Curiosità
22 Gen 2025

I nove sistemi dolomitici

Le Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO, sono una delle catene montuose più affascinanti e iconiche al mondo. 

Situate nel cuore delle Alpi italiane, queste montagne sono celebri per le loro spettacolari formazioni rocciose. 

La loro fama si è consolidata nel tempo grazie alla loro bellezza unica e alla possibilità di praticare una vasta gamma di attività all’aria aperta, dallo sci e l’alpinismo al trekking e alla mountain bike.

Eppure in pochi sanno che le Dolomiti non sono un’ininterrotta catena di cime, bensì nove sistemi montuosi separati tra loro da vallate, fiumi e altri gruppi di montagne. 

Per renderti l’idea: immagina un grande “arcipelago di montagne” che si estende tra Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, coprendo 142.000 ettari. 

Sebbene ogni sistema dolomitico abbia le proprie caratteristiche uniche, le montagne sono strettamente interconnesse tra loro.

Esploriamo insieme i 9 sistemi dolomitici!

Carta dei 9 sistemi dolomitici

Pelmo-Croda da Lago

Sistema Pelmo – Croda da Lago

Localizzazione: Il sistema Pelmo – Croda da Lago si estende per 4.344 ettari interamente nella Provincia di Belluno,  tra la Valle del Boite, la Val Zoldana e la Val Fiorentina.

Al centro del sistema svettano il maestoso Monte Pelmo, conosciuto come il “Trono di Dio”, e la suggestiva Croda da Lago, che regala panorami spettacolari. 

Qui, la natura regna sovrana: laghi alpini cristallini, come il Lago Federa, si alternano a sentieri che invitano all’esplorazione e alla scoperta.

Da non perdere: 

  • Il sentiero ad anello attorno al Monte Pelmo: un percorso che permette di ammirare la grandiosità di questa montagna, divenuta simbolo dell’alpinismo dolomitico.
    Fu proprio il Monte Pelmo a essere scalato per la prima volta nel 1857 da John Ball, segnando una tappa storica per l’alpinismo.
  • Il Lago Federa: situato a 2.046 metri di altitudine, questo gioiello alpino incanta con la sua quiete e la bellezza delle sue acque limpide. Poco distante, il rifugio Croda da Lago “Gianni Palmieri” offre un punto di ristoro ideale per chi desidera godere appieno di questo spettacolo naturale.

Marmolada

Sistema Marmolada

Localizzazione: tra le province di Belluno e Trento, si estende per 2.208 ettari.

La Marmolada, nota anche come la “Regina delle Dolomiti”, con i suoi 3.343 metri, è il punto più alto delle Dolomiti. 

Qui trovi l’iconico ghiacciaio della Marmolada, oggi simbolo della lotta ai cambiamenti climatici.

Questa montagna è un simbolo di contrasti: alla base, dolci pendii verdi, punteggiati da prati e boschi, si contrappongono alle pareti calcaree che si slanciano in verticale verso il cielo. 

Sul versante nord si trova il più grande ghiacciaio delle Dolomiti, uno spettacolo naturale che si riflette nelle tranquille acque del Lago di Fedaia. 

A sud, invece, si erge una parete rocciosa di quasi 1.000 metri, amata dagli alpinisti per le sue sfide tecniche e mozzafiato, che sorge sopra i ghiaioni della Val Ombretta.

Da non perdere: 

  • La funivia della Marmolada: che porta i visitatori a oltre 3.000 metri di altitudine, Dalla cima, i visitatori possono godere di una vista panoramica incredibile.
    Qui, il Museo della Grande Guerra racconta la storia e le vicende belliche che hanno segnato queste montagne durante il conflitto mondiale.
  • La gola dei Serrai di Sottoguda, oggi “Riserva Naturale”, che si estende per circa due chilometri tra Sottoguda (l’ultimo villaggio della valle) e Malga Ciapela, ai piedi della Marmolada. 

Dolomiti Bellunesi: Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine

Sistema Dolomiti Bellunesi: Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine

Localizzazione: con i suoi 31.700 ettari, questo sistema è il secondo per estensione tra i nove. Questo vasto territorio si snoda tra le province di Trento e Belluno, offrendo una straordinaria varietà di paesaggi che vanno dagli altopiani rocciosi alle foreste rigogliose.

Tra le formazioni più celebri spicca l’Altopiano delle Pale di San Martino, un’immensa distesa rocciosa di circa 50 km² situata a oltre 2.500 metri di altitudine. 

Questo “deserto di pietra” si tinge di magici colori al tramonto, durante il fenomeno dell’enrosadira, quando le cime passano dall’arancio al rosso e al viola, prima di fondersi con il blu della notte.

Le Pale di San Lucano, meno frequentate rispetto ad altre aree dolomitiche, sono un rifugio per chi cerca pace e sentieri lontani dalla folla. 

Le Vette Feltrine, invece, con le loro dolci ondulazioni e i pascoli rigogliosi, rappresentano una scelta ideale per escursioni tranquille. Tra le cime più rappresentative di quest’area si trovano il Monte Vallazza, la Pietena e la Cima Dodici.

