
L.E.N.T.O. – il cammino della pianura
Il Cammino della Pianura, è un itinerario ad anello che collega il Complesso Monastico Polironiano di San Benedetto Po al Santuario delle Grazie di Curtatone.
È un cammino tra arte e devozione popolare in terra mantovana che parte dal monastero di San
Benedetto Polirone al Santuario delle Grazie.
Il percorso è suddiviso in otto tappe, per un totale di 92 km. Il percorso è ad anello con partenza e arrivo da San Benedetto Po.
Un’esperienza a passo tranquillo tra
luoghi di arte, fede e storia del territorio mantovano, con tutto il tempo necessario a godere di ogni
momento del percorso. LENTO nasce da una progettazione complessa e stimolante che si è sviluppata
attorno alla cultura materiale e immateriale di un’area della provincia mantovana: dalla tradizione
popolare tramandata oralmente ai luoghi storici e monumentali, dall’enogastronomia con la sua forza
identitaria alla fede dei pellegrini, dalla biodiversità della pianura lungo il grande fiume all’arte di chi in
ogni epoca è stato ispirato da questi luoghi. Il percorso, disegnato in 8 tappe ad anello, da San
Benedetto Po al borgo di Grazie di Curtatone – entrambi inseriti nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia –
non è solo un’esperienza alternativa di riscoperta del nostro patrimonio storico, artistico e naturalistico, ma
risponde anche al bisogno di riappropriarci delle bellezze spesso poco note del nostro territorio.
Percorribile a piedi o in bicicletta, l’itinerario può prevedere anche per alcune tappe la navigazione
fluviale, per promuovere turismo attivo e mobilità dolce.
TAPPE DEL CAMMINO DELLA PIANURA
Tappe: 1- San Benedetto Po – Portiolo (7 km)
2- Portiolo – Borgoforte (15 km)
3- Borgoforte – Buscoldo (10 km)
4- Buscoldo – Grazie (15 km)
5- Grazie – Mantova (10 km)
6- Mantova – Bagnolo San Vito (15 km)
7- Bagnolo San Vito – Governolo (8 km)
8- Governolo – San Benedetto Po (12km)
STORIA E CULTURA
Tappa 1 San Benedetto Po-Portiolo:
Partendo da San Benedetto e percorrendo l’argine destro del Po verso Portiolo, il viaggiatore Lento
è rapito dai silenzi della campagna e dagli scorci suggestivi della golena, in un’atmosfera in cui il
tempo pare dilatarsi. Vediamo l’Abbazia di San Benedetto, il Museo Civico Polironiano con la Casa
del Burattinaio, Palazzo Gonzaga di Vescovato.
Tappa 2 Portiolo-Borgoforte:
Tranquille strade secondarie conducono a Villa Saviola e alla vicina area verde del Manico del
Paiolo, mentre Borgoforte attende – di là dal ponte sul Po – per un gustoso piatto in osteria. Lo
sguardo si posa su Chiesetta Crociare, sul “Manico del Paiolo”, Corte Ghirardina, tra le memorie
dell’Archivio nazionale Giovanna Daffini e sul Forte Magnaguti.
Tappa 3 Borgoforte-Buscoldo:
Prolungando il cammino dalla Chiesa di San Giovanni Battista fino a Torre d’Oglio è impossibile
sottrarsi al fascino del ponte di barche sul fiume, prima di raggiungere Buscoldo con il caratteristico
edificio della ex Casa del popolo.
Tappa 4 Buscoldo-Grazie:
È ancora il riposante paesaggio dei campi ad accompagnarci, oltre l’abitato di Montanara e la
storica Rocca sull’Osone, alla volta del borgo di Grazie, per visitare il Santuario e rifocillarsi con
risotto, cotechino e luccio in salsa.
Tappa 5 Grazie-Mantova:
La riserva naturale Valli del Mincio sul lago Superiore – attraversabile anche in battello – fa da
sfondo alla pista ciclo-pedonale in direzione di Mantova, scrigno di storia e di arte.
Tappa 6 Mantova-Bagnolo S.Vito:
Oltre la città, partendo dal Castello di San Giorgio e seguendo il fiume Mincio fino a Bagnolo, si
ammirano la riserva naturale Vallazza, il Forte francese ottocentesco presso Pietole (l’antica Andes,
patria di Virgilio), la chiavica Travata.
Tappa 7 Bagnolo-Governolo:
L’argine del fiume guida ancora fino a Governolo, dove è possibile visitare le antiche conche di
navigazione del Bertazzolo, il Museo del Fiume, la chiesa parrocchiale di S. Erasmo, mentre l’ultimo
tratto dell’itinerario –
Tappa 8 Governolo-San Benedetto Po:
riattraversa il Grande Fiume con il suo museo diffuso, tocca l’ampia spiaggia dell’ex Lido Marta Po, il
Fortino e Gorgo con l’Osservatorio Astronomico, prima di ricondurre a San Benedetto.
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