Nasce il Cammino dei Borghi Sabini: sulle tracce della Dea Vacuna. Un viaggio senza tempo tra storia e natura.
A meno di un’ora da Roma, il Cammino dei Borghi Sabini prende vita come un nuovo itinerario escursionistico ad anello. Con i suoi 100 chilometri, collega 21 borghi medievali lungo i sentieri che attraversano colline, boschi e vallate, offrendo una visione autentica della Sabina. Questo cammino è pensato per gli amanti del turismo lento e sostenibile, ideale per scoprire le tradizioni e il patrimonio di una terra ricca di storia e natura.
Articolo in collaborazione con la Rete tra imprese della Sabina

La Sabina
La Sabina è una regione storica dell’Italia centrale, situata nel Lazio tra Umbria e Abruzzo, caratterizzata da colline verdi, vallate fertili e piccoli borghi arroccati, che le conferiscono il fascino di epoche passate..
Delimitata dal fiume Tevere a ovest e dai Monti Sabini a est, questa terra è stata abitata fin dall’antichità dai Sabini, un popolo italico che ha lasciato una profonda impronta culturale e storica. Oggi, la Sabina è un’oasi di tranquillità a breve distanza dalla frenesia della Capitale, con paesaggi rurali incontaminati e una ricca eredità culturale.
La sua geografia varia la rende perfetta per attività all’aria aperta, come trekking, ciclismo, arrampicata sportiva e passeggiate naturalistiche. Grazie alla sua posizione strategica, è facilmente accessibile da Roma in auto o in treno, rendendola una meta ideale per escursioni giornaliere o itinerari più lunghi, come per l’appunto il Cammino dei Borghi Sabini di cui ti parleremo ora nel dettaglio!

La dea Vacuna
Il Cammino dei Borghi Sabini si snoda attraverso terre che conservano tracce di antichi culti, tra cui quello della Dea Vacuna, una delle divinità più enigmatiche della tradizione sabina. Il suo nome è stato associato al concetto di vuoto e sospensione, simboleggiando il riposo e la rigenerazione. Alcuni studiosi ritengono che derivasse dalla radice vac-, legata al significato di “essere libero”, mentre altri ipotizzano un legame con le acque, evidenziando il suo ruolo di protettrice delle risorse idriche.
Testimonianze archeologiche confermano la diffusione del suo culto in Sabina, in particolare a Vacone, il cui toponimo sembra derivare dalla dea, e nella Grotta di San Michele al Monte Tancia, un luogo sacro di origine preromana, poi cristianizzato. Oltre a rappresentare un simbolo di pace e rinnovamento, Vacuna era anche venerata come divinità della protezione e della vittoria, invocata dai Sabini per garantire sicurezza in battaglia e durante i momenti di transizione.
Attraversare il Cammino dei Borghi Sabini significa ripercorrere le tracce di questa antica spiritualità, scoprendo borghi e siti che ancora oggi conservano l’eredità di una delle divinità più misteriose del passato.
Il percorso
Il Cammino dei Borghi Sabini è un itinerario che si sviluppa per circa 100 km, percorribile in 6 o 7 tappe, ognuna con una propria identità.
Si parte da Poggio Mirteto, facilmente raggiungibile in treno, e si prosegue verso l’Abbazia di Farfa, uno dei tesori storici più significativi della zona. Proseguendo immersi nei paesaggi rurali, si raggiunge il Monumento Naturale delle Gole del Farfa, una meraviglia naturale dove il fiume ha scavato profonde gole nel corso dei millenni.
Attraverso sentieri ben segnalati, si toccano diversi borghi caratteristici come Vescovio, con la sua antica chiesa e l’area archeologica, Montenero Sabino, con il suggestivo castello, Roccantica, Casperia e Vacone, ciascuno con le proprie peculiarità: vicoli medievali, panorami spettacolari e un’accoglienza autentica.
Ogni tappa ha una lunghezza compresa fra i 10 e i 20 chilometri circa, con dislivelli che variano per adattarsi a camminatori di diversi livelli. Ad esempio, la tappa numero 4, che parte da Roccantica, passa per Montasola e giunge fino a Vacone, offrendo una passeggiata panoramica con viste spettacolari sulla valle sottostante. Il tratto che conduce a Vescovio, invece, è un perfetto connubio tra natura e storia, grazie alla presenza del Santuario di Santa Maria in Vescovio, uno dei più antichi della Sabina.
In ogni borgo, i viaggiatori possono scoprire luoghi di interesse come antichi castelli, chiese romaniche e musei locali. Inoltre, lungo il cammino sono disponibili punti di ristoro e alloggi che offrono cucina tipica e ospitalità familiare. Per chi preferisce un’esperienza personalizzata, è possibile organizzare visite guidate o partecipare a laboratori artigianali nei borghi. L’itinerario del Cammino dei Borghi Sabini transita su due importanti cammini interregionali: La Via di Francesco direttrice Tiberina, che da Greccio conduce a Farfa, nel comune di Fara in Sabina, e il Cammino per un Nuovo Umanesimo, che collega Montorio Romano, nel Parco dei Monti Lucretili, ad Arcidosso, nella provincia di Grosseto.