Da non perdere:

  • L’Altopiano delle Pale di San Martino: raggiungibile con la funivia Rosetta da San Martino di Castrozza, permette di esplorare un paesaggio lunare surreale.
  • La Valle di San Lucano: una grande foresta di conifere ricca di sorgenti, ideale per chi ama la tranquillità e il contatto diretto con la natura.
  • L’escursione al rifugio Dal Piaz e al monte Pavione: senza dubbio uno dei percorsi più suggestivi da intraprendere nelle Vette Feltrine. Durante la salita, si aprono panorami che spaziano dalla pianura sottostante all’intera Val Belluna, regalando una vista unica. Questo itinerario è un autentico balcone naturale che offre scorci sulle Pale di San Martino, la Val Primiero-Vanoi, la Marmolada, la catena del Lagorai e il Monte Avena.

Dolomiti friulane e d’oltre Piave

Sistema Dolomiti friulane e d’oltre Piave

Localizzazione: Questo sistema, quello più ad est tra tutti e nove, si estende nelle province di Pordenone e Udine, con una piccola porzione anche nella provincia di Belluno, per un totale di 21.461 ettari. 

Questo territorio racconta una storia antichissima, con rocce che si sono formate tra il Triassico e il Giurassico, che documentano le fasi finali dell’evoluzione dolomitica. Tra le sue peculiarità geologiche spiccano le orme di dinosauri del Triassico superiore, rinvenute in diversi punti del sistema, testimonianze uniche di un passato remoto.

La natura qui è potente e incontaminata, con tracce minime di presenza umana. 

Da non perdere:

  • Campanile di Val Montanaia: una spettacolare guglia rocciosa, raggiungibile con un trekking impegnativo ma suggestivo. Un luogo davvero iconico per gli appassionati di montagna.
  • Val Cimoliana: una valle incantevole che attraversa il cuore del sistema, ideale per chi cerca pace e paesaggi incontaminati.
  • Poffabro: uno dei borghi più belli d’Italia, Poffabro è famoso soprattutto per il fatto che durante il periodo di Natale ospita numerosi presepi realizzati artigianalmente da artisti locali. 
  • L’ecomuseo del Vajont: dedicato alla memoria della catastrofe avvenuta il 9 ottobre 1963, quando una frana dal Monte Toc si staccò provocando un’onda devastante nel lago artificiale del Vajont.
    L’evento causò la morte di circa 2.000 persone e distrusse i paesi circostanti, tra cui Longarone.
    Questo ecomuseo rappresenta non solo un luogo di memoria, ma anche un’opportunità per riflettere sulle lezioni apprese dalla storia, rendendolo una tappa imperdibile per chi visita le Dolomiti Friulane.

Dolomiti Settentrionali

Sistema Dolomiti Settentrionali

Localizzazione: il sistema delle Dolomiti Settentrionali è il più vasto dei 9 sistemi e si estende per più di 53.500 ettari, tra le province di Belluno e Bolzano, coprendo un’area che include alcune delle montagne più iconiche e spettacolari delle Dolomiti. 

Il simbolo indiscusso di quest’area sono le Tre Cime di Lavaredo, imponenti torri rocciose che attirano escursionisti e scalatori da tutto il mondo. 

Accanto a queste, si trovano i Cadini di Misurina, una zona meno conosciuta ma altrettanto suggestiva, ideale per chi desidera percorrere sentieri poco affollati e godere della bellezza selvaggia.

Da non perdere:

  • Il giro delle Tre Cime di Lavaredo, un’escursione ad anello di media difficoltà che permette di ammirare queste vette da ogni angolazione.
  • Il Lago di Braies, con le sue acque turchesi e il paesaggio circostante incantevole, è perfetto per passeggiate rilassanti o un romantico giro in barca.

Puez-Odle

Sistema Puez Odle

Localizzazione: esteso su 7.930 ettari, il sistema Puez-Odle si trova interamente nella provincia di Bolzano e rientra completamente nell’area protetta del Parco Naturale Puez-Odle, che si estende su una superficie più ampia rispetto al sistema dolomitico stesso.

Questa zona è celebre per i suoi paesaggi straordinari e una biodiversità eccezionale. La flora comprende specie rare come il rododendro nano, l’artemisia mutellina, il raponzolo di roccia e l’artiglio del diavolo, mentre la fauna spazia dalle marmotte ai camosci, dai cervi all’aquila reale e alla pernice bianca.

Da non perdere: 

  • Centro visite Puez-Odle: situato a Santa Maddalena, è il luogo ideale per approfondire la conoscenza della flora, della fauna e della geologia del Parco.
  • Sentiero Adolf Munkel: un percorso lungo 9,5 km, con un dislivello di 433 metri, perfetto anche per le famiglie. Considerato uno dei più belli delle Dolomiti, regala una vista spettacolare sulla natura circostante e offre un’esperienza rilassante immersi nella totale tranquillità.

Sciliar-Catinaccio, Latemar

Sistema Sciliar-Catinaccio, Latemar

Localizzazione: esteso su una superficie di 9.302 ettari, questo sistema è condiviso tra le province di Trento e Bolzano.

