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By Sara Massarotto
19/08/2025

Un passo dopo l’altro. Agosto in cammino con la Local March for Gaza

La Local March for Gaza nasce come risposta civile e nonviolenta all’orrore della guerra. È un’iniziativa indipendente e apartitica che sceglie il linguaggio del cammino per chiedere il cessate il fuoco immediato, l’accesso umanitario alla Striscia di Gaza e la sospensione delle forniture di armi.

Camminare per Gaza significa non rimanere in silenzio davanti alla guerra. Significa trasformare l’immobilità e lo smarrimento in un gesto collettivo, semplice ma potente: muovere passi insieme, attraversare territori, portare la richiesta di pace e di umanità fino ai luoghi simbolici e istituzionali.

La Local March for Gaza nasce con questo spirito. Un cammino laico e multiconfessionale, capace di raccogliere canti, storie, firme e testimonianze lungo i cammini d’Italia. Dopo la marcia da Oropa a Milano, che ha consegnato le prime 509 firme per il cessate il fuoco, la staffetta continua.

Ad agosto, diversi cammini italiani accoglieranno nuovi passi e nuove voci:

  • 23–25 agostoSentiero Liguria: da Albenga a Cervo passando per Alassio, Laigueglia e Andora, tra mare, colline e borghi storici.
  • 24–27 agostoCammino dei Briganti: tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino, in Abruzzo e Lazio, su mulattiere e sentieri di montagna.
  • 30–31 agostoCammino di Pace nel Modenese: da Vignola a Rocca Malatina, attraversando Spilamberto, Marano, Casona e Pieve di Trebbio. Nelle stesse date, camminate anche in Val Maira.
Il logo dell’iniziativa

Accanto ai cammini, eventi, proiezioni e momenti di comunità: occasioni per firmare la petizione, ascoltare racconti, condividere un orizzonte comune.

«Sono segnali di una sensibilità che si risveglia – spiega Ettore Macchieraldo, tra i promotori –. Non riguarda solo Gaza, ma i territori delle aree interne, che attraverso il cammino ritrovano voce e dignità. È un invito a un nuovo modo di vivere e di relazionarsi».

Chiunque può unirsi: partecipando a un cammino già in calendario o organizzando una marcia nel proprio territorio, grazie al vademecum disponibile online. Perché anche un passo, anche una firma, può fare la differenza.

Articolo di
Sara Massarotto

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