
CAMMINO DEI CAPPUCCINI
Il Cammino dei Cappuccini attraversa la dorsale interna delle Marche, muovendosi in una splendida e variegata cornice naturalistica, dove monti, colline e mare si fondono in un unico colpo d’occhio, per scoprire i luoghi legati alla storia delle origini dei Cappuccini e alla loro attualità, potendo incontrare anche i Cappuccini di oggi e venendo accolti nei loro conventi.
Il Cammino ha il suo punto di partenza a Fossombrone (PU), il suo centro a Camerino (MC) – dove si trova il primo convento dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini –, e il suo punto di arrivo al Santuario di San Serafino ad Ascoli Piceno. È un percorso molto ricco sotto il profilo spirituale, storico, artistico e naturalistico, e molto impegnativo dal punto di vista fisico, a causa della fisionomia dell’entroterra delle Marche che presenta un continuo alternarsi di saliscendi, con numerose tappe dai dislivelli importanti.
Il cammino passa in eremi nascosti in boschi selvaggi, in conventi francescani collocati ai margini delle città, in monasteri dalla millenaria sapienza, in armoniose abbazie romaniche, luoghi intrisi di spirito e di storia, tutti legati da un filo di strade che si srotolano su dolci colline e montagne selvatiche. I sentieri attraversano piccoli borghi storici e città preziose, ma mai troppo grandi; di metropoli le Marche sono prive per ragioni legate alla storia e ancor più per vocazione, perché il suo abitante si pensa avvolto e protetto dalla terra che lo circonda, coltivandola senza dominarla.
Il cammino può essere fatto tutto in una volta, o suddiviso in due o più parti. Ad esempio: da Fossombrone a Camerino (10 giorni), e poi da Camerino ad Ascoli Piceno (7 giorni); oppure lo si può suddividere in tre parti: da Fossombrone a Fabriano (5 giorni), da Fabriano a Camerino (5 giorni) e infine da Camerino ad Ascoli Piceno (7 giorni).
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
400 km -
Tappe:
17 -
Dislivello medio:
760 m -
Partenza:
Fossombrone -
Arrivo:
Ascoli Piceno -
Tipologia:
lineare -
Tema:
spirituale | storico | naturalistico | montano | arte-e-cultura -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno
STORIA
Il Cammino dei Cappuccini offre al pellegrino l’occasione di ripercorre l’affascinante storia che segna la nascita della vitalissima riforma francescana dei Frati Cappuccini, che esplose nelle Marche nella prima metà del ‘500 e divenne nei secoli successivi fino ad oggi uno dei più importanti ordini religiosi al mondo.
Oggi i Cappuccini sono più di 10.000 nel mondo, diffusi nei 5 continenti e in 110 nazioni, ma, nonostante la grande diffusione dell’Ordine, pochissimi conoscono la loro storia, decisamente avventurosa e coinvolgente.
SEGNALETICA
Il cammino è segnalato in maniera regolare e puntuale lungo tutto il percorso.
ACQUA
Lungo tutto il Cammino, oltre a bar, ristoranti e privati, che gentilmente permettono di riempire una borraccia, ci sono numerose fonti d’acqua a cui attingere. Le uniche tappe in cui occorre rifornirsi di acqua alla partenza sono la prima parte della settima tappa, da Poggio San Romualdo all’Abbazia di Sant’Urbano e quella seguente da Cupramontana a Cingoli.
SERVIZI
La maggior parte delle cittadine attraversate dal cammino sono dotate di supermercati, ristoranti, luoghi in cui dormire e farmacie. Di seguito i luoghi dotati di questi servizi:
Fossombrone, Gola del Furlo (no farmacia), Cagli, Frontone, Fabriano, Cupramontana, Cingoli, San Severino, Camerino, Fiastra, Sarnano, Montefortino, Amandola, Montefalcone Appennino (no farmacia), Force, Rotella (no farmacia), Castignano, Offida, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno.
PERICOLI
Non ci sono particolari pericoli. In alcune tappe più montuose i sentieri semplicemente diventano più impervi sia in salita che in discesa e scivolosi in caso di pioggia. Nei mesi strettamente invernali, le tappe montuose potrebbero passare in zone innevate. Nelle ultime tappe del cammino, occorre un occhio di riguardo per i cani pastori che controllano le greggi.
FONDO STRADALE
Il criterio di fondo nel tracciare il cammino è stato quello di evitare il più possibile l’asfalto. La percentuale è di 70% sterrato, 30% asfalto.
CREDENZIALI
Il cammino dei Cappuccini fornisce una credenziale, che può essere ritirata direttamente al punto di partenza, il convento di Fossombrone (tel. 0721 714370) o, per chi decidesse di percorrere la seconda parte del cammino, al convento di Camerino (tel. 0737 644480): è necessario contattare prima i due conventi o scrivere una mail a camminodeicappuccini@gmail.com. Chi decidesse di partire da altri punti potrà ricevere la credenziale direttamente a casa. A tutti è chiesto di compilare il form presente nel sito del cammino nella parte inerente la credenziale. La credenziale si timbra nei luoghi di fine tappa in cui ci si ferma a dormire (non nei luoghi intermedi) o nei bar, pro loco, punti IAT indicati nel sito per ogni tappa.
Insieme alla credenziale, nella quale vengono apposti dei bellissimi timbri artistici, al pellegrino viene donato un ciondolo di legno con l’icona del cammino dei cappuccini e al termine, che sia Camerino o Ascoli Piceno, viene rilasciato un Testimonium. Non c’è un prezzo stabilito per questo né per la credenziale, né per il ciondolo o il Testimonium, ma un’offerta è gradita per aiutare a sostenere le spese di manutenzione del cammino.
IN TENDA
In alcuni casi è possibile utilizzare i camping presenti nelle tappe (es. Gola del Furlo, Frontone, San Lorenzo al Lago, Montefortino) oppure in spazi liberi in cui non sono necessarie autorizzazioni (es. Poggio San Romualdo).
