Cammino Grande di Celestino

Il Cammino di Celestino tra eremi rupestri sparsi nel Parco della Maiella.

Il Cammino Grande di Celestino si trova in Abruzzo e ripercorre i luoghi dove visse nel 1200 Pietro Angelerio, futuro Papa Celestino V. Il Cammino ha inizio all’Aquila, scende per la Valle dell’Aterno fino a giungere a Sulmona ai piedi della Maiella. Qui tocca gli eremi rupestri sul Monte Morrone e nelle valli dell’Orfento e di Santo Spirito scendendo fino a San Liberatore a Maiella. Ancora sui fianchi della Maiella tra i paesi di Pretoro e Rapino e poi il Cammino punta verso Ortona e il mare attraverso un paesaggio di colline coperte di vigneti. Un lungo viaggio che dall’Abruzzo più interno e montano scende verso la Maiella e la costa dei trabocchi.

Scheda Tecnica

  • Lunghezza:

    207 km
  • Tappe:

    13
  • Partenza:

    L'Aquila
  • Arrivo:

    Ortona
  • Accessibilità:

    No
  • Cani:

STORIA

Un singolare viaggio, a dorso di un asino e scortato da Carlo D’Angiò, fu quello del luglio 1294 per il vecchio eremita della Maiella Pietro Angelerio che dall’eremo del Morrone raggiunse L’Aquila per essere incoronato Papa con il nome di Celestino V.

Giorni di straordinari cambiamenti per il povero Pietro, che avrebbero lasciato un segno indelebile nella Chiesa. La storia la conosciamo tutti: quattro mesi di pontificato, la rinuncia e la fuga verso oriente, la cattura a Vieste e la morte prigioniero nella rocca di Fumone.

Come per tanti uomini del Medioevo, quella di Pietro fu una vita fatta di lunghi spostamenti a piedi tra il continuo peregrinare per le grotte della Maiella e i faticosi viaggi dal Molise a Napoli, Roma e, per la via Francigena, fino a Lione quando nel 1273 raggiunse il Concilio per impedire la soppressione dell’ordine da lui stesso fondato.

Proprio sui passi di questo straordinario personaggio a partire dal 2018 il Parco Nazionale della Maiella in Abruzzo ha ideato il Cammino Grande di Celestino congiungendo l’Aquila alla Maiella e poi fino al mare.

TAPPE

TAPPA 01 – Valle dell’Aterno

Da L’AQUILA A FONTECCHIO

Lunghezza: 26 km
Dislivello in salita: 250 m. circa
Dislivello in discesa: 280 m. circa
Difficoltà: la lunghezza è la principale difficoltà di questa prima tappa.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Al cospetto della Basilica di Collemaggio ha inizio il Cammino Grande di Celestino. Si parte sul lato sinistro della basilica passando di fronte alla Porta Santa dove ogni anno tra il 28 e il 29 di agosto si perpetua la Perdonanza Celestiniana istituita nel 1294 e che dal 2019 è patrimonio immateriale dell’UNESCO. Per la strada asfaltata si raggiunge il fondo valle e ci si dirige verso Monticchio dove si prosegue tra i campi e passando nei pressi della necropoli di Fossa. Scoperta per caso nel 1992 si tratta di una delle necropoli più grandi del centro sud con circa 500 tombe scavate. All’altezza di Villa S. Angelo vi è la deviazione per San Demetrio ne’ Vestini e per il tratturo Magno (Cammino dei Vestini). Si prosegue però verso Stiffe dove si possono visitare le omonime grotte (www.visitsandemetrio.it). Poco più avanti il Cammino tocca il Ponte Romano di Campana posto sul fiume Aterno e ai piedi dell’omonimo abitato. Il ponte risale al I sec. dopo Cristo e fu fatto erigere assieme ad altri 11 nella valle dall’Imperatore Claudio. In leggera salita per una stretta strada sterrata e infine su sentiero si raggiunge la bella Fontecchio.

INFORMAZIONI: IAT L’AQUILA
0862.295927, 3791508492, info.welcomeaq@gmail.com

DA NON PERDERE
Il Centro Storico dell’Aquila con:

  • La Basilica di S. Bernardino da Siena
  • La fontana delle 99 Cannelle
  • Museo Nazionale d’Abruzzo – MuNDA
  • Le grotte di Stiffe
  • Il ponte Romano di Campana
  • Centro Storico di Fontecchio

