I terrazzamenti del Monte Barro

Vigneti di recente impianto tra Camporeso e Cascina Migliorate
Questo facile itinerario si sviluppa lungo i paesaggi terrazzati alle pendici del Monte Barro, a testimonianza dell’intensa attività agricola che si è sempre svolta nel territorio brianteo.
Giungendo col treno alla piccola stazione di Sala al Barro, lungo le sponde del lago di Annone, si sale verso villa Bertarelli, luogo di delizie e riposo dei nobili milanesi, con il bel giardino terrazzato all’italiana. Da qui si cammina tra boschi e scorci panoramici alla volta di Cascina Migliorate, da cui si gode una bella vista verso i laghi della Brianza.
La visita al Museo Etnografico permette di fare una pausa lungo la salita all’eremo; qui si possono scoprire oggetti di vita quotidiana, legati al lavoro dei campi che per tanti secoli ha interessato quest’area. Dopo una breve ma impegnativa salita si giunge a un antico complesso fortificato di età gota, risalente al V secolo d.C., che si estende su un pianoro di mezzacosta in un incantevole bosco di faggi.
La leggenda racconta che fosse la sede di una mitica città abitata da un nobile signore del luogo. L’ultima salita tra imponenti faggi permette di raggiungere l’eremo dove sorge la chiesa tardo gotica di S.Maria. Nelle belle giornate dalla terrazza panoramica si aprono ampi panorami sui laghi di Annone, Pusiano e Alserio, sul Monte di Brianza e lo sguardo giunge fino ai grattacieli di Milano. Al ristorante dell’eremo si può rifocillarsi con i piatti tipici della tradizione contadina, a cominciare dai salumi e formaggi di produzione locale per proseguire con i primi e secondi piatti tipici della tradizione lombarda, accompagnati da verdure e ortaggi che provengono dalle coltivazioni che si sviluppano alle pendici del monte.
Il cammino prosegue lungo il sentiero delle torri gote, dove si incontrano i resti delle torri di avvistamento che costituivano l’antico sistema difensivo a protezione dell’eremo. Una lunga discesa all’interno del bosco porta a Galbiate, termine della camminata
Punto di partenza: stazione FS di Sala al Barro, Comune di Galbiate
Punto d’arrivo: Galbiate
Durata: 3,5 ore
Distanza: 9 km
Dislivello: + 700 m./-500 m.
Difficoltà: E (escursionistica)
Presenza acqua sul sentiero: è necessario dotarsi di acqua nello zaino durante l’escursione.
Periodo percorrenza: tutto l’anno, in estate è molto caldo e afoso
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Villa Bertarelli
La Villa Bertarelli è una dimora signorile dell’alta borghesia milanese del Sette-Ottocento, realizzata per perpetuare la consuetudine nobiliare della villeggiatura in Brianza; a questo scopo furono costruite numerose ville di delizie utilizzate per il riposo e gli svaghi, offrendo anche ospitalità agli artisti e letterati del tempo. Villa Bertarelli, realizzata sul versante occidentale del paese che guarda i laghetti briantei e le Prealpi comasche, non dispone di grandi spazi pianeggianti data la conformazione del territorio comunale. Ben inserita nel contesto dell’antico nucleo abitato di cui è simbolicamente facciata e punto d’ingresso per chi arriva da Sud Ovest, la villa è arricchita da rigogliosi giardini creati e curati come un’opera d’arte, studiati su tre livelli, ipoteticamente pensati per riprendere il concetto dei terrazzamenti presenti a Galbiate e sulle pendici solatie del Monte Barro. Nel giardino vi sono una serra storica, alcuni tunnel sotterranei e il Poggio della Brianza da cui si può goderedi un’ottima vista sui laghi, le colline e le Prealpi.