CONTATTI
Per qualsiasi informazione potete scrivere a: camminodeicappuccini@gmail.com o contattare il numero: 334 3845138
TAPPA 01
TAPPA 01: da Fossombrone alla Gola del Furlo
Partenza: Fossombrone
Arrivo: Gola del Furlo
Distanza: 22 km
Dislivello: +880 m / – 808 m
Dopo aver ricevuto la credenziale, il ciondolo del cammino e la benedizione dei frati, il pellegrino parte dalla croce del convento dei Cappuccini, costeggia le mura per 100 metri e svolta a sinistra. Dopo 450 metri lascia l’asfalto e imbocca una sterrata in salita a destra, accanto a una sbarra (spesso abbassata, ma superabile). Dopo 1 km, costeggiato un vigneto sulla sinistra, continua sulla sterrata di destra fino alla cima della collina, da cui si gode una splendida vista sui monti e sul mare marchigiano. Superato il vigneto, prosegue dritto: Urbino si intravede sulla destra, la Gola del Furlo di fronte. Dopo 600 metri, al bivio, scende a destra (possibile scorciatoia se il passaggio centrale è aperto), raggiunge l’asfalto, lo segue per 1,1 km, poi prende un sentiero in discesa sulla destra. Dopo 300 metri, alla biforcazione, sale a sinistra e, 200 metri dopo, imbocca una carrareccia sulla destra che scende per 1,6 km lungo un tratto scosceso e rovinato. Raggiunta di nuovo l’asfaltata, gira a destra e continua per 1 km fino al bivio per “il Barco”, antica riserva dei duchi di Urbino. Superato il ponte, sale al bivio per Montalto-Tarugo, svolta a destra, poi dritto per 2 km fino allo stabilimento dell’acqua vicino a Sant’Anna del Furlo (importante fare rifornimento: almeno 1,5–2 litri). Dopo 300 metri, superata la superstrada, svolta a sinistra sulla vecchia Flaminia per 700 metri, quindi imbocca sulla destra il CAI 440A, sentiero ripido di circa 4 km. In alternativa, si può proseguire sulla Flaminia per 3,5 km fino al Furlo. Dopo 1 km sul 440A, si prende a sinistra il CAI 440, poi a destra al bivio. La salita si fa più ripida lungo il versante del Pietralata, su una vecchia strada forestale. Dopo 2,1 km si raggiunge una spianata (quota 658 m), da cui si prende il 449B per la terrazza panoramica della “testa del Duce”. Il sentiero poi scende: dopo 900 metri si incontra il Rifugio “Il Furlo”, quindi si prende la strada brecciata a sinistra che porta, in 4,4 km di discesa più 800 metri, al borgo del Furlo.
TAPPA 02
TAPPA 02: dalla Gola del Furlo a Cagli
Partenza: Gola del Furlo
Arrivo: Cagli
Distanza: 21.5 km
Dislivello: +750 m / – 700 m
Dalla Flaminia, subito dopo l’Hotel La Ginestra, il cammino prosegue a sinistra sulla strada asfaltata che scende verso il fiume Candigliano. Attraversato il ponte, si segue la strada per Monte Paganuccio e, poco dopo, si imbocca una brecciata in salita sulla destra. La si percorre per circa 2,2 km, superando una fontana, un’edicola e un campo coltivato, fino a una pineta con bivio a tre vie: si prende la via di sinistra che sale su un colle.
Dopo un cancello di filo spinato (da richiudere), si continua in salita e si lascia la sterrata per un sentiero a destra che porta a un altro cancello, quindi si scende lungo una mulattiera. Il tracciato passa accanto a una casa diroccata, svolta a destra a due bivi successivi e prosegue fino a Ca’ Rio, dove si ritrova l’asfalto.
La salita riprende per 2,2 km fino all’agriturismo Ca’ Pierello, ottimo punto ristoro con possibilità di acqua. Da lì, si può deviare per il Santuario di Santa Maria delle Stelle (300 m a sinistra), altrimenti si prosegue sulla strada che sale a destra. In caso di pioggia, è consigliata la variante su strada bianca che conduce verso l’agriturismo Vellaneta. Da lì si segue un sentiero tra campi e boschetti, fino a un borghetto e un ponte. Dopo il ponte, si prende un sentiero in salita a sinistra, che diventa poi una mulattiera e porta al bivio dove si continua a destra. Dopo vari bivi e tratti in discesa e bosco, si arriva a una fonte d’acqua in un piccolo borgo. Si continua a sinistra, poi si incrocia una strada brecciata: qui si svolta a sinistra, poi subito a destra attraversando un ponte. Dopo 500 m si giunge alla chiesa diroccata di San Giovanni in Offagna. Il sentiero prosegue tra saliscendi, attraversa un torrente e raggiunge una casa diroccata, quindi prosegue a destra. Dopo altri 2 km si torna sull’asfalto nei pressi di Cagli. Si scende, si attraversa il ponticello e si entra nella zona dell’Arena del Fiume, ai piedi del centro storico. Chi ha ancora energie, può salire al convento dei Cappuccini sul colle: un luogo di grande valore storico e spirituale, tra i meglio conservati dell’ordine e con resti della fortezza di Francesco di Giorgio Martini.
TAPPA 03
TAPPA 03: da Cagli al Monastero di Fonte Avellana
Partenza: Cagli
Arrivo: Monastero di Fonte Avellana
Distanza: 18 km
Dislivello: +850 m / – 450 m
Il cammino parte da piazza Cagli e segue via Leopardi fino al Torrione, quindi devia a sinistra sulla SP29 e poi su via della Vittoria. Dopo 400 m, si prende via Flaminia sud per 900 m fino alla chiesa di San Geronzio. Poco prima, si sale a sinistra su un sentiero, poi si imbocca il Sentiero Frassati. Dopo aver costeggiato un campo, al bivio si segue l’indicazione per Fonte Avellana, si prosegue per 1,3 km ignorando le deviazioni, poi si scende a sinistra e si sale subito su un sentierino davanti a sé. Dopo una breve discesa tra campi e case, si incontra una fontana. Attraversata la strada da Acquaviva, si prende una sterrata in discesa verso Ca’ Ventura (con acqua). Si prosegue in direzione Frontone, che appare già in vista, prendendo una brecciata con indicazione “Molinaccio”. Si attraversa il Ponte del Diavolo e il borgo di Calamello, poi si costeggia un campo fino a raggiungere un sentiero che sale a sinistra nel bosco. Dopo alcuni tratti in salita e in piano, si arriva al borgo di Paravento, dove si trova un lavatoio con fonte. Poco dopo si imbocca una sterrata segnata da una lapide sulla Battaglia di Paravento e si sale verso Buonconsiglio. Superate alcune frazioni e la località Ca’deguido, si scende per il sentiero CAI verso la “Madonna dell’Acqua Nera”. Attraversato un ponticello e un cancello, si prosegue in piano nel bosco, poi in discesa con vista sul castello di Frontone. Arrivati alla strada per Foce, si è in prossimità di Frontone. Qui è possibile fermarsi per rifornimenti, pranzo o pernottamento, soprattutto in caso di maltempo o se non si trova disponibilità a Fonte Avellana. Dalla Via Valbona si imbocca lo stradello dell’acquedotto che sale ripidamente per 1 km, poi si segue la sterrata panoramica in falsopiano fino al bivio chiamato “la Forchetta”, dove si intercetta l’asfalto. Da qui, si prende subito a sinistra il sentiero che scende verso il monastero, oltrepassando un cancello. Si scorge sulla sinistra il cimitero dei monaci, prima di arrivare alla foresteria e all’eremo di Fonte Avellana. Qui è possibile mangiare, dormire e, se i tempi lo permettono, visitare lo scriptorium e partecipare alla liturgia con i monaci.
