Consigli
16 Ott 2025

6 cammini da fare in autunno: tra foliage, borghi silenziosi e temperature perfette

C’è un momento, tra settembre e novembre, in cui i sentieri cambiano faccia. Il verde intenso dell’estate sfuma in ocra, rosso e oro. I borghi che in agosto brulicavano di turisti ora mostrano la loro anima più autentica. E soprattutto: puoi camminare senza sudare dopo cinque minuti di salita.

L’autunno è la stagione delle castagne arrostite nei paesi che attraversi, delle vigne cariche prima della vendemmia, del foliage che trasforma i boschi in cartoline viventi. Ma è anche la stagione del silenzio, quella quiete che trovi solo quando la maggior parte delle persone è tornata alla routine cittadina.

La paura più comune è che le strutture ricettive siano chiuse o faccia troppo freddo. La realtà è che settembre e ottobre sono mesi ancora molto attivi, con la maggior parte delle strutture aperte. Novembre diventa più complicato, soprattutto in alcune zone meno turistiche o in zone di montagna, ma molti B&B, agriturismi e ostelli restano aperti tutto l’anno. E quelle temperature “fresche”? Sono perfette per camminare senza arrivare a metà tappa con la maglietta appiccicata alla schiena.

Se hai già qualche cammino alle spalle e stai cercando la tua prossima avventura autunnale, ecco sei itinerari dove questa stagione dà il meglio di sé.

Cammino di Oropa della Serra (Piemonte)

Lunghezza: 62 km
Tappe: 3 o 4
Difficoltà: facile

Hai presente quella sensazione di camminare in un bosco dove l’unico rumore sono gli uccellini e il fruscio delle foglie sotto gli scarponi? Il Cammino di Oropa della Serra, che si snoda tra Santhià e il Santuario di Oropa, in autunno diventa esattamente questo.

Il percorso attraversa la Serra morenica di Ivrea e le prealpi biellesi, dove l’autunno trasforma i boschi di castagni e faggi in un’esplosione di colori caldi. Non è il foliage “cartolina” delle Dolomiti, ma qualcosa di più intimo: sentieri stretti dove cammini letteralmente dentro alla foresta autunnale, con il tappeto di foglie rosse e dorate che attutisce i passi.

Il periodo migliore è da metà settembre a fine ottobre. A novembre può fare freddo, soprattutto nelle ultime due tappe, ma le strutture lungo il percorso (ostelli, B&B e agriturismi) restano quasi tutte aperte per il cammino in quattro tappe. Quando le strutture chiudono a Torrazzo e Sala Biellese, sarà possibile percorrerlo in tre tappe (Santhià-Magnano-Graglia-Oropa), poichè a Magnano le strutture sono aperte tutto l’anno. Il Santuario di Oropa, meta finale del cammino, è aperto tutto l’anno.

Quello che rende speciale questo cammino in autunno è l’atmosfera dei piccoli paesini piemontesi che attraversi: paesi come Roppolo, Magnano, Donato o Sordevolo, dove a settembre si celebrano ancora feste locali e puoi fermarti a comprare miele, prodotti tipici o formaggi d’alpeggio direttamente dai produttori.

Scopri il Cammino di Oropa della Serra in autunno!

Cammino dei Borghi Silenti (Umbria)

Lunghezza: 90 km
Tappe: 5
Difficoltà: intermedia

Il nome dice già tutto: silenzio. Il Cammino dei Borghi Silenti è un anello attorno ai Monti Amerini, nell’Umbria meno conosciuta, quella lontana da Assisi e Perugia, dove i borghi medievali sono praticamente intatti e poco abitati.

In autunno questo silenzio si amplifica. I pochi turisti estivi sono spariti, e ti ritrovi a camminare con la sensazione di essere capitato in un altro secolo. 

Il percorso si snoda a quote di media e bassa montagna (si parte da Tenaglie e si torna a Tenaglie, è circolare), perfetto per le temperature autunnali che oscillano tra i 15-20°C di giorno. I colori? Quelli delle colline umbre: viti che diventano rossastre, olivi argentati, boschi di querce e carpini che virano al giallo-arancio.

Nato solo nel 2020, questo cammino è diventato presto famoso per la sua bellezza, diventando uno dei cammini italiani più percorsi. Ma in autunno è meno battuto. Nonostante questo, le strutture ricettive, che sono piccoli agriturismi e B&B a gestione familiare, restano aperti fino a novembre inoltrato (meglio prenotare comunque, dato che sono pochi posti letto per tappa).

Scopri il Cammino dei Borghi Silenti in autunno!

Cammino dei Forti (Marche)

Lunghezza: 120 km
Tappe: 5
Difficoltà: Media

Il Cammino dei Forti è un anello attorno a San Severino Marche, nell’alto maceratese, e prende il nome dalle antiche fortezze difensive che punteggiano il percorso. Ma quello che scopri in autunno non sono solo i ruderi di castelli medievali: è l’Appennino marchigiano nel suo momento migliore.

