
Cammino degli Aurunci
Il cammino degli Aurunci è un percorso nel cuore di un territorio poco conosciuto a sud del Lazio, i Monti Aurunci. 5 giorni di cammino , attraverso due parchi, il Parco Riviera di Ulisse e il Parco dei Monti Aurunci.
Un itinerario di 5 giorni e 115 km a piedi (150 km in MTB), tra il parco Riviera di Ulisse e il parco dei Monti Aurunci, nel Lazio meridionale. Dal borgo medievale di Minturno al castello Angioino Aragonese di Gaeta, il percorso regala viste spettacolari sul golfo di Gaeta, dal Vesuvio alle isole Pontine, con il monte Petrella (1.540 m) a dominare il paesaggio.
Un cammino impegnativo, da affrontare con il giusto allenamento, supportato dall’associazione Maremoto, che offre servizi logistici, trasporto bagagli e strutture convenzionate lungo le tappe.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
113.6 km -
Tappe:
5 -
Dislivello medio:
823 m -
Partenza:
Minturno -
Arrivo:
Gaeta -
Tipologia:
lineare -
Tema:
naturalistico | panoramico -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno | inverno
STORIA
Il territorio dei monti Aurunci si configura, già nel 1700, come terra di confine sospesa tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. Questa condizione ha influenzato profondamente lo sviluppo e l’identità di coloro che abitavano queste zone montane e, nello stesso tempo, vicine al mare.
Il paesaggio dei monti Aurunci ha subito una lenta e graduale trasformazione dovuta alle attività antropiche che hanno prodotto opere che hanno modellato il territorio come ad esempio i terrazzamenti e i muri a secco, detti macere, realizzati per la coltivazione di uliveti. La millenaria presenza umana sugli Aurunci è testimoniata ancora meglio dagli antichi monasteri e dai piccoli rifugi, dai resti di dimenticate città e dall’eco di passate leggende che segnano il territorio del parco.
Il territorio dei Monti Aurunci non è solo natura, ma anche storia, cultura e tradizioni che costituiscono la peculiarità di luoghi che conservano inalterato il proprio fascino
ACQUA
I Monti Aurunci sono un territorio carsico e sono numerose le sorgenti sparse per i monti. Con una deviazione della seconda tappa si può raggiungere Fontana Canale, in località Acquaviva c’è la sorgente Acquaviva e lungo la discesa della terza tappa Fontana di Tozze. Tuttavia nel periodo estivo tutte le sorgenti sono asciutte, quindi nella seconda, terza e quarta tappa, occorre portarsi una buona riserva di acqua (almeno 3 litri). Con la sosta al Rifugio Acquaviva è possibile richiedere acqua per il rifornimento prima della terza tappa. Al Santuario della Madonna della Civita c’e una fontana. Le fonti d’acqua lungo la prima e la seconda tappa non sono un problema perchè si passa nei borghi.
SERVIZI
Il Cammino attraversa i borghi a ridosso della catena dei Monti Aurunci dove è possibile trovare accoglienza e ristoro nei b&b e ristoranti convenzionati. È possibile contattare l’associazione che ha ideato il cammino per servizi: guida, noleggio mountain bike, trasporto bagagli, riduzione del percorso, assistenza, GPS
SEGNALETICA
Il Cammino degli Aurunci utilizza una segnaletica dedicata con una freccia rossa e il simbolo del viandante e/o del biker. La segnaletica è presente nei territori al di fuori del Parco degli Aurunci, dove invece è presente la segnaletica CAI. E’ vivamente consigliabile utilizzare un apparecchio GPS e richiedere le tracce del Cammino
PERICOLI
Non vi sono pericoli particolari se non quelli tipici dei percorsi di montagna non particolarmente difficili se non per brevissimi tratti. Soprattutto nel periodo primavera-estate sono frequenti gli incontri con greggi di capre protette dai cani pastori. È consigliabile evitare di avvicinarsi al gregge. Il parco è anche molto frequentato da cinghiali che, se non disturbati, generalmente si allontanano senza creare pericolo
IN TENDA
È possibile percorrere il Cammino in tenda utilizzando gli appositi spazi presenti sul percorso. Alcune strutture offrono opportunità di campeggio.
