Diari
14 Apr 2025

Un nuovo cammino da scoprire: l’intrepida Martina nell’Intrepido Larth

I cammini ti insegnano a rallentare, ad apprezzare le cose genuine e a riscoprire la bellezza della semplicità.

Il fascino di un nuovo cammino sta tutto nell’emozione e nel brio della sua scoperta. Martina, appassionata di trekking e avventure outdoor, ci porta con sé nel suo viaggio lungo il Cammino dell’Intrepido Larth, un itinerario inedito nato circa un anno fa, che attraversa alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Italia centrale. In questo diario, racconta con ironia e sensibilità ogni tappa di un percorso che, passo dopo passo, regala paesaggi mozzafiato, incontri inaspettati e momenti di pura libertà, dalle colline umbre fino alla “città che muore”. Un cammino nuovo, un’esperienza autentica e un viaggio che va ben oltre la strada percorsa. Immergiamoci insieme nell’Intrepido Larth!

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Pronti/e a partire?

Quando intraprendi un nuovo cammino, la parte fondamentale è lo zaino. Alla base devi mettere tanto spirito di avventura, soprattutto se sai di essere una persona a cui ne capitano quotidianamente di tutti i colori. Di conseguenza, portati via anche un po’ di coraggio e tanta pazienza, che non si sa mai. L’ironia mettila nella tasca in alto, a portata di mano, e prima di chiudere la cerniera sulla sinistra, assicurati di aver avvolto bene i “ma chi me l’ha fatto fare”: quelli tendono a uscire dallo zaino, puntualmente verso fine giornata.

Ei tu non lasciare che i “ma chi me l’ha fatto fare” prendano il sopravvento. Abbiamo scritto una guida al primo cammino che ti aiuterà passo dopo passo nel tuo viaggio!

Ricorda di lasciare a casa i pesi inutili: la pretesa di organizzare meticolosamente tutto, per esempio. Tanto lo sai, le cose prenderanno sempre una piega del tutto inaspettata, tuttavia migliore di quella che avevi programmato. Puoi anche non portare la paura di non farcela, tanto non ti servirà: quando sarai in cammino non avrai tempo per ascoltarla.

Preoccupazioni e problemi sono un po’ pigri in questo campo… accompagnano il viaggiatore solo nei primi passi. Poi rimangono indietro, fino a scomparire. Quindi portali se vuoi, tanto non peseranno. Anzi, potrai comodamente salutarli dopo la tua partenza. Sono sicura che, quando ti allontanerai e ti guarderai indietro, saranno così piccoli da assumere un’altra forma. Sceglierai tu se lasciarli sul cammino o se portarli con te, magari in una taschina più piccola. Potrebbero essere utili da condividere con qualche altro viaggiatore: ho sentito dire che molti si somigliano.

Con questo zaino e un gran sorriso, nella primavera del 2024 partivo per il Cammino dell’Intrepido Larth. Un’esperienza unica che mi ha portato a percorrere un anello di circa 60 km, con partenza e arrivo nella splendida città di Orvieto, passando per Bolsena e Civita di Bagnoregio. Tre tappe immerse nella bellezza della natura e della storia, che mi hanno lasciato emozioni indelebili.

Già dal primo passo, il Cammino dell’Intrepido Larth si è rivelato un viaggio straordinario. I sentieri, perfettamente segnalati, si snodano attraverso paesaggi mozzafiato, alternando campi fioriti e dolci colline. In primavera, il profumo dei fiori e la brezza tiepida rendono ogni passo un piacere. Camminare lungo questi percorsi significa immergersi completamente in una dimensione di calma e lentezza, dove ogni dettaglio, dai colori della natura ai canti degli uccelli, diventa un dono prezioso.

Una delle tappe più emozionanti è stata senza dubbio quella che conduce a Civita di Bagnoregio, la celebre “città che muore”. Arrivarci a piedi, dopo chilometri di cammino, è un’esperienza quasi mistica. I calanchi che circondano Civita offrono uno spettacolo naturale di rara bellezza e, grazie a un abitante locale, ho avuto la fortuna di esplorarli da vicino. È stato un momento magico, uno di quei regali che solo un cammino può offrire.

