Cammino Balteo
Il Cammino Balteo, percorso ad anello alla scoperta della Valle d’Aosta. Un’immersione nella cultura e nella storia attraverso un territorio punteggiato da antichi borghi e imponenti castelli, immerso in un variegato paesaggio che alterna boschi e pascoli ad orti e vigneti.
Il Cammino Balteo è un itinerario escursionistico ad anello di quasi 350 Km, percorribile in entrambi i sensi. Un viaggio nella cultura e nella storia attraverso un territorio punteggiato da antichi borghi e imponenti castelli, immerso in un variegato paesaggio che alterna boschi e pascoli ad orti e vigneti.
Il tracciato si sviluppa principalmente nel fondovalle e sui versanti di media quota con un'altitudine compresa tra i 350 e i 1900 metri s.l.m., praticabile quindi per buona parte dell’anno.
Il Cammino si articola in 23 tappe di circa 4-6 ore ciascuna che possono anche essere percorse in più riprese o, eventualmente, interrotte usando il trasporto pubblico. Ogni tappa è un invito alla scoperta, muovendosi a piedi lungo sentieri ma anche su strade sterrate e tratti asfaltati, attraverso villaggi e siti di interesse culturale e naturalistico. Una proposta per tutti, adatta agli sportivi ma anche a chi vuole camminare senza fretta, lasciandosi tentare dalle molteplici opportunità che invitano alla sosta.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
350 km -
Tappe:
23 -
Partenza:
Da qualsiasi località del cammino -
Arrivo:
Da qualsiasi località del cammino -
Tipologia:
anello -
Tema:
montano -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno
STORIA
Dalla preistoria all’epoca romana, dal medioevo all’ottocento, il Cammino Balteo unisce in un unico racconto importanti testimonianze del passato: monumenti romani, castelli fiabeschi e imponenti fortezze, suggestivi borghi rurali, antichi ponti e luoghi di culto.
Sono diversi i luoghi di interesse culturale che si possono ammirare o visitare lungo il cammino.
(Castelli e torri, villaggi e architettura rurale, l’Antica Roma lungo il Cammino Balteo, chiese e musei)
FONTI D'ACQUA
In tutti i centri abitati, anche solo piccoli borghi, è presente almeno un fontanile
TAPPE
Tappa 1 – Pont-Saint-Martin / Lillianes
Lunghezza: 8.177
Salita: +973
Discesa: -656
Andata: 4h oo
Ritorno: 3h 35
Il Cammino Balteo comincia da qui, da Pont-Saint-Martin. Una località che deve il suo nome innanzitutto al magnifico ponte romano del I secolo a.C. e alla leggenda di San Martino di Tours che, proprio per costruire questo ponte, avrebbe sconfitto il diavolo. Perloz, un grappolo di case arditamente agganciate al pendio roccioso, dominato da nobili caseforti sotto la protezione del santuario di Notre-Dame-de-La-Garde.
Oltrepassando il Lys si continua su una balconata a mezzacosta che conduce a Lillianes, accolti dal suggestivo ponte in pietra costruito nel 1733, l’unico a quattro arcate in Valle d’Aosta, e dalla bella chiesa parrocchiale di San Rocco. Un primo “assaggio” della valle di Gressoney.
Tappa 2 – Lillianes / Fontainemore
Lunghezza: 16.661
Salita: +1.133
Discesa: -1.098
Andata: 6h 40
Ritorno: 6h 25
Dal centro di Lillianes il sentiero prende quota in maniera abbastanza decisa verso l’alpeggio di Sassa. Quindi l’itinerario punta verso nord scendendo progressivamente dagli alti pianori fino ai villaggi rurali. Superato il soleggiato ripiano di Coumarial, porta della Riserva Naturale del Mont Mars, si raggiungono piccoli nuclei di abitazioni. Si passa nei pressi dell’ecomuseo della media montagna e si attraversa il bel villaggio di Farettaz.
Circondata dai boschi e attraversata dal Lys, Fontainemore accoglie i visitatori col suo scenografico ponte medievale e la graziosa chiesa di Sant’Antonio abate. Tra le curiosità, meritano una visita le Gouffres de Guillemore, un orrido profondissimo scavato tra le rocce.
