Cammino di San Vili
Il Cammino costeggia lo spettacolo mozzafiato delle Dolomiti di Brenta, incontra paesaggi naturali meravigliosi dove l’acqua dialoga con la roccia, attraversa affascinanti paesi con antiche tradizioni e gustosi prodotti tipici.
Il Cammino di San Vili prende il nome da San Vigilio, il vescovo e patrono di Trento che, secondo la leggenda, lo percorse nella sua opera di evangelizzazione nel IV secolo d. C.
Scheda Tecnica
-
Lunghezza:
108 km -
Tappe:
5 -
Dislivello:
BASSO: 2639 m; ALTO: 3350 m m -
Durata:
5 giorni -
Partenza:
Madonna di Campiglio -
Arrivo:
Trento -
Tipologia:
lineare -
Tema:
spirituale | naturalistico | montano -
Stagione ideale:
primavera | estate | autunno
STORIA
Vigilio, vescovo e martire, terzo nella serie dei vescovi di Trento, morì il 26 giugno del 405 d.C. a Spiazzo in Val Rendena. Narra la leggenda che, durante uno dei suoi viaggi per diffondere il cristianesimo nelle Valli Giudicarie, Vigilio mentre predicava in riva al torrente Sarca contro i riti estivi a Saturno delle popolazioni locali, venne contestato con il lancio di zoccoli (o di pani duri). Colpito, precipitò nel fiume e venne trascinato via dalla corrente. L’architettura fa ancora memoria del martirio con la Pieve di Spiazzo a lui dedicata, costruita proprio su un masso in riva al fiume. Un’altra suggestiva testimonianza è la chiesetta in riva al Sarca a Tione, che ricorda il luogo dove secondo la tradizione il corpo di Vigilio fu depositato dalla corrente.
Vigilio, di origini romane, era un uomo di profonda cultura. Nominato vescovo in giovane età, iniziò un’assidua opera di evangelizzazione nelle valli trentine. Per essere aiutato nell’evangelizzazione chiamò dalla Cappadocia i tre giovani Martirio, Sisinio e Alessandro che si stabilirono a San Zeno in Anaunia. Proprio in questa valle, i tre giovani trovarono il martirio .
L’itinerario seguito da Vigilio e dai cristiani trentini che ne riportarono il corpo in città con il corteo funebre, corrisponde al vecchio passaggio del Bus de Vela, raggiunto da Tione attraverso Ragoli, Stenico, Banale, Ranzo e il Vezzanese. Molto cappelle sono presenti sul percorso: San Vigilio di Spiazzo, San Vigilio al Vat di Tione, San Vigilio di Stenico (San Vigilio di Curé, San Vigilio di Molveno), la cappella di Ranzo, San Vigilio di Vezzano fino alla cattedrale di Trento.
FONTI D'ACQUA
In tutte le tappe sono presenti numerose fonti d’acqua. L’unica tappa senza fonti d’acqua è l’ultima, da Monte Terlago a Trento. Si consiglia quindi di fare rifornimento prima.
Negli ultimi anni la siccità inizia a farsi sentire anche in Trentino. Può quindi capitare di trovare le fontane chiuse in altre zone. Si consiglia quindi di informarsi sempre prima di partire sulla situazione.
SEGNALETICA
Segnaletica presente lungo il cammino
PERICOLI
Il tratto da Deggia a Ranzo è un sentiero che si affaccia sulla Forra del Limarò, scavata dal fiume Sarca. Si raccomanda prudenza.
In Trentino sono presenti gli orsi bruni. Per ogni maggiore informazione su come comportarsi in caso di avvistamento si consiglia di visitare il sito:
Altro animale a cui prestare attenzione sono le zecche. Anche in questo caso si consiglia di visionare il sito:
https://www.camminosanvili.it/wp-content/uploads/2021/07/Protezioneprevenzione.pdf
ACCESSIBILITÀ
Attualmente il percorso non è accessibile a persone con disabilità motoria. È stato però percorso da persone con disabilità visiva. Per ogni ulteriore informazione si raccomanda di contattare i referenti dell’organizzazione.
