alveo originale, simbolo di una natura selvaggia e incontaminata. Scendendo tra colline, boschi e ruscelli, arriverai infine a Valeriano.
Digressione Sacrario germanico di Pinzano
Lunghezza: 1,7 km
Una brevissima digressione ti porta al Sacrario germanico di Pinzano, una passeggiata che vale la pena di fare, per la visione panoramica che offre. Incontrerai un mausoleo rimasto incompiuto, creato per custodire le spoglie di soldati tedeschi e austriaci della Grande Guerra, che oggi diventa l’occasione per ammirare la vita rigogliosa e generosa attorno a te: nel Tagliamento che scorre selvaggio, nel paesaggio di monti e colline, di borghi e paesi, che raccontano di una pace oltre le guerre.
TAPPA 09
Tappa 09: Valeriano – Spilimbergo
Lunghezza: 8,5 km
L’ultima tappa del percorso è breve e in discesa, accompagnata da un ritmo lento e dalla quiete della campagna. A Valeriano, fermati per scoprire i vini autoctoni riscoperti di recente, da gustare direttamente nel luogo che li ha generati. Visita anche la Chiesa dei Battuti, riconoscibile dall’imponente affresco di San Cristoforo sulla facciata, con altre opere rinascimentali all’interno, tra cui quelle di Giovanni Antonio de Sacchis, detto “il Pordenone”.
Riprendendo il cammino, scenderai costeggiando il greto del Tagliamento fino a Spilimbergo, conosciuta come la “città del mosaico” per la sua celebre Scuola Mosaicisti del Friuli, di fama internazionale. Una volta arrivato, esplora le antiche vestigia della città, testimonianza di un importante passato commerciale e culturale rinascimentale, perfetto epilogo del cammino.