Curiosità
08 Mar 2025

Enrosadira: quando le Dolomiti si tingono di rosa

L’enrosadira è un fenomeno naturale che si manifesta sulle cime delle Dolomiti, dove le rocce si tingono di colori rossastri, rosa e viola, soprattutto all’alba e al tramonto. Questo evento è reso possibile dalla combinazione di fattori geologici e atmosferici.

Il fenomeno dell’enrosadira spiegato scientificamente e geologicamente

La storia delle Dolomiti, oggi celebrate come Patrimonio UNESCO, ha inizio in un remoto passato: oltre 250 milioni di anni fa, durante il periodo del Triassico. 

Dove oggi si ergono maestose vette, si estendeva un mare caldo e poco profondo, simile alle moderne Bahamas. In quelle acque cristalline, conchiglie, coralli e alghe calcaree hanno lentamente costruito il fondamento di quello che sarebbe diventato uno dei paesaggi più spettacolari al mondo.

Le Dolomiti si sono così arricchite da calcari derivanti da antiche scogliere coralline, ma la loro base principale è la dolomia, una roccia sedimentaria formata da carbonato di calcio e magnesio. Questa composizione conferisce alla roccia una notevole capacità di riflettere i colori della luce solare, specialmente quando il sole è basso all’orizzonte.

Il fenomeno dell’enrosadira si verifica principalmente a causa di due processi ottici:

  • Dispersione della luce: Quando il sole è basso, la luce blu viene dispersa dall’atmosfera, lasciando prevalere le lunghezze d’onda più lunghe come il rosso e l’arancione. Questo fenomeno è simile a quello che causa il tramonto rosso.
  • Rifrazione e riflessione: La luce solare, colpendo le pareti rocciose con un angolo basso, subisce una rifrazione che accentua ulteriormente i colori rossastri e arancioni. La riflettività della dolomia amplifica questo effetto, rendendo il fenomeno ancora più spettacolare.
Le Dolomiti si tingono di rosa durante un tramonto estivo

In che momento del giorno vedere l’enrosadira

L’enrosadira si manifesta durante due spettacoli quotidiani:

  • All’alba: Le pareti rivolte a est si colorano di rosa e arancione
  • Al tramonto: Le pareti rivolte a ovest assumono tonalità di rosso e viola

Per ammirare al meglio l’enrosadira, è fondamentale che il cielo sia limpido e l’aria sia rarefatta. Queste condizioni permettono una visibilità ottimale dei colori che si manifestano sulle cime.

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I mesi dell’anno migliori per vedere l’enrosadira

Questo fenomeno può essere ammirato durante tutto l’anno, ma ci sono stagioni e mesi più adatti di altri per apprezzarne la bellezza:

  • Estate: è una delle stagioni ideali per osservare l’enrosadira, grazie al cielo limpido e alle lunghe giornate estive. I tramonti sono più lunghi, permettendo di godere a lungo dello spettacolo.
  • Autunno: Questa stagione è particolarmente suggestiva, poiché l’aria è più cristallina e le temperature miti rendono l’atmosfera ancora più magica. A metà settembre, l’enrosadira è particolarmente spettacolare in Val Gardena, con i larici che brillano di un giallo intenso.
L’enrosadira e il suo riflesso nel lago

Leggende sul fenomeno dell’enrosadira

Oltre al suo fascino scientifico, l’enrosadira è anche legato a leggende locali, come quella di Re Laurino

Re Laurino, il re dei nani, viveva sul Catinaccio, uno dei nove sistemi dolomitici, e possedeva una cintura magica che lo rendeva invisibile. Non invitato alla festa del re dell’Adige, vi si recò comunque, sfruttando il suo potere dell’invisibilità.

Alla festa s’innamorò della principessa Similde, che rapì portandola nel suo regno. Per amore, trasformò la montagna in un giardino di rose rosse (da cui il nome tedesco “Rosengarten”).

Quando l’esercito del re dell’Adige venne a liberare Similde, Laurino fu tradito proprio dalle rose che calpestava mentre si muoveva invisibile. 

Una volta catturato, il re Laurino, lanciò una maledizione sul giardino: “Nessun occhio umano avrebbe potuto ammirare il giardino. Né di giorno, né di notte”. Dimenticò però il tramonto e l’alba.

Per questo motivo, ancora oggi, all’alba e al crepuscolo le Dolomiti si tingono di rosa-rosso, ricordandoci la leggenda del magico giardino di rose di Re Laurino.

Un esempio dell’effetto dell’enrosadira sulla roccia

Lasciati incantare dalla magia dell’enrosadira!

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Articolo di
Sara Massarotto