Villa Bertarelli a Galbiate, sede degli uffici del Parco Monte Barro
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Museo Etnografico Alta Brianza
La villa, trovandosi relativamente vicina alla stazione ferroviaria di Sala al Barro–Galbiate, rappresenta un buon punto di partenza per escursioni verso l’Eremo, verso i terrazzamenti o per effettuare l’intero periplo delmonte.2. Museo Etnografico Alta Brianza. Progettato nel 1983 come museo delle attività agricole e inaugurato nel2003, il Museo Etnografico dell’Alta Brianza è un luogo di raccolta, di conservazione, di studio e testimonianza della vita quotidiana e della cultura di coloro che sono vissuti e che ancora oggi vivono nel territorio della Brianza e del Lecchese. Da un punto di vista visivo e geografico il MEAB si inserisce perfettamente nel tessuto circostante, soprattutto se vi si arriva camminando da Galbiate. Il sentiero che da Villa Bertarelli segue il profilo del monte sul versante di sudovest è una continua scoperta di attività antropiche ben testimoniate dai numerosi terrazzamenti che si incontrano sul cammino. Intorno a Cascina Migliorate, attualmente in fase di restauro, si incontrano due differenti terrazzamenti, uno a valle della cascina e uno a monte. Qui la vista si apre verso ovest-sudovest abbracciando la sequenza dei tre laghi-Annone, Pusiano e Alserio-che delimitano il confine tra la Pianura Padana e le cime di Cornizzolo, Rai e Corni di Canzo. Gli uliveti si armonizzano perfettamente col paesaggio circostante completando la triade montagna-collina-pianura, sfruttate in maniera differente dall’Uomo fin dai tempi antichi per provvedere al proprio sostentamento. Superata la cascina si sale di quota e gli ulivi lasciano il posto alla vite: qui la geometria dei filari, perpendicolari al rilievo montuoso, armonizza in senso geometrico il connubio tra le pendici e i terrazzamenti. Dopo un ulteriore progressione su sentiero in falsopiano e la sosta presso un bel punto panoramico si giunge all’edificio in stile rurale che ospita il museo. Tutto il complesso e, in particolare, il cortile centrale, arricchito da utensili e attrezzi di estrazione contadina, rendono ancora oggi l’idea di un piccolo borgo contadino, per secoli e fino a pochi decenni fa abitazione e al contempo stalla e magazzino delle famiglie contadine della zona, presenti fin dal 1300.
Sito archeologico dei Piani di Barra, lungo la salita all’eremo del Monte Barro
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Eremo e Museo Archeologico del Barro
L’Eremo del Monte Barro si trova a 700 metri di quota e si raggiunge facilmente in dieci minuti in macchina da Galbiate, percorrendo una strada a tornanti. Presso l’Eremo sono presenti il Museo Archeologico e altre strutture tra cui il Centro Parco, il Ristorante dell’Eremo, l’Ostello Monte Barro e la terrazza panoramica che offre una vista incantevole sulle colline brianzole, sulle Prealpi, sui laghi di Annone, Pusiano e Alserio e, nelle giornate terse, su Milano e gran parte dell’arco alpino verso ovest. Di particolare interesse storico e architettonico è la chiesa di Santa Maria che ospita pregevoli affreschi del Cinquecento e Settecento. Le fonti storiche ne fanno risalire la costruzione alla fine del Duecento, dedicata a San Vittore. Francesco Sforza, Duca di Milano, fece costruire sul Barro un fortilizio vicino alla chiesa che nei decenni a seguire divenne un convento francescano. Nel complesso dell’Eremo è possibile usufruire di un bar-ristorante, di una sala convegni attrezzata per proiezioni e di una sala per incontri .I principali terrazzamenti sono chiaramente visibili presso l’area archeologica dell’insediamento di età gota, risalente al V-VI secolo d.C., circa 100 metri più in basso. Qui il dislivello è reso più dolce da alcune ampie terrazze pianeggianti rivolte a Ovest, al di sotto delle quali riprendono ripidi strapiombi con pendenza quasi verticale. Su queste terrazze naturali, si sviluppava, su una superficie di circa otto ettari, l’abitato, composto da una decina di edifici costruiti con pietra locale, oltre ai resti di un grande edificio ancora oggi ben visibile, discosto dagli altri, che probabilmente fungeva da abitazione del notabile locale. L’area archeologica è apprezzabile proseguendo lungo il sentiero che sale da Galbiate e dal Museo Etnografico. Qui a differenza di altri terrazzamenti lungo il periplo del Monte Barro non vi sono coltivazioni di alcun genere e l’area è lasciata a bosco. I contadini erano dediti alla coltivazione della vite, del gelso, di cereali e di fieno destinato agli animali, oltre alle produzioni ortofrutticole che provvedevano al sostentamento dei nuclei famigliari.Santa Maria degli Angeli, Eremo di Monte Barro
Ristorante dell’Eremo
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