Il Sistema 7 può essere diviso in due sezioni distinte: il gruppo Sciliar-Catinaccio e il Latemar, accomunati da un incredibile insieme di cime aguzze, torri frastagliate e pareti rocciose che si tingono di rosa e rosso durante l’enrosadira, il fenomeno dell’arrossamento delle Dolomiti.

Per tutelare quest’area, che cominciava a essere troppo sfruttata, soprattutto a causa del turismo, nel 1974, è stato istituito il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio: il primo parco naturale della provincia di Bolzano, un esempio pionieristico di protezione ambientale.

Da non perdere: 

  • Salita alle Torri del Vajolet ed al Rifugio Passo Santner: un percorso iconico che però consigliamo solamente ad escursionisti esperti, che include tratti su roccette con cordini metallici per facilitare i passaggi. 
  • Il Rifugio Passo Principe: nel cuore del Catinaccio, su un importante crocevia di sentieri, questo piccolo rifugio è situato in una posizione strategica, a cavallo tra Sudtirolo e Trentino. Da qui, si gode una vista spettacolare sulla cima più alta del gruppo, il Catinaccio d’Antermoia (3.004 m)

Bletterbach

Sistema Bletterbach

Localizzazione: con appena 271 ettari, il sistema Bletterbach è il più piccolo tra i nove riconosciuti dall’UNESCO. Situato interamente nella provincia di Bolzano, è un vero e proprio canyon delle Dolomiti, che offre un viaggio unico nella storia della Terra.

Un vero e proprio canyon delle Dolomiti, il Bletterbach è un paradiso per i geologi e un’esperienza affascinante per chiunque voglia scoprire la storia della Terra.

Il canyon si è formato grazie all’azione erosiva del torrente Bletterbach, che ha scolpito strati di rocce di origine vulcanica. La gola raggiunge una profondità di oltre 400 metri, con una larghezza che varia dai 20-30 metri alla base fino ai 200-300 metri nella parte superiore.

Da non perdere: 

  • Centro visitatori di Aldino: il punto di partenza ideale per esplorare il canyon. Qui sono esposti reperti fossili come orme di dinosauri, conchiglie, piante e pesci fossilizzati, e si possono ottenere informazioni dettagliate sui processi geologici che hanno plasmato questa meraviglia della Natura.
    Sempre nel centro visitatori si potranno ottenere tutte le informazioni necessarie per organizzare la propria giornata.

Dolomiti di Brenta

Sistema Dolomiti di Brenta

Localizzazione: situato nella parte più occidentale delle Dolomiti, il sistema delle Dolomiti di Brenta si estende su 11.135 ettari, interamente in Trentino.

Questo territorio è caratterizzato da guglie e torri di dolomia, una roccia chiara e resistente che dona al paesaggio un aspetto imponente e affascinante.

La varietà di ambienti, che spazia da prati fioriti a pareti rocciose vertiginose, rende questa zona una meta ambita per escursionisti e alpinisti.

Da non perdere:

  • Il Sentiero delle Bocchette: un itinerario iconico per gli amanti delle alte vie e delle ferrate. Questo sentiero offre un’esperienza unica nel cuore delle Dolomiti di Brenta, che consigliamo però solo per escursionisti esperti.
  • Il Lago di Tovel: una vera gemma della Val di Non. Questo lago, famoso per le sue acque blu-verdi, un tempo si colorava di rosso a causa di un’alga oggi non più presente. La passeggiata attorno al lago è adatta a tutti, con un piccolo tratto attrezzato per facilitare il passaggio.
  • Le Cascate di Nardis: situate in una stretta gola, queste cascate spettacolari sono facilmente raggiungibili con un sentiero escursionistico adatto anche alle famiglie.
  • Il Cammino Orsi: un Cammino che collega i principali rifugi delle Dolomiti di Brenta, attraversando boschi, pascoli alpini, ponti sospesi e offrendo panorami meravigliosi su questo sistema dolomitico.

Ognuno dei Nove Sistemi Dolomitici racconta una storia unica, fatta di paesaggi straordinari e una grande biodiversità. 

Ora che li conosci tutti, hai davanti a te un ventaglio di esperienze meravigliose, che aspettano solo di essere vissute.

Quando decidi di esplorare le Dolomiti, però, ricorda che queste montagne sono fragili e preziose. Il tuo approccio può fare la differenza: scegli di visitarle con rispetto per l’ambiente. 

Ad esempio, segui sempre i sentieri tracciati per proteggere la flora e la fauna locali.

Se puoi, evita i mesi di alta stagione come luglio e agosto, e prediligi i periodi meno affollati. Non solo contribuirai a ridurre l’impatto del turismo di massa, ma potrai anche goderti la pace e la bellezza di questi luoghi in un’atmosfera più intima e autentica.

Le Dolomiti ti offrono tanto, ma è importante restituire altrettanto. 

Preparati con cura, vivi ogni sentiero con consapevolezza e lascia che queste montagne ti insegnino l’importanza della connessione autentica con la Natura e del valore della sua protezione.

Buoni passi!

Articolo di
Sara Massarotto