
La Via del Fantini
Un cammino di 50 km nella collina bolognese: dalla via Emilia, lungo tutta la Val di Zena tra storia e natura lungo le orme di Luigi Fantini
La Via del Fantini è un cammino escursionistico di 50 km che dalle dolci colline di San Lazzaro di Savena sale fino a San Benedetto del Querceto. Il percorso segue la Valle del Torrente Zena attraversando parchi naturali e borghi antichi su sentieri spettacolari. Grotte, musei e siti archeologici da scoprire lungo i passi e le scoperte di Luigi Fantini. Un “museo aperto e diffuso” che l’associazione Parco Museale della Val di Zena conserva e tutela da più di dieci anni. Un territorio ricco di natura e bellezza a due passi da Bologna che nonostante la sua fragilità è pronto per essere scoperto.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
48 km -
Tappe:
4 -
Dislivello medio:
575 m -
Partenza:
San Lazzaro di Savena (BO) -
Arrivo:
San Benedetto del Querceto (BO) -
Tipologia:
lineare -
Tema:
storico -
Stagione ideale:
primavera | autunno
STORIA
La Via del Fantini nasce dall’esigenza di collegare i luoghi che l’associazione Parco Museale della Val di Zena tutela e vuole rendere visitabili liberamente. Il progetto nasce nel 2018 grazie all’ottenimento di un primo finanziamento da parte della Fondazione Carisbo, dall’Unione dei Comuni Savena Idice e dal Comune di San Lazzaro di Savena. La stretta collaborazione con il Club Alpino Italiano di Bologna ha permesso di realizzare un cammino ben segnalato e di vitale importanza per la rete escursionistica della collina bolognese. Sono stati coinvolti numerosi soggetti lungo il cammino: il “Museo della Preistoria “Luigi Donini”, il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa (Ente Parchi Emilia Orientale), il Museo dei Botroidi di Luigi Fantini, l’Area Archeologico-Naturalistica di Monte Bibele e il Museo Civico Archeologico “L. Fantini”. Il sentiero è stato tabellato e segnalato nel 2019 e l’inaugurazione del cammino è avvenuta nel luglio 2020. Nel dicembre 2021 dopo una partecipata raccolta fondi è stato realizzato il sito web e dopo il periodo della pandemia è iniziata la promozione e l’organizzazione di escursioni naturalistiche guidate, eventi culturali, artistici, teatrali e musicali lungo il cammino. Tra il 2023 e il 2024 il territorio ha subito 3 disastrose alluvioni e il sentiero è stato fortemente compromesso, ma grazie al CAI e alle donazioni della imprese del territorio, i volontari sono sempre riusciti a rimettere in sesto il percorso e a permettere di nuovi escursionisti di visitare la nostra splendida e fragile Val di Zena.
Chi era Luigi Fantini?
Il sentiero è dedicato ad una figura fondamentale per il territorio. Luigi Fantini (1895–1978) fu un esploratore e ricercatore autodidatta, pioniere della speleologia e della valorizzazione del territorio del primo Appennino Bolognese. Nato nei pressi dela Grotta del Farneto, si appassionò presto alla natura e alla preistoria. Nel 1932 fondò il Gruppo Speleologico Bolognese, scoprendo grotte come quella della Spipola. Le sue ricerche contribuirono alla nascita del Parco dei Gessi Bolognesi, oggi patrimonio UNESCO. Raccolse reperti geologici e archeologici oggi esposti nei musei di bolognesi, di cui ben tre portano il suo nome. Appassionato fotografo, documentò le architetture rurali dell’Appennino bolognese: la sua opera “Antichi Edifici della Montagna Bolognese” è ancora oggi un riferimento. Nonostante l’istruzione elementare, fu stimato da accademici e istituzioni scientifiche. Riposa nel cimitero del Monte delle Formiche, nel cuore delle sue amate montagne. Il suo lascito è vivo nei paesaggi, nei sentieri e nei musei della Val di Zena.
FONTI D'ACQUA
Le fonti d’acqua sono presenti presso i numerosi piccoli centri abitati attraversati dal percorso. Il territorio gessoso e argilloso non favorisce la formazione di fonti naturali e la percorrenza sul sentiero è fortemente sconsigliata nel periodo più arido e caldo dell’estate.