Tappa 3 – Fontainemore / Donnas
Lunghezza: 14.641
Salita: +400
Discesa: – 918
Andata: 4h 50
Ritorno: 5h 15
Da Fontainemore, attraverso ampie e belle mulattiere in destra orografica, si raggiungono splendidi villaggi tra cui, in particolare, quello di Chemp. Un insolito e suggestivo museo all’aperto. Da Chemp si riprende la discesa, attraverso la frazione Marine, verso Perloz. Dopo una sosta al santuario di Notre Dame de La Garde, si rientra sul fondovalle lungo la soleggiata costa che sovrasta Donnas sfiorando il margine superiore dei vigneti terrazzati simbolo della viticoltura eroica alpina. Si raggiunge quindi lo storico borgo medievale di Donnas, nato sull’antico percorso della strada romana delle Gallie che vede qui il suo tratto più noto e spettacolare. Due piccoli musei testimoniano la tradizione rurale locale di Donnas: il “museo della vite e del vino” e l’antica “latteria di Tréby”.
Tappa 4 – Donnas / Arnad
Lunghezza: 12.490
Salita: +1.101
Discesa: -1070
Andata: 5h 20
Ritorno: 5h 00
Dal borgo di Donnas si risale il costone di roccia in direzione del villaggio di Albard. Da qui si continua a salire verso i soleggiati pianori erbosi del Col de La Cou dove sarà possibile vedere i resti delle fortificazioni volute da Napoleone in occasione delle sue manovre di attacco e accerchiamento del Forte di Bard. Superate le postazioni belliche di Arbénaz si raggiunge il forte di Machaby, oggi trasformato in un moderno ostello. Da qui si arriva quindi al noto Santuario intitolato a Nostra Signora della Neve, immerso nei castagneti. Si prosegue poi la discesa fino a giungere in vista del borgo di Arnad e della mole rosata del castello Vallaise (oggi in restauro). Da visitare il suggestivo centro storico, impreziosito dalla splendida parrocchiale romanica di San Martino.
Tappa 5 – Arnad / Challand-Saint-Victor
Lunghezza: 12.789
Salita: +1.144
Discesa: -890
Andata: 5h 2o
Ritorno: 5h 05
Rose di montagna, ginestre ed ontani accompagnano la salita da Ville di Arnad, poco a monte del Castello Vallaise, verso il Col Vert attraverso questa storica mulattiera quasi dimenticata. La progressiva salita conduce alla scoperta di bei boschi di castagni e di minuti grappoli di case abbandonate, comunque splendidi esempi di architettura rurale e di una passata vita contadina. Zigzagando tra le macchie di rododendro si scende verso Challand-Saint-Victor arrivando nei pressi della spettacolare cascata di Isollaz da cui si risale poi alla volta del paese.
Tappa 6 – Challand-Saint-Victor / Saint-Vincent
Lunghezza: 15.821
Salita: +873
Discesa: -1.125
Andata: 5h 15
Ritorno: 5h 25
Si raggiunge la vecchia latteria turnaria di Challand-Saint-Victor, per imboccare il sentiero che sale ai resti del castello di Villa, culla della potente famiglia Challant. Superato il sito culturale si prosegue alla volta della Riserva naturale del Lago di Villa, caratterizzata da un particolare ambiente umido e con un agevole percorso guidato. Da qui si prende leggermente quota fino al Col d’Arlaz dove lo sguardo si apre su un panorama ampio ed arioso. Si scende quindi, seguendo il ru d’Arlaz, fino a Emarèse. Tra boschi e distese prative si scende dolcemente fino a Moron di Saint-Vincent, accolti dalla preziosa chiesa romanica di San Maurizio. Da qui si continua la discesa fino a Saint-Vincent passando non lontano dall’antico stabilimento termale di inizio Novecento, oggi in abbandono, e arrivando al moderno edificio delle attuali terme.