Nota: Il punto di rifornimento più sicuro è Frontone, 6 km prima dell’eremo. Fonte Avellana offre ristoro e, previo contatto, panini per il giorno dopo.
TAPPA 04
TAPPA 04: dal Monastero di Fonte Avellana a Pascelupo
Partenza: Monastero di Fonte Avellana
Arrivo: Pascelupo
Distanza: 13 km
Dislivello: +650 m / – 700 m
Dal Monastero di Fonte Avellana si scende per 900 m su asfalto fino all’edicola di Sant’Albertino, poi altri 400 m fino al bivio sulla destra per “Valle Calecchie” (attenzione al cartello). In caso di pioggia, è consigliato restare sull’asfalto fino all’abbazia di Sitria e poi proseguire per Isola di Fossara. Si imbocca il sentiero per Sella Valle di Nocria, e dopo 300 m si sale a sinistra nel bosco sul CAI 232. In 700 m si raggiunge il valico, con bella vista sul monastero, e si prosegue a destra verso Isola di Fossara. Dopo 1,5 km si arriva al Piano di Sant’Angelo, da cui si scende leggermente a destra, con vista sul Monte Catria e sulla vallata di Coldipeccio. Dopo 700 m si svolta con attenzione a destra su un sentiero CAI e, percorsi altri 900 m, si arriva a una casetta con abbeveratoio. Da lì si scende dritti per 1,5 km nella valle, fino a Isola di Fossara, dove si trovano fonte d’acqua, alimentari e bar parrocchiale. Attraversata la strada, si continua dritto sul CAI 232, costeggiando per un tratto il fiume Sentino. Dopo 1,8 km si lascia la sterrata per un sentiero in ripida salita a destra. Si sale per due tratti di 300 m, il secondo molto ripido, fino al traliccio, quindi si continua a destra verso Coldipeccio, ben visibile di fronte. Dopo 700 m si raggiunge il bivio per Castellaro e si svolta a sinistra. In 1,6 km si arriva a Coldipeccio, dove si trova una fonte. Superata la chiesa, si scende per 1 km fino a Pascelupo, dove è possibile fare tappa e lasciare lo zaino. Chi lo desidera, può fare una deviazione a piedi di 1,5 km per visitare la suggestiva Forra di Rio Freddo. È sconsigliato invece salire all’eremo di San Girolamo, inaccessibile ai visitatori. Il panorama sull’eremo sarà comunque visibile l’indomani, alla prima salita.
Nota: rifornimenti possibili a Isola di Fossara (7 km dopo Fonte Avellana) e ristoro a Pascelupo.
TAPPA 05
TAPPA 05: da Pascelupo a Fabriano
Partenza: Pascelupo
Arrivo: Fabriano
Distanza: 26.5 km
Dislivello: +650 m / – 920 m
Da Largo Umberto I a Pascelupo, il cammino scende sulla destra costeggiando la chiesa di San Bernardino (in caso di pioggia è consigliata l’alternativa asfaltata). Dopo una breve deviazione al punto panoramico sull’eremo di San Girolamo, si prende a sinistra l’antico sentiero scosceso che scende per 600 m fino al bivio “Casa il Sasso”. Si svolta a destra verso l’eremo e, dopo 300 m, si imbocca a sinistra il CAI 230 in direzione della Forra di Rio Freddo. Guadato il torrente, si sale nel bosco seguendo sempre il CAI 230. Dopo circa 1,3 km totali, si raggiunge un belvedere sull’eremo, quindi si continua a sinistra in discesa per 700 m fino a San Felice. Superato il borghetto, si prende la sterrata a sinistra, si attraversa l’asfalto e si continua su sterrata per 1,7 km, attraversando un ruscello. Poco dopo si raggiunge la cascata “Lo sturo della piscia”. Si prosegue in salita fino al bivio Fontecelle, si va a destra e si seguono le carrarecce principali fino a un punto panoramico con edicola. Si scende a sinistra sul CAI 136B e poi si devia a destra su sterrata fino a Piaggiasecca, con fonte e museo contadino all’aperto. Da Piaggiasecca si prosegue su asfalto per 500 m, poi sterrata, quindi si sale sulla SP47 fino a Rucce. Dopo le prime case si lascia l’asfalto per imboccare il CAI 136 verso Viacce. Superata la chiesa di San Nicolò e il cimitero, si arriva a Viacce, dove si devia a destra, poi a sinistra dopo 50 m. Alla prima casa di Morentella si gira a destra e si continua su sterrata. Dopo alcune svolte e salite si giunge a un campo prativo con vista su Fabriano. Si scende con attenzione, seguendo i segnali, fino a intercettare un sentiero che conduce a Vallina. Superata la chiesetta di San Giorgio, si va a destra fino a Palombara. Si attraversa Cupo, quindi si prende il CAI 127 in discesa verso l’abbazia di San Cassiano (visitabile). Da lì si segue una sterrata che poi diventa asfalto, fino alla SP16. Si svolta a sinistra e dopo 100 m si prende a destra verso Melano. Dopo 500 m si imbocca una sterrata con sbarra, si prosegue per 600 m, superando una seconda sbarra, poi a destra al bivio. Si continua su asfalto, con fonte d’acqua a sinistra, si gira ancora a destra e si prosegue su sterrata in salita per 1,5 km fino alla zona industriale di Marischio. Si gira a destra, poi ancora a destra allo stop, si cammina per 600 m fino al cimitero, si gira a destra e poi a sinistra verso Marischio. Dopo 300 m si prende via Serramaggio, poi si gira due volte a destra e infine a sinistra su via della Vena. Ancora 300 m, si prosegue dritti su strada bianca, poi su asfalto. Dopo 900 m si entra nella periferia di Fabriano, si scende per via Romualdo Sassi, si supera la rotonda, e si segue via Martiri della Libertà fino a via Enrico Cialdini, che conduce nel centro città lungo corso della Repubblica fino a piazza Fabriano.
TAPPA 06
TAPPA 06: da Fabriano a Poggio San Romualdo
Partenza: Fabriano
Arrivo: Poggio San Romualdo
Distanza: 23 km
Dislivello: +900 m / – 350 m
Dalla piazza di Fabriano il cammino prosegue per 350 m lungo Corso della Repubblica, poi svolta a sinistra su via Serraloggia che sale per 600 m. Si continua dritti su una salita più ripida fino all’ex seminario, dove si gira a sinistra su una strada asfaltata in discesa. Dopo 900 m, passando sotto la superstrada, si svolta a sinistra e si prosegue sulla brecciata che attraversa un rio.
