
CAMMINO DEI SETTE LAGHI
Un percorso a piedi di nel cuore del Trentino, immerso nella natura incontaminata della Valle dei Laghi, tra le montagne del Bondone e della Paganella. Un’esperienza di turismo lento tra laghi cristallini, borghi antichi, castelli medievali e tradizioni locali.
Il Cammino dei Sette Laghi è un cammino di cinque tappe immerso nella natura incontaminata. Questo itinerario si trova in Trentino, precisamente nella Valle dei Laghi, una piccola valle delle meraviglie, contraddistinta da una moltitudine di laghi, incastonata tra le catene montuose del Bondone e della Paganella; un vero e proprio gioiello, luogo ideale per tutti coloro desiderano trascorrere una vacanza attiva all’insegna di un turismo lento che rispetta l’ambiente, a contatto con la comunità ospitante. Un territorio in cui si incrociano saperi, sapori, tradizioni e paesaggi costellato da sette laghi, ciascuno con le proprie caratteristiche, antichi borghi e castelli medievali.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
83 km -
Tappe:
5 -
Partenza:
Sarche -
Arrivo:
Sarche -
Tipologia:
anello -
Tema:
storico | naturalistico -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno | inverno
STORIA
La Valle dei Laghi, dove si trova il cammino, si estende dalla soglia di Terlago fino al Basso Sarca in uno scenario naturale inedito composto da laghi, villaggi, antichi castelli, rilievi montuosi e collinari, e accompagna il camminatore nella discesa verso Riva del Garda. La Valle gode di una singolare varietà climatica che, declinando dal clima alpino a quello mediterraneo, offre un’ideale alternanza di ambienti naturali. Lo spettacolo offerto è un mosaico storico e naturalistico di inestimabile bellezza che accoglie il camminatore in ogni stagione dell’anno. Il cammino si snoda anche attraverso i coltivi della Nosiola dove, costeggiando i filari delle viti magistralmente disposti, degradanti dolcemente verso il fondovalle e contenuti da antichi muri a secco, ci viene restituito quel sapere passato tramandato con passione e diligenza di generazione in generazione.
SEGNALETICA
La segnaletica lungo il cammino è rappresentata dalla freccia standard SAT ovvero la segnaletica della Società degli Alpinisti Tridentini. Di solito sono frecce rosse o bianche/rosse con indicazioni di destinazioni, numeri dei sentieri e tempi di percorrenza;
Ci sono anche adesivi con il logo del cammino oppure disegni dello stesso logo su pietre.
SERVIZI
Ci sono supermercati sia alla partenza che nei paesi di Vezzano, Drena e Dro.
Sono presenti anche farmacie a Sarche, Vezzano, Dro e Pietramurata.
ACQUA
In tutti i paesi che si attraversano ci sono fonti d’acqua.
IN TENDA
Sono presenti due campeggi, uno alla fine della 1°tappa e uno alla fine della 4° tappa.
Per quanto riguarda le altre tappe, la tenda si può montare ma in zone appartate, in quanto è vietato campeggiare in libertà.
CREDENZIALE
Le credenziali esistono e hanno un costo di € 5,00. Contattare l’ente gestore per qualsiasi ulteriore informazione.
CONTATTI
La mail a cui rivolgersi per informazioni è info@camminodeisettelaghi.it mentre il numero della segreteria è 349-3365446.
Per ogni tappa, ci sono delle persone di riferimento a cui rivolgersi.
TAPPA 01
TAPPA O1: da Sarche a Monte Terlago
Partenza: Sarche
Arrivo: Monte Terlago
Distanza: 13,4 km
Dislivello: +588 m / – 145 m
Fondo stradale: strada asfaltata per circa 4,4 km, strada sterrata 0,8 km, sentiero 7,3 km; altro 0,9 km.