La magia della Sabina: storia, mito e natura
La Sabina è una terra che custodisce un legame profondo con la sua storia e il suo paesaggio. Come accennato in precedenza, tra i suoi miti spicca quello della Dea Vacuna, venerata dai Sabini come simbolo di riposo e rigenerazione. Camminare sulle sue tracce significa scoprire un territorio intriso di significati storici, tra antichi siti archeologici e tradizioni che si tramandano da generazioni.
Ad esempio, nella località di Montenero Sabino, sono stati rinvenuti resti di un antico luogo di culto dedicato alla dea. Questi siti rappresentano non solo un’importante eredità culturale, ma anche un’occasione per riflettere sul legame tra spiritualità e natura che caratterizza questa terra. Un altro reperto di grande interesse è il bassorilievo di Montebuono, situato sulla parete esterna della chiesa di Santa Maria Assunta. Questa rappresentazione, che mostra una figura femminile seduta su un trono con due vasi ai lati, è stata identificata da alcuni studiosi come una possibile raffigurazione della Dea Vacuna.
Il paesaggio è altrettanto suggestivo: uliveti secolari, colline che si perdono all’orizzonte e borghi che sembrano sospesi nel tempo. Ogni angolo della Sabina racconta una storia e invita i visitatori a immergersi in una dimensione dove la natura e la cultura si fondono in perfetta armonia.
Tra le attrazioni naturali merita una menzione particolare la Grotta di San Michele Arcangelo sul Monte Tancia. Questo sito, originariamente un luogo di culto pagano, è stato in seguito cristianizzato. Negli anni ’60, l’archeologa Maria Grazia Mara ipotizzò che una stalattite scolpita all’interno della grotta rappresentasse la Dea Vacuna, rendendolo un raro esempio di continuità culturale tra il mondo pagano e quello cristiano. Le stagioni migliori per intraprendere il cammino sono la primavera e l’autunno, quando i paesaggi sono al massimo del loro splendore e le temperature sono ancora miti.

Sabina Parco Slow: un modello di turismo sostenibile
Il Cammino dei Borghi Sabini si inserisce all’interno del progetto Sabina Parco Slow, un’iniziativa che promuove un turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente. Questo approccio valorizza il territorio, incentivando la scoperta dei suoi tesori nascosti senza alterarne l’equilibrio.
Il Parco Slow è un invito a rallentare, a vivere ogni luogo con attenzione e curiosità. Attraverso percorsi come il Cammino dei Borghi Sabini, si favorisce la connessione tra i visitatori e la comunità locale, permettendo di scoprire i prodotti tipici, le storie e le tradizioni che rendono unica questa regione.
Scopri il Sabina Parco Slow: www.sabinaparcoslow.it

I borghi medievali: cuore del cammino
Ogni borgo lungo il cammino è un piccolo gioiello da scoprire. Roccantica, con le sue torri e i panorami spettacolari, Vacone, legata al culto della Dea Vacuna, e Montasola, con le sue viste che abbracciano l’intera valle, sono solo alcuni dei luoghi che attendono i viaggiatori.
Selci è un borgo che merita attenzione non solo per la sua atmosfera autentica, ma anche per le sue opere di street art, che arricchiscono il centro storico con murales di grande impatto visivo. Questo borgo, membro dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e Città del Vino, è anche una destinazione ideale per chi ama il turismo slow e i sapori locali.
Castelnuovo di Farfa offre invece una vista imperdibile sull’Abbazia di Farfa, mentre Mompeo e la Valle del Fiume Farfa rappresentano una tappa suggestiva per chi vuole immergersi nella natura incontaminata. Il Monumento Naturale delle Gole del Farfa, con il suo spettacolare canyon scavato dal fiume, è una meta imperdibile per gli amanti del trekking e della biodiversità.
Ma non è solo l’architettura a sorprendere. Gli abitanti dei borghi sono parte integrante dell’esperienza, pronti ad accogliere i camminatori con un sorriso, un piatto tradizionale o un racconto sulle radici profonde della loro terra. Ogni sosta diventa un momento per entrare in contatto con l’anima autentica della Sabina.
I borghi ospitano inoltre eventi stagionali, come sagre, mercatini artigianali e manifestazioni storiche, che aggiungono un tocco di vivacità all’esperienza del cammino. Non mancano le opportunità per acquistare prodotti locali o partecipare a degustazioni guidate.

Conclusione
Il Cammino dei Borghi Sabini non è solo un sentiero ben tracciato, ma un’opportunità per vivere un’esperienza unica a passo lento. Ogni luogo racconta una storia, ogni borgo regala un frammento di una cultura che vive e respira ancora oggi.
La Sabina ti aspetta, con i suoi paesaggi incantevoli, le sue tradizioni e la sua ospitalità autentica. Prepara lo zaino e lasciati guidare lungo un percorso che celebra la bellezza del territorio e il valore del turismo lento.