Dopo 2 km si prende a sinistra al bivio con una croce, si continua in leggera discesa e, poco dopo, si svolta a destra su una stradina che diventa tratturo, da seguire per 1,2 km fino all’asfalto. Si gira subito a destra, poi a sinistra al lavatoio. Dopo 150 m si attraversa la strada e si prende una brecciata in discesa a sinistra.
Dopo 400 m si sale a destra in una piccola frazione, si attraversano le case e si sale sempre a sinistra. Dopo 1,3 km si attraversa la statale e si continua dritto su strada semi-asfaltata. Alla curva, si abbandona l’asfalto per una brecciata a sinistra. Dopo 900 m si prosegue dritto in discesa per altri 1,1 km fino al ponte sull’Esino. Al bivio si gira a sinistra, poi sull’asfalto si prende la statale a destra, la si attraversa dopo 100 m e si imbocca la strada per Albacina.
Dopo 900 m, all’incrocio con la croce in cemento, si sale a sinistra verso il Castello di Albacina. Qui inizia un’impegnativa salita di circa 6 km. Si supera la chiesa di San Venanzo e si trova una fontana sotto le mura. Si continua per 300 m e si prende a destra la brecciata segnata CAI 116.
Dopo 400 m, a un’edicola a forma di chiesetta, si svolta a destra sul sentiero per l’Eremo dell’Acquarella, raggiunto dopo circa 2,5 km. Qui si trova una fontana e un luogo di profonda memoria francescana: secondo la tradizione, nel 1529 vi si tenne il primo capitolo dei Cappuccini.
Proseguendo, dopo 1,2 km si incontra un palo con indicazione per Poggio San Romualdo. Si lascia la strada e si prende a sinistra su prato, poi alla diramazione ancora a sinistra in discesa. Dopo 900 m si lascia il sentiero principale e si prende un sentiero in salita a destra. Si prosegue tra prati e segnalazioni CAI, evitando la brecciata frontale e salendo a sinistra.
Dopo circa 1 km si svolta con attenzione su un sentierino a sinistra che costeggia delle rocce e poi entra nel bosco. Si segue per 800 m fino a una strada brecciata in salita che conduce a Poggio San Romualdo.
TAPPA 07
TAPPA 07: da Poggio San Romualdo a Cupramontana
Partenza: Poggio San Romualdo
Arrivo: Cupramontana
Distanza: 26 km
Dislivello: +750m / – 1100 m
Dal piazzale dell’Albergo “Norma”, si scende a destra per 300 m e si svolta a sinistra dopo la chiesa. Poco dopo si gira a destra e poi subito a sinistra su un sentiero nel bosco con indicazione Valdicastro. Dopo 800 m si sbuca su un prato e si scende a destra fino a intercettare la strada asfaltata, che si segue per 750 m fino all’Abbazia di Valdicastro. Se il cancello è aperto, si può attraversare l’abbazia, altrimenti la si costeggia a sinistra. Raggiunto un laghetto, si evita di proseguire dritto e si attraversa invece un prato a sinistra (cercare il segnale su una grande quercia), entrando in un sentiero poco visibile che sale nel bosco. Dopo circa 1 km si raggiunge un prato aperto. Si prosegue leggermente verso sinistra, si costeggia un colle e si imbocca un nuovo sentiero che diventa una piacevole mulattiera in discesa. Dopo circa 2 km si raggiungono i “Ginocchielli di San Romualdo”, pietra con le presunte orme del Santo. Si continua in discesa, si ritrova la mulattiera e si scende per 1 km fino in fondo alla valle. All’incrocio si prende a sinistra sul CAI 178A per 600 m, poi a destra (CAI 178B) fino alla strada asfaltata, che si segue a sinistra per 1,5 km fino alla località “Palazzo”. Dopo le case e un campo fotovoltaico, si svolta a destra su una strada che, dopo 650 m, diventa brecciata e scende per 2 km fino alla SP117. Si gira a sinistra, poi dritto al bivio per 900 m fino all’Abbazia di Sant’Urbano, dove è consigliata una sosta e la visita alla chiesa romanica. Dopo 800 m si abbandona l’asfalto per prendere una brecciata sulla sinistra: si prende la via di destra, che sale fino a un campo fotovoltaico. Lo si costeggia e si sale per 600 m fino a una casa rosa con piscina. Si svolta a destra e si scende per 200 m, poi si prende un sentiero a sinistra all’inizio di un uliveto. Si sale nel bosco per 400 m, si tiene la destra al bivio, e dopo altri 250 m si giunge a una casa. Si aggira la casa bianca (n. 11) e si scende verso Castellaro. Superati il cimitero e la chiesa di San Lorenzo, si va a sinistra, poi dritto verso Serra San Quirico. Dopo 500 m si prende a destra in discesa all’indicazione per Fontegeloni (al km 17,8 c’è una fonte sulla destra). La strada prosegue per 2,6 km con belle viste su Cupramontana, scende a fondo valle e, dopo un ponte, si attraversa la provinciale per salire all’Eremo dei Frati Bianchi. Dopo 600 m si lascia l’asfalto, si gira a sinistra, poi subito a destra superando un cancello (cartello Agriturismo “La Distesa”). Dopo 900 m si arriva all’Eremo dei Frati Bianchi, con fonte e possibilità di sosta. Qui, nel 1526, i primi Cappuccini trovarono rifugio presso il beato Paolo Giustiniani. Si costeggia l’eremo e si sale su stradello per 1 km. In cima, si prende una brecciata a destra, poi una piccola asfaltata. Dopo 700 m, una deviazione di 100 m a destra consente la visita alla Romita di San Giacomo (“i frati neri”). Tornati sul tracciato, si prosegue per 1,2 km, poi si svolta a destra in via Lazio, quindi in via Annibaldi, attraversando la principale. Si segue via Bonanni, poi via Giacomo Matteotti per 500 m fino a giungere alla piazza centrale di Cupramontana.
