Via Ellenica - Cammino Materano
166 km, 8 tappe alla scoperta della Puglia tra boschi, masserie e paesaggi di insolita bellezza, si scoprono suggestivi borghi che, da millenni, sono crocevia di culture e scrigno di tradizioni contadine
La Via Ellenica collega due siti Unesco, Alberobello e i Sassi di Matera, ed attraversa l'affascinante Terra delle Gravine, un territorio costellato da molteplici meraviglie naturalistiche e antropiche: a partire dalle profonde e spettacolari gole rocciose (Canyon) che ospitano antichissimi villaggi e chiese rupestri, decorate da preziosi affreschi di epoca medievale. Lungo il Cammino, impreziosito da boschi, masserie e paesaggi di insolita bellezza, si scoprono suggestivi borghi che, da millenni, sono crocevia di culture e scrigno di tradizioni contadine.
I punti tappa sono Martina Franca, Crispiano, Massafra, Mottola, Castellaneta, Palagianello, Laterza e Ginosa.
Il Cammino, che comprende 8 tappe per un totale di 166 km, è completo dal punto di vista della segnaletica e delle accoglienze.
Scheda Tecnica
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Lunghezza:
166 km -
Tappe:
8 -
Tempo di percorrenza:
da 8 a 10 -
Partenza:
Alberobello -
Arrivo:
Matera -
Tipologia:
lineare -
Tema:
naturalistico -
Stagione ideale:
primavera | autunno | inverno -
Periodo ideale:
Primavera, autunno e inverno
FONTI D'ACQUA
Le fonti d’acqua non sono sempre presenti lungo le tappe, pertanto si consiglia di partire ogni giorno con una buona scorta d’acqua; non mancano tuttavia masserie e agriturismi dove rifornirsi d’acqua.
TAPPE
Tappa 1: Alberobello-Martina Franca, 18 km, DISLIVELLO: SALITA 281 m DISCESA 257 m
Si lascia Alberobello percorrendo i sentieri del Bosco Selva, residua testimonianza di un più esteso bosco di querce che anticamente ricopriva una larga parte di questo territorio. Il manto boschivo è formato principalmente da alberi di fragno, leccio e roverella (elementi tipici all’interno del paesaggio pugliese) ma vi crescono anche numerosi arbusti tra i quali corbezzoli, lentischi e le berrette del prete. Superato il bosco, il percorso si snoda tra sentieri e stradine incorniciati da muretti a secco e immersi nel tipico paesaggio agrario costituito da campi di grano, uliveti e vigneti, agriturismi e masserie. La tappa si conclude a Martina Franca, perla barocca della Valle d’Itria.
Tappa 2: Martina Franca-Crispiano, 27,6 km, DISLIVELLO: SALITA 390 m DISCESA 582 m
La tappa si svolge in gran parte lungo sentieri che attraversano una serie di aree boscate di grande pregio naturalistico. La prima di queste è la Riserva naturale orientata Murge Orientali, quindi percorrendo sentieri e contrade si giunge al Bosco delle Pianelle, uno dei più importanti ed estesi polmoni verdi della Puglia; si attraversa il bosco camminando al suo interno per ben 7 km per arrivare infine a Crispiano, città delle cento masserie nonché spartiacque tra la Valle d’Itria e la Terra delle Gravine.
Tappa 3: Crispiano-Massafra, 17,9 km, DISLIVELLO: SALITA 108 m DISCESA 256 m
Da Crispiano il viandante si inoltra lentamente nella Terra delle Gravine, una delle più importanti aree naturalistiche d’Europa, costituita da imponenti canyon carsici disposti a ventaglio intorno all’arco ionico del Golfo di Taranto. Si lascia Crispiano camminando per alcuni chilometri proprio all’interno di una piccola gravina (di Triglie), percorrendo un sentiero che corre nell’alveo tra la fitta vegetazione tipica della macchia mediterranea e le tracce di insediamenti rupestri. Il cammino prosegue verso Masseria Amastuola, un’antica masseria del 1400 circondata da un incantevole vigneto giardino disegnato dal noto architetto paesaggista filosofo Fernando Caruncho.