Fonti sulla prima tappa:
- Parco dei Cedri, San Lazzaro di S. (coordinate: 44.47219, 11.39895)
- Parco della Resistenza, San Lazzaro di S. (coordinate: 44.46849, 11.40045)
- Giardino Pubblico, Ponticella (coordinate: 44.45844, 11.38097)
- La Palazza, Ponticella (coordinate: 44.44815, 11.37827)
- Parco Casa Fantini, Farneto (coordinate: 44.43161, 11.40193)
Fonti sulla seconda tappa:
- Parco Casa Fantini, Farneto (coordinate: 44.43161, 11.40193)
- Parco delle Querce, Botteghino di Zocca (coordinate: 44.39901, 11.39359)
- Az. agr. Salvatore Cottu, Gorgognano (coordinate: 44.355, 11.37389)
Fonti sulla terza tappa:
- Az. agr. Salvatore Cottu, Gorgognano (coordinate: 44.355, 11.37389)
- Zena (coordinate: 44.34436, 11.36901)
- Cà di Pippo (coordinate: 44.33192, 11.38614)
- Canovetta, Cà di Pippo (coordinate: 44.32677, 11.38139 )
- Santuario del Monte delle Formiche (coordinate: 44.3192, 11.38597)
Fonti sulla quarta tappa:
- Santuario del Monte delle Formiche (coordinate: 44.3192, 11.38597)
- Centro Servizi Monte Bibele (coordinate: 44.27557, 11.37479)
- Piazza della Pace, Quinzano (coordinate: 44.26106, 11.36662)
San Benedetto del Querceto (coordinate: 44.25441, 11.3755)
SERVIZI
TAPPA 1:
San lazzaro: stazione, ferroviaria, fermate autobus (15, 19, 94, 101, 916, 918), supermercati, farmacie, ambulatorio medico, ristoranti, bar e alloggi vari.
Ponticella: farmacia, alimentari, ristoranti, bar e alloggi vari.
Farneto: ristoranti, bar e alloggi vari.
TAPPA 2:
Farneto: ristoranti, bar e alloggi vari
Botteghino di Zocca: ristoranti, bar, alloggi vari e dispensario farmaceutico aperto solo in alcuni giorni, fermata autobus 126 (non la domenica)
Gorgognano: ristoranti e alloggi vari
TAPPA 3:
Zena: ristorante, bar, alloggi vari
Ca’ di Pippo: foresteria (Casa Karol)
(Eventualmente ad un’oretta di cammino si trova anche Cà di Bazzone o Monterenzio dove si possono trovare:: fermate autobus 916 918, supermercati, farmacie, ambulatorio medico, ristoranti, bar e alloggi vari).
TAPPA 4:
Monte Bibele: centro servizi e bar, alloggi vari
Quinzano: ristoranti, alloggi vari, alimentari e fermata autobus 918 (non la domenica)
San Benedetto del Querceto: ristorante, alimentari e fermata autobus 918 e 916
SEGNALETICA
La Via del Fantini è interamente segnalata con cartelli segnavia ufficiali CAI ed si può percorrere facilmente seguendo i segnali bianchi e rossi e il logo della Via del Fantini. Lungo il cammino una dozzina di leggii forniscono all’ escursionista informazioni sui punti di interesse naturalistici e storici. Ci sono inoltre cinque pannelli che forniscono istruzioni di carattere escursionistico e cartografico.
FONDO STRADALE
Il sentiero si sviluppa quasi interamente su sentiero, strade sterrate o asfaltate molto tranquille. n totale i tratti di strada trafficata lungo tutto il cammino sono 4,2 km.
- Tappa 1: 500 m
- Tappa 2: 200 m
- Tappa 3: 2 km
- Tappa 4: 1,5 km
PERCORSO IN DUE O TRE GIORNI
PERCORSO IN DUE O TRE GIORNI
PERCORSO IN 3 GIORNI:
Il cammino è stato originariamente progettato in quattro tappe brevi da mezza giornata, per permettere all’escursionista di visitare i musei e i luoghi di interesse lungo il sentiero.
Per chi ha 3 giorni a disposizione e un buon allenamento, 3 giornate possono essere un’ottima possibilità per suddividere i quasi 50 km e i 2000 metri di dislivello dell’itinerario.
Un week end lungo, un ponte, o tre giornate di primavera sono occasioni perfette per esplorare la natura della Vallata e scoprire tante storie su Luigi Fantini e le sue scoperte.