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 02 – Valle dell’Aterno

DA FONTECCHIO A CASTELVECCHIO SUBEQUO 

Lunghezza: 20 km
Dislivello in salita: 380 m. circa
Dislivello in discesa: 400 m. circa
Difficoltà: la risalita fino a Beffi  e infine a Castelvecchio Subequo uniche difficoltà della tappa.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Da Fontecchio si torna nella valle sul fiume. Con l’ippovia su fondo asfaltato si raggiunge la stazione di Beffi. Qui ha inizio il sentiero che arriva alla base del colle su cui sorge Beffi, frazione di Acciano. Circa 15 minuti a piedi occorrono per risalire all’abitato, ma poco prima dell’ultima ripida salita un altro sentiero conduce di nuovo al fiume dove è possibile ammirare il ponte romano sul fiume Aterno che, secondo la leggenda, fu attraversato da Celestino V in compagnia di Carlo II D’Angiò diretto a L’Aquila dove sarebbe stato incoronato Papa. Giunti a Beffi la vista sui versanti boscosi della Valle dell’Aterno è straordinaria così come lo è la struttura del borgo fortificato con la sua torre pentagonale del XII secolo (Ass. Aternostrum, 3479048731). Nei pressi della torre ha inizio il sentiero che conduce di nuovo al fiume e alla Stazione di Acciano (1 ora circa di Cammino). Dopo un breve tratto su asfalto in corrispondenza della chiesa della Madonna della Sanità (area pic-nic) con un bel sentiero si costeggia la ferrovia fino a Molina Aterno. Attraversato il centro storico e il fiume Aterno una breve salita porta a monte dell’abitato di Castelvecchio Subequo che si raggiunge lungo la strada asfaltata.

DA NON PERDERE

  • Borgo e torre di Beffi

A Castelvecchio Subequo

  • Chiesa e convento di S. Francesco
  • Catacomba di Superaequum
  • Museo d’Arte Sacra
  • Chiesa dei ss. Giovanni Battista ed Evangelista

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 03 – Valle dell’Aterno

DA CASTELVECCHIO S. A RAIANO

Lunghezza:
10,2 km
Dislivello in salita: 400 m. circa
Dislivello in discesa: 520 m. circa
Difficoltà: partenza su asfalto e un’ora di salita per il valico sotto il monte Urano. Sentiero ripido fino a Raiano.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: Da maggio a metà novembre

Questa tappa con partenza da Castelvecchio Subequo gradualmente lascia la valle dell’Aterno e il Parco Regionale Sirente – Velino per scendere in Valle Peligna in vista del Morrone e della Maiella.

Dal paese si scende di nuovo al piano per la strada asfaltata e si raggiunge Castel di Ieri dove vale la pena fermarsi per visitare il suo bel centro storico a forma di “fuso” e dove si può gustare la micischia (o mcischia), un piatto a base di cane di pecora, o di capra, non giovane e non troppo grassa che viene disossata, salata, pepata, condita con vari aromi ed essiccata mediante esposizione al fumo.

Usciti dal paese si prosegue fino al cimitero dove si devia a sinistra, ma prima di questa deviazione è consigliabile proseguire dritti fino alla chiesa della Madonna del Soccorso e ancora oltre fino al tempio italico risalente (la parte oggi visibile) alla fine del II secolo a.C. dedicato a Giove Egioco.

Si torna indietro fino al cimitero dove inizia la salita al valico tra il monte Urano e il Monte Ventola (circa 1 ora di salita). Superato il valico si apre una vista straordinaria sulla valle Peligna. Qui un ripido sentiero taglia i tornanti della strada e scende al centro di Raiano.

DA NON PERDERE

A Castel di Ieri

  • Tempio Italico
  • Eremo Madonna di Pietrabona
  • Chiesa della Madonna del Soccorso

     prolocolatorre@gmail.com

A Raiano

  • Eremo di San Venanzio
  • Gola del fiume Aterno
  • Acquedotto delle Uccole
  • Antico Frantoio Fantasia
  • Casa Sagaria/Rossi residenza di Benedetto Croce

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 04 – Valle Peligna

DA RAIANO A BADIA (SULMONA)

Lunghezza: 13.7 km
Dislivello in salita: 150 m. circa
Dislivello in discesa: 170 m. circa
Difficoltà: tappa comoda con un po’  di fondo asfaltato.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: tutto l’anno

Tappa che si svolge interamente in Valle Peligna al cospetto della montagna del Morrone.

Usciti dall’abitato di Raiano ci si dirige verso Corfinio lungo una comoda strada rettilinea giungendo in breve all’Abbazia di San Pelino che, edificata nel 1075, è tra le più belle chiese romaniche d’Abruzzo. Singolare è la storia dell’antica Corfinium che oltre 2000 anni fa venne eletta capitale dei popoli italici impegnati nella guerra sociale contro Roma. Qui fu coniata la moneta dove apparve per la prima volta la parola Italia.

Da dietro le antiche mura di Corfinio si scende per colline fino a raggiungere il fondovalle dove si imbocca il sentiero tra i fiumi Vella e Sagittario fino a Pratola Peligna (si giunge alla base del paese e in pochi minuti si raggiunge il centro storico e la chiesa della Madonna della Libera. Si prosegue in direzione del Morrone e oltrepassata la trafficata ss 17 per stradine e un ultimo tratto su asfalto si raggiunge l’imponente Badia Morronese nell’omonima contrada.