Tappa 4: Massafra-Mottola, 26,1 km, DISLIVELLO: SALITA 511 m DISCESA 234 m
Si parte da Massafra, una delle capitali del rupestre italiano tanto da essere soprannominata “Tebaide d’Italia”; la città sorge infatti tra due gravine costellate di grotte e ambienti ipogei che conservano straordinarie testimonianze della vita che l’uomo vi ha condotto per millenni. Un lungo sentiero che si snoda tra gli ulivi secolari consente di lasciare la città ed inoltrarsi nella silenziosa campagna in cui si alternano campi coltivati e macchia mediterranea. Il Cammino attraversa quindi il Bosco di Sant’Antuono, una delle aree naturalistiche più pregiate della Puglia.
Tappa 5: Mottola-Castellaneta, 16 km, DISLIVELLO: SALITA 294 m DISCESA 444 m
Si scende dal colle su cui sorge Mottola attraverso un antico tratturo che conduce verso una zona ricchissima di insediamenti rupestri tra cui il villaggio di Casalrotto e la chiesa di Sant’Angelo, l’unica chiesa rupestre d’Italia ad essere disposta su due piani di calpestio. Dopo alcuni chilometri il viandante incontra sul suo cammino un’altra chiesa rupestre, quella di San Nicola, stupefacente pinacoteca dell’arte sacra popolare pugliese del Medioevo. Si prosegue in direzione di Palagianello per arrivare infine a Castellaneta: entrambe le città sorgono a ridosso di imponenti gravine; quella di Castellaneta, è una delle più grandi e spettacolari della Puglia.
Tappa 6: Castellaneta-Laterza, 29,7 km, DISLIVELLO: SALITA 783 m DISCESA 687 m
È questa una delle tappe più affascinanti dell’intero cammino per la straordinaria varietà degli ambienti e dei paesaggi che si attraversano. Si lascia Castellaneta camminando, tra distese di ulivi, lungo una serie di stradine e sentieri che conducono verso la riserva naturale di Montecamplo. Si attraversa una vasta area totalmente ricoperta di macchia mediterranea e piante officinali per imboccare infine uno straordinario sentiero che corre per diversi chilometri lungo il ciglio della gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato, si svela ai nostri occhi regalandoci ad ogni passo paesaggi e panorami mozzafiato.
Tappa 7: Laterza-Ginosa, 16 km, DISLIVELLO: SALITA 253 m DISCESA 341 m
Da Laterza il cammino prosegue su strade di campagna immerse tra gli ulivi che ci accompagnano fino alla pineta di Murgia San Pellegrino, una zona percorsa per millenni dai pastori che, in transumanza, si spingevano dalla Basilicata fino alle pianure del tarantino. Il viandante è accolto a Ginosa da uno straordinario complesso di villaggi rupestri, detti il Casale e Rivolta, caratterizzati da un gran numero di case-grotta disposte su più livelli collegati da scale e sentieri: i due villaggi sono stati abitati fino alla prima metà ‘900 e conservano tracce di vita antica e recente.
Tappa 8: Ginosa-Matera, 27,1 km, DISLIVELLO: SALITA 532 m DISCESA 377 m
Una bellissima contrada immette tra le colline lucane, caratterizzate da distese di seminativi e uliveti, mentre maestosi rapaci volteggiano nei cieli accompagnando il viandante per gran parte della tappa. Per alcuni chilometri si cammina lungo un suggestivo sentiero che corre a ridosso della gravina di Matera: un profondo canyon costellato di case-grotta e chiese rupestri si svela alla vista del viandante. L’arrivo a Matera avviene dal rione Casalnuovo: uno stretto passaggio scavato nella roccia conduce al cospetto della straordinaria e ancestrale bellezza dei Sassi che costituiscono la meta del cammino.
SERVIZI
In ogni punto tappa sono presenti tutti i servizi essenziali.
SEGNALETICA
Il Cammino è interamente segnalato in vernice (giallo-verde) e cartelli in legno
FONDO STRADALE
50% asfalto, 50% sterrato
IN TENDA
Al momento non sono presenti accoglienze dove è possibile piazzare le tende
CREDENZIALE
La credenziale si ottiene compilando il modulo di richiesta
https://camminomaterano.it/credenziale-del-pellegrino
CONTATTI
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E-mail: camminomaterano@gmail.com