GIORNO 1 di 3:
Da San Lazzaro di Savena a Botteghino di Zocca
DATI TECNICI
Museo Donini, San Lazzaro di Savena (67 m) – Botteghino di Zocca (120 m)
-DISLIVELLO: +750 / -700
-LUNGHEZZA: 17 km
-DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
-TEMPO: 6 h
GIORNO 2 di 3:
Da Botteghino di Zocca a Cà di Pippo
DATI TECNICI
Botteghino di Zocca (120 m) – Cà di Pippo (400 m)
-DISLIVELLO: +650 / – 400
-LUNGHEZZA: 12 km
-DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
-TEMPO: 5 h
GIORNO 3 di 3:
Da Cà di Pippo a S. Benedetto del Querceto
DATI TECNICI
Cà di Pippo (400 m) – San Benedetto del Querceto (350 m)
-DISLIVELLO: +750 / – 850
-LUNGHEZZA: 12 km
-DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
-TEMPO: 6 h
PERCORSO IN 2 GIORNI:
La Via del Fantini è un percorso culturale, pieno di proposte, musei, grotte da visitare, aziende agricole o storie da ascoltare. Chi conosce già il territorio, chi ha poco tempo a disposizione e soprattutto un ottimo allenamento può decidere di percorrere l’intero itinerario in sole due giornate. Tanti chilometri e tanta salita, a discapito di soste culturali e visite guidate: soluzione perfetta per chi viaggia leggero o è abituato ai lunghi cammini Appenninici o alle traversate sulle Alpi zaino in spalla.
GIORNO 1 di 2:
Da San Lazzaro di Savena a Zena
DATI TECNICI
Museo Donini, San Lazzaro di Savena (67 m) – Zena (200 m)
-DISLIVELLO: +1000 / -900
-LUNGHEZZA: 27 km
-DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
-TEMPO: 8 h
GIORNO 2 di 2:
Da Zena a San Benedetto del Querceto
DATI TECNICI
Zena (200 m) – San Benedetto del Querceto (350 m)
-DISLIVELLO: +1000 / -900
-LUNGHEZZA: 16 km
-DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
-TEMPO: 8 h
PERCORSI PER UNA SOLA GIORNATA: SENTIERI AD ANELLO
Se hai una sola giornata da dedicare al nostro cammino puoi percorrere uno dei nostri sentieri ad anello, li troverai nella sezione dedicata sul nostro sito.
CAMMINO IN TENDA
Non sono previste regole particolari per il bivacco in tenda. Molte strutture sul percorso permettono di montare la tenda e forniscono servizi aggiuntivi agli escursionisti.
(a cura dell’ente gestore del cammino)
CREDENZIALI
Le credenziali non sono ancora disponibili
CONTATTI
Sito: https://viadelfantini.it/#
Mail:
- info@parcomusealedellavaldizena.it
- escursioni@viadelfantini.it
Contatto telefonico:
335 7092063 (Marco d’Agostino)
TAPPA 01
TAPPA 01: dal Museo Donini a Casa Fantini
DATI TECNICI
Museo Donini, San Lazzaro di Savena (67 m) – Casa Fantini, Farneto (100 m)
- DISLIVELLO: +450 / -400
- LUNGHEZZA: 10 km
- DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
- TEMPO: 4 h
- FONDO: sentieri, sterrate o strade poco trafficate. Tratti su strada asfaltata trafficata 500 m
ACCESSI
– San Lazzaro di Savena: treno dalla Stazione ferroviaria di San Lazzaro, SS 09 (Via Emilia), autobus di linea (15, 19, 94, 101, 916, 918)
-Farneto: SP 36 (Via Zena), autobus di linea (126 non la domenica)
Descrizione Percorso:
Il percorso è di difficoltà medio-facile e si sviluppa principalmente su strade secondarie e sentieri. Si lascia la città, per dirigersi verso il verde urbano del Parco della Resistenza. Il sentiero (CAI 802) sale dolcemente verso l’Ospedale Bellaria per arrivare fino alla Ponticella. Da qui una breve salita e accediamo al Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa. Con le sue rocce scintillanti e i suoi prati verdi, quello della Dolina della Spipola è uno dei panorami più suggestivi del percorso: fiore all’occhiello del Parco e area protetta di grande rilievo naturalistico. Lasciando la zona dei gessi, ci si dirige verso Monte Calvo (CAI 817). L’ultima discesa costeggiando la Buca del Budriolo ci porta in Val di Zena. La prima tappa termina dopo un breve tratto di strada asfaltata a Casa Fantini: il centro visite del Parco immerso nel verde della vallata, nonché casa natale di Luigi Fantini. Da qui è possibile avere informazioni sul Parco e prenotare visite alla grotte.