La tappa inziale del cammino porta da Sarche a Monte Terlago, risalendo il tratto più settentrionale della Valle dei Laghi. Nella parte iniziale, il paesaggio è dominato dalla pittoresca presenza dei laghi di Toblino e di S. Massenza; lungo il percorso ci si porta sempre più al cospetto dei ripidissimi versanti montuosi del Monte Gazza, del Canfedin e della Paganella, culminanti con impressionanti pareti rocciose. Lungo la tappa l’ambiente è molto diversificato e si presenta come un ricco mosaico di amene superfici lacustri, vigneti e campi, boschi di latifoglie e di conifere, prati da fieno e altro ancora. Il territorio è collinare, assai favorevole per l’agricoltura, con numerosi piccoli centri abitati tra cui Sarche, S. Massenza, Fraveggio, Lon, Ciago, Covelo e Monte Terlago. Questi insediamenti sono di antichissima origine e presentano una grande ricchezza di testimonianze storiche, architettoniche e artistiche.
La tappa, di media lunghezza, lascia il tempo per una consigliatissima visita ai centri abitati posti lungo il percorso, piccoli ma ricchi di testimonianze storiche, artistiche e architettoniche.
TAPPA 02
TAPPA O2: da Monte Terlago a Vezzano
Partenza: Monte Terlago
Arrivo: Vezzano
Distanza: 18 km
Dislivello: +272 m / – 590 m
Fondo stradale: strada asfaltata per circa 8,4 km, strada sterrata 1,5 km, sentiero 6,5 km; altro 1,6 km.
La seconda tappa ,nel primo tratto, si snoda sul pittoresco altopiano prativo di Prada, ai piedi del Monte Paganella, che incombe ad ovest con i suoi ripidi versanti. Si giunge quindi ai Laghi di Lamar, due piccoli ma pittoreschi bacini lacustri incastonati in boschi di conifere e faggi. Il percorso, con strade forestali, scavalca quindi il dosso boscato della Selva Faeda e discende al Lago di Terlago, un altro bacino di origine carsica soggetto naturalmente ad ampi sbalzi di livello. Il cammino, dopo aver toccato l’abitato di Terlago – ricco di testimonianze storiche e artistiche – scende dolcemente verso sud in un ambiente di campi e frutteti sulla pista ciclopedonale fino a raggiungere la meta di tappa, il paese di Vezzano.
Note al percorso: La frequentazione dell’orso bruno nell’area del primo tratto della tappa impone di fare attenzione alle istruzioni riportate sui cartelli segnaletici posti lungo il percorso e in particolare di tenere eventuali cani sempre al guinzaglio.
TAPPA 03
TAPPA O3: da Vezzano a Cavedine
Partenza: Vezzano
Arrivo: Cavedine
Distanza: 16,6 km
Dislivello: +801 m / – 684 m
Fondo stradale: strada asfaltata per circa 3,2 km, strada sterrata 0,4 km, sentiero 13 km;
La terza tappa è la più “montana” tra quelle del cammino, infatti nella sua prima metà si snoda sul versante occidentale del Monte Bondone affrontando un dislivello significativo, prima in salita e poi in discesa. La salita dal paese di Vezzano, lungo un sentiero immerso in boschi di conifere e latifoglie, permette di raggiungere il Lago di Lagolo, un incantevole piccolo bacino lacustre posto a 930 metri di altitudine. Dal lago, la successiva discesa porta a Madruzzo, minuscolo borgo raccolto ai piedi della rupe su cui troneggia l’omonimo antico castello. Il secondo tratto della tappa decorre con modesti dislivelli nella Valle di Cavedine, in parte lungo le strade che percorrono le campagne, in parte tra i radi boschi attraversati dalla cosiddetta “strada romana”. Il percorso fino a Cavedine è facile e ricco di elementi di interesse, sia per la componente naturalistica che per quella storico-culturale.
Note al percorso: La tappa è piuttosto impegnativa per via del dislivello, ma comunque lascia il tempo per visitare i piccoli ma interessanti paesi posti lungo il percorso. Per coloro che volessero evitare la salita fino a Lagolo c’è la possibilità di percorrere il tratto tra Vezzano e Madruzzo utilizzando i sentieri ben segnalati che percorrono la base del versante e passando dall’abitato di Calavino.
