Diari
07 Set 2025

Massimo sulla Via Lauretana: tra Assisi e Loreto, un cammino che unisce persone e territori

Viaggiare a piedi è sicuramente il modo migliore per apprezzare e capire davvero il territorio in cui ci si trova.

C’è chi cammina per sport, chi per fede, chi per curiosità. Massimo, invece, lungo la Via Lauretana ha trovato molto di più: incontri inattesi, paesi che portano ancora le cicatrici del terremoto, sorrisi e abbracci che raccontano la forza dell’Umbria e delle Marche. Il suo diario non è un semplice resoconto di tappe, ma un mosaico di emozioni: dalle chiacchiere con gli agricoltori al ristoro improvvisato in piazza, dalle autorità che accolgono con calore ai bambini che regalano leggerezza al viaggio. Un cammino che diventa comunità, dove ogni passo lascia spazio a storie e riflessioni. Se cercate un racconto capace di farvi vivere la bellezza di un pellegrinaggio condiviso, Massimo vi porterà con sé – tra fatica, entusiasmo e la gioia di arrivare a Loreto con il cuore più leggero.

Introduzione

Dopo il cammino da Padova ad Assisi dedicato all’autismo e all’associazione Omphalos Autismo e Famiglie, decisi che avrei fatto un altro cammino per scoprire il territorio marchigiano. Da sempre credo al binomio persone–territorio: il carattere e il modo di essere delle persone dipendono fortemente dal luogo in cui abitano. Persone così belle devono per forza vivere in un ambiente meraviglioso! Fu così che, di rientro da un cammino ben più lungo e impegnativo, decisi di fare ancora quest’ultima fatica percorrendo la Via Lauretana.

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Tappa 01: Santa Maria degli Angeli – Spello

11 km

 La mia tappa di oggi inizia a metà pomeriggio: sono di rientro dall’aver camminato tutta la Via Francigena e, dopo svariati Flixbus, finalmente eccomi arrivato a destinazione pronto per la partenza. Sulla piazza della basilica trovo ad attendermi Walter, genitore di Emanuele – un ragazzo autistico dell’associazione – insieme alla troupe del TGR Umbria.

Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi

Raccontate le finalità di questo nuovo cammino e come opera Omphalos nelle Marche, è giunto il momento di partire. Su consiglio di Walter, visto l’orario, decido di seguire la pista ciclabile che mi condurrà a Spello. Strada facendo trovo la chiesa di Rivotorto: al suo interno si trova il Sacro Tugurio, resti di piccole costruzioni di pietra dove dimorò Francesco con i suoi compagni e dove tutto ebbe inizio. Dopo questa visita incombe l’ombra della sera: devo fare presto, mancano ancora alcuni chilometri per arrivare al convento dove passerò la notte.

Tappa 02: Spello – Colfiorito

29 km

Questa mattina non sono solo: a camminare con me c’è Walter. Prima di ripartire, un saluto in piazza con le autorità, una breve spiegazione del progetto che vado a sostenere con questo cammino, alcune foto di rito e si parte. Il tempo non è dei migliori, ma bisogna accontentarsi. Lasciamo Spello e le sue mura attraverso una delle tante porte del paese: inizia così questa nuova lunga giornata che mi condurrà a Colfiorito, molto vicino al confine con la regione Marche. Il tracciato è ben segnalato e interseca più volte altri cammini: si cammina tra ulivi e zone boscose, e le salite non tardano ad arrivare.

Cammin facendo ho modo di conoscere meglio Walter, l’associazione e i territori attraversati: viaggiare a piedi è sicuramente il modo migliore per apprezzare e capire davvero il territorio. A pochi chilometri dall’arrivo veniamo colti da un acquazzone piuttosto intenso: ci ripariamo, indossiamo il poncho e possiamo proseguire fino a fine tappa.

La zona di Colfiorito, come mi spiega Walter, oltre ad essere panoramica, è molto fertile e importante per parecchie colture di nicchia. Una volta arrivati e incontrato il presidente del consiglio comunale di Foligno, ci salutiamo: Walter torna verso la macchina con la bicicletta che aveva preventivamente lasciato lì. Questo cammino sta cominciando a riservarmi parecchie piacevoli sorprese… Sarà davvero diverso da quelli fatti fino ad ora.

Tappa 03: Colfiorito – Muccia

18 km

Dopo una notte di sonno ristoratore è giunto il momento di camminare questa terza tappa: chissà quante sorprese avrà in serbo per me… Ed ecco che la prima non tarda ad arrivare: squilla il telefono, è un messaggio WhatsApp di Fabrizio che mi chiede dove sono e di inviargli la posizione. Poco dopo mi arriva una foto sua e di Matteo con scritto “stiamo arrivando”. Mentre li attendo, vado in cerca di un bancomat e noto che le attività commerciali qui sono concentrate in un piazzale, una accanto all’altra, in strutture prefabbricate: Colfiorito fa parte dei 140 comuni del cratere sismico del 2016.

Questo cammino, oltre ad attraversare paesaggi meravigliosi, passa anche per paesi colpiti duramente dal terremoto: sarà meglio che cominci ad abituarmi, perché questo è solo l’inizio. Ecco arrivare Fabrizio e suo figlio Matteo: cominciamo a camminare per mano e in breve tempo arriviamo al cartello che sancisce l’entrata nella regione Marche. Ci salutiamo: io proseguo verso Muccia, mentre Fabrizio tornerà più tardi. Arrivo nel nuovo centro paese fatto di prefabbricati, dove trova posto anche il comune.

