Cammino Mariano delle Alpi
Il Cammino Mariano delle Alpi è un progetto di grande valenza religiosa, culturale e turistica che nasce con l’obiettivo di realizzare un itinerario di trekking che, attraverso la Valtellina e toccando alcuni luoghi di devozione mariana della provincia di Sondrio, conduca fino al Santuario della Madonna di Tirano, proclamata nel 1946 da papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina”.
Scheda Tecnica
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Lunghezza:
91 km -
Tappe:
5 -
Durata:
5 giorni -
Tempo di percorrenza:
da 29h a 36h -
Partenza:
Piantedo -
Arrivo:
Tirano
STORIA
Il Cammino mariano delle Alpi è un progetto di grande valenza religiosa, culturale e turistica che nasce con l’obiettivo di realizzare un itinerario di trekking che, attraverso la Valtellina e toccando alcuni luoghi di culto mariano della provincia di Sondrio, conduca fino al Santuario della Madonna di Tirano, proclamata nel 1946 da Papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina” e considerato tra i monumenti religiosi più importanti della provincia.
L’itinerario prevede due vie di percorrenza: la Via Occidentale, da Piantedo a Tirano, con una lunghezza complessiva di 91 km (completamente fruibile dalla primavera 2022) e la Via Orientale da Bormio a Tirano, di 66 km, in fase di progettazione.
La Via Occidentale, in particolare, può essere suddivisa in 5 tappe: Piantedo-Morbegno, Morbegno-Berbenno, Berbenno-Sondrio, Sondrio-Teglio e Teglio-Tirano (quest’ultima già fruibile).
Il percorso si innesta su altre reti di sentieri e percorsi, in primis la Via dei Terrazzamenti che rappresenta la zona più tipica del paesaggio valtellinese, caratterizzata dai terrazzamenti vitati ma anche da edifici storico artistici, civili e religiosi, di notevole pregio e interesse, fortemente rappresentativi e carichi di valore simbolico.
Si consiglia di percorrere il percorso da marzo a novembre; non si garantisce la fruibilità del sentiero nei restanti mesi.
Il progetto del Cammino mariano delle Alpi, nato su idea dell’Associazione “cammIKAndo”, è stato accolto dal Comune di Tirano e dalla Rettoria del Santuario della Madonna di Tirano, per assumere una dimensione di ampio respiro con il coinvolgimento della Provincia di Sondrio che ha consentito la progettazione e realizzazione dell’itinerario.
SEGNALETICA
I cartelli che segnalano il percorso si distinguono grazie alla presenza del logo ufficiale: il marchio è azzurro su sfondo bianco con dicitura “CAMMINO MARIANO DELLE ALPI”. Lungo il percorso si trovano anche cartelli di colore marrone con il logo bianco su sfondo azzurro del Cammino mariano e il simbolo del pedone.
Il marchio, di colore azzurro che nella tradizione rappresenta il colore di Maria, è rappresentato da un tratto continuo di diverso spessore che all’inizio delinea il profilo di Maria e del suo velo per poi proseguire disegnando lo skyline delle Alpi e concludersi con il sentiero che rappresenta il cammino di pellegrinaggio.
FONTI D'ACQUA
Le fonti d’acqua sono indicate in questa mappa interattiva: basta cliccare sulla mappa interattiva il 4° riquadro in basso in ordine da sinistra verso destra: appariranno così tramite il filtro “fonti d’acqua” tutte le fonti disponbili lungo il cammino https://camminomarianodellealpi.it/organizza-il-pellegrinaggio/mappa-interattiva
SERVIZI TAPPA PER TAPPA
Ci sono supermercati?
sì, sono presenti
Ci sono farmacie?
sì, sono presenti
GUIDA
Mappa scaricabile gratuitamente da: https://camminomarianodellealpi.it/download/mappa-cammino-mariano
CAMMINO IN TENDA
Non è possibile percorrere il Cammino Mariano delle Alpi in tenda
CREDENZIALE
Richiesta gratuita della credenziale al seguente link: https://camminomarianodellealpi.it/richiedi-le-credenziali
CONTATTI
Valtellina Turismo Società Cooperativa Consortile
E-mail: info@camminomarianodellealpi.it
Tel: 0342 211329
TAPPA 01
Tappa 01: da Piantedo a Morbegno
Piantedo, a pochi km dalla punta settentrionale del Lago di Como, è la località di partenza della Via Occidentale del Cammino mariano delle Alpi. Dal Santuario della Beata Vergine delle Grazie, l’itinerario si snoda lungo il versante orobico della Valtellina, attraversando piccoli paesi fino alla Parrocchiale della Beata Vergine Immacolata, nell’antico nucleo di Andalo.
Da qui il percorso prosegue incrociando la strada provinciale che conduce verso la Val Gerola, patria del formaggio Bitto DOP, per poi scendere a Morbegno, cittadina con un vivace centro storico e ricca di botteghe e negozi di prodotti tipici, nonché meta di arrivo della prima tappa con la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, definita dalla gente del posto come la “gisèta” (chiesetta).