FONDO STRADALE
Il Cammino presenta diverse percentuali di asfalto a seconda delle aree. Complessivamente il tracciato Basso ha circa il 55% d’asfalto e il tracciato l’Alto il 45%.
CREDENZIALI
La Credenziale è un documento che accompagna il viaggiatore durante il Cammino. La puoi ritirare gratuitamente presso l’ufficio turistico di Madonna di Campiglio Via Pradalago, 4 o presso l’ufficio turistico della città di Trento P.za Dante, 24, 38122 Trento. Ti consigliamo di verificare gli orari di apertura sul sito web.
CAMMINO IN TENDA
Per accamparsi in tenda si consiglia di appoggiarsi alle aree camping presenti. Non tutto il percorso è fornito di aree camping. Per ogni informazione si consiglia di contattare l’organizzazione.
CONTATTI
Natourism srl
Maura Gasperi 335 8074220
Alessandro Armani 333 4567980
camminosanvili@gmail.com
TAPPA 01
TAPPA 01: DA MADONNA DI CAMPIGLIO A BOCENAGO
Tempo di percorrenza 8h; dislivello 159m; distanza: 22,1km
Il punto di partenza del Cammino è la chiesa di Santa Maria Antica a Madonna di Campiglio la chiesetta alpina in stile neogotico, nel centro storico. Da qui si prosegue verso sud, ammirando la straordinarietà delle Dolomiti di Brenta, Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Si continua verso l’abitato di Pinzolo dove è possibile ammirare la Chiesa di S. Vigilio, costruita nel 1362 e affrescata da Simone Baschenis con la famosa “Danza Macabra”. Lasciato l’abitato di Pinzolo si attraversa la Piana di Curio, per giungere a Caderzone Terme, dove è presente uno stabilimento termale alimentato da acqua di tipo ferruginoso per poi seguire fino al paese di Bocenago.
TAPPA 02
TAPPA 02: DA BOCENÀGO A SAONE – VARIANTE BASSA
Tempo di percorrenza 5.5h; dislivello 235m; distanza: 19,6km
Si attraversa tutto il paese di Bocenago e si gira poi a sinistra in leggera salita per proseguire su strada sterrata e successivamente su un sentiero nel bosco, caratterizzato dalla presenza di abeti rossi, faggi e ontani. Giunti nei pressi di Fisto, durante la discesa è possibile scorgere dall’alto il paese di Spiazzo con la Chiesa di San Vigilio, dove secondo la tradizione fu lapidato San Vigilio e gettato nel fiume Sarca. Si prosegue, direzione Vigo Rendena, dove il San Vili Basso continua attraversando i paesi dalla bassa Val Rendena fino a Verdesina. Qui il sentiero entra nel bosco ricco di tigli e frassini. In mezz’ora circa si giunge a Tione di Trento, per poi passare davanti alla chiesa di S. Vigilio a Vat, dove, sempre la tradizione narra che fu ripescato dalla Sarca il corpo di San Vigilio. Ancora qualche chilometro e si giunge a Saone.
TAPPA 02: DA BOCENÀGO A RAGOLI (VARIANTE ALTA)
Tempo di percorrenza 7,5h; dislivello 999m; distanza: 22,7km
Si attraversa tutto il paese di Bocenago e si gira poi a sinistra in leggera salita per proseguire su strada sterrata e successivamente su un sentiero nel bosco, caratterizzato dalla presenza di abeti rossi, faggi e ontani. Giunti nei pressi di Fisto, durante la discesa è possibile scorgere dall’alto il paese di Spiazzo con la Chiesa di San Vigilio, dove secondo la tradizione fu lapidato San Vigilio. Si prosegue, direzione Vigo Rendena dove il Cammino si divide. Al ponte sul fiume Sarca inizia una ripida salita nel bosco, con un dislivello di 700 metri. Si passa a fianco di alcune baite di montagna con una splendida vista sulla cima Carè Alto. Al termine della salita si arriva a Passo Daone denominato dai locali “Pra da l’Àsan”. Da qui si scende fino all’abitato di Montagne, si devia a sinistra per il paese spopolato di Ceràna, si passa sotto il capitello di Bafàl, dove nel 1377 fu redatto il primo statuto delle Regole di Manéz – beni di uso civico-. Ancora pochi chilometri e si giunge nel paese di Ràgoli.