Dopo l’incontro con il sindaco e con il suo permesso ci addentriamo nella zona rossa: è un colpo al cuore, qui la vita sembra essersi fermata. Walter e Fabrizio mi raccontano com’era questo paese prima del sisma. Andiamo a mangiare qualcosa lì vicino e poi mi accompagnano in un eremo completamente ristrutturato con criteri antisismici che funge anche da struttura per incontri e seminari. Vado a dormire un po’ scosso…

Muccia

Tappa 04: Muccia – Tolentino

38 km

Tappa davvero molto intensa oggi, non solo per la sua lunghezza o per i numerosi incontri istituzionali, ma per il caleidoscopio di emozioni che ho vissuto. Dopo colazione si parte: il tempo è buono quest’oggi e una fresca temperatura mi accompagna per i primi passi. Arrivo a Camerino, città universitaria simbolo del terremoto 2016: il centro storico è transennato, ma la ricostruzione sembra avviata.

Campagne marchigiane

Qui incontro Walter, il sindaco e una referente di un’associazione nata nel 2016 come aiuto alle tante famiglie colpite dal sisma. Dopo una pausa proseguo tra colline, percorrendo una bellissima strada forestale in mezzo agli alberi, che per la stagione sono diventati di un caldo color ambra. Arrivo nei pressi del lago di Caccamo, dove ad attendermi trovo Fabrizio, Walter, altre famiglie dell’associazione e l’assessore alla cultura di Serrapetrona. In questa pausa ho il piacere di assaggiare la famosa Vernaccia, un vino davvero speciale.

Si riparte insieme: è bello percorrere qualche chilometro con loro, un cammino diverso dal solito, ma emozionante. Arrivati a Belforte del Chienti ci aspetta un meraviglioso ristoro organizzato dal comune. Dopo esserci rifocillati, si riparte verso Tolentino insieme ad altri genitori giunti lì. L’arrivo è davvero emozionante: la piazza del centro è gremita di persone, altri genitori dell’associazione e le autorità. Il sindaco tiene un discorso toccante. Dopo la visita della Basilica di San Nicola, ci dirigiamo al B&B. In serata trovo un’altra sorpresa: tantissimi genitori di Omphalos giunti da ogni dove per festeggiare questo cammino tutti insieme all’agriturismo. Si conclude così un’altra giornata molto significativa.

Tappa 05: Tolentino – Macerata

33 km

Un’altra lunga tappa mi attende. Raggiungo il centro città dove ho appuntamento con Walter: prendiamo un caffè e siamo pronti a partire. La tappa si sviluppa su strade secondarie tra le dolci colline marchigiane. Strada facendo Walter continua a raccontarmi la sua esperienza di genitore: una vita difficile e complicata, ma anche ricca di soddisfazioni per le piccole cose che spesso noi neurotipici diamo per scontate.

Segnaletica

Tra una chiacchierata e l’altra ecco apparire lo skyline di Macerata. Dopo qualche salita e discesa arriviamo nel centro vibrante della città, accolti dalla vicesindaco con delega alle politiche sociali e dai ragazzi di un’associazione locale. Dopo i saluti e le foto mi dirigo all’hotel prenotato per me, con appuntamento più tardi in centro per cenare insieme. Passo una bella serata parlando di tutto e di più: trovo che sia stato davvero un bell’incontro, non sono abituato a una politica così attenta al cittadino.

Tappa 06: Macerata – Recanati

21 km

Inizia la penultima tappa della Via Lauretana. Il tempo non è dei migliori e nuvoloni grigi si addensano all’orizzonte. Comincio a camminare in una ripida discesa: nelle Marche i paesi e le città sorgono molto spesso sulla sommità dei colli. Cammin facendo incontro un agricoltore incuriosito dal mio grande zaino: mi racconta che tutti gli anni centinaia di pellegrini compiono il pellegrinaggio Macerata–Loreto, una tradizione molto sentita qui.

Verso Montelupone

Proseguo e arrivo al teatro di Potenza Picena, dove vengo accolto dalle autorità e dai genitori di Omphalos. È un’occasione per fare il punto sul cammino e visitare questa meraviglia architettonica. La regione Marche è detta la regione dei 100 teatri proprio per l’eccezionale densità di teatri storici, la più alta al mondo! Riparto destinazione Recanati, arrivo a casa dell’amico Fabrizio e ho l’occasione di conoscere la sua famiglia. Dopo cena mi accompagna al B&B: ci rivedremo domani mattina per la tappa conclusiva!

Tappa 07: Recanati – Loreto

8 km

Dopo l’incontro con le autorità a Recanati, con breve visita al comune e foto di rito sotto la statua di Leopardi, è giunto il momento di partire con Fabrizio verso Loreto. Il tempo è splendido, sembra primavera. Il percorso è semplice: una passeggiata in discesa e falsopiano su strade secondarie asfaltate. Dopo qualche chilometro appare l’imponente basilica-fortezza di Loreto. Come di consueto, l’ultimo tratto è in salita per giungere in piazza, dove ci attendono autorità, gonfaloni e associazioni locali. Dopo discorsi e foto di rito, ho il piacere di visitare la basilica di Loreto: una rarità e luogo di culto davvero particolare. Che grande emozione! Si conclude così uno dei cammini più corti di Walking for Charity, ma sicuramente uno dei più partecipati ed emozionanti.

Iniziativa “Cammini Aperti” –  Iniziativa finanziata con il Fondo Sviluppo e Coesione, Piano Sviluppo e Coesione a titolarità del Ministero della Cultura, “I cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica – Azioni trasversali” di cui è beneficiario il Ministero del Turismo.

Articolo di
Massimo Pedersoli

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