INFORMAZIONI:

Centro accoglienza e documentazione Cammini D’Abruzzo presso l’Abbazia di S. Spirito
Tel: 08642570800
E-mail:
promozione@parcomaiella.it

Da non perdere

A Corfinio

  • Il Museo Civico Archeologico “A. De Nino” e Lapidarium 349.0707367, pr2olococorfinioaq@gmail.com

A Pratola Peligna

  • Chiesa di S. Pietro Celestino V 347.2601749

A Sulmona

  • La Cattedrale di San Panfilo

      con le reliquie di Celestino

  • Il centro storico
  • Le botteghe di confetti

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì. A frazione Badia di Sulmona no. A 5 km a Sulmona Sì

TAPPA 05 – Morrone e Maiella

Da BADIA A Pacentro

Lunghezza: 11,5 km
Dislivello in salita: 600 m. circa
Dislivello in discesa: 260 m. circa
Difficoltà: la salita dalla Badia  all’Eremo di S. Onofrio (20 minuti in salita) è il tratto più faticoso della tappa.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da marzo a metà novembre

Questa tappa è breve, e consente di visitare Sulmona, raggiungere con calma la frazione Badia e poi Pacentro. Ha inizio dal più grande complesso che i Celestini hanno lasciato in Abruzzo: la meravigliosa Badia Morronese. Visitata la Badia (0864.32849, Uff. 1, int. 5, visite guidate slowmaiella 0864.2570800) si sale lungo la strada asfaltata (S) in direzione della montagna del Morrone e subito dopo una cappellina a destra ha inizio il sentiero che conduce a una piazzetta, qui si sale ancora per circa 20 minuti fino all’eremo di S. Onofrio al Morrone (custode 339.2396322). Tornati alla piazzetta si scende al tempio italico di Ercole Curino dove ha inizio il sentiero R8 che dapprima raggiunge Fonte d’Amore e poi costeggiando il monte giunge alla frazione Marane. Un pezzo su asfalto verso la montagna e si devia a destra (Q10) per la sterrata che gradualmente tra campi coltivati e muretti a secco conduce fino al borgo medievale di Pacentro.

DA SAPERE: Da qui ha inizio il “Cammino classico” che in 6 giorni giunge a Serramonacesca. Si tratta del primo tracciato del Cammino nato nel 2008.

INFORMAZIONI: Centro accoglienza 

e documentazione Cammini D’Abruzzo 

presso l’Abbazia di S. Spirito 

Tel: 08642570800
E-mail: promozione@parcomaiella.it

DA NON PERDERE

A Sulmona:

  • Il tempio di Ercole Curino

A Pacentro:

  • Il castello Caldora con le sue torri
  • Il quartiere Medievale
  • La casa di Marlurita
  • L’antico pastificio Morrone
  • Piazza del Popolo

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 06 – Morrone e Maiella

DA PACENTRO A CARAMANICO T. per il Passo di San Leonardo

Lunghezza: 19 km
Dislivello in salita: 750 m. circa
Dislivello in discesa: 800 m. circa
Difficoltà: la salita è tutta al mattino.  Si tratta di una tappa non breve, ma piacevole e molto panoramica.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Finalmente si passa dalla Valle Peligna alla Valle dell’Orta aggirando il Morrone per il Passo San Leonardo entrando nel cuore della Maiella. Si parte a monte delle torri di Pacentro per il sentiero Q1 che conduce al Passo di San Leonardo. Lungo il sentiero la salita è costante, ma la fatica non è mai eccessiva e viene ripagata dal grandioso panorama che man mano si apre sul massiccio della Maiella e le sue rave (i ripidi canali che conducono alla vetta del Monte Amaro).

Dal Passo di San Leonardo (sentieri Q8 e poi Q6) il Cammino è praticamente tutto in discesa con la vetta del Monte Amaro che incombe e la catena del Gran Sasso che incornicia l’orizzonte; una sosta al borgo di Roccacaramanico è d’obbligo per poi ripartire costeggiando il monte Morrone (Q7) fino a intercettare il sentiero (S) per Caramanico. Giunti alla chiesa di S. Vittorino si prosegue per la strada asfaltata fino alla meta. A Caramanico sono da vedere il centro storico (parte bassa dell’abitato) con la chiesa di San Nicola e il quartiere San Maurizio.