TAPPA 04
TAPPA O4: da Cavedine a Pietramurata
Partenza: Cavedine
Arrivo: Pietramurata
Distanza: 23,5 km
Dislivello: +376 m / – 635 m
Fondo stradale: strada asfaltata per circa 9,7 km, strada sterrata 0,9 km, sentiero 12,8 km;
Quarto giorno con la tappa più lunga tra quelle del percorso: si snoda nel suo primo tratto nella Valle di Cavedine e successivamente sul fondovalle della Valle dei Laghi, attraversando una grande varietà di situazioni paesaggistiche e ambientali. Da Cavedine il percorso si snoda dolcemente tra le campagne del fondovalle, toccando tranquilli paesini, fino a raggiungere Drena, guardata dall’alto dal suo antico castello. Da qua, il sentiero scende deciso il versante fino a portarsi nella zona di Dro, importante paese che viene raggiunto lungo la pista ciclopedonale. A Dro il cammino inverte la sua direzione puntando verso nord; con strade sterrate immerse tra boschi e campagne si arriva alla storica centrale idroelettrica di Fies e quindi alle Marocche di Dro, un’impressionante area collinare composta da un gigantesco accumulo di massi di frana. Il percorso tra le Marocche di Dro, importante area naturale protetta, segue sentieri pietrosi immersi in un paesaggio vegetale molto particolare, composto da pianti resistenti alla spiccata aridità del suolo. La tappa prosegue lungo le rive dell’incantevole Lago di Cavedine e poi tra i boschi di latifoglie e pini del Gaggio, raggiungendo quindi le campagne di Pietramurata, centro abitato che è la meta della tappa.
Note al percorso: La tappa è piuttosto lunga; per coloro che avessero necessità di accorciarla sono consigliabili due varianti, che bypassano la zona di Dro e si ricollegano con il tracciato del cammino più a nord. Entrambe le varianti partono dal punto in cui il sentiero che scende da Drena raggiunge il fondovalle principale, sul bordo meridionale delle Marocche di Dro. La prima variante attraversa da sud a nord le Marocche di Dro fino al lago di Cavedine utilizzando il sentiero didattico delle Marocche, ben segnato. La seconda variante risale invece la valle lungo la sponda sinistra della Sarca lungo la pista ciclopedona, fino alla centrale idroelettrica di Fies, presso la quale si ricollega al tracciato del cammino.
TAPPA 05
TAPPA O5: da Pietramurata a Sarche
Partenza: Pietramurata
Arrivo: Sarche
Distanza: 12,4 km
Dislivello: +165 m / – 164 m
Fondo stradale: strada asfaltata per circa 5,6 km, strada sterrata 1,3 km, sentiero 5,1 km;
La quinta e ultima tappa è relativamente breve e permette di concludere il percorso nel primo pomeriggio, avendo poi il tempo di effettuare eventuali rientri con tutta tranquillità. Il percorso lascia Pietramurata e si dirige a nord, utilizzando la pista ciclopedonale che decorre sull’argine sinistro del fiume Sarca; per strade di campagna tra frutteti e vigneti raggiunge poi il piccolo centro abitato di Pergolese e quindi prosegue per un buon tratto in piano lungo il Canale Rimone, sul bordo orientale della vasta Piana del Sarca. Dall’abitato di Pergolese il tracciato risale con strade sterrate tra boschetti e appezzamenti coltivati a vite, fino a scavallare il dosso e portarsi presso il paese di Calavino. Da Calavino, centro particolarmente ricco di testimonianze storiche, architettoniche e artistiche, il Cammino discende nella gola di Canevai ricalcando il Sentiero della Roggia di Calavino, tra spettacolari salti d’acqua e antichi mulini. Raggiunta la località Due Laghi, presso Padergnone, il tracciato percorre la riva nord ovest del Lago di Toblino terminando a Sarche, meta di tappa e conclusione del Cammino dei Sette Laghi.
Note al percorso: La tappa è piuttosto breve e permette di sostare opportunamente nei punti di interesse; merita particolarmente una visita il paese di Calavino, per via della ricchezza di testimonianze storiche, artistiche e architettoniche.