CREDENZIALE
I camminatori possono richiedere la credenziale del Cammino degli Aurunci, al costo di 5€, che consente l’utilizzo del circuito di accoglienza e ristoro in convenzione.
FONDO STRADALE
Il 70 % circa del percorso è su strade sterrate e sentieri. Il restante 30 % è su strade asfaltate a bassissima percorrenza. Per pochissimi tratti occorre attraversare la Strada Statale Appia
CONTATTI
L’associazione che ha promosso la realizzazione del Cammino è la A.S.D. Maremoto di Formia. Fornisce servizi di assistenza, guida, noleggio bike, trasporto bagagli, tracce GPS
Maria Letizia Grella 3396687913
E-Mail: il@camminodegliaurunci.org
TAPPA 01
TAPPA 01: Da Minturno a Spigno Saturnia Superiore
Partenza: Minturno
Arrivo: Spigno Saturnia Superiore
Distanza: 27.6 km
Dislivello: +703 m
Il Cammino ha inizio dalla piazza principale di Minturno, proprio sotto il Castello. Si percorrono le due strade principali, l’una parallela all’altra, che attraversano la parte più caratteristica del borgo. Una piccola sosta merita la Chiesa di San Pietro Apostolo (foto) e la Chiesa dell’Annunziata. Dalla piazza del Castello si prosegue in direzione Solacciano lungo una strada secondaria che scende verso Scauri. Proseguendo si raggiunge la costa e il Parco di Gianola dove è possibile ammirare i resti romani della Villa di Mamurra, la Grotta delle Janare, le cisterne antiche. (Verificare gli orari di apertura della Villa di Mamurra). Lasciato il parco alle spalle si inizia la salita verso Spigno Saturnia Superiore.
TAPPA 02
TAPPA 02: Da Spigno Saturnia Superiore a Località Acquaviva – Formia
Partenza: Spigno Saturnia Superiore
Arrivo: Località Acquaviva – Formia
Distanza: 22.6 km
Dislivello: +1492 m
La tappa più impegnativa e più panoramica del Cammino! Si raggiungeranno tre vette: Monte Petrella, Monte Sant’Angelo e Redentore. Percorso tutto montano tra sentieri CAI
Dalla piazzetta di Spigno Vecchio si procede sulla strada asfaltata verso il Campo di Calcio, superato il quale si raggiunge la caratteristica Sorgente La Ripa dove possiamo scorgere i resti degli affreschi della Chiesa rupestre della Madonna della Neve. la strada continua in salita verso i monti sul sentiero CAI n. 968. E’ un percorso impegnativo, soprattutto per il dislivello da superare. Dopo circa due ore di salita si raggiunge la Sella Stampaduro. Proseguendo a sinistra lungo lo stesso sentiero, dopo circa un’ora e mezzo di cammino nel bosco, si apre davanti a noi la dolina di Fossa Juanna. Dopo circa 500 metri, raggiunta la forcella di Fossa Juanna si segue a sx lungo il sentiero n. 963 che ci condurrà dopo poco sulla vetta di Monte Petrella.
Si prosegue lungo il sentiero n. 913 fino al Monte S. Angelo dove il panorama è davvero suggestivo. Attraversando il fitto bosco in direzione ovest seguendo il sentiero n. 961 e 962 si arriva alla cima del Monte Redentore dove possiamo ammirare la statua del Cristo Redentore e il panorama sull’intero Golfo, dal Vesuvio al Circeo.
Appena sotto il Redentore si prosegue lungo il sentiero CAI n. 960 dove poco dopo si può fare una sosta alla Chiesa di San Michele Arcangelo prima di proseguire in discesa fino al Rifugio di Pornito (che offre accoglienza per solo ristoro, ma occorre verificare apertura e prenotare) prima di proseguire per altri 2 km e mezzo lungo la strada sterrata per raggiungere la Località Acquaviva, meta della seconda tappa dove troverete accoglienza al Rifugio Acquaviva per pernotto e ristoro (su prenotazione).