Il borgo di Civita di Bagnoregio

Durante il percorso, ho incontrato persone straordinarie. Con alcune di loro ho condiviso pranzi e cene all’insegna della convivialità, scoprendo i sapori genuini della tradizione locale. Ricordo (non lucidamente, ma sicuramente con tanta gioia) la degustazione finale di vini: brindare con i compagni e le compagne conosciute in viaggio, raccontandoci le nostre storie e i momenti più belli del cammino, è stato il finale perfetto di questa avventura.

Tuttavia, il cammino non è fatto solo di luoghi e persone: è fatto di emozioni. La sensazione di libertà e di avventura che si prova è indescrivibile. Ogni giorno è una scoperta, una sfida con sé stessi e una celebrazione della semplicità. Dormire accanto a una stalla, vedere un arcobaleno che sembra a portata di mano, ascoltare le storie di altri viaggiatori: sono queste le esperienze che ti arricchiscono e ti fanno sentire viva.

Il Cammino dell’Intrepido Larth è un viaggio nell’autenticità. Nei piccoli borghi, come Bolsena, si ritrovano tradizioni antiche e una calda accoglienza. Ogni sorriso incontrato lungo la strada, ogni parola scambiata con chi vive quei luoghi, aggiunge valore all’esperienza.

E, diciamocelo pure, la scritta “Bar” dopo chilometri di cammino è felicità vera! Tornare a Orvieto dopo tre giorni di cammino è stato come chiudere un cerchio. La maestosità del Duomo mi ha accolta al mio arrivo, ricordandomi quanto il viaggio fosse stato non solo un’esplorazione di luoghi, ma anche di me stessa.

Tappa 01: Orvieto – Bolsena

Il cammino inizia dalla splendida piazza del Duomo di Orvieto, cuore pulsante di un centro storico ricco di fascino. Attraversate le sue eleganti strade, si procede lungo un primo tratto asfaltato, per poi inoltrarsi nelle stradine sterrate dei paesini circostanti, fino a immergersi completamente nella natura. Si attraversa un bosco incantevole, con alberi alti che disegnano un paesaggio fiabesco, mentre ai lati si aprono campi e case di campagna.

La guida cartacea e la segnaletica precisa rendono il percorso facile da seguire, regalando panorami mozzafiato, come le immense distese di campi di colza, un mare di fiori gialli che sembra uscito da un dipinto. La prima tappa termina a Bolsena, dove, nel cuore del borgo caratteristico, ci si può concedere una cena deliziosa accompagnata da un bicchiere di vino locale.

Tappa 02: Bolsena – Civita di Bagnoregio

All’alba del secondo giorno, il cammino riprende da Bolsena verso Civita di Bagnoregio. Attraversando il paese, il profumo delle brioches invita a una dolce colazione prima di lasciare il borgo e tornare tra boschi e colline. Sul percorso, alcune deviazioni segnalano bellezze naturali, come piccole cascate nel bosco, dove è possibile condividere l’esperienza con altri viaggiatori conosciuti lungo il cammino.

Martina e una di queste cascate naturali!

Tappa 03: Civita di Bagnoregio – Orvieto

Il terzo giorno conduce da Civita di Bagnoregio a Orvieto. Non lasciarti scoraggiare dalla ripida salita iniziale: al termine ti attende un bar come punto di ristoro, da cui si gode di una vista panoramica straordinaria.

Perché scegliere questo cammino?

I cammini ti insegnano a rallentare, ad apprezzare le cose genuine e a riscoprire la bellezza della semplicità. Un passo dopo l’altro, e le distanze che sembravano immense diventano raggiungibili, le difficoltà si trasformano in opportunità. La mente si libera e si riempie di cose incredibilmente autentiche. Si resta nel “qui e ora”.

Un’esperienza che consiglio a chiunque desideri vivere un’avventura libera, fatta di natura, storia e incontri indimenticabili. Un viaggio dentro e fuori, che non ha età, non ha fine, ha solo un grande inizio. Ogni volta.

La libertà ha un sentiero… o 100! Nel nostro Atlante dei Cammini d’Italia trovi tantissimi percorsi per esplorare l’Italia da Nord a Sud.

Articolo di
Martina Pinaroli

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