In autunno le colline si tingono di colori stratificati. I boschi di querce e castagni diventano rosso fuoco, i vigneti sono carichi (in alcune zone si vendemmia ancora a inizio stagione), e i paesaggi aperti ti regalano quel tipo di vista che fa venire voglia di fermarti ogni mezz’ora per scattare foto. Il percorso attraversa i comuni di Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica, borghi dove in autunno ci sono ancora le sagre dei prodotti locali e le trattorie servono piatti caldi perfetti per fine tappa.

La maggior parte delle strutture resta aperta fino a novembre, ma conviene sempre verificare, prenotando in anticipo gli alloggi.

Giornate miti (15-20°C) e notti fresche, ma non gelide. Se cammini in autunno porta un pile per la sera, ma di giorno spesso ti ritroverai in maniche corte.

Scopri il Cammino dei Forti in autunno!

Via degli Dei (Emilia-Romagna e Toscana)

Lunghezza: 130 km
Tappe: 5-6
Difficoltà: media

La Via degli Dei è probabilmente il cammino italiano più fotografato in autunno, e c’è un motivo. Il percorso tra Bologna e Firenze attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano proprio dove i boschi di faggi e castagni creano quel foliage da copertina.

Ma oltre all’estetica, c’è un vantaggio concreto: in autunno eviti l’assalto estivo. La Via degli Dei, come sapete, è diventata popolarissima negli ultimi anni, con tratti affollati in estate. A settembre e ottobre il flusso si dimezza, e puoi goderti la Futa, il Monte Adone, Madonna dei Fornelli, Monte Bastione, Bologna e Firenze senza code ai selfie point.

Il clima è ideale: le salite sono impegnative (ci sono quasi 3000 metri di dislivello totale), ma senza il caldo torrido estivo diventano gestibili anche per chi non è super allenato. Le temperature oscillano tra i 12-18°C, perfette per camminare con ritmo sostenuto senza soffrire il caldo.

Tutti i punti tappa hanno strutture aperte tutto l’anno. Ostelli, B&B, agriturismi: la scelta è ampia. L’unico accorgimento è prenotare con anticipo se cammini nei weekend, che restano abbastanza frequentati.

Scopri la Via degli Dei in autunno!

Via di Francesco da La Verna ad Assisi (Toscana e Umbria)

Lunghezza: 190 km la Via di Francesco da La Verna ad Assisi
Tappe: 10
Difficoltà: variabile

Le Vie e Cammini di San Francesco sono sei itinerari, da Rimini a La Verna, da Firenze ad Assisi, fino a Roma, che si intrecciano attraverso borghi medievali, foreste sacre, eremi silenziosi e città millenarie.
In autunno te ne consigliamo una: la Via di Francesco da La Verna ad Assisi 

La Via di Francesco da La Verna ad Assisi attraversa i boschi del Casentino e dell’Appennino umbro-toscano, dove il foliage è il protagonista assoluto. Il Santuario della Verna, incastonato nella foresta, in ottobre è circondato da un mare di faggi dorati. Camminare da lì verso Assisi significa attraversare paesaggi dove San Francesco stesso predicava, con una componente spirituale che in autunno, stagione più raccolta e silenziosa, si percepisce ancora di più.

Aspetto pratico fondamentale: non serve fare tutto il percorso. Molti camminatori scelgono tratti specifici (in base alle proprie disponibilità di tempo). Le strutture sono abbondanti e varie: conventi che accolgono i pellegrini, ostelli, B&B. La maggior parte resta aperta fino a novembre, soprattutto sulla Via del Sud che ha clima più mite.

In autunno in quota può fare più freddo, soprattutto al mattino, ma niente che un paio di strati di vestiti tecnici non risolvano.

Scopri la Via di Francesco da La Verna ad Assisi in autunno!

Sentiero dell’Inglese (Calabria)

Lunghezza: 110 km
Tappe: 6
Difficoltà: media-Impegnativa

Il Sentiero dell’Inglese è il cammino meno conosciuto di questa lista, e forse proprio per questo il più sorprendente. Segue le orme del viaggiatore vittoriano Edward Lear attraverso l’area grecanica della Calabria, quella dove si parlano ancora dialetti greco-calabresi e il tempo sembra essersi fermato al secolo scorso.

Perché sceglierlo in autunno? Per due motivi molto concreti. Primo: la Calabria in estate è torrida, camminare può diventare difficile. A ottobre-novembre, invece, hai 18-22°C, clima perfetto per affrontare i dislivelli del percorso.
Secondo: gli uliveti. Il sentiero attraversa distese infinite di ulivi secolari, e in autunno sono nel loro momento più bello, carichi di olive pronte per la raccolta. In alcuni borghi puoi assistere alla frangitura dell’olio nuovo.

Il percorso va da Pentedattilo (borgo fantasma aggrappato alla roccia, incredibile) a Staiti, passando per luoghi dove la Calabria è davvero autentica.

C’è solo un aspetto critico, ovvero che questo cammino richiede più organizzazione. Non tutte le strutture sono su piattaforme di prenotazione online, spesso devi chiamare direttamente dopo alcune ricerche sul web. Ma l’ospitalità è straordinaria, e settembre-ottobre le strutture sono aperte. Novembre può essere più complicato, meglio verificare prima.