INFORMAZIONI:

Centro Informazioni del Parco Pacentro 

Tel: 086441304
E-mail: pacentro@parcomaiella.it

DA NON PERDERE

  • Il Museo Naturalistico e archeologico Paolo Barrasso
  • L’area faunistica della Lontra
  • Il quartiere San Maurizio e la porta delle Nasse
  • Il Parco del Pisciarello

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 07 – Maiella

DA CARAMANICO T. A DECONTRA per la valle dell’Orfento

Lunghezza: 15,5 km
Dislivello in salita: 780 m. metri circa
Dislivello in discesa: 600 m. circa
Difficoltà: tappa lunga con le salite  dal Ponte di S. Bendetto all’eremo e per Decontra che richiedono buone gambe.
Classificazione: E (escursionisti esperti)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Il Cammino in questa tappa risale per intero la valle del fiume Orfento fino a Ponte della Pietra (m. 975), passa per l’eremo di S. Onofrio e si conclude al borgo di Decontra (m. 810 – ristoro e ricettività). Dal Ponte di Caramanico sulla S.S. 487 (km. 1,35 dal centro) per il sentiero S si scende direttamente nella forra dell’Orfento. Si superano una serie di caratteristici ponticelli in legno, l’antico Ponte di San Cataldo fino a raggiungere il Ponte di S. Benedetto. Qui, a causa dell’interdizione temporanea del sentiero B2 (Ordinanza del sindaco di Caramanico Terme), si prosegue sul medesimo versante della valle per il sentiero S che si inoltra nella faggeta. Con circa un’ora in salita si giunge alla deviazione a sinistra per l’eremo di S. Onofrio all’Orfento (5 ore di cammino). Si torna a valle per il medesimo sentiero dell’andata fino al ponte di S. Benedetto dove si prosegue ancora verso valle (10 minuti) fino alla deviazione per Decontra (B8 – 1 ora di salita). 

DA SAPERE: Dall’eremo di S. Onofrio proseguendo ancora verso monte per altri 30 minuti (S) si raggiunge la forra del Ponte della Pietra.

INFORMAZIONI: Centro Informazioni del Parco 

Caramanico Terme 085.922343, caramanico@parcomaiella.it

DA NON PERDERE

  • Il sentiero delle Scalelle
  • Il Ponte di San Cataldo
  • Il Ponte del Vallone
  • Gli scorci sul fiume Orfento

Supermercati presenti: Decontra no. C’è un ristorante
Farmacie presenti: Decontra no.

TAPPA 08 – Maiella

DA DECONTRA A FONTE TETTONE

per i prati della Maielletta

Lunghezza: 14 km
Dislivello in salita: 1200 m. circa
Dislivello in discesa: 400 m. circa
Difficoltà: tappa con un dislivello importante, ma ben distribuito e brevi tratti di sentiero esposto nei pressi dell’Eremo di San Giovanni
Classificazione: EE (Escursionisti esperti)
Periodo consigliato: Da metà maggio a novembre

Da Decontra si sale brevemente per il sentiero P fino a deviare per il B1 che sale tra boschetti di acero prima e ampie praterie poi fino a Pianagrande. In estate si consiglia di fare questa salita al mattino con il fresco. Giunti alla sbarra di Pianagrande non si può deviare a destra (S) per via dell’interdizione del sentiero (ordinanza Sindaco di Caramanico). Si prosegue pertanto dritti oltre la sbarra (B1) fino all’uscita dal bosco dove sulla destra un secondo sentiero S scende all’Eremo.

Qualche tornante nel bosco e si giunge in cima una ripida scala su roccia che occorre scendere con attenzione (appigli scavati per le mani). In pochi minuti si raggiunge l’Eremo di San Giovanni. Dopo la visita per lo stesso sentiero si torna sulla strada sterrata di Pianagrande dove si prosegue a destra per il B1 in direzione del Blockhaus. Si percorre la sterrata fino al termine nei pressi del rifugio “Di Marco” dove il sentiero risale sui prati per deviare progressivamente a nord-est. Si traversano tutti i Prati della Maielletta fino a incrociare il sentiero P che scende fino a Fonte Tettone /Mammarosa (ristoro e ricettività) oppure che sale in circa 20 minuti al Rifugio Bruno Pomilio.

INFORMAZIONI:

Centro Informazioni del Parco
Caramanico Terme 085.922343,
caramanico@parcomaiella.it

DA NON PERDERE

  • La vista unica dall’alto sulla Valle dell’Orfento
  • Le capanne in pietra a secco
  • Le fioriture a Pianagrande
  • Fonte Centiata
  • Il mare da Fonte Tettone

Cosa sapere per visitare l’Eremo di San Giovanni all’Orfento

L’eremo di San Giovanni è posto in piena parete a 1227 metri di quota nella Valle dell’Orfento ed è tra i più suggestivi di tutto il Cammino, ma anche il più “aereo”. Il sentiero S oggi percorribile da Pianagrande (Quello vicino alla sbarra in ferro è attualmente chiuso) all’eremo presenta una scala intagliata nella roccia (da fare sia in salita che in discesa) che pur essendo breve va considerato come un passaggio di difficoltà EE (Escursionisti Esperti).

L’ingresso all’eremo di San Giovanni avviene per una scala e poi per una stretta cengia orizzontale (circa 15 metri di lunghezza) da percorrere nel tratto finale pancia a terra (vedi foto). Il passaggio posto a diversi metri da terra e della larghezza di circa 40 cm. non è protetto, pertanto l’ingresso è riservato a persone adeguatamente preparate e attrezzate. L’eremo può comunque essere osservato dall’esterno proseguendo sotto la grotta e risalendo lungo la traccia di sentiero posta di fronte.