TAPPA 08
TAPPA 08: da Cupramontana a Cingoli
Partenza: Cupramontana
Arrivo: Cingoli
Distanza: 17 km
Dislivello: +600 m/ – 450 m
Da Piazza Cavour a Cupramontana, il pellegrino scende lungo via Roma, supera la chiesa di Santa Maria della Misericordia e svolta subito a sinistra. All’incrocio segue l’indicazione per Apiro e, dopo 200 m, entra nel parco sulla sinistra. Attraversato il parco, prosegue dritto sull’asfalto, arriva sulla strada principale e continua a sinistra per 700 m fino all’Abbazia del Beato Angelo. Superata l’abbazia, si prosegue per 400 m e si lascia l’asfalto svoltando a destra su una brecciata in direzione “Contrada Malcupa”. La strada scende e poi risale per 1,8 km fino alla Contrada Cerretine, dove si gira a sinistra. Dopo altri 1,7 km si raggiunge una strada asfaltata che si prende a destra in leggera salita. Dopo 1,2 km, in discesa, si svolta a sinistra per “Ca’ di Chiocco” e si prosegue per 1 km fino alla chiesina di Santo Stefano, con vista panoramica su Cingoli. Dal piazzale si prende il sentiero a destra in discesa verso “Vallelunga”. Si tiene la sinistra al bivio e, dopo 700 m, si continua sulla principale in discesa a tornanti. Dopo altri 600 m si attraversa un campo di ulivi e, seguendo sempre la strada principale, si arriva all’asfalto. Si svolta a sinistra verso Cingoli, si supera un ponte e si continua per 1,4 km fino a prendere sulla destra una brecciata in salita. Dopo 300 m al bivio si tiene la destra, poi si svolta a sinistra su “Il sentiero del carpino”, che sale per 1,8 km fino alla chiesa di San Bonfilio. Da lì si prosegue in salita a destra. Dopo 700 m si supera una sbarra e si svolta subito a destra. In 100 m si raggiunge il poligono “Carlo Bernabei”, dove la strada torna asfaltata. Si continua dritto in salita per 200 m fino al palazzetto dello sport, quindi ancora dritto su via San Giuseppe per 1 km. Al grande incrocio si svolta a sinistra su viale Valentini, che conduce a Porta Piana, ingresso al centro storico di Cingoli.
TAPPA 09
TAPPA 09: da Cingoli a San Severino marche
Partenza: Cingoli
Arrivo: San Severino marche
Distanza: 28 km
Dislivello: +900 m/ – 1130 m
Uscendo da Porta Piana a Cingoli, si svolta a sinistra e si cammina per 150 m, poi si prosegue dritto altri 150 m fino alla deviazione a destra per la chiesa di San Giacomo (visitabile con una breve deviazione). Si continua per 1,3 km fino al bivio per Capo di Rio, dove si gira a destra. Dopo 400 m, si prende una brecciata a destra che sale nel bosco. Si segue il sentiero principale per 2,7 km fino a uscire su un prato con vista sul Conero. Dopo un cancello, si prende a sinistra in discesa e si prosegue per 1,1 km. Alla biforcazione si va dritti, si scende per altri 600 m, si prosegue ancora dritto per 1,1 km fino a raggiungere la Domus San Bonfilio, da cui si gode una bella terrazza panoramica. Si prende il sentiero a destra del Cristo delle Marche e, dopo 200 m, si tiene la sinistra per scendere fino all’Eremo di Sant’Angelo (storico luogo di riforma cappuccina nel 1525–1526). Da qui si scende per 900 m fino all’asfalto, che si abbandona dopo 150 m per una brecciata a destra. Si ignorano le deviazioni, si passa una grande quercia, si tiene la destra, poi la sinistra, quindi si cammina per 800 m su sentiero pianeggiante. Al bivio si sale per pochi metri e si gira subito a sinistra. Dopo 600 m si costeggia una casa, si prosegue per 350 m e si raggiunge la strada asfaltata in salita. Si segue per 1,1 km fino a Paterno di San Lorenzo (fontanella a sinistra, bar a destra), poi si gira a destra, e al bivio si scende a sinistra per 900 m fino allo Scout Park (con acqua). Si continua in salita per 500 m su asfalto e si prende una brecciata a destra. Dopo 600 m, in curva, si devia a destra, si supera una casa e si prende lo stradello a sinistra. Superato un cancello, si va dritti e si cammina per 700 m nel bosco. Usciti dal bosco, si svolta a destra su una stradina che scende ripidamente per 100 m. Si gira a sinistra su una brecciata che scende per 2,3 km lungo la collina dei ciliegi. Al bivio si prende l’asfalto a sinistra, poi a destra e si scende per 2,7 km fino alla frazione di Cesolo. Si svolta a sinistra, si attraversa il paese per 700 m e prima della chiesa si prende via della Villa, in salita per 200 m fino a un asilo. Da lì, accanto al lavatoio, si imbocca via Don G. Cruciani, si sale per 500 m, poi si prende a sinistra una panoramica brecciata pianeggiante. Dopo 2,1 km si giunge al Santuario del Glorioso. Dal santuario si gira a destra, si cammina per 700 m fino alla rotonda, poi a destra e dopo 100 m si prende via Settempeda a sinistra. Si percorre per 350 m, si supera il fiume e si prosegue dritto su viale Eustachio per altri 400 m fino a entrare in Piazza del Popolo a San Severino Marche. Chi desidera, può proseguire verso il Convento del SS. Salvatore: attraversa la piazza, sale accanto a Sant’Agostino, prende via Salimbeni fino a Porta Romana, poi a sinistra e subito a destra per la salita finale (400 m) lungo la via crucis che porta al convento dove Francesco d’Assisi passò due volte, lasciando una peculiare impronta spirituale.
TAPPA 10
TAPPA 10: da San Severino Marche a Camerino
Partenza: San Severino Marche
Arrivo: Camerino
Distanza: 17 km
Dislivello: +650 m/ – 300 m
Dalla piazza di San Severino Marche, il pellegrino si dirige verso la chiesa di Sant’Agostino, prende via Nazario Sauro e poi via Salimbeni in salita. Superata la pinacoteca, esce da Porta Romana e subito dopo, a destra, attraversa un ponticello con indicazione “Convento Cappuccini”. Si sale lungo la via crucis fino al Convento del SS. Salvatore in Colpersito, dove si può ammirare un prezioso crocifisso vivente sulla pala d’altare. Si prosegue costeggiando il convento a sinistra su brecciata, si scende per 200 m e si prende a sinistra la strada asfaltata. Dopo 400 m, si svolta a sinistra su una strada sterrata in salita. Dopo 900 m si prende a destra e si sale per circa 6,5 km fino al Rifugio Manfrica, con fontanella d’acqua. Si prosegue per altri 1,7 km fino al termine della salita. Attraversata la strada asfaltata, si imbocca la sterrata di fronte. Dopo 350 m si svolta a destra seguendo i tralicci della luce, e poi ancora a destra in salita. Dopo 400 m, si prosegue a sinistra: si apre un ampio panorama con vista su Camerino e i monti circostanti. Si raggiunge l’asfalto e si gira a sinistra. Dopo 800 m si prende a sinistra una brecciata per 600 m, poi si ritorna brevemente sull’asfalto e si continua dritti seguendo l’indicazione per Camerino. Dopo 400 m si raggiunge la strada principale, si gira a sinistra e dopo 800 m si entra in località Torrone. Poco dopo, sulla sinistra, si trova una fontana. Si lascia la strada principale per salire a sinistra verso San Gregorio. Dopo 400 m si prende a destra la brecciata e si prosegue dritti fino alla chiesa di San Gregorio, quindi si svolta a sinistra e subito dopo a destra su asfalto. Si continua per 700 m, poi al bivio si va a destra e si scende per altri 700 m (notando i segnali in entrambe le direzioni, utili per la tappa successiva). Giunti a una grande croce di legno, si svolta a destra: dopo qualche curva si raggiunge il Convento di Renacavata, primo convento dell’Ordine dei Cappuccini e centro spirituale del cammino. Si consiglia di contattare in anticipo i frati per visitare la chiesa, il convento e il museo. Qui è possibile ricevere il Testimonium per chi conclude la prima parte del cammino (altrimenti lo si riceverà ad Ascoli Piceno).