Tappa 7 – Saint-Vincent / La Magdeleine
Lunghezza: 14.028
Salita: +1370
Discesa: -295
Andata: 5h 40
Ritorno: 4h 25
Lasciato il centro di Saint-Vincent, dalla chiesa parrocchiale si sale verso la zona collinare e le frazioni più alte. Progressivamente l’abitato andrà rarefacendosi per lasciare il posto a lunghi tratti di sentiero in piena natura, tra prati, pascoli, radure e zone boschive. Con un fluido e piacevole zigzagare affacciati sul sottostante corso del torrente Marmore e appagati da una magnifica vista panoramica sull’imbocco della Valtournenche, si raggiungerà La Magdeleine, tranquilla località nella media valle del Cervino. Da non perdere la visita agli otto caratteristici mulini ancora funzionanti.
Tappa 8 – La Magdeleine / Verrayes
Lunghezza: 19.767
Salita: +756
Discesa: -1.486
Andata: 6h 10
Ritorno: 6h 45
Da La Magdeleine ci si incammina lambendo il grazioso laghetto di Lod e poi alla volta del villaggio di Hérin per giungere al vicino comune di Antey-Saint-André dove visitare la bella chiesa parrocchiale di epoca romanica. Da qui si gode di uno scorcio particolarmente suggestivo sul Cervino che, con la sua mole maestosa, appare incuneato tra le pareti della vallata. Interessanti i resti, quasi miracolosamente attaccati alla parete rocciosa, del Ru du Pain Perdu, un acquedotto “eroico” realizzato nel XIV secolo per portare l’acqua fino a Saint-Vincent. Toccando quindi una serie di caratteristiche frazioni si raggiunge Torgnon: qui meritano una visita la chiesa di San Martino e il suggestivo museo etnografico del Petit-Monde.
Si prosegue quindi passando in mezzo a fitti boschi da cui allungare lo sguardo sul fondovalle e sull’imponente, dominante “scoglio” del Cervino, fino a raggiungere le panoramiche cappelle di Saint-Pantaléon e di Saint-Evence a Saint-Denis. Dal promontorio di Saint-Evence comincerà una graduale discesa attraverso ariosi pianori e vasti pascoli. Si scende quindi giungendo a Verrayes, con la sua parrocchiale di San Martino e l’Arboretum “P. Vescoz”.
Tappa 9 – Verrayes /Nus
Lunghezza: 10.192
Salita: +208
Discesa: -876
Andata: 3h 15
Ritorno: 3h 35
Da Verrayes capoluogo si raggiunge la frazione di Moulin e da lì si imbocca un sentiero di mezza costa che si allunga, con scarsi dislivelli, quasi in linea retta, attraverso prati, radure e piccoli villaggi fuori dal tempo, fino a Blavy da cui si scende riguadagnando il fondovalle all’altezza di Nus. Da qui, con mezzo pubblico, è possibile raggiungere l’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy nei cui pressi sorge anche il sito archeologico del castelliere protostorico di Lignan. A Nus una passeggiata lungo la via centrale consentirà di apprezzare i resti del cosiddetto Castello di Pilato, fatto costruire dai Signori di Nus nel XII – XIII secolo, e che secondo la leggenda ospitò Pilato, appunto, in viaggio verso l’esilio in Gallia dopo la condanna di Gesù.
Tappa 10 – Nus / Roisan
Lunghezza: 18.524
Salita: +525
Discesa: -204
Andata: 5h 10
Ritorno: 5h 00
Lasciato il centro storico di Nus si raggiungono le frazioni alte da cui si imbocca il sentiero che conduce al castello di Quart. Una volta superato il maniero, il cui impianto originario risale alla fine dell’XI secolo, ci si mantiene a mezza costa imboccando il Ru Prévôt il cui tracciato condurrà agevolmente fino a Roisan. Lungo il percorso si potrà apprezzare lo straordinario ponte-acquedotto medievale del Grand-Arvou, in località Chiou di Porossan. Un capolavoro di ingegneria idraulica. Si prosegue poi alla volta di Roisan affacciati sul corso del torrente Buthier e godendo di una splendida vista su Aosta e sulle località del tratto iniziale della Valpelline.
