Cammino Grande di Celestino in tenda: è possibile farlo?
Negli ultimi mesi, sempre più camminatori della community di Cammini d’Italia si sono chiesti se sia possibile affrontare il cammino Grande di Celestino dormendo in tenda, in autonomia, per vivere un’esperienza ancora più libera e immersiva. Questo articolo nasce per fare chiarezza su norme, possibilità e luoghi dove bivaccare lungo il percorso, grazie anche alle recenti aperture da parte dei Parchi Naturali coinvolti. Una mini-guida per chi sogna notti sotto le stelle nel cuore dell’appennino abruzzese. Ma la prima domanda è…
Cos’è il Cammino Grande di Celestino
Il Cammino Grande di Celestino attraversa l’Abruzzo da ovest a est, dall’Appennino fino alla Costa dei Trabocchi, seguendo le tracce di Pietro Angelerio, il monaco eremita che nel 1294 divenne papa con il nome di Celestino V. Due sono i temi prevalenti del cammino: natura e spiritualità Sul piano naturalistico, il tracciato attraversa due Aree naturali protette : il Parco Nazionale della Maiella, e il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino.
Questo rende il cammino davvero spettacolare tra faggete, altipiani carsici e vallate selvagge, non è raro imbattersi in cervi, lupi o grandi rapaci. Nei giusti mesi, diversi tratti del sentiero si trasformano in veri e propri tappeti di orchidee che colorano i sentieri. Ma è anche un cammino interiore: in queste montagne, nei secoli, hanno trovato rifugio eremiti di ogni epoca, non solo celestiniani. Camminare in questi luoghi significa spesso fermarsi, ascoltare, lasciare spazio.
Perchè farlo in tenda
Chi non ha mai desiderato di dormire all’aperto ed ascoltare i suoni della natura sotto il cielo stellato? Sicuramente gli amanti del trekking e delle attività outdoor avranno sognato notti del genere. Ma è possibile percorrere il Cammino Grande di Celestino in tenda? Ci sono dei vincoli?
Affrontare il Cammino Grande di Celestino in tenda significa vivere il cammino in piena libertà. E’ vero un peso in più sullo zaino ma in confronto: nessun orario, nessuna prenotazione, nessuna porta da bussare. Solo zaino, gambe, mappa, e la voglia di essere parte del paesaggio.Una vera e propria avventura.
È una scelta che va oltre la logistica: è un modo di camminare. Un modo che ti costringe a semplificare, ad ascoltare il tuo ritmo, ad accettare il silenzio. Di notte, sotto la tenda, il bosco si muove. Le stelle non sono decorative: sono compagnia. E quando ti svegli all’alba, con la luce che filtra dai faggi e il sentiero che ti aspetta, capisci perché lo stai facendo. Non è per tutti, ma per chi lo sceglie, è un’esperienza che resta.
Cosa prevede la normativa digitale
La legge italiana non è affatto univoca in questo senso e rimanda la disciplina dei campeggi e dei bivacchi ai Regolamenti regionali, che a sua volta, delegano tale disciplina ai Comuni e ai Parchi Naturali. Insomma, ci troviamo in una giungla legislativa difforme e confusionaria in cui vogliamo fare assoluta chiarezza. Partiamo dalle definizioni di “Bivacco” e “Campeggio”, sembrano simili ma molto differenti tra loro:
- Bivacco: viene definito dall’enciclopedia Treccani come una sosta all’aperto, di breve durata e per lo più notturna, di truppe in movimento, o di gruppi di persone in viaggio, durante una lunga marcia. Nell’alpinismo, si intende una sosta notturna effettuata nel corso di ascensioni che si prolungano per più di una giornata, possibilmente al riparo dalla caduta di pietre, dall’acqua e dal vento; essa può praticarsi con l’ausilio di una tenda portatile o in una grotta naturale o anche sul fondo di un piccolo crepaccio.
- Campeggio: si intende un’area attrezzata in cui possono essere piantate tende o sistemate roulotte che rendono agevole il soggiorno dei campeggiatori. Definire “campeggio” la sosta notturna con tenda montata dal tramonto all’ alba non è del tutto corretto, meglio parlare di bivacco notturno. Quest’ultimo vi consentirà di “sfuggire” dalle più stringenti regole comunali sulle modalità di campeggio e da eventuali controlli della forestale (ora corpo dei carabinieri), che nel caso vi becchino, potrebbero essere molto più comprensivi.
Dove si può dormire in tenda: i due parchi
Il Cammino attraversa due parchi naturali, come detto in precedenza, il che rende tutto più affascinante, tuttavia ogni area protetta segue le sue regole sul bivacco che nel nostro caso sono molto semplici.
1. Parco Nazionale della Maiella
Sposando a pieno il progetto del Cammino Grande di Celestino di cui ricordiamo è organo di gestione , ha di recente aggiornato il regolamento riguardante questo tema e ha aperto alla possibilità del bivacco in tenda, e resta il più accogliente per i camminatori in autonomia. Ecco le regole:
- Bivacco consentito dal tramonto all’alba (una notte sola per località)
- Sempre vietata l’accensione di fuochi, tranne nei rifugi attrezzati
- Campeggio prolungato (più notti nello stesso punto) consentito solo in aree autorizzate e previa richiesta via mail a
info@parcomaiella.it o ai comuni di riferimento
I tratti di cammino più wild e spettacolari — tra Sulmona, Roccamorice, Decontra e Serramonacesca — sono ideali per questo tipo di sosta.
2. Parco Naturale Regionale Sirente -Velino
Nel tratto tra L’Aquila e la Conca Peligna, alcune zone offrono aree adatte alla sosta discreta. Informarsi in anticipo è consigliato.
- Bivacco consentito dal tramonto all’alba (una notte sola per località con permanenza di max 24 ore)
- Sempre vietata l’accensione di fuochi, tranne nei rifugi attrezzati
- Campeggio prolungato (più notti nello stesso punto) consentito solo in aree autorizzate e previa richiesta via mail a
info@sirentevelino.it o ai comuni di riferimento
Tante tappe si concludono in piccoli centri abitati sono disponibili aree comunali in cui è consentito bivaccare. Ecco qualche riferimento:
- A Fontecchio Residenza artistica LA KAP 39 328 684 2013
- A Pacentro Pinetina in via San Francesco nei pressi del Campo di calcio comunale. È preferibile però sempre avvertire prima il Comune 0864 41114 e concordare con loro l’uso eventualmente dei bagni e docce dello stadio comunale. Su via San Francesco c’è anche una fontanella pubblica sulla strada.
- A Caramanico Terme, presso Convento frati Cappuccini 3476116465
- A Decontra (Caramanico Terme) potete chiedere un prato all’agriturismo Pietrantica 3384045008
- All’eremo di di S. Spirito a Maiella c’è l’area pic nic nel bosco vicino mentre l’acqua è all’eremo. Potete chiamare l’eremo per la cena 366 424 9866
- Macchie di Coco (Roccamorice) potete chiedere una piazzola al B&B Terrae Eremis 329 633 3293, mentre poco più a valle a Macchia Metola (Roccamorice) c’è il Campeggio Dimore Montane 3209221069
- A Serramonacesca concordare con la Pro Loco per utilizzare il Campo Sportivo 3287710754.
- A San Martino sulla Marrucina Campo da Calcio Comunale
- A Crecchio sul prato di Fronte alla Chiesa Primaria
Per qualsiasi informazione, potete comunque scrivere una mail a promozione@parcomaiella.it , ente gestore e promotore del cammino. Per tutte le informazioni invece visitare il sito: www.camminodicelestino.it.