TAPPA 11
TAPPA 11: da Camerino a San Lorenzo al Lago
Partenza: Camerino
Arrivo: San Lorenzo al Lago
Distanza: 24 km
Dislivello: +850 m/ – 700 m
Dal piazzale del convento di Renacavata, il pellegrino scende sulla strada e svolta a sinistra. Dopo 500 m lascia l’asfalto per una brecciata a destra. Si prosegue per 900 m, si svolta a destra e si segue la strada principale in discesa fino a Paganico, dove si gira a sinistra. Dopo 700 m si prosegue sulla sinistra, poi a destra dopo altri 300 m. Si continua ancora per 700 m e, al bivio, si va a sinistra fino a un cancello, che si supera. La strada torna asfaltata per un breve tratto (50 m), poi si prende una brecciata dritto davanti. Dopo 500 m si torna sull’asfalto e lo si segue per 1,6 km fino al bivio per Rocca Varano. Si gira a sinistra, costeggiando una casa, poi si prosegue su sterrata per 300 m fino alla provinciale. Si gira a sinistra, poi a destra superando un ponte. Dopo 300 m, al gruppo di case della Sfercia, si gira a sinistra attraversando il borghetto (c’è una fonte d’acqua). Alla fine del paese, appena superato un ponte, si scende a destra su una scalinata sotto la superstrada, poi si risale su strada asfaltata. Dopo 300 m si imbocca un sentiero a destra. Si sale per 1,2 km fino a una brecciata, che si prende a sinistra. Dopo 400 m si svolta a destra in discesa, poi dopo 500 m si prende a destra tra due pioppi, si attraversa un ruscello e si gira a sinistra su un prato. Dopo 200 m si raggiunge l’asfalto, si sale a sinistra verso il borgo di San Giusto, dove si può visitare la chiesa romanica (previo contatto). Si prosegue in salita per 1 km, poi, dopo una chiesa diroccata, si prende una panoramica sterrata sulla destra che scende per 2 km verso Villarella. Raggiunta la comunale asfaltata, si gira a sinistra e dopo 1,4 km si imbocca, su una curva, un sentiero sulla sinistra che entra nel bosco. Si sale per 2 km su sentiero nel bosco fino alla frazione di Colli, dove si trova una fonte d’acqua. Al bivio fuori dal paese si va a sinistra (a 20 m si trova un’altra fonte). Dopo 600 m si entra a Bolognesi. Usciti dal paese, poco prima della casa gialla n.2, si prende a destra un sentiero in leggera discesa che si addentra nel bosco. Dopo 1,8 km (discesa e poi risalita), si esce dal bosco e si prende il sentiero a destra. Dopo 100 m si incontra l’asfalto, che si segue a destra per 800 m fino a una sterrata in discesa a sinistra. Dopo 1,8 km si giunge al cimitero di Fiastra. Si attraversa la strada e si prende la discesa di fronte verso San Lorenzo al Lago. Dopo 300 m si lascia la strada principale per una deviazione a sinistra segnalata da un cartello “Boccioni”. Dopo 400 m si attraversa un ponte ed ecco San Lorenzo al Lago.
TAPPA 12
TAPPA 12: da San Lorenzo al Lago a Sarnano
Partenza: San Lorenzo al Lago
Arrivo: Sarnano
Distanza: 18.5 km
Dislivello: +800 m/ – 950 m
Da San Lorenzo al Lago, con la chiesa di San Lorenzo sulla destra, si prosegue per 200 m e si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per la Madonna del Sasso Bianco. La strada, tutta in salita, diventa mulattiera dopo 600 m. Superata la chiesetta, si prosegue dritto per 2,2 km fino a una fontana: qui si prende il sentiero che sale leggermente a destra dell’abbeveratoio. Dopo 1,5 km si arriva su una strada asfaltata e si svolta a sinistra. Dopo 600 m si abbandona l’asfalto per una brecciata a sinistra, che diventa un sentiero su prato: si prosegue seguendo i tracciati visibili, mantenendo la direzione dritta per circa 1,7 km fino a un’altra strada brecciata. Si gira a destra per 50 m, poi subito a sinistra su un sentiero erboso pianeggiante che passa davanti a una casetta in stile alpino. Dopo 800 m si raggiunge l’asfalto, si svolta a destra e, dopo 100 m, a sinistra verso una croce stilizzata. Si scende lungo la dorsale fino a un abbeveratoio, poi si gira a sinistra per ritrovare l’asfalto. Dopo 400 m si trova una fonte, si continua per altri 800 m, quindi si lascia l’asfalto per una brecciata a destra (in caso di pioggia, si può continuare sull’asfalto per circa 2 km seguendo le indicazioni per l’Eremo di Soffiano). Si scende nel bosco per 800 m seguendo la segnaletica (bianco-rossa e simboli del cammino), fino alla Fonte Murello. Poco dopo si prende la sterrata pianeggiante a destra. Dopo 350 m si imbocca un sentiero in discesa a sinistra per 600 m, poi si gira a sinistra su strada pianeggiante per 1,8 km. Si superano alcune case e un ponticello, quindi si svolta a destra su una strada brecciata, percorrendola per 2,5 km. Si arriva a una strada più ampia, ma si prende il piccolo sentiero a sinistra che la costeggia. Dopo 400 m si raggiunge l’asfalto, si svolta a destra verso Sarnano (subito dopo si trova una fonte). Si prosegue per 500 m, si continua dritto su Via Fontemarta, alla fine si gira a destra per 30 m e poi subito a sinistra in discesa. Dopo 50 m si svolta a destra per raggiungere la strada principale, quindi a sinistra fino alla piazzetta di Sarnano.