Tappa 11 – Roisan / Arpuilles (Aosta)
Lunghezza: 13.232
Salita: +445
Discesa: -319
Andata: 3h 50
Ritorno: 3h 35
Superato il cimitero di Roisan si scende a sinistra, si attraversa la località Adret per raggiungere il Rû Prévôt in direzione Valpelline. Raggiunto il ponte sul Buthier si risale a prendere il Rû des Vignes e a seguire si raggiunge il paese di Gignod. Sorvegliati dal profilo aguzzo dell’elegante campanile della chiesa parrocchiale di Sant’Ilario, al cui interno si possono apprezzare pregevoli affreschi quattrocenteschi, si raggiunge il centro di Gignod da cui si risale per guadagnare quota in vista del percorso di rientro. La vista si apre maggiormente fino ad abbracciare la poderosa sagoma quadrangolare della torre medievale dei Signori di Gignod, severa sentinella del centro abitato per chi proveniva dal fondovalle. Si imbocca quindi un gradevole sentiero soleggiato che, quasi sempre con andamento pianeggiante, accompagna dolcemente alle frazioni di Excenex, prima, e di Arpuilles, poi, vera e propria balconata affacciata su Aosta.
Tappa 12 – Arpuilles (Aosta) / Vetan (Saint-Pierre)
Lunghezza: 14.069
Salita: +1.081
Discesa: -603
Andata: 5h 10
Ritorno: 4h 40
Dal piccolo villaggio di Arpuilles si imbocca il sentiero che procede in direzione di Pléod, nel vasto territorio comunale di Sarre. In uno scenario arioso caratterizzato da una natura scabra ed essenziale che regala vedute panoramiche sul fondovalle e sulle vette circostanti, si raggiunge infine il villaggio di Vetan: un luogo avvolto da un fascino pervasivo in un’atmosfera sospesa. Durante il tragitto si dominano dall’alto gli estesi vigneti di Saint-Pierre e di Aymavilles, divertendosi ad individuare le torri ed i castelli che si rincorrono nel paesaggio.
Tappa 13 – Vetan (Saint-Pierre) / La Salle
Lunghezza: 18.848
Salita: +893
Discesa: -1.568
Andata: 6h 40
Ritorno: 7h 45
Da Vetan si sale di quota con panorami indimenticabili che portano al laghetto di Joux ed al pittoresco villaggio di Vens. Da qui, seguendo antichi percorsi agricoli, si sorvola letteralmente lo scosceso territorio di Avise: si apprezza, nel fondovalle, la stretta dell’Equilivaz dove in antico i Romani avevano faticosamente realizzato il passaggio stradale noto come Pierre Taillée e, dopo alcuni tratti più impegnativi, si raggiunge il caratteristico villaggio di Charvaz con le sue antiche case in pietra strette le une alle altre e la bella cappella dalla facciata affrescata. Da qui, infine, un tratto in netta discesa costeggia il villaggio di Fenêtre e conduce alla frazione di Moras da cui si prosegue per La Salle attraverso i villaggi di Echarlod e di Ecours, scoprendo angoli di Medioevo alpino e magnifici scorci sul Monte Bianco.
Tappa 14 – La Salle / Avise
Lunghezza: 20.082
Salita: +572
Discesa: -821
Andata: 5h 55
Ritorno: 6h 05
Da La Salle si prosegue in leggera discesa e poi quasi in piano alla scoperta dei tanti caratteristici villaggi che si susseguono lungo il versante a solatìo, tra pareti rocciose, prati e vigneti eroici. Da La Ruine alta al Villair di Morgex fino all’ultima frazione al confine col comune di Pré-Saint-Didier: il Dailley. Da qui si ritorna indietro scendendo verso il centro storico di Morgex, incontrando la severa Tour de l’Archet, e la bella parrocchiale di Santa Maria Assunta che racchiude il fonte battesimale più antico dell’alta Valle d’Aosta, risalente al V secolo d.C. Da qui si riguadagna leggermente quota e, seguendo il corso della Dora Baltea, si raggiunge la spettacolare cascata di Lenteney. Si arriva quindi al grazioso villaggio di Derby con la bella parrocchiale romanica dedicata a Sant’Orso, le sue antiche caseforti e il cosiddetto palazzo notarile. Usciti da Derby, si raggiunge dall’alto il villaggio di Runaz da dove poi si ridiscende per attraversare la SS26 e guadagnare il borgo di Avise, annunciato sin da lontano dai suoi castelli e dalla bella chiesa di San Brizio.
