Via Vandelli
Il cammino della Via Vandelli collega il cuore dell’Emilia, Modena e Sassuolo, con il mar Tirreno a Massa ripercorrendo la prima grande strada di comunicazione dopo le vie romane.
La Via Vandelli è una strada settecentesca, in pratica la madre di tutte le strade moderne: i camminatori ritroveranno lunghi tratti di selciato e le strutture delle antiche locande e stazioni di posta, attraversando la pianura, le montagne del Frignano modenense, si addentreranno in Garfagnana per poi valicare le Alpi Apuane prima di scendere verso la riviera e il mare.
La Via Vandelli è il risultato del desiderio del duca Francesco III d'Este di collegare Modena a Massa e al mare, segnando così l'inizio di un ambizioso progetto guidato da Domenico Vandelli. Questo progetto aveva l'obiettivo di attraversare gli Appennini e le Apuane per creare la prima importante strada dell'Illuminismo. Questa storia coinvolge una variegata gamma di personaggi, tra cui nobili, ingegneri di grande talento, fuorilegge e sostenitori della causa patriottica, ed è possibile esplorarla in sette giorni di cammino tra le regioni dell'Emilia-Romagna e della Toscana.
Durante questo viaggio, avrete l'opportunità di attraversare affascinanti borghi, ammirare paesaggi incontaminati e conquistare maestose montagne fino a raggiungere il Passo della Tambura, da cui potrete godere della vista panoramica sul suggestivo mar Tirreno, che rappresenta la meta finale di questo avventuroso percorso.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
Da Modena 171 Km, da Sassuolo 152 km -
Tappe:
7 -
Partenza:
Modena o Sassuolo -
Arrivo:
Massa e Marina di Massa -
Tipologia:
lineare -
Tema:
storico | naturalistico | arte-e-cultura -
Stagione ideale:
primavera | autunno
STORIA
All’inizio del Settecento, quando Francesco III d’Este sale al trono del ducato di Modena, vuole una strada moderna che arrivi dalla sua capitale fino allo sbocco sul mare da poco ottenuto con l’acquisizione del ducato di Massa grazie al matrimonio del figlio Ercole III con Maria Teresa Cybo Malaspina. Questa “strada nuova” deve essere costruita in modo tale che possano passare carri e carrozze per il commercio e per il rapido spostamento dei viaggiatori e dell’esercito. All’epoca era un’opera visionaria e per realizzarla chiamò il miglior ingegnere e geografo della sua corte: il matematico Domenico Vandelli. La genialità del progettista si esprime al massimo nei tornanti di pietra che ancora oggi si possono ammirare tra le Alpi Apuane. La Via Vandelli, come venne chiamata, fu il prototipo delle strade moderne, ma fu anche poco dopo superata dal rapido sviluppo della viabilità carrozzabile. Venne in parte abbandonata e in parte continuò ad essere percorsa intensamente dagli abitanti dei luoghi, ma in modo frammentario. Finché nel 2017 Giulio Ferrari con le sue ricerche ne rimise insieme il percorso originale storico, percorrendolo per intero e poi sviluppando negli anni successivi il cammino escursionistico della Via Vandelli che in grande parte coincide con quello settecentesco.
ACQUA
Le fonti d’acqua sono presenti in ogni tappa, all’inizio e alla fine e almeno un paio lungo il percorso. Porre attenzione alla sesta tappa: prima della salita al passo Tambura fare un buon rifornimento a Vagli Sopra in quanto non si troverà più acqua fino al rifugio Nello Conti sull’altro versante.
SERVIZI
In tutte le tappe si attraversano città o paesi dotati di tutti i servizi. Le uniche tappe in cui fare attenzione sono la 4 dove non si incontrano paesi, che però rimangono pochi chilometri a valle, in caso di necessità, e la traversata delle Alpi Apuane, cioè la seconda parte della tappa 6 e la prima della tappa 7, dove tra Vagli Sopra e Resceto l’unico appoggio è il rifugio Nello Conti e la zona non è raggiungibile con mezzi a motore.
SEGNALETICA
Sul percorso è presente segnaletica CAI, ma in modo discontinuo e con molteplici cambi di numerazione. In attesa di un approccio unitario, sono state apposte piccole frecce adesive con il logo dell’associazione Via Vandelli. Si raccomanda fortemente l’utilizzo della “Guida alla Via Vandelli” di G.Ferrari (Terre di mezzo) e/o delle tracce gpx scaricabili dal sito www.viavandelli.com o seguire navigare con l’app di Cammini d’Italia.
PERICOLI
Nessun pericolo. La traversata delle Alpi Apuane si fa su un sentiero di tipo alpino.
Il cammino della Via Vandelli è fisicamente impegnativo per lunghezza e dislivelli, quindi è necessaria un po’ di preparazione.
FONDO STRADALE
60% sentiero, 40% asfalto
CREDENZIALI
Credenziale: Il passaporto del viandante, scaricabile liberamente dal sito
https://sites.google.com/view/viavandelli/il-passaporto
IN TENDA
VIA VANDELLI IN TENDA
Non ci sono aree appositamente adibite alle tende. Molte ospitalità permettono di mettere la tenda, ma sono da contattare in anticipo.
CONTATTI
CONTATTI
Associazione: Via Vandelli APS
Sito web: www.viavandelli.com
Email: infoviavandelli@gmail.com
Pagina Facebook: facebook.com/viaVandelli
Instagram: instagram.com/viavandellimoms
YouTube: youtube.com/c/ViaVandelli
Gruppo FB “i viandanti della Via Vandelli”:
https://www.facebook.com/groups/
TAPPA 01 - direttrice da Modena
TAPPA 01: Da Modena a Puianello
Partenza: Modena
Arrivo: Puianello
Distanza: 27.2 km
Dislivello: +410 m / – 10 m
Partenza dalla reggia estense in centro a Modena, tappa prevalentemente di pianura, in cui si esce dalla città per poi percorrere un lungo percorso ciclo-pedonale a fianco del torrente Tiepido fino al paese di Torre Maina, dove inizia una breve ma intensa salita fino al Santuario di Puianello.