Prima di partire chiedete maggiori informazioni presso il Centro Informazioni del Parco di Caramanico Terme: caramanico@parcomaiella.it

Supermercati presenti: No. C’è un ristorante a Fonte Tettone
Farmacie presenti: No

TAPPA 09 – Maiella

DA F.TE TETTONE A MACCHIE DI COCO

Lunghezza: 13 km
Dislivello in salita: 320 m. circa
Dislivello in discesa: 1.100 m. circa
Difficoltà: tappa con bei tratti di discesa e una breve salita ripida (su asfalto) per l’eremo di S. Spirito.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: Da metà maggio a metà novembre

Nei pressi di Fonte Tettone ha inizio il sentiero P che sale su prato in direzione di una costruzione quadrata. Si prosegue a mezza costa in direzione del caratteristico “cucchiaio” per scendere all’improvviso a destra con il sentiero che entra progressivamente in faggeta. Prima del bosco la vista sul sottostante Vallone di S. Spirito e il gruppo del Gran Sasso è magnifica.

Con circa un’ora e mezza di cammino si giunge all’eremo di Santo Spirito a Maiella (Centro informazioni e foresteria 366.4249866).

Visitato l’eremo si scende (P-S) per asfalto e poi su sentiero fin sul fondo del vallone dove all’incrocio si prosegue a destra per  la Macchia di Abbateggio (P-S). Usciti dal bosco, dopo un tratto su strada sterrata, si devia a destra per un ripido sentiero tra le felci che scende nel vallone di S. Bartolomeo. Dall’eremo si risale fino a Macchie di Coco (S). In questa zona lontana circa 5 km dal borgo di Roccamorice ci sono ristori e ricettività nelle località Macchie di Coco, Macchia Metola e Collarso.

INFORMAZIONI:
Centro Informazioni del Parco

Roccamorice
Cel: 3664249866
E-mail: roccamorice@parcomaiella.it

DA NON PERDERE

  • La vista sul Vallone di S. Spirito
  • L’Oratorio della Maddalena all’Eremo di S. Spirito
  • L’acqua gelida dei 3 fossi
  • La Valle Giumentina con il suo  eco-museo 348 494 5829

Supermercati presenti: A Macchie di Coco no. C’è un ristorante
Farmacie presenti: Da Macchie di Coco la farmacia si trova a 4 km (Roccamorice)

VARIANTE – Maiella

DA DECONTRA A MACCHIE DI COCO

per Pianagrande e Valle Buglione

Lunghezza: 22 km
Dislivello in salita: 1.400 m. circa
Dislivello in discesa: 1.400 m. circa
Difficoltà: variante molto lunga e faticosa che impegna l’intera giornata.
Classificazione: EE (Escursionisti esperti)
Periodo consigliato: Da maggio a metà novembre

Si tratta di una variante molto lunga e faticosa che consente di risparmiare un giorno di Cammino.

Da Decontra si sale Pianagrande e all’Eremo di San Giovanni (vedi descrizione tappa 8). Risaliti a Pianagrande dall’eremo si scende  a sinistra per la sterrata tornando alla sbarra in ferro e ancora sulla sterrata fino alla deviazione a destra per l’Eremo di S. Spirito (S). Si scende in faggeta e giunti sul fondo del vallone all’incrocio dei sentieri si prosegue a destra per l’eremo (P-S). L’ultimo tratto su asfalto è molto ripido e faticoso. Visitato l’eremo si torna indietro sul fondo del vallone e si prosegue a destra per P-S. Usciti dal bosco, dopo un tratto su strada sterrata, si devia a destra per un ripido sentiero tra le felci che scende nel vallone di S. Bartolomeo. Dall’eremo si risale fino a Macchie di Coco (S). In questa zona lontana circa 5 km dal borgo di Roccamorice ci sono ristoro e ricettività nelle località Macchie di Coco e Collarso.

DA SAPERE: Questa variante, seppur lunga, consente di risparmiare un giorno di cammino.

INFORMAZIONI: Centro Informazioni del Parco 

Caramanico Terme e Roccamorice

Tel: 085922343
E-mail: caramanico@parcomaiella.it

Cel: 3664249866
E-mail: roccamorice@parcomaiella.it

 

Da non perdere

  • L’edicola rupestre di Valle Buglione
  • Cappella rupestre di Ripa Rossa

Supermercati presenti: A Macchie di Coco no. C’è un ristorante
Farmacie presenti: Da Macchie di Coco la farmacia si trova a 4 km (Roccamorice)