Tappa 15 – Avise / Introd
Lunghezza: 15.912
Salita: +1.184
Discesa: -1.179
Andata: 6h 25
Ritorno: 6h 10
Dalla graziosa Avise si riprende a salire lungo un gradevole sentiero tra boschi e prati che conduce fino a Saint-Nicolas, annunciata dalla chiesa visibile sin da lontano e protesa, in posizione panoramica, quasi a strapiombo sul fondovalle. Da qui si ridiscende verso i vigneti e le soleggiate gole dell’Enfer di Arvier per addentrarsi quindi nel borgo di Leverogne. Merita una deviazione il centro del paese di Arvier, apprezzandone la chiesa di San Sulpicio e il Chateau La Mothe. Da Leverogne si riprende a salire alla volta dei villaggi del Petit e del Grand-Haury, sorvegliati dall’arcigno castello di Montmayeur. E quindi verso Les Combes, delizioso villaggio adagiato tra vasti pianori meta estiva amata da papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.
Da Les Combes, infine, una splendida passeggiata panoramica attraversa i prati in leggera ma costante discesa fino ad Introd, stretta intorno al suo castello e all’elegante chiesa intitolata alla Conversione di San Paolo.
Tappa 16 – Introd / Villeneuve
Lunghezza: 20.101
Salita: +588
Discesa: -793
Andata: 5h 40
Ritorno: 5h 45
Da Introd si sale seguendo un antico sentiero che si inoltra progressivamente nei fitti boschi sospesi sulla Dora di Rhêmes fino a raggiungere, appunto, Rhêmes-Saint-Georges, le cui case si rincorrono lungo un pendio dominato dalla svettante chiesa parrocchiale. Oltrepassato il torrente si raggiunge la microscopica frazione di Cachoz per attaccare la discesa sempre immersi nel bosco. Contornando il promontorio del Mont Ruppet, dalla località Soressamont si imbocca quindi il solco vallivo del torrente Savara fino al villaggio di Chevrère da cui si riprende a scendere per riguadagnare il fondovalle all’altezza di Villeneuve.
Tappa 17 – Villeneuve / Aymavilles
Lunghezza: 12.294
Salita: +837
Discesa: -1.000
Andata: 4h 40
Ritorno: 4h 55
Dopo aver attraversato il borgo di Villeneuve, si sale alla volta della suggestiva chiesa di Santa Maria col suo fonte battesimale risalente al V secolo d.C. sotto lo sguardo del castello di Châtel Argent. Superata la località di Chavonne si raggiunge la frazione di Issogne da cui si prende a salire verso località Camagne da dove la vista si apre sia verso il fondovalle che verso il solco del torrente Grand Eyvia in discesa dalla valle di Cogne.
Da qui si prosegue lungo un panoramico sentiero, noto anche come “sentiero delle farfalle” che, superata una cascata, conduce, tra particolari essenze vegetali fino allo straordinario ponte-acquedotto romano del Pont d’Ael, un capolavoro dell’ingegneria idraulica del I secolo a.C. È questa una zona non solo di notevole interesse storico-archeologico, ma anche naturalistico vista la presenza di ben 96 specie diverse di farfalle.
Dal grazioso villaggio di Pont d’Ael si prosegue verso il villaggio di Ozein, vera e propria oasi di storia incastonata in una natura abbagliante. Da qui si scende in direzione di Champlan e, tra boschi e balze prative, si ritorna nel fondovalle all’altezza di Aymavilles.
