Trekking
10 Apr 2025

Alta Via n.1: il grande sogno dolomitico inizia qui

Ogni cammino ha un punto di partenza. Un passo dietro l’altro, un respiro più profondo, lo zaino sistemato meglio sulle spalle e quella sensazione chiara e potente: stai entrando in qualcosa di grande. Se ami la montagna, le creste e i rifugi che sembrano sospesi tra cielo e roccia, allora c’è una parola che prima o poi incontrerai sul tuo sentiero: Alta Via n.1 delle Dolomiti.

Articolo in collaborazione con Wikiloc

L’Alta Via n.1 delle Dolomiti

L’Alta Via n.1 delle Dolomiti è più di un trekking. È un rito di passaggio. La più famosa tra le Alte Vie, lunga oltre 100 km, unisce il romantico Lago di Braies con la città di Belluno, attraversando le Dolomiti da nord a sud in un itinerario iconico che si snoda tra alcuni dei gruppi montuosi più affascinanti del mondo. Croda Rossa, Tofane, Cinque Torri, Nuvolau, Civetta, Pelmo e infine la Schiara: ogni giorno è un nuovo paesaggio, un nuovo orizzonte da conquistare.

Questo itinerario si divide in 12 tappe, ciascuna con il suo ritmo, le sue sfide e le sue ricompense. Può essere percorso per intero in circa due settimane, ma nulla vieta di dividerla e percorrerla in più tratte. Un esempio? Magari attraversare solo le Dolomiti Ampezzane o la parte del selvaggio Parco delle Dolomiti Bellunesi. Grazie alla presenza di numerosi rifugi ben distribuiti, è possibile pianificare il proprio viaggio con flessibilità e sicurezza (anche se come sappiamo, in montagna il rischio zero non esiste). 

Per chi preferisce affidarsi alla tecnologia, Wikiloc è un alleato prezioso: sulla piattaforma si trovano le tracce di ogni singola tappa, mappe, consigli e foto condivise da chi ha già camminato questi sentieri. Basta uno smartphone per portarsi dietro tutta la conoscenza di una community appassionata e affidabile. Scopri l’Alta Via n.1 su Wikiloc.

Wikiloc ci consiglia questa escursione

Tra le tappe più amate dai camminatori c’è quella che conduce al Rifugio Lagazuoi: panorami infiniti e una vista che, all’alba, ti lascia senza parole. Ma anche i tratti più duri, come quello tra il Rifugio 7° Alpini e il Bianchet, regalano emozioni forti, specie quando si costeggiano le pareti verticali della Schiara, in un alternarsi di fatica, adrenalina e gratitudine. Non serve essere alpinisti per percorrere l’Alta Via n.1, ma è fondamentale avere un buon allenamento e una buona esperienza in ambiente montano. Alcuni tratti sono esposti e attrezzati, ma sempre ben segnalati. È possibile camminare sull’Alta Via n.1 tra fine giugno e metà settembre, quando i rifugi sono aperti e i sentieri liberi dalla neve. Luglio e settembre potrebbero essere i periodi migliori per godersi il cammino in tranquillità, evitando il possibile overtourism sulle montagne del mese di agosto. 

SCHEDA TECNICA

  • Distanza: 106 km
  • Dislivello complessivo: 7.143 m in salita / 8.182 m in discesa
  • Difficoltà: EE, per escursionisti esperti
  • Partenza: Lago di Braies
  • Arrivo: Belluno (Case Bortòt)
  • Tappe: 12 (riducibili a 8-9 in base alle varianti)
  • Quota massima: Rifugio Lagazuoi, 2.743 m
  • Quota minima: Belluno, 450 m
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Un punto forte dell’Alta Via è la varietà dei paesaggi. Le prime tappe, a partire dal Lago di Braies, sono dolci e boschive, con salite progressive e vedute sulla Croda del Becco. Man mano che si sale, le Dolomiti si fanno più severe e scenografiche. Camminare verso le Tofane, ad esempio, significa sentirsi piccoli di fronte a queste cattedrali di roccia, mentre i passaggi presso Nuvolau e Averau sono ideali per una sosta fotografica e contemplativa.

