Cammino dell'Anima
6 giorni camminando alla scoperta della Sicilia, dal Santuario di Dinnammare alla basilica di Tindari
Il Cammino dell’Anima (dal Santuario di Dinnammare alla Basilica Santuario di Tindari in 6 giorni) si dipana per circa 125 km seguendo in parte la Dorsale dei Peloritani, detta anche strada militare o “regia trazzera”, un’antica via di comunicazione, usata probabilmente anche dai romani.
Inizia presso il Santuario di Dinnammare, sui colli messinesi, primo punto di riferimento del cammino, prosegue nei territori di Fiumedinisi, Mandanici, Antillo, Novara di Sicilia, Tripi, per poi dirigersi verso la costa e, attraverso il suggestivo Sentiero Coda di Volpe, raggiungere il Santuario di Tindari, secondo punto di riferimento e meta finale del cammino. Le tappe del percorso sono sei. È un viaggio che permette di assimilare profumi e colori del posto, assaporare i valori dell’ospitalità, entrare in contatto con la cultura locale e respirare l’autentica anima del territorio. Il Santuario di Dinnammare sorge sulla cima dell’omonimo monte alto 1127 m. La Basilica Santuario di Maria Santissima di Tindari o Santuario della Madonna Nera (Punto di arrivo) sorge sulla sommità del colle omonimo e domina i laghetti di Marinello inseriti in una Riserva Naturale Orientata.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
125 km -
Tappe:
6 -
Dislivello:
3700 m -
Partenza:
Messina -
Arrivo:
Patti -
Periodo ideale:
Aprile / Ottobre
STORIA
I Santuari Mariani di Dinnammare e del Tindari, da secoli sono meta di pellegrinaggi.
I numerosi borghi attraversati presentano una ricchezza notevole di storia e tradizioni. Alcune strade risultano utilizzate fin da epoche remote per gli spostamenti tra un versante e l’altro e da nord a sud della catena montuosa dei Peloritani.
FONTI D'ACQUA
Tutto il percorso presenta fonti d’acqua. Per ogni tappa, circa due punti d’acqua sorgiva potabile senza contare le numerose fontane all’interno dei borghi.
FONDO STRADALE
Fondo stradale: 70% sterrato, 30% asfalto
SERVIZI TAPPA PER TAPPA
In ogni tappa sono presenti almeno un alimentari, un bar e più luoghi dove mangiare e dormire come agriturismi, trattorie, albergo diffuso, e strutture religiose. Le farmacie sono presenti in tutti i borghi.
PERICOLI
Non si evidenziano pericoli a cui prestare particolare attenzione se non la prudenza di chi si muove in montagna.
SEGNALETICA
In fase di allestimento
CAMMINO IN TENDA
In Sicilia il campeggio libero non è consentito ma è consentito il bivacco (una notte) nei distretti forestali. Lungo il percorso sono presenti diversi spazi attrezzati con acqua dove poter bivaccare.
Informazioni fornite dall’Associazione Camminare i Peloritani
CREDENZIALE
Credenziali del Cammino dell’anima sono disponibili su richiesta con il contributo di 2 euro
CONTATTI
Associazione Camminare i Peloritani
Pasquale D’Andrea +39 3892537328 (Presidente)
Danilo D’Andrea +39 3474962311 (Vice Presidente)
Salvatore Arrigo +39 347 7384684 (Marketing e Comunicazione)
Giovanni Lombardo +39 3274764845 (consulente scientifico e tecnico)
Mail camminarepeloritani@yahoo.it
Pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/camminareipeloritani/
Sito Web: www.camminareipeloritani.it
TAPPA 01
Tappa 1: Santuario di Dinnammare (Colli Messinesi) – Contrada Rumanò (Fiumedinisi)
Lunghezza: 23,7 km
Dislivello: ascesa totale 387m, discesa totale 1036
Difficoltà: media
Fondo stradale: 90% sterrato, 10% asfalto
Dal Santuario di Dinnammare di Messina, da dove è possibile ammirare lo spettacolare panorama sullo stretto e i due mari, si imbocca il sentiero alle spalle del Santuario, punto più alto del monte 1127 m. Si scende fino a raggiungere la Dorsale dei Peloritanie, in un saliscendi, ammirando continuamente i panorami sui due versanti e sulle cime più alte si raggiunge la Valle del Nisi.
TAPPA 02
Tappa 2: Contrada Rumanò (Fiumedinisi) – Mandanici
Lunghezza: 16,5 km
Dislivello: ascesa totale 807m, discesa totale 842m
Difficoltà: difficile
Fondo stradale: 80% sterrato, 20% asfalto
Lasciando il torrente Fiumedinisi, si attraversa la contrada forestale Brunno, nel territorio del Bosco San Ferdinando, appartenente al comune di Nizza di Sicilia. Raggiunta Portella Riti si prosegue sulla sterrata verso valle, attraversando un territorio brullo e più volte colpito da incendi. Superato, sulla sinistra, un grande ovile con recinto in muretto a secco, si incontrano terreni coltivati a ulivo e vite.
TAPPA 03
Tappa 3: Mandanici – Contrada Silipà (Antillo)
Lunghezza: 23,5 km
Dislivello: ascesa totale 900m, discesa totale 800m
Difficoltà: difficile
Fondo stradale: 70% sterrato, 30% asfalto
Seguendo una sterrata forestale, si prosegue verso il Vallone di Misitano, attraversandolo in un tratto in saliscendi e coperto da bellissimi esemplari di pini, querce, castagni, lecci e platani, in un territorio visibilmente provato da frane e smottamenti.
TAPPA 04
Tappa 4: Contrada Silipà (Antillo) – Novara di Sicilia
Lunghezza: 24,2 km
Dislivello: ascesa totale 890m, discesa totale 780m
Difficoltà: difficile
Fondo stradale: 40% sterrato, 60% asfalto
Tappa caratterizzata dal più lungo tratto su asfalto, attraversa la dorsale peloritana per raggiungere il versante tirrenico costeggiando la scenografica Rocca Salvatesta.
TAPPA 05
Tappa 5: Novara di Sicilia – Basicò
Lunghezza: 15,5 km
Dislivello: ascesa totale 375m, discesa totale 630m
Difficoltà: media
Fondo stradale: 60% sterrato, 40% asfalto
Tappa che unisce due bei borghi attraversando il greto del torrente Novara e la caratteristica frazione di S. Cono.
TAPPA 06
Tappa 6: Basicò – Santuario della Madonna del Tindari (Patti)
Lunghezza: 17,3 km
Dislivello: ascesa totale 500m, discesa totale 587m
Difficoltà: media
Fondo stradale: 20% sterrato, 80% asfalto
Man mano che si scende di quota il Santuario del Tindari è sempre più vicino, suggestivo l’ultimo tratto che si affaccia sui laghetti di Marinello, conosciuto come Sentiero Coda di Volpe.