Tappa 18 – Aymavilles / Aosta
Lunghezza: 12.862
Salita: +453
Discesa: -580
Andata: 4h 10
Ritorno: 4h 00
Dal centro di Aymavilles, dopo aver visitato le chiese di Saint Léger e di Cristo Re, si inizia a salire leggermente a monte dell’abitato verso la frazione di Montbel. Letteralmente immersi negli avvolgenti vigneti, si raggiunge il confine col bosco e ci si mantiene per lungo tratto quasi in piano a mezza costa. Entrati nel comune di Jovençan si verrà accolti dal nucleo medievale di Pompiod e dal caratteristico abitato che accompagna fino all’interessante Maison des Anciens Remèdes. Sempre a mezza costa si raggiungerà la frazione Moulin di Gressan dove merita una visita l’ecomuseo Maison de Gargantua, così chiamato per la presenza dell’inconfondibile sperone morenico noto come “mignolo di Gargantua”. Superato l’abitato di Gressan si sale nuovamente lungo il torrente fino alla frazione Château di Charvensod da dove si ridiscende per tornare nel fondovalle e, una volta attraversata la Dora Baltea, raggiungere Aosta.
Tappa 19 – Aosta-Aoste / Fénis
Lunghezza: 19.787
Salita : +387
Discesa: -382
Andata: 4h 55
Ritorno: 5h 30
Da Aosta ci si sposta su Charvensod oltrepassando la Dora Baltea all’altezza di Pont-Suaz. A monte della frazione di Condemine si imbocca il sentiero diretto a Pollein e ci si mantiene quasi in piano fino a Fénis. Camminando a mezza costa, sempre sul limitare del bosco, si può godere di una vista panoramica sulla piana della Dora e sui versanti opposti dell’adret. Da Pollein a Brissogne, fino a Saint-Marcel dove, concedendosi una sosta ed allungando la tappa, ci si potrebbe dedicare all’esplorazione del suo territorio più “in quota” (le miniere, le acque verdi, il santuario di Plout). Si giunge infine a Fénis dove, accolti dalla bella parrocchiale di San Maurizio, dopo una visita al MAV (il Museo dell’Artigianato Valdostano), non resta che dedicarsi allo splendido maniero turrito dei nobili Challant.
Tappa 20 – Fénis / Châtillon
Lunghezza: 14.291
Salita: +368
Discesa: -393
Andata: 4h 05
Ritorno: 4h 00
Da Fénis si raggiunge il dirimpettaio comune di Nus dirigendosi verso la frazione Plantayes. Da qui si seguono le indicazioni per i vicini villaggi di Perrinaz e Rovarey per poi passare nel territorio del comune di Verrayes.
Si prosegue poi alla volta di Chambave, terra di grandi e nobili vini tra cui, su tutti, il noto Muscat. Sorvegliati dall’alto dalla mole turrita del castello di Cly (in comune di Saint-Denis), si attraversa tutto lo storico borgo di Chambave per poi continuare fino alla frazione Breil di Châtillon dove, volendo, si può dedicare una visita al castello Gamba, sede delle collezioni regionali di arte moderna e contemporanea, circondato da un magnifico parco. Da qui in pochi minuti si raggiunge facilmente il centro di Châtillon.
Tappa 21 – Châtillon / Verrès
Lunghezza: 20.945
Salita: +648
Discesa: -797
Andata: 5h 45
Ritorno: 6h 05
Dalla chiesa di Châtillon si parte subito in salita raggiungendo la frazione di Conoz. Da qui si svolta in direzione Saint-Vincent seguendo il percorso di un antico ru (canale irriguo) che si sviluppa in piano nel fianco della montagna. Dalla cittadina termale, dove si consiglia una visita alla chiesa romanica di S. Vincenzo col suo sito archeologico, si prosegue verso Cillian, dove si possono apprezzare i resti monumentali di un ponte di epoca romana lungo la Via delle Gallie. Si procede a mezzacosta tra piccoli villaggi, case isolate, balze rocciose e panoramici affacci sul fondovalle sottostante, in certi punti assai simile ad una profonda gola rinserrata tra le rocce. Si raggiunge Montjovet, passando tra i castelli di Chenal e di Saint-Germain; una serie di piccoli sali-scendi portano fino in frazione Torille, non distante da Verrès. Qui si cambia versante e si raggiunge Issogne, annunciata dalla raffinata residenza signorile degli Challant cui dedicare senz’altro una visita.