TAPPA 01 - direttrice da Sassuolo
TAPPA 01: Da Sassuolo a Serramazzoni
Partenza: Sassuolo
Arrivo: Serramazzoni
Distanza: 19.9 km
Dislivello: +895 m / – 230 m
Partenza dalla reggia ducale estiva, in pochi chilometri si sale subito sulle colline argillose che ci portano tra calanchi e boschi in quota fino al paese di Serramazzoni. Questo tratto di Via Vandelli fu costruito a metà del Settecento, una decina di anni dopo quello che parte da Modena.
TAPPA 02 - direttrice da Modena
TAPPA 02: Da Puianello a Pavullo nel Frignano
Partenza: Puianello
Arrivo: Pavullo nel Frignano
Distanza: 24.4 km
Dislivello: +830 m / – 595 m
Tappa mossa che attraversa le colline modenesi, in un paesaggio misto di coltivi e montagne. A fine tappa si trova il palazzo ducale estense di Pavullo.
TAPPA 02 - direttrice da Sassuolo
TAPPA 02: Da Serramazzoni a Pavullo nel Frignano
Partenza: Serramazzoni
Arrivo: Pavullo nel Frignano
Distanza: 12.9 km
Dislivello: +285 m / – 400 m
Tappa breve che ci ricongiunge con il tracciato principale della Via Vandelli: anche qui si attraversano campi e piccoli borghi fino al palazzo ducale estense di Pavullo.
TAPPA 03
TAPPA 03: Da Pavullo nel Frignano a La Santona
Partenza: Pavullo nel Frignano
Arrivo: La Santona
Distanza: 25 km
Dislivello: +960m / – 475 m
Tappa che si addentra nel Frignano, si incontra subito il castello di Montecuccolo, poi il caratteristico Ponte del Diavolo e altri paesi nati proprio grazie al passaggio della Via Vandelli, fino ad immergersi in una antica abetaia prima di raggiungere La Santona.
TAPPA 04
TAPPA 04: Da La Santona a San Pellegrino in Alpe
Partenza: La Santona
Arrivo: San Pellegrino in Alpe
Distanza: 25.8 km
Dislivello: +895 / – 540 m
Tappa che si svolge interamente sul percorso originale settecentesco, sempre in quota con uno splendido panorama sul Monte Cimone. Sul tracciato si incontreranno la capanna celtica di Cà Guerri, la stazione di posta settecentesca de La Fabbrica e quando ci si immerge nella selva Romanesca si trova il tratto selciato in sasso più bello di tutta la Via Vandelli Modenese. Dopo il passo del Lagadello a 1620m si arriva velocemente fino all’antico ospitale di San Pellegrino.
TAPPA 05
TAPPA 05: Da San Pellegrino in Alpe a Poggio
Partenza: San Pellegrino in Alpe
Arrivo: Poggio
Distanza: 25.8 km
Dislivello: +395 / – 1455 m
Tappa che ci porta nel cuore della Garfagnana. Inizia con una lunga e ripida discesa attraverso i boschi, dove a tratti compaiono piccoli agglomerati di case sorti attorno alle osterie settecentesche. Dopo Campori si prosegue sul lungo Edron attraversando Pieve Fosciana fino a Castelnuovo di Garfagnana, capitale estense del territorio con la sua maestosa rocca. La tappa prosegue costeggiando il fiume Serchio e incontrando Pontecosi, incantevole sul lago. Prima di arrivare a Poggio, si attraversa lo spettacolare ponte ferroviario-pedonale della Villetta.
TAPPA 06
TAPPA 06: Da Poggio a Campaniletti
Partenza: Poggio
Arrivo: Campaniletti
Distanza: 18.3 km
Dislivello: +1380 / – 390 m
Questa è la tappa della grande risalita tra le Alpi Apuane. Inizia lungo il torrente Edron, fino alla diga del lago di Vagli, che poi si costeggia fino a raggiungere Vagli Sopra. Da qui ci si immerge prima in un panorama di cave di marmo, per poi alzarsi ripidamente ai 1620m del passo della Tambura, da dove si vedrà il mare. Con un breve tratto in discesa si raggiunge il rifugio Nello Conti, unica struttura presente.
TAPPA 07
TAPPA 07: Da Campaniletti a Massa
Partenza: Campaniletti
Arrivo: Massa
Distanza: 18.3 km
Dislivello: +500 / – 1875 m
Ultima tappa che inizia con gli spettacolari tornanti costruiti su muretti di pietra a secco, fino al paese di Resceto. Dopo aver costeggiato il torrente Renara e Frigido, si inizia un percorso che ripercorre antiche mulattiere che uniscono i paesi della valle fino a Massa, dove il cammino si conclude davanti al palazzo ducale Cybo-Malaspina. Per chi vuole gustare il cammino appieno, si può arrivare fino al mare sulla spiaggia allungando di circa 6.3 km, per concludere con un ideale Finis Terræ.
GUIDA DELLA VIA VANDELLI
Il sogno di un duca, la visione di un ingegnere e un cammino tra Emilia-Romagna e Toscana. La Via Vandelli nacque dall’intuizione di Francesco III d’Este e dal genio di Domenico Vandelli, che nel Settecento progettò la prima grande strada dell’Illuminismo per unire Modena al mare di Massa.
Diari del cammino
Via Vandelli
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