Cammino dei Borghi Silenti in 4 giorni – Diario di Grazia
Settembre, il sole inizia ad essere meno intenso ma comunque presente, così io e il mio ragazzo decidiamo di partire per il nostro terzo cammino: il Cammino dei Borghi Silenti. Ci troviamo nel cuore dell’Umbria, al confine con il Lazio. Il cammino è stato pensato in 5 tappe, ma noi decidiamo di metterci all’avventura e percorrerlo in quattro. Tenaglie è il punto di partenza e di arrivo: si tratta di un circuito ad anello. Il Cammino attraversa 13 meravigliosi borghi medievali dove potrai godere di una tranquillità e pace assoluta.
Day 1
È venerdì mattina, sono le 9, zaini in spalla e via che si parte per questo nuovo cammino! Iniziando a camminare, superato il borgo di Tenaglie, ti ritroverai subito catapultato nella natura tra animali, balle di fieno, contadini.. non solo, sarai anche circondato da diverse montagne.
Il primo borgo che incontrerai è Guardea, uno tra i più grandi e forse anche meno silenziosi di tutto il cammino. In questa prima tappa di circa 28km, facile e veloce da percorrere, dopo aver superato il crinale dei monti Amerini scoprirai il piccolo borgo Santa Restituita, sommerso nella natura, che difficilmente raggiungeresti se non grazie a questo cammino. È un borgo che definirei fiabesco e affascinante grazie alla sua dimensione e alla presenza di una bellissima scalinata che divide in due il borgo.
Dopo averlo visitato, raggiungerai velocemente il silenzioso borgo medievale Toscolano (consiglio una visita interna). Proseguendo, con un po’ di fatica per i chilometri alle spalle e le ultime salite, raggiungerai Melezzole, dove noi abbiamo terminato il primo giorno (consiglio vivamente di arrivare a Melezzole per essere più carichi
per il secondo giorno).
Tappa 1: Abbiamo alloggiato in un affittacamere (donativo) all’interno del borgo di Melezzole.
Day 2
Sono le 6 di mattina, suonano le campane, sveglia, colazione e via che si parte per la seconda tappa! La mattinata prevede un bel dislivello (poco più di 400+) da superare in circa 5km, abbastanza impegnativo, ma arrivati in cima ci sarà una visuale mozzafiato dove potrai vedere anche Toscolano e Melezzole. Si sa, per noi viandanti la fatica è sempre ripagata dalla bellezza del paesaggio: quindi, perché non scattare qualche foto ricordo?!
E poi, come sempre, dopo la salita c’è sempre la discesa, a volte anche più difficile. La strada continua, i chilometri iniziano a farsi sentire, lo zaino a pesare.. così decidiamo di fermarci e cucinare con il nostro fornellino un piatto di pasta. Riprendiamo le energie e, dopo qualche chilometro tra salite e discese, raggiungiamo Morruzze. Un borgo veramente silenzioso dove potrai riposarti e goderti il momento sulle panchine che affacciano su un bel panorama. Proseguendo, quasi giunti alla fine della seconda giornata, raggiungiamo Morre dove, perdendoti tra i suoi vicoli, potrai bloccare un tuo ricordo insieme a quello degli altri viandanti su una targhetta di legno.
Decidiamo di visitare il borgo per poi lasciarcelo alle spalle e proseguire fino a Collelungo (poco distante da Morre, circa 3km) con piccole vie colorate da fiori e viti in ogni casa. Si, proprio un bel borgo dove incontrerai anche tanti abitanti (qui infatti troverai un Conad) e dove abbiamo deciso di terminare la seconda giornata.
Tappa 2: Ci siamo fermati presso Casa Studio a Collelungo ma nel giardino con la nostra tenda (i servizi sono inclusi) che si trova circa 500mt fuori percorso. Qui è possibile anche riservare una stanza, oltre che una cena e/o colazione. Super consigliato.
Day 3
Passata la notte, inizia la terza e penultima giornata. Noi abbiamo deciso di unire la terza e quarta tappa, così alle 7,30 a.m. partiamo con l’obiettivo di raggiungere Civitella del Lago prima del pranzo. Dopo pochi chilometri da Collelungo ci ritroviamo ad Acqualoreto un piccolo ma bellissimo borgo dove è presente anche una biblioteca aperta sotto il campanile. Il consiglio è quello di passare per ogni viuzza del borgo e ammirare la tranquillità e il panorama dalle mura esterne. Qui possiamo immergerci nella vera “vita lenta”. A malincuore lasciamo questo borgo e proseguiamo in direzione Scoppieto attraversando il bosco con una ripida ed impegnativa discesa per raggiungere l’eremo della Pasquarella.
Dopo qualche sorso d’acqua ci prepariamo per una breve ed intesa salita (circa 450+) di 2km. Sarai circondato da montagne e vedrai anche in lontananza le antenne che avevi raggiunto nella mattina precedentemente. Ed ecco che ancora una volta la fatica è ripagata dal magnifico territorio e dalla soddisfazione personale del tragitto percorso. Arrivati all’ingresso del borgo di Scoppieto abbiamo incontrato un signore seduto che ci aspettava per fare il timbro nella tua credenziale: ebbe sì, lui è l’unico che potrà fartelo! Dopo qualche chiacchiera ci dirigiamo in direzione Civitella del Lago e il tragitto sarà affiancato con vista sul Lago di Corbara.