TAPPA 13
TAPPA 13: da Sarnano a Montefortino
Partenza: Sarnano
Arrivo: Montefortino
Distanza: 20.5 km
Dislivello: +850 m/ – 750 m
Dalla piazza di Sarnano, il pellegrino prende la strada accanto alla banca e scende a destra lungo via Corridoni. Dopo 400 m, al bivio, continua dritto su via Monti Sibillini. Superata la chiesa di San Rocco, prosegue per 700 m e gira a sinistra seguendo le indicazioni per Bisio–Garulla. Dopo il ponte, è possibile deviare a destra per visitare le suggestive Cascatelle, quindi tornare sulla strada principale. Dopo 200 m si svolta a sinistra su una brecciata in salita verso Collina. Si prosegue dritto per due biforcazioni (900 m + 900 m), poi si gira a destra in salita, e ancora a destra alla successiva. Dopo un breve tratto si sbuca su un prato panoramico. Si continua per 700 m, poi ancora dritto per 300 m fino a raggiungere l’asfalto, che si prende a destra in salita verso Garulla (fonte d’acqua presente). Dopo 700 m si passa davanti al Rifugio Garulla, si prosegue sulla sterrata in discesa a sinistra per 200 m, si attraversa la strada asfaltata e si prende la pista davanti (indicazione per Abbazia di San Salvatore). La strada diventa sentiero nel bosco per 1 km, poi al bivio si scende a gomito a destra e si prosegue per 1,4 km. Alla biforcazione si continua dritto in leggera discesa per 700 m fino all’Abbazia di San Salvatore. Poco prima dell’abbazia si prende a destra una strada brecciata in salita (indicazione Capovalle–Rubbiano). Dopo 400 m si ignora la deviazione per la “Casa del Beato Antonio” e si continua dritto per altri 600 m fino a Casalicchio. Superato il piccolo borgo, si sale attraversando un prato sotto i tralicci: inizia qui la salita più impegnativa della tappa, che porta al Rifugio Amandola. Dopo 800 m si devia leggermente a destra e si prende la sterrata a sinistra. Dopo altri 600 m nel bosco si svolta a sinistra, e poi dopo 100 m a destra in salita. Si continua per 800 m fino al Rifugio Amandola, dove si trova una fontana. La salita finisce qui. Si svolta a sinistra lungo un sentiero su prato con splendido panorama su colline, Sibillini e mare, con vista su Montefortino e il costone di Montefalcone Appennino. Dopo 1,1 km si giunge a una spianata, si gira a destra e si passa sotto il Balzo Rosso. Al bivio successivo si prende a sinistra (sentiero CAI) e si continua seguendo le indicazioni CAI. Al km 14,4 attenzione: non seguire il sentiero che sembra proseguire dritto, ma prendere la seconda delle due stradine in discesa sulla sinistra. Dopo 200 m si passa davanti alla casa dell’acquedotto, poi si scende ancora per 1 km fino al Santuario della Madonna dell’Ambro (visitabile, con acqua e punto sosta). Da qui si cammina per 5 km su strada asfaltata in leggera discesa verso Montefortino. Al km 20,5, poco dopo la curva con indicazione “Gole dell’Infernaccio”, si prosegue per 200 m, si attraversa un cavalcavia e si prende a destra una sterrata in salita per 400 m fino al centro storico di Montefortino.
TAPPA 14
TAPPA 14: da Montefortino a Montefalcone Appennino
Partenza: Montefortino
Arrivo: Montefalcone Appennino
Distanza: 25 km
Dislivello: +850 m/ – 750 m
Da Piazza di Montefortino, si prende via Fratelli Duranti e si prosegue per 300 m fino alla porta cittadina. Superata la scuola e la chiesa della Madonna della Fonte, si svolta a sinistra su via Rio, che si lascia subito per un sentiero dritto. Dopo 400 m si continua dritto, si attraversano alcune case e si prende un sentiero a sinistra. Dopo varie deviazioni, si segue sempre il tracciato principale per circa 2 km, tra campi e sottoboschi, fino a una strada asfaltata. Svoltando a sinistra, si entra ad Amandola lungo via Cesare Battisti (con gli alberi della Rimembranza) fino a Piazza Risorgimento, dove si affacciano il Santuario del Beato Antonio e il Palazzo Comunale. Si esce dall’arco della piazza e si svolta a sinistra su via Bora, proseguendo per 400 m, poi ancora a destra per 500 m. Alla SP 239 si svolta a sinistra in discesa per 350 m, poi si lascia per prendere una strada bianca sulla sinistra che passa accanto alla chiesa di Santa Maria a Piè d’Agello (sec. XV). Dopo una discesa, il cammino si fa più pianeggiante. Si continua per circa 2,5 km su strade brecciate in paesaggi campestri, fino a raggiungere la pista ciclopedonale del Lago di San Ruffino, che si costeggia per 1,1 km. Superata la diga e raggiunta la zona ristoro, si continua per altri 300 m sulla SP 239 fino alla splendida Abbazia dei santi Ruffino e Vitale (sec. X). Si prosegue per 400 m sull’asfalto, poi si scende a sinistra su una sterrata che porta al guado di un fiumiciattolo sulfureo (da attraversare con cautela). Saliti 300 m si prende a destra l’asfalto per 500 m, si ignora una prima deviazione e poi si prende a destra una brecciata che sale e poi scende. Dopo un ponte e una risalita, si torna sull’asfalto e si svolta a sinistra. Si imbocca subito a destra una strada asfaltata in salita che si percorre per 4,5 km ammirando i Monti Sibillini sulla destra. Giunti a una croce in legno (con segnale “dare precedenza”), si svolta a sinistra su un sentiero che conduce alla fonte di Smerillo, poi ancora a sinistra sull’asfalto per 200 m fino al bivio con il “sentiero natura”. Qui si può:
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Proseguire sull’asfalto verso Montefalcone Appennino (1,3 km), oppure
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Salire a destra sul sentiero natura (consigliato), che in 1,7 km di panoramico sottobosco porta alla Domus Appennino (ex convento degli Osservanti, legato a fra Matteo da Bascio, fondatore dei Cappuccini).
Dalla Domus, si prende la strada sulla destra, si ignora la prima svolta, e dopo 600 m si gira a destra (indicazione Comunanza), si costeggia la chiesa di Sant’Antonio da Padova, e si entra nel centro storico di Montefalcone Appennino (758 m).
TAPPA 15
TAPPA 15: da Montefalcone Appennino a Rotella
Partenza: Montefalcone Appennino
Arrivo: Rotella
Distanza: 22 km
Dislivello: +500 m/ – 900 m
Da Piazza di Montefalcone Appennino, si scende costeggiando la chiesa di San Michele Arcangelo e si imbocca sulla destra il sentiero medievale, selciato in pietra. Dopo 400 m si raggiunge una sterrata, si svolta a sinistra e si prosegue per altri 300 m mantenendosi poi sul sentiero in salita a sinistra. Raggiunta una casa, si gira a sinistra per 50 m e poi a destra su un sentiero che entra nel bosco. Dopo un prato e una breve risalita si arriva a una strada pianeggiante, dove si svolta a destra. Nei pressi di una casa abbandonata, si lascia la strada per un tratturo sulla destra, e dopo una serie di diramazioni (tutte verso destra), si giunge a uno stradello che si segue per 700 m fino a una strada asfaltata. Si gira a destra e subito dopo a sinistra, seguendo l’indicazione “Valdaso”. Dopo 1,2 km in discesa si raggiunge la strada provinciale, che si segue verso sinistra per 700 m fino al ponte sulla destra. Attraversato il ponte, si continua sulla strada asfaltata per 1,2 km. Al bivio si prosegue a destra e dopo 500 m si prende ancora a destra. Dopo altri 500 m si svolta a sinistra e si inizia la salita verso Force, tra i campi, fino a raggiungere il Villino Verrucci Bey (648 m). A Force, dopo una sosta alla fonte d’acqua e una sosta panoramica sul belvedere, si continua su via Roma (SP 93) e si svolta a sinistra in via Rampi, poi ancora a sinistra su contrada Lame. Superate le ultime case, la strada diventa brecciata e scende dolcemente attraverso la contrada S. Taddeo. Giunti a un bivio su rettilineo, si prende a destra la strada che scende al torrente Tesino, superato con un ponticello. Si prosegue poi su strada asfaltata per circa 3 km, fino ad arrivare a Rotella (390 m).
