Il Cammino Minerario di Santa Barbara e i suoi luoghi più iconici
Il Cammino Minerario di Santa Barbara offre un affascinante viaggio attraverso la Sardegna sud-occidentale. La sua storia è profondamente legata all’epopea mineraria della Regione, che ha segnato il paesaggio e la cultura locale per millenni.
Stando alla leggenda, Santa Barbara venne protetta da una roccia che si aprì e la nascose, i minatori l’hanno eletta a loro patrona.
Santa Barbara proteggeva, così, i minatori nel loro pericoloso lavoro nei giacimenti minerari, salvandoli dal pericolo e proteggendoli dai fulmini e dal fuoco e a lei venne dedicato questo cammino.
Lungo i suoi 500 km, suddivisi in 30 tappe, il cammino si snoda tra mare, monti e miniere, permettendo ai camminatori di scoprire le testimonianze di un patrimonio naturale, storico, culturale e religioso unico.
Nel cammino Minerario di Santa Barbara ci sono dei veri e propri luoghi “da record” come le dune più alte d’Europa, il faraglione più alto del Mediterraneo e il deserto più vasto d’Europa.
Grazie al clima mite della Sardegna, il Cammino è inoltre percorribile tutto l’anno.
Andiamo a scoprire insieme alcuni dei luoghi più iconici che si incontrano lungo il Cammino!
La grotta di San Giovanni Domusnovas
Unico nel suo genere in Italia, il tratto che attraversa la grotta di San Giovanni a Domusnovas permette di camminare e pedalare per 860 metri attraverso la grotta.
L’unico cammino in Europa nel quale si può percorrere quasi un chilometro sotto terra!
Situata nell’Iglesiente, nel territorio di Domusnovas, questa grotta è scolpita nei calcari del Cambriano inferiore, con spettacolari formazioni carsiche. Utilizzata in passato dalle imprese minerarie per il trasporto del minerale, oggi è un’attrazione naturalistica imperdibile.
Grandi vasche calcaree sovrapposte le une alle altre formano delle vere e proprie cascate di roccia. Nella stagione invernale un perenne velo d’acqua corrente vi deposita i sali di carbonato di calcio disciolti, contribuendo ad accrescerle sempre più.
Stalattiti, stalagmiti e grandi vasche calcaree adornano l’interno della grotta, rendendo questa tappa un’esperienza suggestiva e unica.
Dove si trova: lungo la tappa n° 15 da Case Marganai a Domusnova – Musei
Le dune di Piscinas (Arbus)
Le dune di Piscinas rappresentano una meravigliosa oasi naturale, con imponenti e sinuose colline di sabbia dorata che si estendono per chilometri fino a tuffarsi nel mare azzurro.
Alte fino a 100 metri, queste dune sono le più alte d’Europa e sono modellate dai venti che soffiano dal mare. La loro bellezza incontaminata e l’atmosfera tranquilla che si respira in questo tratto di cammino le rendono una delle tappe più affascinanti, offrendo uno spettacolo difficile da trovare altrove.
Dove si trovano: lungo la tappa n° 5 da Portixeddu a Piscinas
Tonnara di Carloforte e Portoscuso
Le tonnare di Carloforte e Portoscuso sono tra le ultime ancora attive nel Mediterraneo.
Il tradizionale metodo di pesca del tonno, che si svolge tra aprile e maggio, è un rituale che coinvolge l’intera comunità locale.
La tonnara non è solo una tecnica di pesca, ma diventa così un vero e proprio evento culturale e sociale, dove ogni persona ha un ruolo preciso: ogni partecipante collabora alle operazioni che porteranno alla mattanza delle grandi prede, ed al contempo è partecipe di un rito collettivo, che a tutt’oggi finisce col richiamare a sé, ogni anno, l’intera comunità Tabarchina e Portoscusese.
Questa tappa obbligatoria offre ai visitatori una finestra unica sulla vita marittima e culturale della Sardegna.
Dove si trovano: Lungo le tappe n°27 e n°28 del CMSB da Nuraxi Figus a Carloforte e da Carloforte a Portoscuso.
Salina di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu
La salina di Sant’Antioco, realizzata negli anni ’60, si estende per venti chilometri lungo il litorale, creando un habitat perfetto per numerose specie di uccelli, tra cui l’airone bianco maggiore, il gabbiano roseo e il gabbiano corallino, il cavaliere d’Italia e il famoso fenicottero rosa.
Questo sito è uno dei pochi ancora attivi in Italia per la raccolta e la lavorazione del sale. Le bianche distese delle saline e la ricchezza della fauna avicola offrono un’esperienza naturalistica e paesaggistica straordinaria.
Dove si trova: Lungo la tappa n° 24 da Tratalias a Sant’Antioco
Pan di Zucchero (Iglesias)
Il Pan di Zucchero è un imponente scoglio di calcare cambrico che si erge dalla costa iglesiente, nella magnifica insenatura di Masua, davanti al sito minerario di Porto Flavia.
Con i suoi 133 metri di altezza, è il faraglione più alto del Mediterraneo. La sua forma massiccia e arrotondata ricorda il famoso Pão de Açúcar di Rio de Janeiro, da cui il nome di Pan di Zucchero, che già alla fine del ‘700 sostituiva quello sardo locale (Concali su Terràinu).
Questa meraviglia naturale, insieme alla vicina spiaggia di Masua, offre uno scenario spettacolare, rendendo questa tappa una delle più iconiche e fotografiche del cammino.
Dove si trova: si può vedere dalla tappa n°2 da Nebida a Masua alla tappa n°3 da Masua a Buggerru
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“Il Cammino Minerario di Santa Barbara non è solo un viaggio attraverso la natura incontaminata della Sardegna, ma anche un’immersione nella sua ricca storia mineraria e culturale, celebrando il legame profondo tra l’uomo e la terra, tra fede e lavoro, tra passato e presente.”