Diari
22 Apr 2024

Tra pioggia e passione: un viaggio a piedi sulla Via degli Dei

Gli ultimi chilometri diventano per noi una passerella trionfale. Arriviamo in Piazza della Signoria fradici, ma felici.

All’improvviso una sera di fine marzo decisi di pianificare la Via degli Dei, un cammino che mi aveva già incuriosito da diverso tempo, soprattutto perché l’avevano percorsa diversi miei amici e tutti mi avevano dato dei pareri positivi.

via degli dei

Tappa 1: Bologna – Sasso Marconi – Badolo – Brento

29 km 775d+

In una mattina di primavera inoltrata prendiamo la corriera diretta a Bologna.

 Il viaggio trascorre tra pensieri e sogni.

La partenza del cammino è molto entusiasmante. 

Percorriamo infatti il portico più lungo al mondo (circa 3.8 km per una successione di 666 archi, uno spettacolo!) fino ad arrivare al bellissimo santuario di San Luca.

Tra qualche tratto asfaltato (unico neo di questo cammino) e sentieri in mezzo a splendide colline, il tempo scorre veloce e arriviamo a Brento, dove termina questa prima tappa.

Tappa 2: Monte Adone – Monzuno – Madonna dei Fornelli

26km 1130d+

La tappa inizia subito con il botto. Splendida salita sulla vetta del Monte Adone una vera e propria chicca di questo cammino!

Dopo aver passato Monzuno ed essere passati per uno splendido bosco di castagni attraversiamo delle colline dove sono posizionate numerose pale eoliche.

Qui il rumore del vento, delle pale e l’immensa distesa di prati e fiori sembra aver fermato il tempo.

Di fronte alla natura ci rendiamo conto di quanto siano superficiali la fretta e il ritmo serrato quotidiano che la nostra società spesso ci impone.

Finalmente arriviamo a Madonna dei Fornelli, punto di destinazione di questa seconda tappa.

via degli dei

Tappa 3: Madonna dei Fornelli – Passo della Futa

19km 753 d+

Oggi tappa relax che segna il passaggio del cammino dall’Emilia Romagna alla Toscana in mezzo a uno splendido e vastissimo bosco.

Passiamo per il punto più alto della Via Degli Dei (Banditacce mt. 1.204 – campanella da suonare), la giornata trascorre veloce si arriva con molta calma al passo della Futa.

Siamo un po’ preoccupati solamente per il fatto che le previsioni meteo per l’ultima tappa sono tutt’altro che incoraggianti. Meglio non pensarci…

Tappa 4: Passo della Futa – S. Piero a Sieve – Tagliaferro

31km 800 d+

Tappona (anche se non sarà nulla rispetto a quello che ci aspetterà il giorno dopo)!

La partenza promette subito bene. Si apre una vista che lascia davvero senza parole. Un mare di nubi sottostante che contrasta il verde e i boschi di queste colline. Siamo nei pressi della vetta del Monte Gazzaro (mt. 1.125).

La giornata è molto lunga, il paesaggio tra colline, boschi e vigneti scandisce con continuità questa tappa.

Il tempo sta peggiorando, per la prima volta siamo in riserva di energie.

I chilometri e i giorni precedenti di cammino iniziano a farsi sentire.

Ci fermiamo in uno splendido B&B immerso nelle colline toscane dove il tempo sembra essersi fermato.

L’ospitalità della proprietaria e l’abbondante cena completano questa splendida cornice.

Tappa 5: Tagliaferro – Fiesole – Firenze

30 km 900 d+

Il meteo si rivela purtroppo come previsto. Pioggia forte e temporali incessanti dalla sera precedente, sentieri pieni di fango.

Cerchiamo di incoraggiarci con lo sguardo e di fare squadra, le parole sono poche. Percorriamo questa tappa assieme a dei simpatici signori che abbiamo conosciuto la sera precedente al B&B.

Arriviamo a Fiesole. La pioggia non dà alcun cenno di attenuazione, gli altri viandanti si ritirano, prendono l’autobus diretto per Firenze; le condizioni di oggi sono davvero oltre il limite.

La situazione è “critica”. Vediamo avvolta nella foschia in lontananza sullo sfondo la cupola del Brunelleschi.

Dentro di noi ci arriva una forza e un’energia incredibile, ci sentiamo motivatissimi.

La strada ora è tutta in discesa, asfalto, clacson, auto che sfrecciano che vanno in forte contrasto con l’armonia la pace e la tranquillità che abbiamo vissuto in tutti questi giorni.

Gli ultimi chilometri diventano per noi una passerella trionfale. Arriviamo in Piazza della Signoria fradici, ma felici.

Abbiamo percorso un cammino h 24 per 5 giorni. Un’emozione unica che ci ha permesso di ricaricare le “pile” e di stare a contatto con la natura.

Ne ripercorreremo sicuramente a breve un altro perché sentiamo di aver disperatamente bisogno di tutto ciò.

Il mio compagno di cammino: Paolo

Articolo di
Matteo Grespi