Come approcciarsi al dog trekking
Ci sono tanti, diversi modi di poter fare trekking o hiking. Da soli o in compagnia, in gruppo o…con un amico a quattro zampe! E non c’è niente di meglio che condividere la nostra passione con il nostro amico peloso.
Il dog trekking, o trekking con il cane, è più che un’attività. È un vero e proprio percorso che prevede diversi tipi di attenzioni e che permette di creare e consolidare il proprio legame con il nostro cane. Per questo è importante, prima di iniziare questa attività assieme, di essere pronti e preparati a tutto, per ogni tipo di evenienza e problematica ci possa essere.
Quello che dobbiamo sapere prima di iniziare questo percorso è che: per fare trekking con il nostro cane è necessario cominciare a farlo prima senza il nostro cane. Ma entriamo meglio nell’argomento insieme a Ivano Piccolomo, Addestratore Cinofilo nonché Guida Ambientale Escursionistica che ha creato “Cinovìa, un centro cinofilo escursionistico”.
“Coerenza, Comunicazione, Empatia e Relazione.
Il nostro metodo è completamente basato sulle esperienze positive ma non si ferma qui. Addestriamo i nostri cani a risolvere in maniera autonoma i problemi di tutti i giorni generando competenze e indipendenza. Ogni cane è in grado di pensare e adottare strategie, noi li guidiamo nella giusta direzione, la scelta resta a loro.
Il mondo naturale è la chiave per fornire esperienze di condivisione genuine. Lavoriamo ogni aspetto della relazione ponendo al centro le motivazioni e i desideri dei nostri amici a 4 zampe.
Cinovìa: cos’è e come nasce
La storia di Ivano comincia con un trauma subìto da bambino: all’età di 8 anni, proprio sotto casa, viene aggredito da un cane che, vedendolo correre, è scattato rompendo il guinzaglio e andando contro di lui. Da quel giorno in Ivano nasce una vera e propria fobia che se la porterà dietro per anni.
Ad aiutarlo in questo suo processo di conoscenza della sua fobia è l’incontro dei cani “giusti”. Ha sempre passato le sue estati, sin da bambino, nelle campagne della Murgia, a stretto contatto con la natura, animali di tutti i tipi di cui anche cani. L’incontro che determinerà il suo percorso è un Labrador, cane della sua attuale compagna. Con calma, pacatezza e un’infinita curiosità, si avvicinerà sempre di più a questo cane che si presenta molto spaventato. Ci metterà quattro mesi per avere un contatto fisico. Da questa profonda amicizia nata con lei, in lui nasce questa enorme curiosità di voler sapere sempre di più su questo mondo, su determinati comportamenti, comincia a porsi domande e cercare risposte, osservando ma anche formandosi sull’aspetto cinofilo. Così intraprende questo percorso che lo porta a diventare addestratore cinofilo ENCI sez. 1 e istruttore di Nosework Scent Detection NSD.
Da sempre innamorato della natura, delle passeggiate e del suo territorio, intraprende anche la formazione come Guida ambientale escursionistica AIGAE e Guida del parco della Murgia Materana
L’amore e la passione per la cinofilia e l’escursionismo ha dato vita a Cinovìa, un centro cinofilo escursionistico.
“Con lo scopo di fornire tutti gli strumenti necessari per vivere al meglio la vita con il proprio cane iniziando il nostro percorso con un cambio di prospettiva.
Il terreno di famiglia, anticamente un vigneto e successivamente uliveto, oggi è Cinovìa.
Il frutto di un cammino ponderato nel tempo e trasformato in realtà grazie alla determinazione e alla voglia di cambiare le cose. Ognuno di noi ha il diritto di vivere il proprio cane nella maniera più genuina possibile così come ogni cane ha il diritto ad una vita basata su una relazione sana e sulla fiducia reciproca.”
Come approcciarsi al dog trekking
Come abbiamo già precedentemente scritto: per cominciare a fare trekking con il tuo cane, devi cominciare a farlo prima senza il tuo cane. Semplicemente perché bisogna sapere cosa si sta andando a fare, essere esperti prima di portare con noi un essere senziente che ha bisogno di attenzioni. Fare trekking da soli è ben diverso da farlo con un amico a 4 zampe, questo perché ci induce ad avere più pensieri, uno zaino più pesante e degli occhi e orecchie sempre sull’attenti.
In questo articolo affronteremo l’argomento per capire come approcciarsi al meglio a questa attività con consapevolezza e testa.
1) PASSEGGIATE IN POSTI CHE CONOSCIAMO
Le prime volte in cui ci approcciamo a questa attività insieme al nostro amico peloso, scegliamo dei percorsi che solitamente abbiamo già percorso e che conosciamo bene. In campagna o anche in periferia, lontano dalle zone urbane, ma con una buona copertura telefonica e con vie di fuga.