TAPPA 16
TAPPA 16: da Rotella a Offida
Partenza: Rotella
Arrivo: Offida
Distanza: 21 km
Dislivello: +750 m/ – 950 m
Da Rotella (390 m) si segue la SP17 per 400 m, poi si imbocca a destra uno sterrato che sale per circa 3 km tra campi e pannelli solari fino a Capradosso (640 m). Dalla fontanella in piazza, si prende la brecciata sulla sinistra che scende per 1,5 km al Santuario della Madonna di Montemisio (448 m). Da lì si prosegue sulla destra lungo una sterrata che scende e risale, costeggia Casa Galanti, e arriva alla SP73. Si svolta a sinistra per 350 m e poi a destra dietro un ex stabilimento per salire a San Martino (438 m). Con la chiesa sulla destra, si gira a sinistra e si prende a destra una brecciata tra i campi. Dopo 350 m si svolta a destra in contrada Moglie, che si percorre in salita per 1,3 km fino a sbucare sulla SP17. Si segue via Alcide De Gasperi per salire nel centro storico di Castignano (473 m). Dopo la visita alla parte alta del borgo e alla chiesa di San Pietro, si scende in Piazza Umberto, si prende via Corso Garibaldi e poi la SP17. Dopo la chiesa di Sant’Egidio, si scende a destra e poi a sinistra; superata una casa, si prende uno sterrato a destra che fiancheggia una fonte e, dopo un saliscendi tra vigneti e campi, si raggiunge contrada S. Serafino (483 m). Dopo 50 m si svolta a sinistra sulla strada per il Santuario di San Bernardino (possibile deviazione). In corrispondenza di una croce di ferro, si lascia l’asfalto per un tratturo che scende tra vigneti, uliveti e case rurali. Si prosegue per sentieri e tratturi, tra campi e piccoli gruppi di case, attraversando l’agriturismo Fiorenire, fino a intercettare la SP17. La si segue per 150 m, poi si sale a sinistra tra uliveti e pali elettrici fino a una casa sulla sommità. Oltrepassata la casa, si segue la recinzione e si affronta una ripida salita fino a una collinetta panoramica. Da lì si scende su sentiero, si attraversa la SP17 e si imbocca la sterrata verso la chiesa rurale della Madonna della Sanità (325 m). Si continua per più di 1 km su una panoramica sterrata, si scende tra vigneti e si attraversa un ponticello sul torrente Lama. Si risale nel bosco fino alla chiesa di Santa Maria della Rocca, quindi si entra nel centro di Offida, attraversando Piazza del Popolo e Corso Serpente Aureo, per salire infine a via Borgo Cappuccini e raggiungere il Santuario del Beato Bernardo (320 m), meta finale di questa tappa.
TAPPA 17
TAPPA 17: da Offida ad Ascoli Piceno
Partenza: Offida
Arrivo: Ascoli Piceno
Distanza: 24.5 km
Dislivello: +750 m/ – 920 m
Dal Santuario del Beato Bernardo (320 m) si scende lungo via Nenni, si superano lo stadio e via Martiri della Resistenza, imboccando via I Maggio che diventa SP176. Superato il bivio con via De Gasperi, si prende una sterrata a sinistra in discesa che attraversa contrada San Lazzaro, tra vigneti e uliveti, fino all’azienda “La Valle del Sole”. Dopo aver attraversato la SP176, si scende su una brecciata per 1 km, si guada il torrente Lama e si giunge sulla SP43, nei pressi della casa natale del Beato Bernardo. Dopo una breve salita, si prende una brecciata a sinistra che scende nel fosso Porchia, si risale verso Palazzo di Cappella, e si percorre la cresta di contrada Palazzi. Scendendo lungo il bordo di un campo e attraversando il fosso di Prato Grande, si giunge ad Appignano del Tronto (194 m). Si attraversa il centro storico passando per via Roma e via Rimembranze, affiancando la chiesa di S. Maria del Piano Santo. Si prosegue per via Colleguardia fino a un bivio da cui parte una panoramica sterrata con una piccola cona legata all’antica chiesa di San Casciano. Si prosegue su brecciata in discesa per 1,6 km fino alla SP73, in località Il Colle (348 m), con vista sul Monte Ascensione. Da qui una ripida discesa porta al torrente Bretta (156 m), superato su ponticello. Si costeggia la casetta ex Consorzio di Bonifica e si prende a sinistra la lunga salita su brecciata che, per 3 km, porta alla fontanella chiusa di Cima Gallo. Poco oltre, a quota 421 m, si raggiunge il punto più alto della tappa. Inizia quindi la discesa verso Ascoli Piceno: si percorre Valle Fiorana, si supera il torrente Chiaro, poi viale Federici, via Rigantè, il Ponte Romano, e via San Serafino da Montegranaro. Il Cammino dei Cappuccini si conclude infine al Santuario di San Serafino da Montegranaro, dove è custodita la tomba del Santo amatissimo dai frati delle Marche.
GUIDA DEL CAMMINO DEI CAPPUCCINI
La storia dei cappuccini è rivoluzionaria, nata dal desiderio di un ritorno al cuore del francescanesimo e inizialmente osteggiata dall’Ordine. Questo percorso, iniziato 500 anni fa, è segnato da arresti, fughe, rifugi solitari e ricerca interiore. Oggi, possiamo ripercorrere questo viaggio in 17 tappe attraverso dolci colline, eremi e città d’arte, lungo l’intera dorsale delle Marche, sperimentando l’accoglienza di una vera comunità.
Tra parchi, riserve naturali e le vette dei Sibillini, questo itinerario unisce storia, cultura e spiritualità. È possibile condividere un tratto di strada con i frati di oggi, vivendo la loro splendida ospitalità e passando una o più notti nei conventi del percorso. La guida fornisce tutte le informazioni utili: mappe, altimetrie, luoghi dove dormire e punti di interesse da visitare.
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