TAPPA 10 – Maiella

DA MACCHIE DI COCO A SERRAMONACESCA

Lunghezza: 15,5 km
Dislivello in salita: 480 m. circa
Dislivello in discesa: 950 m. circa
Difficoltà: tappa non difficile con brevi tratti in salita alternati a comode discese.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Siete nel settore più a nord del Parco. Il primo tratto dell’itinerario (sempre su segnavia S fino al termine della giornata) si svolge su strada asfaltata fino a raggiungere un colle (Acquafredda), si devia su sterrata e poi sul sentiero che gradualmente scende all’interno del Fosso Sant’Angelo di Lettomanoppello. Arrivati sul fondo del fossato (fonte del Garzillo), si attraversa per raggiungere all’ombra di imponenti pareti la Grotta Sant’Angelo. Dal vallone si risale per una traccia tortuosa e si prosegue su strada sterrata fino a toccare la strada provinciale che congiunge Lettomanoppello a Passo Lanciano; si sale a destra e dopo Fonte Pirella in corrispondenza di una curva a destra si entra a sinistra su una sterrata.

Con il mare in vista si traversa a mezza costa e poi in discesa tra muretti e antichi stazzi fino a un’area pic nic. Qui si lascia la sterrata per una mulattiera a destra e poi per un sentiero a sinistra che scende all’eremo di Sant’Onofrio di Serramonacesca. Da quest’ultimo qui si prosegue ancora in discesa fino all’Abbazia di San Liberatore (328.7710754) e alle tombe rupestri lungo il fiume Alento.

INFORMAZIONI:

Centro Informazioni del Parco presso l’Abbazia di San Liberatore 328.7710754, serramonacesca@parcomaiella.it

Rilascio testimonium

Da non perdere

  • Complessi agro-pastorali in pietra
  • Campo di prigionia dell’Acquafredda
  • Fonte del Garzillo
  • Tombe rupestri dell’Alento

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

VARIANTE – Maiella

per MANOPPELLO

Lunghezza: 20 km
Dislivello in salita: 730 m circa
Dislivello in discesa: 1200 m circa
Difficoltà: tappa lunga con la parte in alto da evitare con il caldo.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da metà aprile a metà novembre

Da Macchie di Coco il primo tratto dell’itinerario (sempre su segnavia S fino al termine della giornata) si svolge su strada asfaltata fino a raggiungere un colle (Acquafredda), si devia su sterrata e poi sul sentiero che gradualmente scende all’interno del Fosso Sant’Angelo di Lettomanoppello. Arrivati sul fondo del fossato (Fonte del Garzillo), si attraversa per raggiungere all’ombra di imponenti pareti la Grotta Sant’Angelo. Dal vallone si risale per una traccia tortuosa e si prosegue su strada sterrata fino a toccare la strada provinciale che congiunge Lettomanoppello a Passo Lanciano; si sale a destra e dopo Fonte Pirella in corrispondenza di una curva a destra si entra a sinistra su una sterrata. Dopo circa 15 minuti si scende a sinistra per il lungo sentiero (sempre sigla S) che conduce al Santuario del Volto Santo di Manoppello.

Dal Santuario si prosegue per il sentiero S in direzione di Serramonacesca con brevi, ma ripidi tratti in salita. Si raggiunge così la base del colle Ciumina su cui sorge il Castel Menardo, struttura difensiva fatta erigere tra il XII e il XIV secolo. Dopo la visita si torna a valle dove si prosegue per l’Abbazia di San Liberatore a Maiella.

DA NON PERDERE

  • Santuario del Volto Santo
  • Castel Menardo
  • Abbazia di San Liberatore a Maiella
  • Tombe rupestri fiume Alento

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

Tappa 11 – Maiella

DA SERRAMONACESCA A S. MARTINO SULLA MARRUCINA

Lunghezza: 15,8 km
Dislivello in salita: 500 m circa
Dislivello in discesa: 450 m  circa
Difficoltà: tappa lunga con un bel dislivello
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: da marzo a novembre

Questa tappa e le due successive si svolgono sul medesimo tracciato sul Cammino di San Tommaso (www.camminodisantommaso.org). Prepositura cassinese, l’Abbazia romanica di San Liberatore è tra le più belle d’Abruzzo con un ambone datato 1180 e un pavimento cosmatesco del 1275. Poco sotto l’abbazia il fiume Alento scorre in una piccola forra verde e ospita sulle pareti le tombe rupestri risalenti al primo insediamento monastico. La giornata ha inizio per la strada asfaltata che passa a monte dell’Abbazia e che subito diviene sterrata. Si prosegue fino a trovare sulla sinistra il ripido sentiero (S) che sale alla torre di Polegro (circa 30 minuti) dalla quale si raggiunge per una sterrata e poi per asfalto Pretoro. Dal paese si scende sul fondo della valle del Foro (mulini rupestri) dove si prosegue verso valle fino a Rapino. Raggiunto il fondo del vallone un’ultima salita conduce a San Martino sulla Marrucina. 

