A PIEDI PER I SANTUARI DEL LAGO DI GARDA

Descrizione del Cammino

L’itinerario, in dodici tappe, pur toccando i santuari o i conventi centri di spiritualità che costellano il lago, è per tutti. Chi non è interessato all’aspetto religioso, troverà nella bellezza del paesaggio e delle opere dell’uomo fonte di arricchimento interiore.
Il giro non presenta particolari difficoltà, tutti possono farlo. Per la presenza di saliscendi o per la lunghezza o tratti impervi, abbiamo classificato le tappe in facili, di media difficoltà o impegnative. Queste ultime sono tre, due di esse nel passaggio dalla Provincia di Brescia a quella di Trento e dalla provincia di Trento a quella di Verona, in ambedue si superano i mille metri di altitudine.
Buona parte dell’itinerario si snoda a mezzacosta, sola una tappa corre in riva al lago, un’altra penetra nell’entroterra della Provincia di Verona per condurre al Santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia alta più di settecento metri, certamente il più suggestivo, l’ultima attraversa la campagna coltivata.
I sentieri si inoltrano tra uliveti, vigneti, campi coltivati e boschi, tra piccoli e grandi borghi ben conservati e di grande bellezza, tra santuari, monasteri e pievi romaniche, eremi dai quali si godono spesso panorami mozzafiato.
Il lago orienta il cammino, anzi è il protagonista, il compagno ideale di chi cammina.

Lunghezza: 242 km
Tappe: 12
Partenza: Santuario della Madonna del Carmine, San Felice del Benaco (BS)
Arrivo: Santuario della Madonna del Carmine, San Felice del Benaco (BS)
Tempo di percorrenza: 12 giorni
MTB: SI
Cani: SI se la struttura ricettiva lo permette
Accessibilità: SI, tappe 10-11-12

L’intero itinerario è descritto nella guida “A piedi per i Santuari del Lago di Garda” di Loredana Francinelli e Giovanna Coco, edito da Raffaele Monti di Cesena. E’ la prima guida e per ora l’unica che propone il giro completo del lago; è stata pubblicata nel giugno del 2016, nel 2017 è uscita la seconda edizione riveduta ed ampliata, nel 2020 la terza. Essa è dotata di cartine dettagliate per ogni tappa, di grafici altimetrici e chilometrici, di informazioni utili per l’ospitalità oltre che di un ampio corredo di notizie storico-artistiche su tutte le località attraversate.

Edito da Raffaele Monti – Cesena, 3 edizione, 18 euro

Siamo in contatto e abbiamo collaborato con quasi tutte le Biblioteche Civiche dei paesi che si affacciano sul lago. Abbiamo presentato in quegli spazi la guida.

Siamo altresì in contatto con i conventi che offrono ospitalità.

Collaboriamo con l’Associazione “Le Vie del Benaco”, della quale siamo fra i soci fondatori. Essa ha sede presso la Fondazione Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco, via padre Francesco Santabona 9, (cell.39 3479648383, info@leviedelbenaco.it, www.leviedelbenaco.it).

Abbiamo collaborato con l’Associazione L.A.C.U.S. di Salò durante il “Festival della sostenibilità”.

L’Associazione culturale “Le Vie del Benaco” (della quale siamo socie fondatrici) ha finanziato una credenziale progettata dall’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia e stampata con carta fatta a mano da Toscolano Paper. Noi la proponiamo per il nostro cammino, ma essa può essere utilizzata per qualsiasi percorso si voglia sul Lago di Garda. Costa 5 euro.

L’itinerario si snoda in buona parte su sentieri in mezzo ai boschi o alla campagna, ma in molte tappe si attraversano borghi e paesi dove le strade sono asfaltate.

Nei grossi centri abitati e in tutte le località fine tappa (eccezion fatta laddove essa coincide con un convento) ci sono supermercati e farmacie.

La guida fa riferimento alla segnaletica usata nel territorio dal CAI, dalla BVG, dalla SAT, dal Sentiero del Pellegrino, ecc. Di volta in volta è ben specificata.

In tutto il Lago di Garda esistono campeggi nei quali collocare la propria tenda. Per il campeggio libero si ritiene prudente informarsi presso i singoli comuni.

Eventuali pericoli sono ben segnalati.

Storia delle Vie del Benaco

Ogni regione o provincia e spesso ogni comune ha creato dei percorsi per la conoscenza del proprio territorio, ma nessuno ha pensato a un itinerario unitario dell’intero lago. L’idea di mettere insieme in un unico itinerario sentieri già esistenti è stata di Loredana Francinelli che lo ha sperimentato prima e scritto poi in forma di guida con Giovanna Coco.