Civitella si propone come un borgo più grande rispetto a quelli già visti, con tutti i servizi di cui avrai bisogno. C’è una terrazza bellissima sul lago di Corbara, una vista su Orvieto, parte di Lazio e Toscana. Insomma, un ottimo motivo per fare una bella pausa e mangiar qualcosa per riprendersi! La terza teppa dovrebbe finire qua, ma noi decidiamo di proseguire fino a Baschi essendo per lo più discesa e non troppo impegnativo. Durante questa seconda parte della giornata il panorama si presente con campi di viti e ulivi, davvero numerosi:
appunto, vi è la possibilità di fare una degustazione gratuita nell’azienda vinicola Barberani. Purtroppo noi non abbiamo potuto godere di questa esperienza essendo stato di domenica (vi consiglio di chiamare il giorno prima per chiedere se saranno aperti). Proseguendo si raggiunge Baschi dove abbiamo terminato la nostra terza tappa con una visita del centro storico ancora intatto. Baschi è un borgo quasi fiabesco per come si presenta, i vicoli sono stretti e numerosi, hai quasi la sensazione di perderti tra questi. Con il profumo di dolci appena sfornati, provenienti dalle abitazioni di piccolissime dimensioni, decidiamo di goderci i cosiddetti buchi del borgo.
Tappa 3: ultima notta del cammino e quindi ultima notte in tenda! L’abbiamo montata nel campo sportivo di Baschi che ha una bellissima visuale su tutto il borgo. Previa prenotazione potrai usufruire degli spogliatoi.
Day 4
È lunedì, inizia una nuova settima ma per noi l’ultima giornata di cammino. Siamo a Baschi, le campane suonano e il cielo inizia ad esser rosato, così ci svegliamo, chiudiamo la tenda per l’ultima volta e partiamo per l’ultima tappa. Ci aspettano pochi kilometri, circa 17. I primi 10km sono facili e veloci, per lo più pianeggiati su strada principale e bianca fino ad arrivare in un bosco dove vi è una strada etrusca e tre ponti di legno: ci troviamo nella necropoli umbro – etrusca di San Lorenzo.
Superato il bosco, poco prima di arrivare a Montecchio si raggiunge una grotta in cui vi è il contadino Ettore, dove consiglio fortemente una sosta (ovviamente è gradita un’offerta). Il signore offre gentilmente quest’area dove potrai mangiare i propri prodotti (crostini, salumi, formaggi, frutta, dolci) ma anche bevande fresche. Così decidiamo di fermarci una mezz’oretta per qualche chiacchiera e un piccolo assaggio. Ripartiamo in salita in direzione Montecchio e dopo un paio di kilometri troverai un cartello che indica il frantoio Bartolomei dove potrai godere di una deliziosa degustazione dei diversi tipi di olio che producono (si trova a circa 300mt fuori dal percorso tracciato, ne vale la pena!).
Dopo questa seconda breve sosta, arriviamo a Montecchio che rientra tra i Borghi più belli di Italia, e così si conferma. È un borgo più grande rispetto agli altri visitati e ne vale veramente la pena dedicare del tempo per visitare tutti i suoi vicoli.
Ed è proprio perdendosi tra questi che troverai “l’Arte dell’intreccio” all’interno di un’abitazione. Sono due signori sposati che hanno ritrovato la passione dell’intreccio che avevano imparato quando erano bambini. Noi abbiamo avuto l’occasione di conoscere solo il signor David che ci ha spiegato tutta la loro storia: si traduce in passione e amore del territorio. Realizzano diversi prodotti, che potrai acquistare, con diverse tecniche tra cui lo scacciaguai del pellegrino che è prodotto da sua moglie Andreina. David, da vero appassionato, ti spiegherà come realizzano i loro prodotti e quanta dedizione e tempo vi è dietro ciascuno di questi.
Dopo questa ulteriore sosta, decidiamo di rimetterci in cammino per raggiungere Tenaglie, l’ultimo borgo, la nostra destinazione finale. Abbiamo concluso la quarta tappa in men che non si dica perché, oltre ad essere di breve lunghezza e di facile percorribilità, le diverse soste e visite lungo il cammino ti permettono di godere il momento e di assaporare i sapori antichi nel cuore dell’Umbria!
Termina così per noi l’ultimo giorno di cammino, un po’ a malincuore, ma con la soddisfazione e gioia di aver percorso circa 97km con oltre 3.000mt di dislivello positivo attraversando meravigliosi borghi medievali che difficilmente avremmo visitato. All’arrivo, potrai richiedere ad Amerini Trekking una vera pergamena firmata e personalizzata che incoronerà la conclusione del cammino.
Note: consiglio vivamente di prenotare con abbastanza anticipo le strutture in cui si vuole pernottare e considerare che durante il weekend alcuni servizi (es. ristoranti, minimarket, ..) potrebbero essere chiusi. Quindi fate un giro di chiamate per gestire tutto al meglio e non trovarsi sprovvisti di posto letto e cibo.
Grazia Palandra (@paliss__)