INFORMAZIONI: 

Centro Informazioni del Parco 

presso l’Abbazia di San Liberatore

328.7710754,

serramonacesca@parcomaiella.it

Da non perdere

  • La torre di Polegro
  • Il centro storico di Pretoro
  • I mulini rupestri di Pretoro
  • Museo delle Ceramiche a Rapino
  • Grotta della neve a San Martino S.M.

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 12 – Finis Terrae

DA S. MARTINO SULLA MARRUCINA A CRECCHIO

Lunghezza: 18,5 km
Dislivello in salita: 450 m circa
Dislivello in discesa: 680 m. circa
Difficoltà: diversi tratti su asfalto con la risalita della prima valletta piuttosto ripida. Poi prosegue in discesa fino a Crecchio.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: Tutto l’anno

La Maiella è ormai lontana e il mare è sempre più vicino. I boschi lasciano sempre più spazio ai campi coltivati e ai vigneti che dominano il paesaggio.

Da San Martino sulla Marrucina si scende a valle per poi risalire a Filetto, paese della festa del peperoncino piccante. Ancora qualche discesa e salita e si giunge al Convento della Santissima Annunziata e al sottostante Parco Territoriale Attrezzato. Si prosegue verso Canosa Sannita per giungere infine a Crecchio. Il castello ducale De Riseis-D’Aragona a Crecchio è stato ampliato in più fasi a partire dal 1600 e fu bombardato nel giugno del 1944 riportando gravi danni. Il 9 settembre 1943 ospitò la famiglia reale dei Savoia in fuga verso Brindisi. Oggi ospita il Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale (Archeoclub, 0871 941392).

DA NON PERDERE

  • Il convento della S.S. Annunziata
  • Il Castello Ducale di Crecchio
  • Il centro storico di Crecchio
  • Santuario di S. Elisabetta
  • Valle Parco dei Mulini

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

TAPPA 13 – Finis Terrae

DA CRECCHIO A ORTONA

Lunghezza: 14 km
Dislivello in salita: 130 m. circa
Dislivello in discesa: 330 m. circa
Difficoltà: solo l’asfalto finale risulta un po’ fastidioso.
Classificazione: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: tutto l’anno

Il Cammino è giunto al termine e al mare! 

Dal magnifico centro storico di Crecchio si scende nel vallone sottostante fino a Contrada Baccile – Parco dei Mulini dove la traccia lascia l’asfalto e sale ripida tra i vigneti. Tornati sul piano e superato un incrocio si prosegue ancora tra le vigne fino a sbucare sulla trafficata SS 538 dove si prosegue per poche centinaia di metri verso valle per deviare subito a destra per la strada Macinini. Da qui sempre su asfalto si giunge fino in centro a Ortona fino Piazza della Repubblica dove si trova l’Ufficio IAT (vedi info sotto). Qui potrete ritirare il vostro testimonium. A lato dell’ufficio per corso Matteotti si potrà raggiungere la Cattedrale di S. Tommaso Apostolo (348.5183686, 085 9062977) e con un ultimo sforzo il castello aragonese e il mare. Dal castello una scalinata conduce sulla pista ciclabile della Via verde della Costa dei Trabocchi lunga 42 km e da Ortona scende lungo il vecchio tracciato della ferrovia adriatica fino a Vasto. Magari potete noleggiare una bici in città e proseguire il vostro viaggio!

INFORMAZIONI: 

Ufficio IAT di Ortona

085 906 3841, iat.ortona@abruzzoturismo.it

Rilascio testimonium

DA NON PERDERE

  • La Fontana del vino
  • La casa-museo di Francesco P. Tosti
  • I luoghi e il museo della Battaglia di Ortona
  • Il castello Aragonese
  • La “passeggiata orientale” vista mare
  • Il Museo Diocesano
  • L’Enoteca Regionale
  • La spiaggia della “ritorna

Supermercati presenti: Sì
Farmacie presenti: Sì

SEGNALETICA

Il Cammino Grande di Celestino è interamente segnato seppur in modalità a volte differenti a seconda dei territori attraversati. La segnatura ufficiale è stata realizzata rispettando il senso di marcia che va dall’Aquila a Ortona, ma ovviamente il Cammino può essere liberamente percorso nelle due direzioni. Segnavia e bandierine rosse e bianche (segnaletica CAI) sono prevalenti sia a terra che nella segnaletica verticale. Nel tratto compreso tra l’Aquila e la valle Peligna a breve sarà collocata la nuova segnaletica verticale a cura dell’USRC (Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni Cratere).

CAMMINO CON CANI

L’intero tratto di Cammino che va da l’Aquila a Caramanico Terme può essere percorso con il cane al guinzaglio (dalla tappa 1 alla tappa 6). Entrando nel cuore del Parco Nazionale della Maiella invece non tutte le tappe del Cammino nel Parco Nazionale della Maiella sono percorribili in compagnia del proprio cane. Infatti la norma nazionale (L. 394/1991) prevede che nella Zona A (Zona di Riserva Integrale) è vietato l’accesso con i cani, mentre in Zona B (Riserva generale orientata) e Zona C (Area di protezione) l’ingresso con i cani è consentito esclusivamente con il guinzaglio.