Tappa 22 – Verrès / Pontboset
Lunghezza: 17.188
Salita: +745
Discesa: -366
Andata: 5h 05
Ritorno: 4h 40
Verrès, un paese tutto da scoprire che ha molto da raccontarci. Oltre all’ affascinante maniero di Ibleto di Challant che lo domina dall’alto col suo aspetto rude e severo, nel centro storico si mimetizza un altro vero gioiello: la Prevostura di Saint-Gilles. La sua mole maestosa, le sue eleganti finestre crociate, l’alta torre con l’orologio e i curiosi gargoyles non potranno non attirare l’attenzione. Da Verrès si passa ad Issogne, dominata dalla sobria eleganza del castello di Giorgio di Challant. Da Issogne si raggiunge quindi Arnad, terra di produzione del noto e rinomato lardo DOP; un borgo che vi stupirà con le sue atmosfere senza tempo, le sue caseforti, la splendida parrocchiale romanica dedicata a San Martino e, infine, il raffinato Castello Valleise (attualmente oggetto di interventi di restauro, quindi temporaneamente chiuso al pubblico). Superando nuovamente il fiume grazie allo scenografico ponte di Echallod (XVIII sec.), ci si mantiene in destra orografica fino al borgo di Hône. Qui merita una visita la parrocchiale di San Giorgio e i suoi scavi archeologici di epoca paleocristiana. Da qui si imbocca un sentiero che risale a mezza costa i soleggiati pendii rocciosi affacciati sul torrente Ayasse fino a Pontboset.
Tappa 23 – Pontboset / Pont-Saint-Martin
Lunghezza: 13.365
Salita: +538
Discesa: -1.044
Andata: 4h 10
Ritorno: 4h 40
Lasciato il paesino di Pontboset coi suoi ponti settecenteschi e attraversato il torrente Ayasse, si inizia la discesa per riguadagnare il fondovalle. Poco a poco il panorama offrirà, verso nord, lo spettacolo del Mont Mars e del Monbarone. Poco a poco la valle si aprirà col ventaglio degli abitati di Hône e Bard, dominato dal suo Forte imponente. Raggiunta quindi la piana della Dora, si attraversa il borgo di Bard e si entra in quello di Donnas passando dal tratto più suggestivo della via romana delle Gallie. Dopo l’abitato si risale leggermente per passeggiare tra i vigneti fino alla località Bousc Daré da cui, infine, si rientra a Pont-Saint-Martin.
SEGNALETICA
Su tutto il percorso è presente la segnaletica contraddistinta da un triangolo capovolto all’interno del quale è inserito il n. 3
PERICOLI
Non vi sono parti pericolose sul cammino
ACCESSIBILITÀ
Non sono presenti tratti percorribili da persone affette da disabilità
FONDO STRADALE
30% di asfalto
CONTATTI
Ufficio del Turismo:
Tel: (+39) 0165.40532
E-mail: info@turismo.vda.it
Ospitalità:
https://bookingvalledaosta.it/i-cammini/
https://balteus.lovevda.it/it/ospitalita
Centrale di prenotazione telefonica Booking Valle d’Aosta allo 0165 33352.
Cammino Balteo
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GUIDA AL CAMMINO BALTEO
Un percorso ad anello percorrendo lentamente la Valle d’Aosta, zaino in spalla tra il corso della Dora Baltea e i vigneti eroici che sfidano la montagna, si snoda un cammino di 23 tappe tra piccoli borghi, castelli e paesaggi spettacolari, costruiti pietra su pietra da generazioni. Questo è un cammino dove l’identità è forte, viva e presente: dai ponti romani ai castelli della nobile famiglia Challant, fino al “patois” che è molto più di un dialetto, è l’anima stessa della Valle.
Ogni tappa offre la possibilità di vivere la Valle d’Aosta al proprio ritmo: chi cammina con la famiglia troverà tappe adatte, chi ama la corsa avrà un percorso ricco di sfide, e chi preferisce camminare senza fretta potrà godersi ogni scorcio delle Alpi e respirare l’autenticità di questa terra.
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Immergiti nella Valle d’Aosta, scopri al tuo passo le sue tradizioni e i suoi paesaggi mozzafiato. Un cammino, tante storie da vivere.