Attenzione tratti molto fangosi in caso di pioggia. Sentiero con scarsa copertura ombrosa, da evitare in estate.
TAPPA 02
TAPPA 02: Da Casa Fantini a Gorgognano
DATI TECNICI:
Casa Fantini, Farneto (100 m) – Gorgognano, Zena (364 m)
- DISLIVELLO: + 700 / – 450
- LUNGHEZZA: 13 km
- DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
- TEMPO: 5 h
- FONDO: sentieri, sterrate o strade poco trafficate. Tratti di strada asfaltata trafficata 200 m
ACCESSI:
-Farneto: SP 36 (Via Zena), Autobus di linea (126 non la domenica)
-Botteghino di Zocca: SP 36 (Via Zena), Autobus di linea (126 non la domenica)
-Zena: SP 36 (Via Zena)
Descrizione Percorso:
La seconda tappa della Via del Fantini parte a Casa Fantini, presso il centro visite del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell Abbadessa. Il percorso è di difficoltà media ed è composto principalmente da sentieri e strade secondarie. Il cammino (CAI 804) sale dalla Grotta del Farneto verso la Dolina di Gaibola, nel fitto del bosco, su gesso e argilla. Si percorre una comoda e ombrosa sterrata (CAI 817) e sulla sinistra si prende Strada dell’Eremo:: tra ville e dolci panorami si arriva presso i calanchi di Casola Canina. Il sentiero (CAI 831) corre sull’orlo di due scarpate di argilla ed è da percorrere con grande attenzione in caso di fango. È d’obbligo la brevissima variante a sinistra per visitare il cimitero di Casola Canina, passando per una bellissima vista sui calanchi e sulla Valle dell’Idice. Lasciando il Parco Regionale, si passa dal punto panoramico del “Poggio” e si scende verso il paese di Botteghino di Zocca dove si potrà trovare ristoro o alloggio. Su Via Caurinzano (CAI 815) ci si dirige lungo le valli secondarie dei rii affluenti del Torrente Zena. In località Brinello si prende il ripido sentiero che sale verso il crinale. Su un sentiero panoramico e poi su strada sterrata ci si incammina verso Gorgognano, vecchio paese ormai scomparso ma ricco di memoria. Nei dintorni potete trovare dei bei luoghi di sosta che possono offrire vitto e alloggio.
Attenzione tratti molto fangosi in caso di pioggia: Se il terreno dovesse essere molto bagnato prendere la variante CAI 815 a dal Brinello (via Gorgognano). Sentiero con scarsa copertura ombrosa, da evitare in estate. Il sentiero attraversa aziende faunistico-venatorie, prestare alla segnaletica di battute di caccia in autunno e in inverno.
TAPPA 03
TAPPA 3: Da Gorgognano al Monte delle Formiche
DATI TECNICI:
Gorgognano, Zena (364 m) – Monte delle Formiche, Zena (638 m)
- DISLIVELLO: + 550 / – 300
- LUNGHEZZA: 8,5 km
- DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
- TEMPO: 4 h
- FONDO: sentieri, sterrate o strade poco trafficate. Tratti di strada asfaltata trafficata 2 km
ACCESSI:
Zena: SP36 (Via Zena)
Monte delle Formiche: Via Monte delle Formiche
Livergnano: SP 65 (Via Nazionale), Autobus di linea (906) (variante)
Monterenzio: SP 7 (Via Idice), Autobus di linea (916, 918) (variante)
Descrizione Percorso:
La terza tappa della Via del Fantini parte dalla località di Gorgognano e arriva fino in cima al Monte delle Formiche. Il percorso è di difficoltà media ed è composto da strade secondarie e sentieri. Una volta visitato il vecchio paese di Gorgognano, si scende lungo la strada asfaltata, fino a Zena. Da qui il percorso (CAI 815) inizia la sua salita, passando per il Castello di Zena. Nei pressi della Torre dell’Erede inizia uno dei tratti più compromessi dall’alluvione del maggio del 2023: il sentiero è percorribile prestando attenzione ma va evitato in caso di fango. Su Via del Monte delle Formiche si prosegue fino a Cà di Pippo. Da qui, sulla destra, seguendo una strada per 500 metri, si trova il paese di Tazzola, dove è possibile visitare il Museo dei Botroidi di Luigi Fantini. Seguendo l’itinerario (CAI 815) su una strada sterrata tra le case di Cà di Pippo si entra nell’area protetta del Contrafforte Pliocenico, le cui rocce di arenaria sono visibili verso Ovest. Addentrandosi nel fitto del bosco si inizia a salire su un ripido sentiero. Nell’ultimo tratto di salita si ritorna sulla strada asfaltata che porta fino al Santuario della Madonna di Zena. Si passa a pochi metri dal faggio secolare del Monte delle Formiche e si trova sulla destra ill cimitero, dove riposa Luigi Fantini. Dal piazzale della chiesa si può godere di una splendida vista sulla Valle Idice, Castelnuovo di Bisano e Monte Bibele, mete della tappa successiva.