Le tappe dove vige il divieto sono quelle dalla 7 alla 9 e infatti dalla località Macchie di Coco fino ad Ortona è possibile proseguire con il cane.

PERICOLI

Percorrendo il Cammino Grande di Celestino entrerai a contatto con un ambiente naturale, a tratti selvaggio, dove la presenza della fauna appenninica e la morfologia del territorio, unitamente alle variabili condizioni meteo e/o del terreno, devono sempre indurre alla massima attenzione. Gli elementi contenuti in questa pubblicazione hanno carattere divulgativo, non sono idonei per l’attività escursionistica e non si sostituiscono alle necessarie conoscenze tecnico – escursionistiche, a un abbigliamento ed equipaggiamento idoneo, a una preparazione psico-fisica appropriati all’itinerario scelto. Solo il possesso di questi elementi vi consentirà di pianificare un Cammino piacevole e il più sicuro possibile su un territorio che deve considerarsi, anche nei suoi ambiti apparentemente più semplici, un vero e proprio terreno d’avventura. Seguite sempre le reti sentieristiche ufficiali e rispettate le regole presenti sulla segnaletica posta all’inizio dei sentieri; pianificate la vostra escursione con l’aiuto del personale dei Centri informazioni e/o consultando le informazioni presenti sul sito web www.camminodicelestino.it.  Utilizzate le tracce GPS aggiornate che trovate sull’App di Cammini d’Italia

L’Ente Parco Nazionale della Maiella non si assume nessuna responsabilità in caso di incidenti, errori di percorso, ritardi o altri disguidi che dovessero verificarsi durante le escursioni.

SIETE PERSONALMENTE RESPONSABILI DELLA VOSTRA INCOLUMITÀ.

IN TENDA

Il bivacco temporaneo in tenda o all’aperto dal tramonto all’alba con pernottamento di una sola notte per località è consentito nel territorio del Parco Nazionale della Maiella previa richiesta di nulla osta gratuito alla mail: info@parcomaiella.it. Sulla mail vanno indicate le località (al di fuori dei centri abitati) e le date.

Il Campeggio di più giorni nella medesima area del Parco è consentita invece nelle sole aree autorizzate.

CREDENZIALI

Credenziale

La Credenziale è il documento che certifica lo stato di pellegrino /viaggiatore lungo il Cammino. Certifica inoltre il passaggio in tutti i paesi e gli eremi rupestri presenti lungo il Cammino con l’apposizione del timbro. Per ricevere il timbro degli eremi non abitati sarà sufficiente mostrare negli uffici informazioni oppure dove si alloggia una vostra foto o un video che vi ritragga di fronte all’eremo. Il passaggio nei paesi può essere certificato anche con il timbro della struttura dove si alloggia. La Credenziale consente di usufruire di sconti e agevolazioni per servizi e accoglienza (quando e dove questi sono previsti). Può essere richiesta gratuitamente per posta scrivendo a promozione@parcomaiella.it (indicando il nominativo dei pellegrini e un indirizzo postale dove recapitarla) e nei luoghi di partenza dell’Aquila e Sulmona.

 

Punto distribuzione a l’Aquila: IAT Welcome Abruzzo 0862.295927, 3791508492, info.welcomeaq@gmail.com, via Cimino, 11.

A Sulmona presso  Centro di accoglienza e documentazione Cammini d’Abruzzo di Sulmona Abbazia di Santo Spirito al Morrone, via Badia, 28 – Sulmona (AQ)

 

Testimonium

Il Testimonium è l’attestato che il pellegrino riceve alla fine del Cammino esibendo la propria Credenziale con tutti i timbri regolarmente apposti. Viene rilasciato a coloro che completano tutto il Cammino dall’Aquila a Ortona, oppure che completano le tratte: 

– da Sulmona a Serramonacesca (Cammino Classico)

– Da L’Aquila a Serramonacesca

– Da Sulmona a Ortona 

Il Testimonium può essere richiesto gratuitamente nei luoghi di arrivo agli indirizzi che trovate su: www.camminodicelestino.it, oppure scrivendo a promozione@parcomaiella.it allegando le foto della Credenziale completa delle timbrature e un indirizzo postale.

CONTATTI

Parco Nazionale della Maiella, organo di governo del Cammino

Persona di riferimento:

John Forcone

Email: john.forcone@parcomaiella.it

Per info sul cammino

Centro di Accoglienza e documentazione dei Cammini d’Abruzzo c/o 

Abbazia di Santo Spirito al Morrone, via Badia, 28 – Sulmona (AQ)

0864.2570800 promozione@parcomaiella.it

  • Tappa 08: Decontra - Fonte Tettone | Ph: Anselmi Fornita dal Parco Nazionale della Maiella
  • Tappa 09 del Cammino Grande di Celestino - Ph Anselmi