2) INFORMAZIONE
Se l’esperienza risulta essere positiva sia per noi che per il nostro cane, il passo successivo è quello di informarsi il più possibile su tutto ciò che riguarda l’attività di dog trekking. Dagli strumenti necessari allo zaino. Dai pericoli al kit di primo soccorso. Dall’allenamento all’addestramento e così via…
3) ALLENAMENTO E ADDESTRAMENTO
Prima di portare il nostro cane a percorrere 30 chilometri in un giorno, è bene che sia ben allenato a percorrere lunghe distanze. Porsi dei piccoli obiettivi giornalieri senza strafare.
E’ utile che il proprio cane sia addestrato a non tirare al guinzaglio, così da non trasformare la passeggiata in un continuo strattonamento.
Essere abituato al richiamo: se lasciate il vostro cane libero dovete avere la certezza che il vostro cane risponda al vostro richiamo, così da evitare che vi scappi. Prima di lasciare il vostro cane libero bisogna accertarsi che non ci siano regolamenti che vietano questo tipo di conduzione. Ci sono anche luoghi dove è vietato portare cani, anche al guinzaglio, occhio! Inoltre, prendo la decisione di lasciarlo senza guinzaglio solo se il cane è in grado di gestire in maniera sana l’incontro con altri cani, animali e persone.
Capacità del cane ad aspettarmi: per evitare di correre dietro al cane è bene che abbia una buona relazione con voi da aspettarvi quando non vi vede più.
Tutti questi comportamenti sono molto importanti, soprattutto se portate il vostro cane libero. Per questo è fondamentale lavorare tanto sulla vostra relazione e fiducia prima di iniziare la vostra attività di dog trekking.
Cosa portare con noi per il dog trekking:
- Pettorina: tecnica e comoda, specifica per i trekking;
- guinzaglio e/o lunghina: tecnico, leggero, impermeabile. Molto utili sono i guinzagli biothane, perfetti per le attività outdoor e in diverse condizioni atmosferiche;
- borse laterali: soprattutto se si tratta di un trekking più lungo o un cammino, possiamo prendere in considerazione di applicare delle borse laterali alla pettorina del cane. Questo solo se il cane è abituato e mettere il peso in base anche alla taglia del proprio cane;
- ciotola acqua e cibo: molto utile le ciotole richiudibili che occupano meno spazio nello zaino. Ne basta una per utilizzarla sia per l’acqua che per il cibo;
- scarpette: durante un escursione potremmo incontrare diversi tipi di fondo stradale. Può essere freddo, tagliente, caldo… E’ utile munirsi di scarpette da mettere in caso di necessità ed evitare problemi ai cuscinetti del nostro cane;
- museruola: possono capitare situazioni difficili in cui il cane potrebbe essere suscettibile, ad esempio quando è ferito. Per questo la museruola è molto utile e possiamo portare una di stoffa, leggera e non ingombrante da inserire nello zaino;
- imbracatura: se il cane si fa male, soprattutto se è di taglia media/grande, dobbiamo essere in grado di trasportarlo;
- kit di primo soccorso: che è ben diverso dal kit che avremo per noi e ne parleremo meglio in un articolo dedicato;
- cibo: meglio portare del cibo secco che è più leggero. Seguiamo per il cane un’alimentazione simile alla nostra, ovvero tanti piccoli pasti e del cibo calorico;
- acqua: è il peso maggiore da portare dentro il nostro zaino. L’acqua va ben dosata per evitare di rimanere senza.
Stagionalità
In base alla stagione in cui andremo a camminare c’è da tenere presente alcuni fattori:
- Freddo: se il cane ha poco sottopelo o inesistente è bene tenere in considerazione di mettere il cappottino per proteggerlo dal freddo e dal vento.
- Caldo: in caso di caldo bisogna fare più pause, avere con sé più acqua e in caso di malore aiuta avere una metallina.
- Repellenti: da tener conto soprattutto nel periodo delle zecche. Anche se il nostro cane ha il collare, prima di uscire in escursione possiamo spruzzargli un repellente naturale per essere ancora più protetto.
Sempre in base alle stagioni andiamo incontro anche a diversi pericoli che possono essere: la processionaria, i forasacchi, serpenti, ragni…ma ne parleremo meglio in un altro articolo.
Il dog trekking è sicuramente un’attività bellissima, che fa bene sia a noi che al nostro cane, andando a creare e consolidare un forte legame. Vuole sicuramente più attenzioni, più preoccupazioni, rispetto al trekking fatto in compagnia di se stessi o di amici. Il consiglio è quello di tenere sotto controllo il nostro amico peloso, certo, ma anche godendosi il momento.
Trovate Ivano sulla sua pagina IG, con tanti consigli utili per il vostro cane:
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Cecilia Mercadante
Camminatrice solitaria sempre alla scoperta di nuovi cammini e sentieri da percorrere. Appassionata del viaggiare a piedi e scrittura, ha unito le due passioni creando il suo blog A Piedi il Mondo.