È un cammino per chi cerca l’autenticità più che il comfort, ma in autunno quella “scomodità” diventa parte del fascino.

Scopri il Sentiero dell’Inglese in autunno!

Consigli pratici per cammini in autunno

Vestirsi a strati 

In autunno la temperatura può oscillare di alcuni gradi tra quando parti al mattino e quando arrivi a metà tappa. La soluzione (come sempre) non è riempire lo zaino di vestiti, ma vestirsi in modo intelligente: tre strati che puoi togliere e rimettere senza dover svuotare tutto lo zaino ogni volta.

La mattina parti con tutti e tre addosso: maglietta tecnica, pile leggero, giacca antivento. A mezzogiorno probabilmente starai in maglietta. Nel tardo pomeriggio, quando l’aria si fa più fresca, rimetterai il pile. Un buff per le orecchie nelle mattine più fredde fa una differenza enorme, pesa pochissimo e lo infili in tasca appena il sole scalda.

Per le gambe, i pantaloni lunghi tecnici sono più pratici dei leggings se cammini nei boschi umidi. E ricordati di avere sempre a portata le calze di ricambio: l’umidità autunnale può essere subdola, e camminare con i piedi “umidicci” tutto il giorno non è il massimo.

Verifica che le strutture siano aperte, prima di partire

Questo è probabilmente il pensiero che blocca la maggior parte di camminatori e camminatrici, ad intraprendere cammini in autunno. La buona notizia, però, è che settembre e ottobre sono mesi ancora molto attivi per i cammini italiani. La notizia meno buona è che novembre può essere complicato, soprattutto per i cammini meno famosi e frequentati, oppure per i cammini che si trovano al nord Italia, dove le temperature sono più fredde e certe strutture chiudono per il periodo freddo di fine autunno/inverno.

Se cammini in autunno, verifica e prenota gli alloggi prima di partire. Non è come in primavera o estate, quando puoi permetterti un po’ di flessibilità. In autunno alcune strutture chiudono per bassa stagione, e quelle che restano aperte hanno meno posti disponibili. Partire senza aver controllato significa rischiare di ritrovarti senza un posto dove dormire, soprattutto nei tratti meno turistici. Chiama le strutture, fatti dare la conferma che siano aperte, e prenota, prima di metterti in cammino!

Il primo posto dove guardare sono i siti ufficiali dei cammini. Molti hanno sezioni dedicate alle strutture ricettive con contatti aggiornati e informazioni sulle aperture stagionali. Se il cammino che ti interessa ha una guida cartacea ufficiale, quella è ancora più affidabile se è stata stampata recentemente: le guide vengono aggiornate regolarmente e includono tutti i dettagli pratici. Puoi trovarle nelle librerie specializzate o nel nostro shop.

I gruppi Facebook dei cammini specifici sono una miniera d’oro di informazioni: altri camminatori condividono contatti, consigli, e spesso i gestori stessi si presentano lì. Cerca il nome del cammino nella sezione “gruppi” su Facebook e dovresti trovare la pagina di riferimento.

Organizzare il cammino autunnale, con le giornate più corte

Ad ottobre il sole tramonta verso le 18:00, a novembre già alle 17:00. Se parti alle 9:00 hai comunque 8-9 ore di luce, più che sufficienti per tappe standard. Ma devi calcolare meglio i tempi rispetto all’estate.

Porta sempre una lampada frontale, anche se sei sicuro di arrivare prima del buio. Questo perché, se ti ritardi anche solamente di mezz’ora, nel frattempo il sole potrebbe tramontare e una torcia può fare la differenza.

Gestire il meteo autunnale

La pioggia autunnale non è come i temporali estivi. Non è violenta e breve, è leggera e persistente. Quella che ti bagna lentamente senza che te ne accorgi, fino a quando potresti essere ben bagnato, senza capire come sia successo.

Giacca antipioggia con cappuccio o poncho sempre a portata di mano, anche se la mattina è serena. E un coprizaino, che è fondamentale per tenere asciutto tutto. Se il tuo zaino ha tasche esterne, metti lì giacca e snack: quando inizia a piovere non avrai voglia di fermarti a rovistare dentro lo zaino aperto: meglio avere tutto a portata di mano!

Le scarpe impermeabili sono essenziali, ma considera che foglie e fango le metteranno alla prova comunque. Le scarpe da trail running impermeabili possono essere una buona alternativa agli scarponi: sono più leggere, si asciugano prima, e, a meno che tu decida di fare un cammino in alta montagna, non ti servirà la caviglia super supportata da scarponi pesanti.


Ora hai sei opzioni davanti, dal weekend lungo alla settimana completa. Non ti resta che scegliere quale cammino autunnale vuoi percorrere: i boschi colorati del Nord, i borghi silenziosi dell’Umbria, o magari la Calabria autentica che nessuno si aspetta.

La stagione migliore per camminare ti sta aspettando.

Buon Cammino!

Articolo di
Sara Massarotto