Come si affronta un’Alta Via

Cosa portare nello zaino? Uno zaino da 35-50 litri con tutto l’essenziale: scarponi rodati, abbigliamento tecnico, giacca impermeabile, borraccia, crema solare, mappa cartacea, caricatore, kit pronto soccorso e, naturalmente, calze anti vesciche. Una check list dettagliata è sempre utile per evitare dimenticanze. Ogni rifugio offre un’occasione per ricaricarsi, ascoltare storie, incontrare viaggiatori. Spesso, mentre si asciugano le scarpe al sole, nascono connessioni che durano ben oltre il trekking.

Affrontare un’Alta Via non significa solo scegliere un percorso e mettersi in cammino. Significa organizzare ogni dettaglio per affrontare la montagna con rispetto e consapevolezza. Ogni oggetto nello zaino deve essere collaudato e leggero. 

Il peso massimo consigliato è di 5 kg se si dorme in rifugio, 10 kg se si dorme in tenda (acqua esclusa). Lo zaino deve avere possibilmente uno schienale ventilato e deve essere munito di una copertura impermeabile (rain cover). 

  • Litraggio massimo: 35 lt se si dorme in rifugio, 50 lt in autonomia.
  • Abbigliamento a strati in lana merino o sintetico tecnico, mai cotone durante il cammino. Un cambio per camminare, uno per la sera, impermeabile da almeno 10.000 mm e piumino comprimibile.
  • Disporre gli oggetti morbidi in basso, quelli pesanti al centro e quelli utili al pronto uso in alto. Niente oggetti appesi esternamente.
  • Le scarpe sono fondamentali: meglio scarponi a collo alto con suola Vibram o simili, buona ammortizzazione in EVA, tomaia impermeabile. 
  • Calze tecniche e cerotti anti-vesciche utili. 
  • Se si dorme in tenda, scegliere una tenda autoportante (1 kg per persona), sacco a pelo in piuma (più leggere e comprimibile) o sintetico (più resistente all’umidità), e materassino con isolamento R>2. 

Una buona prassi da seguire è quello di lasciare detto l’itinerario a qualcuno e, perché no, anche nei rifugi che attraverseremo. Consigliamo anche di portare un kit di emergenza, di firmare libri nei rifugi e pubblicare aggiornamenti di posizione. 

Inoltre, il nostro suggerimento è quello di munirsi anche di una mappa cartacea e/o utilizzare app munite di tracce GPX  scaricabili offline come Wikiloc. In rifugio ci si può lavare comodamente, in tenda bisogna adattarsi. Ecco qualche accortezza per lavare i panni sporchi:

  • Usare acqua raccolta
  • Non inquinare i corsi d’acqua con detersivi aggressivi (esistono soluzioni friendly per l’ambiente)
  • Portare salviette, fazzoletti e rifiuti sempre con sé

Prepararsi bene a un’Alta Via significa prendersi cura di ogni dettaglio, fisico e mentale. È un’esperienza totalizzante, che può trasformarsi in un ricordo indelebile se affrontata con consapevolezza.

Conclusione

Se ami il connubio tra natura e significato, dai un’occhiata anche ai nostri ultimi articoli realizzati in collaborazione con Wikiloc: Laghi di Cortina, La Strada delle 52 Gallerie, Le sculture di Marco Martalar e L’Orso del Pradel. Percorsi che non sono solo chilometri, ma storie, visioni, simboli. Come quella dell’Orsa, appunto, nata dalla tempesta Vaia e diventata simbolo di rinascita.

L’Alta Via n.1 è una sinfonia di pietra e silenzio. E ogni nota – ogni passo – ti ricorderà perché ami così tanto camminare. Se vuoi iniziare a pianificare la tua avventura o semplicemente sognare un po’, ti consigliamo di esplorare tutte le tappe dell’Alta Via n.1 direttamente su Wikiloc, dove troverai tracce GPS dettagliate, esperienze reali e consigli aggiornati da chi ha vissuto questo cammino straordinario.

Articolo di
Francesco Boggi