Attenzione tratti molto fangosi in caso di pioggia, soprattutto la salita tra Torre dell’Erede e Ca’ di Pippo: si consiglia di percorrere via Faiedola e via Monte delle Formiche se il terreno è troppo bagnato. Sentiero con scarsa copertura ombrosa, da evitare in estate. Il sentiero attraversa aziende faunistico-venatorie, prestare alla segnaletica di battute di caccia in autunno e in inverno.
TAPPA 04
TAPPA 4: da Monte delle Formiche a San Benedetto del Querceto
DATI TECNICI:
Monte delle Formiche, Zena (638 m) – San Benedetto del Querceto (207 m)
- DISLIVELLO: + 500 / – 800
- LUNGHEZZA: 10,5 km
- DIFFICOLTÀ: E (Escursionistico)
- TEMPO: 4 h 30 min
- FONDO: sentieri, sterrate o strade poco trafficate. Tratti di strada asfaltata trafficata 1,5 km
ACCESSI
Monte delle Formiche: Via Monte delle Formiche
Castelnuovo di Bisano: Via Castelnuovo di Bisano
Quinzano: SP 22, via Zena,, Autobus di linea (918 non la domenica)
San Benedetto del Querceto: SP 7 (Via Idice), Autobus di linea (916, 918)
Descrizione Percorso:
La quarta tappa della Via del Fantini parte dal Monte delle Formiche e termina a San Benedetto del Querceto. Il percorso è di difficoltà media e si sviluppa principalmente su strade sterrate e sentieri. Oltre il piazzale del Santuario della Madonna di Zena, il percorso (CAI 809 b) scende tra le rocce di arenaria, nella boscaglia, fino al cimitero del Monte delle Formiche. Sulla sinistra, un sentiero scende su una scalinata fino a Ca’ del Monte. Seguendo la strada asfaltata (CAI 809) sulla sinistra si arriva al borghetto di Maceratoio, dopo il quale la strada diventa sterrata. Il sentiero continua a scendere e ci si inoltra tra i campi aperti fino al bivio a destra (CAI 805 a) che ci conduce verso la valle del Rio Cereto.
Il sentiero originale prosegue sulla sinistra per prendere una ripida salita in mezzo al bosco fino al borgo di Castelnuovo di Bisano. Purtroppo la salita da via Cereto a Castelnuovo di Bisano al momento non è percorribile. Una vecchia frana si è riattivata nell’inverno 2025 e sono in corso lavori molto intensi di costruzione di un traliccio dell’alta tensione da parte di Terna lungo il sentiero. Per questo, in modo da evitare il tratto più disturbato, una volta scesi dal Monte della Formiche bisogna seguire via Cereto verso destra per raggiungere via Zena. Si segue via Zena verso sinistra fino al bivio con via Castelnuovo, che si percorre fino al sentiero originale verso destra.
Il CAI 805 che, tra casolari e campi coltivati, ci conduce lungo un’ultima salita nel bosco all’Area Archeologico Naturalistica di Monte Bibele. Presso il Centro servizi di Monte Bibele è possibile trovare ristoro e richiedere informazioni per visite dell’area archeologica. Dopo una visita al villaggio etrusco-celtico di Pianella di Monte Savino si scende verso Quinzano lungo la “Via della Carrozza” (CAI 803, 803 a) e poi verso la Valle dell’Idice a San Benedetto del Querceto (CAI 805). Qui è possibile trovare dei mezzi pubblici per il ritorno, se si vuole, o seguire altri percorsi a piedi.
Attenzione tratti molto fangosi in caso di pioggia. Sentiero con scarsa copertura ombrosa, da evitare in estate. Il sentiero attraversa aziende faunistico-venatorie, prestare alla segnaletica di battute di caccia in autunno e in inverno. Prestare attenzione alla variante segnalata (via Cereto – Castelnuovo di Bisano).