TAPPA 02
Tappa 02: Da Morbegno a Berbenno V.no
La seconda tappa, tra le più lunghe della Via Occidentale del Cammino mariano delle Alpi, attraversa Morbegno fino a raggiungere, a margine del borgo, il santuario della Beata Vergine, perla del Rinascimento valtellinese e lombardo.
Dopo aver percorso ancora un tratto sul versante orobico, con il passaggio a Talamona alla parrocchiale della Natività di Maria Vergine, l’itinerario attraversa il fiume Adda e risale così lungo il versante retico della Valtellina con i suoi caratteristici terrazzamenti vitati.
A Paniga si incontrano due chiese, peraltro omonime, la chiesa della Madonna delle Grazie, più antica, e poco dopo la chiesa della Madonna delle Grazie costruita alla fine degli anni Sessanta. Quest’ultima si pone come fulcro dell’abitato della frazione di Paniga, dove si inserisce con maestria nel paesaggio circostante con un riuscito connubio fra tradizione e contemporaneità, sia nella materia costruttiva (la pietra) che nella forma (le linee sinuose, la torretta circolare che emerge dall’impianto).
L’itinerario prosegue per un tratto pianeggiante per poi risalire fino alla località Gaggio con la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio, la cui costruzione venne effettuata grazie al generoso lascito di un fedele emigrato a Roma, che stabilì di intitolare la nuova chiesa alla Madonna del Buon Consiglio, il cui culto dal Lazio si andava diffondendo proprio in quegli anni.
Dopo aver percorso circa altri 3 km si giunge a Buglio in Monte, alla parrocchiale di S. Fedele con la sobrietà tipica dell’architettura valtellinese di età barocca e, dopo altri otto chilometri, alla parrocchiale della Beata
Vergine Assunta a Berbenno, meta di arrivo della seconda tappa e il cui portone in legno, di primo Settecento, è fra i più belli della Valtellina.
Una tappa complessivamente lunga ma appagata dalla bellezza dei caratteristici terrazzamenti vitati, simbolo della viticoltura valtellinese, e degli edifici sacri che si incontrano lungo il percorso.
TAPPA 03
Tappa 3 – Da Berbenno a Sondrio
Dalla parrocchiale della Beata Vergine Assunta di Berbenno si prosegue in direzione di Sondrio attraversando i caratteristici terrazzamenti vitati con i caratteristici muretti a secco, la cui arte di costruzione è stata dichiarata patrimonio UNESCO.
Dopo dieci chilometri si raggiunge lo splendido santuario di Santa Maria della Sassella, sospeso su una rupe sopra l’ansa del fiume Adda, alle porte di Sondrio, lungo l’antica Via Valeriana, tra vigneti e rocce affioranti.
Oltrepassata, si raggiunge Sondrio, capoluogo di provincia, piccola città visitabile comodamente anche a piedi. La parrocchiale della Beata Vergine del Rosario, di recente costruzione, segna la meta di arrivo della Terza tappa della Via Occidentale.
TAPPA 04
Tappa 4 – Da Sondrio a Teglio
Tra le più suggestive e panoramiche, la quarta tappa della Via Occidentale prosegue sul versante retico della Valtellina, tra vigneti, borghi e memorie storiche.
Da Sondrio, attraverso l’affascinante quartiere storico di Scarpatetti, si sale fino a Castel Masegra e alla frazione di Ponchiera; da qui l’itinerario si snoda lungo i terrazzamenti incrociando a Montagna in Valtellina la chiesa della Madonnina e la chiesa della Madonna del Carmine fino ad arrivare a Poggiridenti con la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio.
Dopo altri tre chilometri si arriva a Tresivio, in uno degli edifici sacri più importanti della provincia di Sondrio, il maestoso santuario della Santa Casa di Loreto che si distingue da tutte le altre chiese barocche della Valtellina per la sua mole e per la facciata e i fianchi ritmati da un doppio ordine di nicchie.
All’interno, la santa casetta della Vergine (tempio nel tempio) e la statua in legno della Madonna nera replicano l’assetto del celebre santuario di Loreto nelle Marche.
La tappa prosegue regalando incantevoli scorci panoramici fino a raggiungere Ponte in Valtellina, uno dei borghi più suggestivi della Valtellina e la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio, la cui facciata è tanto sobria che si confonde con le vicine abitazioni. Lasciato Ponte in Valtellina, l’itinerario sale fino a Teglio, altro splendido borgo e patria dei pizzoccheri. Dopo aver incrociato la chiesa di Santa Maria di Ligone, di origine medioevale e meta di processione in occasione delle solenni feste della Madonna, si giunge alla parrocchiale di Santa Eufemia, tappa di arrivo della tappa e di antichissima fondazione.
TAPPA 05
Tappa 05: da Teglio a Tirano
L’ultima tappa della via Occidentale si snoda lungo la sponda retica della valle, dove si trovano tuttora presenze vive dell’antica tradizione vitivinicola, testimoniata da molteplici esempi di architettura rurale; il visitatore potrà degustare le eccellenze presso molte delle principali cantine valtellinesi.
Dopo aver attraversato sentieri e sterrate in mezzo ai vigneti che sovrastano Bianzone e Villa di Tirano si giunge finalmente al santuario della Madonna di Tirano, il monumento religioso più importante della provincia di Sondrio.
Cammino Mariano delle Alpi
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