TAPPA 03
TAPPA 3: DA SAONE A SAN LORENZO IN BANALE
Tempo di percorrenza 7h; dislivello 826m; distanza: 24km
Partiti da Saone, si prende la ciclabile per arrivare al paese di Ragoli e per poi salire verso il borgo di Iron, un villaggio falcidiato dalla peste del 1630 e, oggi, con un solo abitante. Si prosegue poi verso l’abitato di Stenico, dove si costeggia la cascata carsica del Rio Bianco, si può ammirare il castello di Stenico e il Bosco Arte Stenico, un museo d’arte nella natura costituito da installazioni in legno. Si continua a camminare nei prati con un panorama sugli altopiani del Bleggio e del Lomaso, dove nacque don Lorenzo Guetti, padre della cooperazione, per giungere a Dorsino – San Lorenzo in Banale.
TAPPA 04
TAPPA 4: DA SAN LORENZO IN BANALE A MONTE TERLAGO (VARIANTE BASSA)
Tempo di percorrenza 7.5h; dislivello 876m; distanza: 26,3km
Dal paese di S. Lorenzo in Banale, si raggiungono le località di Moline e di Deggia, dove si trova un suggestivo santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio. Si prosegue sul sentiero molto panoramico che sovrasta la Forra del Limarò scavata nei millenni dal fiume Sarca, per arrivare alla chiesetta di S. Vigilio a Ranzo eretta a ricordo del passaggio delle mortali spoglie del vescovo Vigilio. Qui il San Vili Basso scende fino al lago di Toblino, dove la presenza di un clima mite, favorisce la vegetazione di tipo mediterraneo. Molte specie animali trovano il loro habitat naturale tra cui il germano reale, l’airone cenerino e lo svasso maggiore. Si continua a camminare attraversando alcuni paesi della Valle dei Laghi, come S. Massenza, Ciago e Covelo per poi arrivare nell’abitato di Monte Terlago.
TAPPA 04: DA SAN LORENZO IN BANALE A MONTE TERLAGO (VARIANTE ALTA)
Tempo di percorrenza 7.5h; dislivello 892m; distanza: 24,9km
Dal paese di S. Lorenzo in Banale, si raggiungono le località di Moline e di Deggia, dove si trova un suggestivo santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio. Si prosegue sul sentiero che sovrasta la Forra del Sarca, prestando attenzione ad alcuni tratti un po’esposti per arrivare alla chiesetta di S.Vigilio a Ranzo eretta a ricordo del passaggio delle mortali spoglie del vescovo Vigilio. Qui il San Vili Alto sale al paese di Margóne, dove “il silenzio è un bene prezioso”. Si continua a camminare nel bosco costeggiando la montagna con splendidi panorami sulle valli e vette del Trentino Orientale. Si scende poi verso Ciàgo per ricongiungersi al San Vili basso ed arrivare a Monte Terlago
TAPPA 05
TAPPA 5: MONTE TERLAGO A TRENTO
Tempo di percorrenza 5.5h; dislivello 543m; distanza: 17,2km
Da Monte Terlago si prosegue per arrivare ai laghi Santo e di Lamar, quest’ultimo caratterizzato da acque trasparenti e incastonata tra boschi di faggio, abete e rocce e con un’ampia spiaggia.
Oltrepassati i due specchi d’acqua si continua a camminare in direzione Bocca Paloni, con una spettacolare veduta della sottostante valle dell’Adige. Il sentiero continua entrando ed uscendo da boschi e radure, per giungere al Sorasass dove sono visibili alcune opere fortificate risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Si avanza per poi iniziare la discesa verso Vela, sobborgo di Trento. Si costeggia il fiume Adige e la chiesa di Sant’Apollinare, si attraversa il ponte di S. Lorenzo per dirigersi su via Belenzani e arrivare così alla cattedrale di San Vigilio a Trento, meta finale del Cammino!
Cammino di San Vili
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