TAPPA 03
TAPPA 03: Da Località Acquaviva – Formia a Madonna della Civita Itri
Partenza: Località Acquaviva – Formia
Arrivo: Madonna della Civita – Itri
Distanza: 21.4 km
Dislivello: +1035 m
Con le spalle al Rifugio Acquaviva si imbocca il sentiero a destra dopo l’omonima sorgente, il sentiero n. 955 che attraversa il bosco di Valle Cupa fino a un punto molto panoramico sul Golfo di Gaeta in località Ventosa.Proseguendo lungo lo stesso sentiero si raggiunge il bivio per Monte Tuonaco. Attenzione, occorre seguire la traccia e proseguire lungo un antico sentiero, una delle antiche “vie della neve” che seguono un canalone sotto Monte Tuonaco fino a raggiungere la caratteristica Valle di Sciro, con il suo paesaggio lunare ricco di doline carsiche. Si prosegue sul versante destro della valle fino a raggiungere la vetta di Monte Ruazzo e godere del panorama sul mare e le isole pontine con Ponza, Zannone, Palmarola e il promontorio del Circeo. Dalla vetta si imbocca il sentiero sul lato opposto, il n. 956 fino al bivio successivo dove si prosegue lungo il sentiero n. 956b. Attenzione, poco più avanti occorre girare sulla sinistra per proseguire sul sentiero n. 958. individuando un piccolo cancello, tipico dei pastori, dove è necessario aprire per il passaggio e poi richiudere. Si prosegue lungo un sentiero in discesa fino a Campello Vecchio e il Rifugio di Tozze (attualmente chiuso). Una carrareccia in discesa condurrà sulla via Civita Farnese dove si prosegue lungo il sentiero dei pellegrini, il n. 949, fino al Santuario della Madonna della Civita a Itri, meta della terza tappa.
TAPPA 04
TAPPA 04: Da Madonna della Civita Itri a Itri borgo
Partenza: Madonna della Civita – Itri
Arrivo: Itri borgo
Distanza: 21.6 km
Dislivello: +389 m
Dal Santuario della Madonna della Civita si scende verso il bivio per la via Civita Farnese. Poco prima si imbocca un sentiero sterrato sulla sinistra (sentiero Cai non ancora segnato). Dopo una discesa di circa 500 metri si prende a destra lungo un sentiero in salita che conduce fino ai Ruderi di San Vennitto. Da qui si proisegue lungo il sentiero n.919 fino all’Orto Botanico. Si prosegue lungo il sentiero n. 923 lungo la Foresta di Sant’Arcangelo fino ad imboccare la Via Appia dove girando a sinistra dopo pochi metri si gira a destra per la Via Appia Antica segnata con il sentiero n. 925. Si percorrono circa 2 km di strada antica, sull’antico basolato romano dove è possibile vedere i ruderi dell’antico Fortino di Sant’Andrea. Dopo un secondo tratto di Appia Antica si raggiunge il Cimitero di Itri e si prosegue sulla destra alle spalle del Cimitero per raggiungere un tratto della via Francigena che ci condurra a Itri paese, meta della quarta tappa.
TAPPA 05
TAPPA 05: Da Itri a Gaeta
Partenza: Itri
Arrivo: Gaeta
Distanza: 19 km
Dislivello: +498 m
Dalla piazza principale di Itri segui la via Appia fino al bivio per Sperlonga dove devi girare a sinistra. Dopo qualche km si devia a sinistra su una strada asfaltata in salita verso la località Le Vignole.
Proseguendo per alcuni chilometri, con il panorama verso il versante ovest, fai attenzione alle indicazioni (segnali del cammino) che ti faranno svoltare a sinistra su una strada secondaria che conduce verso l’antica via Greca. La strada asfaltata diventa sterrata e potrai scorgere gli antichi gradoni dell’antica via. Superati i gradoni, una deviazione verso destra ti conduce su una comoda carrareccia che scende verso Gaeta con vista su Formia e il Golfo di Gaeta. Alla fine della discesa siamo già nel territorio di Gaeta. Il percorso continua lungo antiche stradine fino ad arrivare al centro della città, attraversando Via Indipendenza, ricca di botteghe con prodotti tipici (da provare la Tiella di Gaeta). Prosegui verso Monte Orlando e raggiungi la Montagna Spaccata. Continuando a salire attraverserai le numerose batterie borboniche e potrai raggiungere la cima e il mausoleo di Lucio Munazio Planco. Il sentiero continua in discesa verso Gaeta Vecchia e il Castello Angioino Aragonese, meta del Cammino.
Qui merita una sosta la visita al Castello che, con la convenzione della credenziale, ha un costo di 5€
Cammino degli Aurunci
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